Giugno
Sab 04
11:30 - 12:15
CORTILE NUOVO | Palazzo del Bo
Con Piero Bianucci
Modera Massimo Polidoro
La creatività è tra le doti più misteriose del cervello. Sfugge alle misure degli psicologi, non sempre è in rapporto con l’intelligenza, assume aspetti molto diversi nell’arte e nella scienza. C’è la creatività “forte” di Picasso o di Einstein, mossa da un pensiero divergente, capace di rovesciare il punto di vista su un pro- blema, o per dirla con Kuhn, di cambiare un paradigma. Le immense fortune messe insieme da Bill Gates, Jeff Bezos e Elon Musk sono invece frutto di una creatività di tipo diverso, che assembla in modo nuovo l’esistente, capace di intravedere scenari futuri. Si nasce creativi o lo si diventa? È questo l'interrogativo intorno a cui si muove il libro di Piero Bianucci, "Creativi si nasce o si diventa?" (Edizioni Dedalo). Pur senza negare la componente genetica, la plasticità del cervello messa in evidenza dalle ricerche più recenti suggerisce che in parte la creatività si possa imparare. Un ambiente stimolante formato da altre persone creative, la libertà di muoversi nelle direzioni più varie ab- bassando il proprio livello di inibizione (che trasforma la cultura dominante in un freno alla creatività forte) e di lasciarsi guidare, nella ricerca scientifica o estetica, dalla curiosità e dal divertimento: tutti questi elementi sono potenti motori di creatività. E non dimentichiamo che Einstein, con il suo caratteristico understatement, diceva: «Creatività è saper nascondere le proprie fonti».
Con Piero Bianucci
Modera Massimo Polidoro
La creatività è tra le doti più misteriose del cervello. Sfugge alle misure degli psicologi, non sempre è in rapporto con l’intelligenza, assume aspetti molto diversi nell’arte e nella scienza. C’è la creatività “forte” di Picasso o di Einstein, mossa da un pensiero divergente, capace di rovesciare il punto di vista su un pro- blema, o per dirla con Kuhn, di cambiare un paradigma. Le immense fortune messe insieme da Bill Gates, Jeff Bezos e Elon Musk sono invece frutto di una creatività di tipo diverso, che assembla in modo nuovo l’esistente, capace di intravedere scenari futuri. Si nasce creativi o lo si diventa? È questo l'interrogativo intorno a cui si muove il libro di Piero Bianucci, "Creativi si nasce o si diventa?" (Edizioni Dedalo). Pur senza negare la componente genetica, la plasticità del cervello messa in evidenza dalle ricerche più recenti suggerisce che in parte la creatività si possa imparare. Un ambiente stimolante formato da altre persone creative, la libertà di muoversi nelle direzioni più varie ab- bassando il proprio livello di inibizione (che trasforma la cultura dominante in un freno alla creatività forte) e di lasciarsi guidare, nella ricerca scientifica o estetica, dalla curiosità e dal divertimento: tutti questi elementi sono potenti motori di creatività. E non dimentichiamo che Einstein, con il suo caratteristico understatement, diceva: «Creatività è saper nascondere le proprie fonti».