Giugno
Sab 04
10:40 - 11:30
Palazzo Santo Stefano
Con Stefano Bigliardi ed Eleonora d'Agostino
Modera: Lorenzo Montali
Non è raro che gli scenari futuri rappresentati nella letteratura pseudoscientifica e fantascientifica mettano in relazione scienza e spiritualità. Un filosofo (Bigliardi) e un’antropologa (D’Agostino) esaminano come determinati autori siano stati influenzati da eventi e fenomeni a loro contemporanei nel proiettare tali relazioni in contesti oscillanti tra cupezza inquietante e slanci luminosi. Questo tipo di invenzioni non ha mai fini solamente artistici, ma ha spesso intenti sociopolitici più o meno scoperti. Da Howard Phillips Lovecraft a Chuck Palahniuk, spiritualità e scienze “immaginate” sono infatti usate per parlare, in chiave satirica o critica, del presente, e le narrazioni di cui fanno parte possono esprimere un moto di rivolta nei confronti della tecnica, della globalizzazione e dell’assetto economico capitalista.
Contributo: Robert Charroux e Peter Kolosimo: il futuro degli “antichi alieni” tra apocalissi e fratellanza cosmica
Gli autori che hanno sostenuto l’esistenza di un contatto tra umani edextraterrestri nella remota antichità, o addirittura la creazione dell’umanità da parte degli alieni, si sono serviti di questa narrazione per esprimere visioni del mondo e del futuro di tipo molto diverso. Stefano metterà a confronto due autori di spicco: il francese Robert Charroux (1909-1978) e l’italiano Peter Kolosimo (1922-1984). Charroux sosteneva che, essendo l’umanità divisa in “razze” la cui differenziazione risaliva all’intervento degli extraterrestri, il futuro non troppo lontano avrebbe riservato quasi inevitabilmente scontri apocalittici. L’autore considerava inoltre con sospetto e paura l’attaccamento dell’umanità alla tecnologia e alla scienza. Secondo Kolosimo, che oscillava tra critica della scienza e entusiasmo nei suoi confronti, alcune imprese tecnologiche e scientifiche, come l’esplorazione spaziale, creavano legami fruttuosi tra culture e popoli diversi. Immaginava inoltre gli extraterrestri con cui presto sarebbe stato possibile entrare in contatto come “fratelli dell’infinito.”
Contributo: 'Immaginari fantastici tra scienza e religione, da Lovercraft al solarpunk'
Eleonora si occuperà degli aspetti socio-politici e culturali degli immaginari fantastici nel momento in cui trattano l’argomento dello spirituale e della scienza, proiettandolo nel futuro. Dalle influenze della Teosofia su Howard Phillips Lovecraft, autore che ha un ruolo anche all'interno degli sviluppi delle narrazioni paleoastronautiche, all’ingerenza delle visioni del mondo ecocentriche, colte anche nella loro connotazione spirituale e/o filosofica, nel panorama delle narrazioni solarpunk. Durante questo intervento si vedrà anche come le opere finiscano per vivere anche al di là delle interpretazioni degli stessi autori, soggette a continue risignificazioni da parte di coloro che di quelle narrazioni si avvalgono all’interno sia del mondo delle conoscenze istituzionalizzate che di quello delle conoscenze stigmatizzate, diventando elementi degli incontri e degli scontri tra scienze, pseudoscienze e panorami spirituali.
Con Stefano Bigliardi ed Eleonora d'Agostino
Modera: Lorenzo Montali
Non è raro che gli scenari futuri rappresentati nella letteratura pseudoscientifica e fantascientifica mettano in relazione scienza e spiritualità. Un filosofo (Bigliardi) e un’antropologa (D’Agostino) esaminano come determinati autori siano stati influenzati da eventi e fenomeni a loro contemporanei nel proiettare tali relazioni in contesti oscillanti tra cupezza inquietante e slanci luminosi. Questo tipo di invenzioni non ha mai fini solamente artistici, ma ha spesso intenti sociopolitici più o meno scoperti. Da Howard Phillips Lovecraft a Chuck Palahniuk, spiritualità e scienze “immaginate” sono infatti usate per parlare, in chiave satirica o critica, del presente, e le narrazioni di cui fanno parte possono esprimere un moto di rivolta nei confronti della tecnica, della globalizzazione e dell’assetto economico capitalista.
Contributo: Robert Charroux e Peter Kolosimo: il futuro degli “antichi alieni” tra apocalissi e fratellanza cosmica
Gli autori che hanno sostenuto l’esistenza di un contatto tra umani edextraterrestri nella remota antichità, o addirittura la creazione dell’umanità da parte degli alieni, si sono serviti di questa narrazione per esprimere visioni del mondo e del futuro di tipo molto diverso. Stefano metterà a confronto due autori di spicco: il francese Robert Charroux (1909-1978) e l’italiano Peter Kolosimo (1922-1984). Charroux sosteneva che, essendo l’umanità divisa in “razze” la cui differenziazione risaliva all’intervento degli extraterrestri, il futuro non troppo lontano avrebbe riservato quasi inevitabilmente scontri apocalittici. L’autore considerava inoltre con sospetto e paura l’attaccamento dell’umanità alla tecnologia e alla scienza. Secondo Kolosimo, che oscillava tra critica della scienza e entusiasmo nei suoi confronti, alcune imprese tecnologiche e scientifiche, come l’esplorazione spaziale, creavano legami fruttuosi tra culture e popoli diversi. Immaginava inoltre gli extraterrestri con cui presto sarebbe stato possibile entrare in contatto come “fratelli dell’infinito.”
Contributo: 'Immaginari fantastici tra scienza e religione, da Lovercraft al solarpunk'
Eleonora si occuperà degli aspetti socio-politici e culturali degli immaginari fantastici nel momento in cui trattano l’argomento dello spirituale e della scienza, proiettandolo nel futuro. Dalle influenze della Teosofia su Howard Phillips Lovecraft, autore che ha un ruolo anche all'interno degli sviluppi delle narrazioni paleoastronautiche, all’ingerenza delle visioni del mondo ecocentriche, colte anche nella loro connotazione spirituale e/o filosofica, nel panorama delle narrazioni solarpunk. Durante questo intervento si vedrà anche come le opere finiscano per vivere anche al di là delle interpretazioni degli stessi autori, soggette a continue risignificazioni da parte di coloro che di quelle narrazioni si avvalgono all’interno sia del mondo delle conoscenze istituzionalizzate che di quello delle conoscenze stigmatizzate, diventando elementi degli incontri e degli scontri tra scienze, pseudoscienze e panorami spirituali.