Ottobre
Ven 02
13:00 - 13:30
La coscienza scompare quando ci addormentiamo e ritorna al risveglio. La coscienza viene
modificata da alcol, droghe, malattie. Detta così, è chiaro di cosa stiamo
parlando. Eppure la reale natura della coscienza è uno dei temi su cui più si
interroga la ricerca scientifica. La maggior parte degli studiosi è convinta che la
coscienza sia il prodotto del nostro cervello, un fenomeno puramente biologico che emerge
dalla complessità delle nostre sinapsi. Ma non tutti la pensano così: Riccardo
Manzotti, docente di filosofia teoretica allo Iulm di Milano, da molti anni propone un
approccio nuovo e controverso, ma stimolante per le sue ricadute scientifiche. La sua teoria
è illustrata nel libro La mente allargata. Perché la coscienza e il mondo
sono la stessa cosa. Secondo Manzotti, bisogna fare tabula rasa delle definizioni di
coscienza proposte da filosofi e neuroscienziati per accogliere l’idea che gli esseri
umani siano identici agli oggetti esterni che esistono relativamente al loro corpo. Con l’autore
cercheremo di capire come la sua teoria possa essere sottoposta a una verifica scientifica e
perché, secondo lui, per risolvere il rebus della coscienza bisogna cominciare a
pensarla in modo diverso.
Con Riccardo Manzotti - Modera Daniela Ovadia
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