Settembre
Ven 03
10:00 - 18:30
SCUDERIE | Palazzo Moroni
Padova - Scuderie di Palazzo Moroni - dal 3 al 9 settembre 2021
dal 3 al 5 settembre orario continuato ore 10.00 - 18.30
dal 6 al 9 settembre orario ridotto 9.30 -12.30 / 16:00 – 19.00
Ingresso gratuito
di Alessandro Gandolfi
IMMORTALITY, INC.
Come l'uomo sta lottando per raggiungere l'eternità
In collaborazione con Parallelozero
”Diversi indizi – scrive Yuval Noah Harari in Homo Deus – inducono a pensare che nel XXI secolo gli umani faranno un serio tentativo di diventare immortali. Una quota minoritaria ma crescente di scienziati e intellettuali ha ammesso che l'impresa più importante che attende la scienza moderna è la sconfitta della morte e la promessa di essere eternamente giovani". L'uomo diventerà davvero immortale? Pochi lo credono veramente e puntano su crioconservazione, ibridazione uomo-macchina, download della mente. La maggior parte degli scienziati sostiene invece che la vita media si allungherà fino a circa 120 anni e che a migliorare notevolmente sarà soprattutto la nostra salute. Grazie in particolare agli enormi passi avanti che si stanno compiendo in settori come la bioingegneria, la nanomedicina, la genetica e l'intelligenza artificiale. Ma la ricerca della longevità è anche diventata un business miliardario.
A sud del Giappone, Okinawa è una delle cinque “zone blu” del mondo, quelle con la speranza di vita più alta. Nel 1970, quando il professor Suzuki vi arrivò da Tokyo, non trovò né ospedali né medici ufficiali eppure la buona salute era diffusa ovunque. Il diabete e le malattie cardiovascolari erano sconosciute e il rischio di contrarre un cancro era quattro volte inferiore alla media. “Ma quando gli stessi abitanti emigravano in Paesi occidentali – spiega Suzuki – iniziavano a sviluppare gli stessi disturbi delle popolazioni locali. Perché?”. Un pomeriggio il professore va a salutare Miyagi Haru, cento anni compiuti da poco: Miyagi è vedova dal 1945, da quando suo marito rimase ucciso durante la guerra. Ha un figlio che vive a Tokyo e una sorella di 108 anni che vive lì vicino. Ogni tanto la va a trovare, per il resto cura il giardino, coltiva il suo orto, mangia poco e conduce una vita tranquilla. “Il segreto di questa gente? L’ereditarietà incide per un 20% – spiega Suzuki – il resto dipende da fattori ambientali come la dieta, la vita sociale e quello che noi chiamiamo ikigai: il darsi una ragione di vita”. L’ikigai della Silicon Valley sembra essere diventata la sconfitta della morte. Tutti – da Facebook a Google, da Amazon a PayPal – stanno investendo nel business della longevity. Qui ci sono le menti creative e visionarie (Aubrey de Grey ha creato la sua fondazione, SENS, a Mountain View), qui ci sono gli investitori – l’incubatore Ycombinator, il Longevity Fund della giovane Laura Deming – e qui ci sono centri d’eccellenza dove fare ricerca come il rinomato Buck Institute for Research on Aging. “Se negli Anni Sessanta l’obiettivo era andare sulla Luna – afferma Steve A. Garan – oggi la sfida è riuscire a vivere il più a lungo possibile. Ci riusciremo, perché cinque milioni di persone qui nella Silicon Valley, in un raggio di dieci miglia, stanno lavorando per questo”. Tra questi, molti combattono la vecchiaia partendo da basi scientifiche e solidi curriculum. Come un gruppo di brillanti menti italiane che gravita attorno alla Stanford University e studia da anni le cellule senescenti, le cosiddette “cellule zombie”.
La ricerca della longevità è già diventata un enorme business miliardario.
Alessandro Gandolfi
Fotografo, giornalista e co-fondatore dell’agenzia Parallelozero. Interessato ai mutamenti economici e culturali della società, i suoi lavori sono apparsi su numerose testate e sono stati esposti nei festival internazionali. Tra i vari premi, ha vinto per sei volte il National Geographic Best Edit Award e – nel 2020 – il Best of Photojournalism Award della National Press Photographers Association (categoria Environment Story) e – con “Immortality, Inc.” – il prestigioso Sony World Photography Award (categoria Still Life). www.alessandrogandolfi.com
Parallelozero è un’agenzia che ama raccontare storie. Lo fa grazie a un team di professionisti che ogni giorno trasformano idee creative in prodotti narrativi per l’editoria tradizionale, la comunicazione corporate e i territori di confine. Perché, per quanto rumore ci sia, una storia ben raccontata avrà sempre il potere di farsi ascoltare. A great story has the power to change the world. Parallelozero ha sede a Milano e Roma e un network di fotogiornalisti, videomaker e professionisti in tutta Italia e in diversi paesi del mondo. www.parallelozero.com
Padova - Scuderie di Palazzo Moroni - dal 3 al 9 settembre 2021
dal 3 al 5 settembre orario continuato ore 10.00 - 18.30
dal 6 al 9 settembre orario ridotto 9.30 -12.30 / 16:00 – 19.00
Ingresso gratuito
di Alessandro Gandolfi
IMMORTALITY, INC.
Come l'uomo sta lottando per raggiungere l'eternità
In collaborazione con Parallelozero
”Diversi indizi – scrive Yuval Noah Harari in Homo Deus – inducono a pensare che nel XXI secolo gli umani faranno un serio tentativo di diventare immortali. Una quota minoritaria ma crescente di scienziati e intellettuali ha ammesso che l'impresa più importante che attende la scienza moderna è la sconfitta della morte e la promessa di essere eternamente giovani". L'uomo diventerà davvero immortale? Pochi lo credono veramente e puntano su crioconservazione, ibridazione uomo-macchina, download della mente. La maggior parte degli scienziati sostiene invece che la vita media si allungherà fino a circa 120 anni e che a migliorare notevolmente sarà soprattutto la nostra salute. Grazie in particolare agli enormi passi avanti che si stanno compiendo in settori come la bioingegneria, la nanomedicina, la genetica e l'intelligenza artificiale. Ma la ricerca della longevità è anche diventata un business miliardario.
A sud del Giappone, Okinawa è una delle cinque “zone blu” del mondo, quelle con la speranza di vita più alta. Nel 1970, quando il professor Suzuki vi arrivò da Tokyo, non trovò né ospedali né medici ufficiali eppure la buona salute era diffusa ovunque. Il diabete e le malattie cardiovascolari erano sconosciute e il rischio di contrarre un cancro era quattro volte inferiore alla media. “Ma quando gli stessi abitanti emigravano in Paesi occidentali – spiega Suzuki – iniziavano a sviluppare gli stessi disturbi delle popolazioni locali. Perché?”. Un pomeriggio il professore va a salutare Miyagi Haru, cento anni compiuti da poco: Miyagi è vedova dal 1945, da quando suo marito rimase ucciso durante la guerra. Ha un figlio che vive a Tokyo e una sorella di 108 anni che vive lì vicino. Ogni tanto la va a trovare, per il resto cura il giardino, coltiva il suo orto, mangia poco e conduce una vita tranquilla. “Il segreto di questa gente? L’ereditarietà incide per un 20% – spiega Suzuki – il resto dipende da fattori ambientali come la dieta, la vita sociale e quello che noi chiamiamo ikigai: il darsi una ragione di vita”. L’ikigai della Silicon Valley sembra essere diventata la sconfitta della morte. Tutti – da Facebook a Google, da Amazon a PayPal – stanno investendo nel business della longevity. Qui ci sono le menti creative e visionarie (Aubrey de Grey ha creato la sua fondazione, SENS, a Mountain View), qui ci sono gli investitori – l’incubatore Ycombinator, il Longevity Fund della giovane Laura Deming – e qui ci sono centri d’eccellenza dove fare ricerca come il rinomato Buck Institute for Research on Aging. “Se negli Anni Sessanta l’obiettivo era andare sulla Luna – afferma Steve A. Garan – oggi la sfida è riuscire a vivere il più a lungo possibile. Ci riusciremo, perché cinque milioni di persone qui nella Silicon Valley, in un raggio di dieci miglia, stanno lavorando per questo”. Tra questi, molti combattono la vecchiaia partendo da basi scientifiche e solidi curriculum. Come un gruppo di brillanti menti italiane che gravita attorno alla Stanford University e studia da anni le cellule senescenti, le cosiddette “cellule zombie”.
La ricerca della longevità è già diventata un enorme business miliardario.
Alessandro Gandolfi
Fotografo, giornalista e co-fondatore dell’agenzia Parallelozero. Interessato ai mutamenti economici e culturali della società, i suoi lavori sono apparsi su numerose testate e sono stati esposti nei festival internazionali. Tra i vari premi, ha vinto per sei volte il National Geographic Best Edit Award e – nel 2020 – il Best of Photojournalism Award della National Press Photographers Association (categoria Environment Story) e – con “Immortality, Inc.” – il prestigioso Sony World Photography Award (categoria Still Life). www.alessandrogandolfi.com
Parallelozero è un’agenzia che ama raccontare storie. Lo fa grazie a un team di professionisti che ogni giorno trasformano idee creative in prodotti narrativi per l’editoria tradizionale, la comunicazione corporate e i territori di confine. Perché, per quanto rumore ci sia, una storia ben raccontata avrà sempre il potere di farsi ascoltare. A great story has the power to change the world. Parallelozero ha sede a Milano e Roma e un network di fotogiornalisti, videomaker e professionisti in tutta Italia e in diversi paesi del mondo. www.parallelozero.com