DATE E ORARI
Il calendario di eventi si articola da venerdì 3 giugno a domenica 5 giugno 2022.
L’apertura delle sale e la programmazione degli incontri seguiranno gli orari indicati nel programma.
REGISTRAZIONE AL FESTIVAL
Per partecipare al CICAP Fest è necessario effettuare una registrazione inserendo nella scheda di iscrizione del Festival : nome, cognome, indirizzo e-mail e città di provenienza.
L'ingresso nelle sale al chiuso del CICAP Fest richiede l'utilizzo della mascherina Ffp2.
Gli eventi sono per la quasi totalità a ingresso libero gratuito fino ad esaurimento posti (tranne due serate e alcuni workshop a pagamento, per i Soci del CICAP a tariffe scontate) ma per alcuni è necessaria la prenotazione del posto e si dovrà compilare la stessa scheda di iscrizione del Festival .
Il biglietto che riceverete via mail dovrà essere esibito, stampato su carta o su smartphone, all’Infopoint (cortile antico Palazzo del Bo ) per ricevere il braccialetto che vi consentirà di accedere nelle diverse location.
La sola registrazione al CICAP Fest non equivale a una prenotazione del posto, l'accesso agli eventi con ingresso libero sarà possibile fino ad esaurimento dei posti.
Gli unici posti garantiti saranno, pertanto, solo quelli degli eventi a pagamento o a prenotazione obbligatoria, il cui elenco si trova nella scheda di iscrizione del Festival
In caso di mancata registrazione online ci si potrà comunque registrare anche in loco presso l'Infopoint di Palazzo del Bo .
Tutti gli eventi per i quali è previsto lo streaming video saranno visibili nei canali Youtube e Facebook del CICAP.
Scarica
Programma in PDF
giugno
Ven. 3
- AULA MAGNA | Palazzo del Bo
- AUDITORIUM | Altinate
- AUDITORIUM | Orto Botanico
- EXPERIENCE | LABORATORI
- Prog.Cronologico
Con Paolo Attivissimo
Introduce Agnese Sonato
Come usare Internet, social network, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili. Per ciascun problema viene proposta la rispettiva soluzione pratica.
Introduce Agnese Sonato
Come usare Internet, social network, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili. Per ciascun problema viene proposta la rispettiva soluzione pratica.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Benvenuto di Massimo Polidoro
Saluto delle Autorità
Presentazione delle tematiche del Fest con Daniela Ovadia
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su questa pagina, oppure sulla pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Saluto delle Autorità
Presentazione delle tematiche del Fest con Daniela Ovadia
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su questa pagina, oppure sulla pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Vicente Vérez Bencomo
Modera Sergio Della Sala
È possibile sviluppare un vaccino indipendente dalle grandi case farmaceutiche? Quali sono i vantaggi e i problemi che questa strategia comporta? Il Professor Vicente Verez Bencomo, direttore dell'Istituto Finley di biotecnologie che ha guidato lo sviluppo a Cuba di Soberana, una serie di vaccini anti-COVID di successo, ne parlerà con Sergio Della Sala, presidente del CICAP.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Modera Sergio Della Sala
È possibile sviluppare un vaccino indipendente dalle grandi case farmaceutiche? Quali sono i vantaggi e i problemi che questa strategia comporta? Il Professor Vicente Verez Bencomo, direttore dell'Istituto Finley di biotecnologie che ha guidato lo sviluppo a Cuba di Soberana, una serie di vaccini anti-COVID di successo, ne parlerà con Sergio Della Sala, presidente del CICAP.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Moderano Elisa Tealdi e Andrea Ferrero
Il CICAP si pone l'obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico e di fornire strumenti per valutare se affermazioni, teorie, ipotesi di spiegazione immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente dimostrate da prove fattuali. In che modo opera il CICAP? Come si può collaborare? A chi rivolgersi? In un incontro aperto a tutti, presenteremo le nostre attività, daremo l'opportunità di fare domande dirette ai responsabili dei gruppi che le gestiscono e ai soci attivi che portano avanti ogni giorno le iniziative del CICAP e offriremo la possibilità di cimentarsi in alcuni percorsi formativi. Potrete chiedere che cosa può fare il CICAP per voi, ma soprattutto che cosa potete fare voi per il CICAP.
Nel corso della giornata, poi, verranno assegnati i Premi di merito. Il CICAP, infatti, non potrebbe esistere senza il lavoro quotidiano di tutti i suoi volontari. Per questo, dal 2018 il Comitato assegna ogni anno un premio ai soci attivi che si sono distinti per il loro impegno.
Il CICAP si pone l'obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico e di fornire strumenti per valutare se affermazioni, teorie, ipotesi di spiegazione immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente dimostrate da prove fattuali. In che modo opera il CICAP? Come si può collaborare? A chi rivolgersi? In un incontro aperto a tutti, presenteremo le nostre attività, daremo l'opportunità di fare domande dirette ai responsabili dei gruppi che le gestiscono e ai soci attivi che portano avanti ogni giorno le iniziative del CICAP e offriremo la possibilità di cimentarsi in alcuni percorsi formativi. Potrete chiedere che cosa può fare il CICAP per voi, ma soprattutto che cosa potete fare voi per il CICAP.
Nel corso della giornata, poi, verranno assegnati i Premi di merito. Il CICAP, infatti, non potrebbe esistere senza il lavoro quotidiano di tutti i suoi volontari. Per questo, dal 2018 il Comitato assegna ogni anno un premio ai soci attivi che si sono distinti per il loro impegno.
Conferenza-spettacolo con Luca Perri
Certo, ci interroghiamo sul futuro, su ciò che verrà, ma forse prima dovremmo chiederci... se il futuro esiste davvero. Se addirittura il tempo esiste e che cos'è. Per cercare di capirlo, Luca Perri intraprenderà un viaggio scientifico profondo, e molto divertente, nella flmografia di Christopher Nolan che, per l'appunto, ha come filo conduttore il tempo. Tre film in particolare analizzano il suo flusso in situazioni apparentemente estranee dal nostro quotidiano: Interstellar, in cui il tempo scorre diversamente nelle profondità dello spazio rispetto alla Terra; Inception, dove il tempo rallenta man mano ci si addentra nelle profondità della nostra mente; infine Tenet, in cui il tempo può scorrere in entrambe le direzioni, avanti e indietro. Guardando questi film viene da pensare di essere di fronte a pura e semplice fantascienza. Ma queste sceneggiature rappresentano solo il genio di un visionario o nascondono profonde riflessioni sulla natura stessa del tempo?
Certo, ci interroghiamo sul futuro, su ciò che verrà, ma forse prima dovremmo chiederci... se il futuro esiste davvero. Se addirittura il tempo esiste e che cos'è. Per cercare di capirlo, Luca Perri intraprenderà un viaggio scientifico profondo, e molto divertente, nella flmografia di Christopher Nolan che, per l'appunto, ha come filo conduttore il tempo. Tre film in particolare analizzano il suo flusso in situazioni apparentemente estranee dal nostro quotidiano: Interstellar, in cui il tempo scorre diversamente nelle profondità dello spazio rispetto alla Terra; Inception, dove il tempo rallenta man mano ci si addentra nelle profondità della nostra mente; infine Tenet, in cui il tempo può scorrere in entrambe le direzioni, avanti e indietro. Guardando questi film viene da pensare di essere di fronte a pura e semplice fantascienza. Ma queste sceneggiature rappresentano solo il genio di un visionario o nascondono profonde riflessioni sulla natura stessa del tempo?
VISITA GUIDATA
venerdì 3 giugno ore: 11; 12.30; 14.30; 16.30
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Con Paolo Attivissimo
Introduce Agnese Sonato
Come usare Internet, social network, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili. Per ciascun problema viene proposta la rispettiva soluzione pratica.
Introduce Agnese Sonato
Come usare Internet, social network, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili. Per ciascun problema viene proposta la rispettiva soluzione pratica.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
VISITA GUIDATA
venerdì 3 giugno ore: 11; 12.30; 14.30; 16.30
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Moderano Elisa Tealdi e Andrea Ferrero
Il CICAP si pone l'obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico e di fornire strumenti per valutare se affermazioni, teorie, ipotesi di spiegazione immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente dimostrate da prove fattuali. In che modo opera il CICAP? Come si può collaborare? A chi rivolgersi? In un incontro aperto a tutti, presenteremo le nostre attività, daremo l'opportunità di fare domande dirette ai responsabili dei gruppi che le gestiscono e ai soci attivi che portano avanti ogni giorno le iniziative del CICAP e offriremo la possibilità di cimentarsi in alcuni percorsi formativi. Potrete chiedere che cosa può fare il CICAP per voi, ma soprattutto che cosa potete fare voi per il CICAP.
Nel corso della giornata, poi, verranno assegnati i Premi di merito. Il CICAP, infatti, non potrebbe esistere senza il lavoro quotidiano di tutti i suoi volontari. Per questo, dal 2018 il Comitato assegna ogni anno un premio ai soci attivi che si sono distinti per il loro impegno.
Il CICAP si pone l'obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico e di fornire strumenti per valutare se affermazioni, teorie, ipotesi di spiegazione immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente dimostrate da prove fattuali. In che modo opera il CICAP? Come si può collaborare? A chi rivolgersi? In un incontro aperto a tutti, presenteremo le nostre attività, daremo l'opportunità di fare domande dirette ai responsabili dei gruppi che le gestiscono e ai soci attivi che portano avanti ogni giorno le iniziative del CICAP e offriremo la possibilità di cimentarsi in alcuni percorsi formativi. Potrete chiedere che cosa può fare il CICAP per voi, ma soprattutto che cosa potete fare voi per il CICAP.
Nel corso della giornata, poi, verranno assegnati i Premi di merito. Il CICAP, infatti, non potrebbe esistere senza il lavoro quotidiano di tutti i suoi volontari. Per questo, dal 2018 il Comitato assegna ogni anno un premio ai soci attivi che si sono distinti per il loro impegno.
Benvenuto di Massimo Polidoro
Saluto delle Autorità
Presentazione delle tematiche del Fest con Daniela Ovadia
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su questa pagina, oppure sulla pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Saluto delle Autorità
Presentazione delle tematiche del Fest con Daniela Ovadia
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su questa pagina, oppure sulla pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Vicente Vérez Bencomo
Modera Sergio Della Sala
È possibile sviluppare un vaccino indipendente dalle grandi case farmaceutiche? Quali sono i vantaggi e i problemi che questa strategia comporta? Il Professor Vicente Verez Bencomo, direttore dell'Istituto Finley di biotecnologie che ha guidato lo sviluppo a Cuba di Soberana, una serie di vaccini anti-COVID di successo, ne parlerà con Sergio Della Sala, presidente del CICAP.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Modera Sergio Della Sala
È possibile sviluppare un vaccino indipendente dalle grandi case farmaceutiche? Quali sono i vantaggi e i problemi che questa strategia comporta? Il Professor Vicente Verez Bencomo, direttore dell'Istituto Finley di biotecnologie che ha guidato lo sviluppo a Cuba di Soberana, una serie di vaccini anti-COVID di successo, ne parlerà con Sergio Della Sala, presidente del CICAP.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Conferenza-spettacolo con Luca Perri
Certo, ci interroghiamo sul futuro, su ciò che verrà, ma forse prima dovremmo chiederci... se il futuro esiste davvero. Se addirittura il tempo esiste e che cos'è. Per cercare di capirlo, Luca Perri intraprenderà un viaggio scientifico profondo, e molto divertente, nella flmografia di Christopher Nolan che, per l'appunto, ha come filo conduttore il tempo. Tre film in particolare analizzano il suo flusso in situazioni apparentemente estranee dal nostro quotidiano: Interstellar, in cui il tempo scorre diversamente nelle profondità dello spazio rispetto alla Terra; Inception, dove il tempo rallenta man mano ci si addentra nelle profondità della nostra mente; infine Tenet, in cui il tempo può scorrere in entrambe le direzioni, avanti e indietro. Guardando questi film viene da pensare di essere di fronte a pura e semplice fantascienza. Ma queste sceneggiature rappresentano solo il genio di un visionario o nascondono profonde riflessioni sulla natura stessa del tempo?
Certo, ci interroghiamo sul futuro, su ciò che verrà, ma forse prima dovremmo chiederci... se il futuro esiste davvero. Se addirittura il tempo esiste e che cos'è. Per cercare di capirlo, Luca Perri intraprenderà un viaggio scientifico profondo, e molto divertente, nella flmografia di Christopher Nolan che, per l'appunto, ha come filo conduttore il tempo. Tre film in particolare analizzano il suo flusso in situazioni apparentemente estranee dal nostro quotidiano: Interstellar, in cui il tempo scorre diversamente nelle profondità dello spazio rispetto alla Terra; Inception, dove il tempo rallenta man mano ci si addentra nelle profondità della nostra mente; infine Tenet, in cui il tempo può scorrere in entrambe le direzioni, avanti e indietro. Guardando questi film viene da pensare di essere di fronte a pura e semplice fantascienza. Ma queste sceneggiature rappresentano solo il genio di un visionario o nascondono profonde riflessioni sulla natura stessa del tempo?
giugno
Sab. 4
- AULA MAGNA | Palazzo del Bo
- Orto Botanico - Spazio laboratori
- AUDITORIUM | Altinate
- AUDITORIUM | Orto Botanico
- AULA E | Palazzo del Bo
- AULA NIEVO | Palazzo del Bo
- CORTILE NUOVO | Palazzo del Bo
- CORTILE | Palazzo Moroni
- Palazzo Santo Stefano
- Piazza Eremitani
- SALA ANZIANI | Palazzo Moroni
- EXPERIENCE | LABORATORI
- Prog.Cronologico
Con Piero Angela (in collegamento)
Modera Massimo Polidoro
«Pensando al futuro» osserva Piero Angela, Fondatore del CICAP e suo Presidente onorario, «non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi spiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».
Modera Massimo Polidoro
«Pensando al futuro» osserva Piero Angela, Fondatore del CICAP e suo Presidente onorario, «non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi spiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Sir Michael Marmot
introduce: Fabio Turone
(con traduzione simultanea)
Non basta puntare sulla medicina più innovativa e sulla ricerca scientifica avanzata per far vivere meglio e più a lungo le persone. La pandemia ci ha dimostrato quanto essenziale sia l'organizzazione della medicina sul territorio e la visione generale dell'assistenza e della cura. Uno dei più noti epidemiologi ed esperti di salute pubblica ci spiegherà a che cosa somiglierà la medicina di domani e a cosa, invece, dovremmo ambire come cittadini.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
introduce: Fabio Turone
(con traduzione simultanea)
Non basta puntare sulla medicina più innovativa e sulla ricerca scientifica avanzata per far vivere meglio e più a lungo le persone. La pandemia ci ha dimostrato quanto essenziale sia l'organizzazione della medicina sul territorio e la visione generale dell'assistenza e della cura. Uno dei più noti epidemiologi ed esperti di salute pubblica ci spiegherà a che cosa somiglierà la medicina di domani e a cosa, invece, dovremmo ambire come cittadini.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Mitchell Valdes Sosa
Modera Sergio Della Sala
Che cos’è la misteriosa Havana Syndrome, quella serie di malesseri riscontrata nei diplomatici americani di stanza a Cuba, tra il 2016 e il 2017, ma in seguito anche in altre missioni di politici e diplomatici all'estero? Come è nata? E, soprattutto, esiste per davvero? Mitchell Valdés-Sosa, Direttore del “Cuban Center for Neuroscience”, discuterà con Sergio Della Sala, professore di neuroscienze cognitive all’Università di Edimburgo, le possibili cause di questo insolito fenomeno e gli aspetti scientifici, culturali e politici che lo caratterizzano.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Modera Sergio Della Sala
Che cos’è la misteriosa Havana Syndrome, quella serie di malesseri riscontrata nei diplomatici americani di stanza a Cuba, tra il 2016 e il 2017, ma in seguito anche in altre missioni di politici e diplomatici all'estero? Come è nata? E, soprattutto, esiste per davvero? Mitchell Valdés-Sosa, Direttore del “Cuban Center for Neuroscience”, discuterà con Sergio Della Sala, professore di neuroscienze cognitive all’Università di Edimburgo, le possibili cause di questo insolito fenomeno e gli aspetti scientifici, culturali e politici che lo caratterizzano.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Introduce Sergio Della Sala
Andrà a Valentina Petrini l’edizione 2022 del premio “In difesa della ragione”, il riconoscimento assegnato dal CICAP ai giornalisti che si distinguono con il loro lavoro nella promozione del pensiero razionale e scientifico. In genere, chi si spende a difesa delle evidenze scientifiche raramente riceve riconoscimenti. Andare contro la “pancia” del pubblico, dire che certe presunte cure miracolose non funzionano e che invece i vaccini salvano vite umane può essere molto difficile per chi fa comunicazione. Ci si inimica facilmente una parte del pubblico. È più facile assecondare le credenze irrazionali, fingersi paladini dei deboli, alimentando così truffe e pseudoscienza. Con il premio "In difesa della Ragione" il CICAP intende riconoscere il lavoro di chi contrasta la pseudoscienza.
Andrà a Valentina Petrini l’edizione 2022 del premio “In difesa della ragione”, il riconoscimento assegnato dal CICAP ai giornalisti che si distinguono con il loro lavoro nella promozione del pensiero razionale e scientifico. In genere, chi si spende a difesa delle evidenze scientifiche raramente riceve riconoscimenti. Andare contro la “pancia” del pubblico, dire che certe presunte cure miracolose non funzionano e che invece i vaccini salvano vite umane può essere molto difficile per chi fa comunicazione. Ci si inimica facilmente una parte del pubblico. È più facile assecondare le credenze irrazionali, fingersi paladini dei deboli, alimentando così truffe e pseudoscienza. Con il premio "In difesa della Ragione" il CICAP intende riconoscere il lavoro di chi contrasta la pseudoscienza.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Valentina Petrini
"Vado, vedo, racconto… e denuncio" è la filosofia di Valentina Petrini, vincitrice del premio "In difesa della Ragione 2022" conferitole dal CICAP. Il giornalismo è anche presa di posizioni, non esistono verità assolute, ma oggettive si. Tutto deve necessariamente partire dal viaggio. Andare dove le cose accadono, dare voce ai testimoni, incrociare le versioni, fare domande scomode a chi ha responsabilità… "Parleremo anche del grande tema della crisi del giornalismo" dice Petrini "che ha ormai del tutto scelto di cavalcare la polarizzazione, invece di combatterla. Un giornalismo che porta la colpa di aver taciuto su tante notizie fondamentali, a partire dall'ambiente, causando in concorso con i governi i ritardi culturali con cui ci troviamo a convivere oggi".
"Vado, vedo, racconto… e denuncio" è la filosofia di Valentina Petrini, vincitrice del premio "In difesa della Ragione 2022" conferitole dal CICAP. Il giornalismo è anche presa di posizioni, non esistono verità assolute, ma oggettive si. Tutto deve necessariamente partire dal viaggio. Andare dove le cose accadono, dare voce ai testimoni, incrociare le versioni, fare domande scomode a chi ha responsabilità… "Parleremo anche del grande tema della crisi del giornalismo" dice Petrini "che ha ormai del tutto scelto di cavalcare la polarizzazione, invece di combatterla. Un giornalismo che porta la colpa di aver taciuto su tante notizie fondamentali, a partire dall'ambiente, causando in concorso con i governi i ritardi culturali con cui ci troviamo a convivere oggi".
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Andrea Ligabue e Matteo Bisanti
Un workshop In collaborazione con Play
POSTI DISPONIBILI PER QUESTO EVENTO: 20
Parlare di complessità è molto diverso che trovarsi ad affrontarla. Un gioco da tavolo, specialmente per chi non è un giocatore abituale, mette alla prova la nostra capacità di comprendere e gestire la complessità a partire dall'ascoltare e capire le regole, gli obbiettivi del gioco e pianificare strategie di azione. Nel corso della partita emergono poi ulteriori elementi che richiedono un continuo esame critico e una ripianificazione. In questo laboratorio i partecipanti dovranno apprendere le regole ed accettare la sfida ad un gioco da tavolo di medio-alta complessità.
Un workshop In collaborazione con Play
POSTI DISPONIBILI PER QUESTO EVENTO: 20
Parlare di complessità è molto diverso che trovarsi ad affrontarla. Un gioco da tavolo, specialmente per chi non è un giocatore abituale, mette alla prova la nostra capacità di comprendere e gestire la complessità a partire dall'ascoltare e capire le regole, gli obbiettivi del gioco e pianificare strategie di azione. Nel corso della partita emergono poi ulteriori elementi che richiedono un continuo esame critico e una ripianificazione. In questo laboratorio i partecipanti dovranno apprendere le regole ed accettare la sfida ad un gioco da tavolo di medio-alta complessità.
con Silvia Sironi, Carlotta Jarach
Modera Elisabetta Tola
Impegnate a tutto campo nel fare scienza e nel raccontarla e comunicarla, Sironi e Jarach rappresentano una nuova generazione di ricercatrici che fondono la passione per il proprio lavoro con l’impegno concreto nel portarlo avanti e nel renderlo sempre più condiviso e inclusivo. Un incontro per persone di ogni genere e per chiunque abbia interesse e passione per il metodo e l’esplorazione scientifica.
Modera Elisabetta Tola
Impegnate a tutto campo nel fare scienza e nel raccontarla e comunicarla, Sironi e Jarach rappresentano una nuova generazione di ricercatrici che fondono la passione per il proprio lavoro con l’impegno concreto nel portarlo avanti e nel renderlo sempre più condiviso e inclusivo. Un incontro per persone di ogni genere e per chiunque abbia interesse e passione per il metodo e l’esplorazione scientifica.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Bruno Gabriel Salvador Casara, Sebastiano Moruzzi e Fabiana Zollo
Modera Daniela Ovadia
La pandemia ha favorito la diffusione di una serie di bislacche ipotesi complottiste riguardo alle origini del virus e ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra favorire nuovamente la nascita di teorie senza dimostrazioni fattuali. C'è chi incolpa di ciò la crisi del giornalismo e la disintermediazione, chi la perdita di fiducia nelle istituzioni e chi ancora l'uso ubiquitario dei social media. Andiamo verso un futuro di complottismo? È un problema del tempo presente o una realtà che è sempre esistita e che ora è semplicemente più visibile? Ne parliamo con uno psicologo sociale, un semiologo e un'esperta di informatica, social media e fake news, nel tentativo di comprendere l'entità del fenomeno e come proteggerci da esso.
Modera Daniela Ovadia
La pandemia ha favorito la diffusione di una serie di bislacche ipotesi complottiste riguardo alle origini del virus e ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra favorire nuovamente la nascita di teorie senza dimostrazioni fattuali. C'è chi incolpa di ciò la crisi del giornalismo e la disintermediazione, chi la perdita di fiducia nelle istituzioni e chi ancora l'uso ubiquitario dei social media. Andiamo verso un futuro di complottismo? È un problema del tempo presente o una realtà che è sempre esistita e che ora è semplicemente più visibile? Ne parliamo con uno psicologo sociale, un semiologo e un'esperta di informatica, social media e fake news, nel tentativo di comprendere l'entità del fenomeno e come proteggerci da esso.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Maria Rescigno
Modera Margherita Fronte
In collaborazione con la Fondazione Pezcoller
Con i suoi studi sul microbiota intestinale e, più in generale, sulla relazione tra microambiente e cellule, Maria Rescigno ha aperto una nuova strada nella cura del cancro. Con lei parleremo delle direzioni che prenderà la ricerca futura in questo settore e del ruolo che potranno giocare, in questa battaglia contro un male che ancora miete troppe vittime, i filoni di ricerca più innovativi come quelli sul ruolo del sistema immunitario e sui farmaci immunoterapici.
Modera Margherita Fronte
In collaborazione con la Fondazione Pezcoller
Con i suoi studi sul microbiota intestinale e, più in generale, sulla relazione tra microambiente e cellule, Maria Rescigno ha aperto una nuova strada nella cura del cancro. Con lei parleremo delle direzioni che prenderà la ricerca futura in questo settore e del ruolo che potranno giocare, in questa battaglia contro un male che ancora miete troppe vittime, i filoni di ricerca più innovativi come quelli sul ruolo del sistema immunitario e sui farmaci immunoterapici.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Simonetta Di Pippo
Modera Luca Perri
Come sarà la "nuova frontiera" dell'umanità? In tanti sognano di viaggiare nel cosmo così come si va in vacanza, città spaziali, colonie su altri pianeti, progressi nella propulsione e un allungamento del ciclo di vita. Ma che cosa si aspetta realmente la scienza, relativamente all'esplorazione spaziale del mondo che verrà? E perché l'esplorazione del cosmo e il miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra sono tutt'altro che obiettivi antitetici? Un incontro speciale con l'astrofisica Simonetta Di Pippo, la "Signora italiana dello spazio", già Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico oltre che prima donna Direttore nella storia dell’ESA, oggi Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi, dove studierà anche gli aspetti economici della corsa allo spazio, che diventeranno sempre più importamnti negli anni a venire.
Modera Luca Perri
Come sarà la "nuova frontiera" dell'umanità? In tanti sognano di viaggiare nel cosmo così come si va in vacanza, città spaziali, colonie su altri pianeti, progressi nella propulsione e un allungamento del ciclo di vita. Ma che cosa si aspetta realmente la scienza, relativamente all'esplorazione spaziale del mondo che verrà? E perché l'esplorazione del cosmo e il miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra sono tutt'altro che obiettivi antitetici? Un incontro speciale con l'astrofisica Simonetta Di Pippo, la "Signora italiana dello spazio", già Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico oltre che prima donna Direttore nella storia dell’ESA, oggi Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi, dove studierà anche gli aspetti economici della corsa allo spazio, che diventeranno sempre più importamnti negli anni a venire.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Francesco Perrone e Giuseppe Costa
Modera Daniela Ovadia
In collaborazione con Fondazione AIRC
Anche nei Paesi in cui esiste un sistema sanitario nazionale pubblico, come l'Italia, vi sono persone che hanno un accesso più semplice alle cure mediche e altre che faticano. A determinare le diseguaglianze in salute contribuiscono altri fattori (sociali, economici e politici) sui quali dobbiamo intervenire per garantire a tutti un futuro migliore. Ne parliamo con Francesco Perrone, che si è occupato a lungo delle diseguaglianze in salute e ne analizziamo i possibili rimedi. .
Modera Daniela Ovadia
In collaborazione con Fondazione AIRC
Anche nei Paesi in cui esiste un sistema sanitario nazionale pubblico, come l'Italia, vi sono persone che hanno un accesso più semplice alle cure mediche e altre che faticano. A determinare le diseguaglianze in salute contribuiscono altri fattori (sociali, economici e politici) sui quali dobbiamo intervenire per garantire a tutti un futuro migliore. Ne parliamo con Francesco Perrone, che si è occupato a lungo delle diseguaglianze in salute e ne analizziamo i possibili rimedi. .
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Leo Ortolani
Moderano Francesco Lancia e Luca Perri
Si possono contrastare le bufale e incoraggiare una mentalità scientifica con l'ironia e il fumetto? Sì, come dimostra Leo Ortolani, papà del celebre Rat-Man che quest’anno compie 25 anni, e autore anche di "Misterius", esempio perfetto di come sia possibile smontare bufale e falsi misteri con il sorriso.
Moderano Francesco Lancia e Luca Perri
Si possono contrastare le bufale e incoraggiare una mentalità scientifica con l'ironia e il fumetto? Sì, come dimostra Leo Ortolani, papà del celebre Rat-Man che quest’anno compie 25 anni, e autore anche di "Misterius", esempio perfetto di come sia possibile smontare bufale e falsi misteri con il sorriso.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Alexandra Borissova, Fabiana Zollo, Marta Ottaviani
Modera Daniela Ovadia
La disinformazione ha cause comuni, qualsiasi sia la sua origine. Dopo le fake news su Covid e vaccini è quanto accade con le vicende della guerra tra Russia e Ucraina. Ne parleremo con Alexandra Borissova, giornalista scientifica russa che racconterà come si può "disinformare" un intero Paese, con Fabiana Zollo, esperta di flussi informativi sui social media e con Marta Ottaviani, giornalista dell'Avvenire e autrice di "Brigate russe".
Modera Daniela Ovadia
La disinformazione ha cause comuni, qualsiasi sia la sua origine. Dopo le fake news su Covid e vaccini è quanto accade con le vicende della guerra tra Russia e Ucraina. Ne parleremo con Alexandra Borissova, giornalista scientifica russa che racconterà come si può "disinformare" un intero Paese, con Fabiana Zollo, esperta di flussi informativi sui social media e con Marta Ottaviani, giornalista dell'Avvenire e autrice di "Brigate russe".
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
MC: Francesco Lancia
Con Francesco De Carlo, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Daniele Fabbri - Chiara Galeazzi, Michela Giraud, Saverio Raimondo
La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perchè qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
Chi ci sarà? Ci saremo noi:
Francesco Lancia: autore radio televisivo, attore di improvvisazione teatrale, insegnante di scrittura comica e voce di Radio Deejay. Ha scritto il libro "Santi poeti e altri lavoratori autonomi" per Rizzoli.
Francesco De Carlo: autore, attore e stand up comedian di fama internazionale, voce di Radio Due. Ha uno spettacolo su Netflix ed è attualmente in tour in Italia con lo spettacolo "Limbo" e nel resto del mondo con lo spettacolo "Winning hearts and minds"
Chiara Galeazzi: scrittrice, autrice radio televisiva e voce di Radio Deejay. Scrive per molti protagonisti della scena comica Italiana e firma per Il Foglio, D di Repubblica e Domani. Presenta insieme a Filippo Ferrari “Prossimamente”, il primo podcast di Netflix Italia.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: una coppia di attori e comici Italiani. Dai programmi con la Gialappa's Band a Zelig passando per Quelli che il calcio e il cinema, sono anche voci di Radio due dove conducono il programma "Numeri Uni".
Michela Giraud: autrice, attrice, conduttrice tv e stand up comedian. Reduce da numerosi successi televisivi, è da poco uscito il suo primo special su Netflix dal titolo "Tutta la verità, lo giuro".
Saverio Raimondo: scrittore, autore, conduttore e stand up comedian. È stato uno dei primi comici italiani ad avere il suo special su Netflix. Autore di numerosi libri e firma per Repubblica e per Il Foglio, ha da poco rilasciato il suo podcast "Da uno bravo" per Audible.
Daniele Fabbri: attore, autore, standup comedian, fumettista e podcaster. Ha scritto numerosi fumetti di successo per Shockdom e Feltrinelli, e il suo podcast "Contiene Parolacce" è tra i più seguiti del web.
Con Francesco De Carlo, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Daniele Fabbri - Chiara Galeazzi, Michela Giraud, Saverio Raimondo
La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perchè qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
Chi ci sarà? Ci saremo noi:
Francesco Lancia: autore radio televisivo, attore di improvvisazione teatrale, insegnante di scrittura comica e voce di Radio Deejay. Ha scritto il libro "Santi poeti e altri lavoratori autonomi" per Rizzoli.
Francesco De Carlo: autore, attore e stand up comedian di fama internazionale, voce di Radio Due. Ha uno spettacolo su Netflix ed è attualmente in tour in Italia con lo spettacolo "Limbo" e nel resto del mondo con lo spettacolo "Winning hearts and minds"
Chiara Galeazzi: scrittrice, autrice radio televisiva e voce di Radio Deejay. Scrive per molti protagonisti della scena comica Italiana e firma per Il Foglio, D di Repubblica e Domani. Presenta insieme a Filippo Ferrari “Prossimamente”, il primo podcast di Netflix Italia.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: una coppia di attori e comici Italiani. Dai programmi con la Gialappa's Band a Zelig passando per Quelli che il calcio e il cinema, sono anche voci di Radio due dove conducono il programma "Numeri Uni".
Michela Giraud: autrice, attrice, conduttrice tv e stand up comedian. Reduce da numerosi successi televisivi, è da poco uscito il suo primo special su Netflix dal titolo "Tutta la verità, lo giuro".
Saverio Raimondo: scrittore, autore, conduttore e stand up comedian. È stato uno dei primi comici italiani ad avere il suo special su Netflix. Autore di numerosi libri e firma per Repubblica e per Il Foglio, ha da poco rilasciato il suo podcast "Da uno bravo" per Audible.
Daniele Fabbri: attore, autore, standup comedian, fumettista e podcaster. Ha scritto numerosi fumetti di successo per Shockdom e Feltrinelli, e il suo podcast "Contiene Parolacce" è tra i più seguiti del web.
Con Tiziana Catarci
Introduce Agnese Sonato
In collaborazione con Assindustria Venetocentro
Le tecnologie digitali hanno la potenzialità di migliorare la vita degli esseri umani, per esempio sollevandoli dai lavori intellettuali più monotoni e ripetitivi, lasciando maggior spazio alla creatività e alla qualità del lavoro e della vita in genere. Possono essere strumenti efficaci per supportare e in qualche misura aumentare le capacità umane, superare i limiti legati alla fisicità e alle abilità individuali, permettendo a chiunque di poter ottenere migliori risultati, in minor tempo, con minor fatica e consumo di risorse. Tuttavia, ci sono rischi importanti legati ad un uso indiscriminato delle tecnologie. A cominciare dal cosiddetto “digital divide”, con le sue sfaccettature economiche, sociali, culturali, di genere, la distanza tra chi subisce la tecnologia e chi la sfrutta al meglio. Per non parlare dei pregiudizi insiti nei dati, che gli algoritmi di apprendimento automatico possono facilmente perpetuare e amplificare, contribuendo così a creare un mondo segnato da pregiudizi e diseguaglianze, dominato da un pensiero comune e in cui la diversità è destinata a scomparire. La diversità è a rischio anche, se non soprattutto, perché la trasformazione digitale è fatta in larga misura da uomini con una visione abbastanza omologata, ed è segnata da una drammatica disparità di genere ed etnia. Per fare un esempio, in USA le donne hanno conseguito il 28,5%, il 25,1% e il 18,1% di tutti i titoli di laurea in informatica di primo livello rispettivamente nel 1995, 2004 e 2014. Quindi la percentuale femminile di laureate in informatica è diminuita di 10 punti percentuali in venti anni, anni che, al contrario, hanno visto la costante crescita e diffusione delle tecnologie digitali. Queste basse percentuali sono confermate dai dati raccolti in tutti i paesi europei. Al contrario, le tecnologie dell’informazione hanno un potere trasformativo e potrebbero fungere da catalizzatore per l'empowerment delle donne. Per questo è necessario far percepire alle ragazze che il digitale non è per pochi nerd che vivono pestando tasti, rintanati in stanze buie, ma è lo strumento per cambiare il mondo.
Introduce Agnese Sonato
In collaborazione con Assindustria Venetocentro
Le tecnologie digitali hanno la potenzialità di migliorare la vita degli esseri umani, per esempio sollevandoli dai lavori intellettuali più monotoni e ripetitivi, lasciando maggior spazio alla creatività e alla qualità del lavoro e della vita in genere. Possono essere strumenti efficaci per supportare e in qualche misura aumentare le capacità umane, superare i limiti legati alla fisicità e alle abilità individuali, permettendo a chiunque di poter ottenere migliori risultati, in minor tempo, con minor fatica e consumo di risorse. Tuttavia, ci sono rischi importanti legati ad un uso indiscriminato delle tecnologie. A cominciare dal cosiddetto “digital divide”, con le sue sfaccettature economiche, sociali, culturali, di genere, la distanza tra chi subisce la tecnologia e chi la sfrutta al meglio. Per non parlare dei pregiudizi insiti nei dati, che gli algoritmi di apprendimento automatico possono facilmente perpetuare e amplificare, contribuendo così a creare un mondo segnato da pregiudizi e diseguaglianze, dominato da un pensiero comune e in cui la diversità è destinata a scomparire. La diversità è a rischio anche, se non soprattutto, perché la trasformazione digitale è fatta in larga misura da uomini con una visione abbastanza omologata, ed è segnata da una drammatica disparità di genere ed etnia. Per fare un esempio, in USA le donne hanno conseguito il 28,5%, il 25,1% e il 18,1% di tutti i titoli di laurea in informatica di primo livello rispettivamente nel 1995, 2004 e 2014. Quindi la percentuale femminile di laureate in informatica è diminuita di 10 punti percentuali in venti anni, anni che, al contrario, hanno visto la costante crescita e diffusione delle tecnologie digitali. Queste basse percentuali sono confermate dai dati raccolti in tutti i paesi europei. Al contrario, le tecnologie dell’informazione hanno un potere trasformativo e potrebbero fungere da catalizzatore per l'empowerment delle donne. Per questo è necessario far percepire alle ragazze che il digitale non è per pochi nerd che vivono pestando tasti, rintanati in stanze buie, ma è lo strumento per cambiare il mondo.
Incontro Streaming
Con Michael Mann
Modera Rudi Bressa
In questo esclusivo dialogo tra Michael Mann climatologolo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, scopriremo come si sta evolvendo la ricerca sui cambiamenti climatici e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ma verrà affrontato un altro aspetto essenziale, che sta ritardando l'azione nei confronti della crisi climatica, ovvero l'inattivismo: cos'è, chi c'è dietro e quali sono le strategie per accelerare e adottare le soluzioni per un mondo carbon neutral. Un'intervento unico nel suo genere che ci aiuterà a guardare al di là di dati e rapporti scientifici.
Con Michael Mann
Modera Rudi Bressa
In questo esclusivo dialogo tra Michael Mann climatologolo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, scopriremo come si sta evolvendo la ricerca sui cambiamenti climatici e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ma verrà affrontato un altro aspetto essenziale, che sta ritardando l'azione nei confronti della crisi climatica, ovvero l'inattivismo: cos'è, chi c'è dietro e quali sono le strategie per accelerare e adottare le soluzioni per un mondo carbon neutral. Un'intervento unico nel suo genere che ci aiuterà a guardare al di là di dati e rapporti scientifici.
Ospiti in via di definizione
Modera Federico Taddia
Nel 2022 Margherita Hack avrebbe compiuto 100 anni, e ne saranno trascorsi quasi 10 anni dalla sua scomparsa (giugno 2013). La sua eredità è ancora forte, il vuoto che ha lasciato nel mondo scientifico, e non solo in quello, grazie alla sua simpatia e al suo lavoro di divulgatrice, è ancora molto sentito. Un'occasione per ricordarla e per festeggiarne la memoria.
Modera Federico Taddia
Nel 2022 Margherita Hack avrebbe compiuto 100 anni, e ne saranno trascorsi quasi 10 anni dalla sua scomparsa (giugno 2013). La sua eredità è ancora forte, il vuoto che ha lasciato nel mondo scientifico, e non solo in quello, grazie alla sua simpatia e al suo lavoro di divulgatrice, è ancora molto sentito. Un'occasione per ricordarla e per festeggiarne la memoria.
Con Elisa Palazzi e Federico Taddia
Come sta realmente il Pianeta? Chi, giorno dopo giorno, fa davvero qualcosa per studiarlo, capirlo, aiutarlo? Il divulgatore Federico Taddia e la climatologa Elisa Palazzi hanno realizzato un podcast, “Bello Mondo” (Choramedia), che va alla ricerca di queste risposte, dando voce a chi alla Terra dedica competenza e passione. Un microfono rivolto alle eccellenze scientifiche impegnate nell’analizzare, comprendere e contrastare il global warming. Ricercatrici e ricercatori che tentano di offrire, ognuno del proprio campo, un contributo e un tassello nel segno della sostenibilità.
Come sta realmente il Pianeta? Chi, giorno dopo giorno, fa davvero qualcosa per studiarlo, capirlo, aiutarlo? Il divulgatore Federico Taddia e la climatologa Elisa Palazzi hanno realizzato un podcast, “Bello Mondo” (Choramedia), che va alla ricerca di queste risposte, dando voce a chi alla Terra dedica competenza e passione. Un microfono rivolto alle eccellenze scientifiche impegnate nell’analizzare, comprendere e contrastare il global warming. Ricercatrici e ricercatori che tentano di offrire, ognuno del proprio campo, un contributo e un tassello nel segno della sostenibilità.
Con Enzo Moretto
L'entomofagia è il regime alimentare che prevede gli insetti come alimento. È praticata in numerosi paesi al mondo, soprattutto in certe regioni dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina. Già oggi gli insetti completano i bisogni alimentari di due miliardi di persone e il loro utilizzo risale alla notte dei tempi. Secondo la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, in previsione di una probabile e nemmeno tanto lontana crisi alimentare, anche il mondo occidentale dovrebbe fare capo all’allevamento e al consumo d’insetti per soddisfare il crescente bisogno di proteine animali richiesto dai moderni modelli di alimentazione. Ne parliamo con l’entomologo Enzo Moretto, fondatore e direttore di Esapolis, uno fra gli insettari più importanti d’Europa.
L'entomofagia è il regime alimentare che prevede gli insetti come alimento. È praticata in numerosi paesi al mondo, soprattutto in certe regioni dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina. Già oggi gli insetti completano i bisogni alimentari di due miliardi di persone e il loro utilizzo risale alla notte dei tempi. Secondo la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, in previsione di una probabile e nemmeno tanto lontana crisi alimentare, anche il mondo occidentale dovrebbe fare capo all’allevamento e al consumo d’insetti per soddisfare il crescente bisogno di proteine animali richiesto dai moderni modelli di alimentazione. Ne parliamo con l’entomologo Enzo Moretto, fondatore e direttore di Esapolis, uno fra gli insettari più importanti d’Europa.
Incontro Streaming
Con Lee McIntyre
Modera Massimo Polidoro
Il riscaldamento globale? Fluttuazioni climatiche naturali. I vaccini? Non servono, sono solo un business di big pharma. Il Covid? Non esiste, è una normale influenza… Si potrebbe continuare a lungo a elencare le affermazioni di chi attacca la verità e nega ogni valore al consenso scientifico e gli esempi di questo tipo sono ormai sempre più diffusi. Sui social, in TV, anche nelle nostre cerchie di amici, conoscenti e colleghi di lavoro i negazionisti scientifici sono ovunque. E ragionare con loro sembra inutile, visto che le loro argomentazioni sono del tutto irrazionali. Ma ignorarli sarebbe un errore, come ci spiega Lee McIntyre, Research Fellow al Center for Philosphy and History of Science della Boston University, oltre che autore di numerosi saggi sulla scienza e su chi la scienza la rifiuta.
Con Lee McIntyre
Modera Massimo Polidoro
Il riscaldamento globale? Fluttuazioni climatiche naturali. I vaccini? Non servono, sono solo un business di big pharma. Il Covid? Non esiste, è una normale influenza… Si potrebbe continuare a lungo a elencare le affermazioni di chi attacca la verità e nega ogni valore al consenso scientifico e gli esempi di questo tipo sono ormai sempre più diffusi. Sui social, in TV, anche nelle nostre cerchie di amici, conoscenti e colleghi di lavoro i negazionisti scientifici sono ovunque. E ragionare con loro sembra inutile, visto che le loro argomentazioni sono del tutto irrazionali. Ma ignorarli sarebbe un errore, come ci spiega Lee McIntyre, Research Fellow al Center for Philosphy and History of Science della Boston University, oltre che autore di numerosi saggi sulla scienza e su chi la scienza la rifiuta.
Workshop di design speculativo
Conduce Giuseppe Aceto
Secondo le Nazioni Unite il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, una percentuale destinata ad aumentare fino al 68% entro il 2050. La morfologia dei luoghi in cui viviamo muta sempre più in fretta e con essa il nostro rapporto con infrastrutture, servizi e tecnologie. In questo workshop, guidati dalla metodologia dello speculative design, rifletteremo sulla progettazione delle città future a partire dalle tecnologie presenti, tracciando un percorso per la definizione di aspetti cruciali per mantenere florido il dibattito sulla vita urbana ideale.
Conduce Giuseppe Aceto
Secondo le Nazioni Unite il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, una percentuale destinata ad aumentare fino al 68% entro il 2050. La morfologia dei luoghi in cui viviamo muta sempre più in fretta e con essa il nostro rapporto con infrastrutture, servizi e tecnologie. In questo workshop, guidati dalla metodologia dello speculative design, rifletteremo sulla progettazione delle città future a partire dalle tecnologie presenti, tracciando un percorso per la definizione di aspetti cruciali per mantenere florido il dibattito sulla vita urbana ideale.
Con Devis Bellucci
Modera Elisabetta Tola
Dall’alba dei tempi gli uomini hanno sempre cercato di riparare le parti del corpo umano che non funzionavano più: conchiglie al posto dei tempi, sostegni in legno per gli arti menomati. Nel corso del '900 però la scienza dei materiali ha fatto un immenso salto in avanti, mettendo a punto impianti di ogni sorta che utilizzano componenti sempre più sofisticate: cristallini artificiali, stent, impianti odontoiatrici sofisticati, protesi in silicone, in collagene, e molto altro. I biomateriali, quelli che entrano nei nostri corpi e con essi convivono permettendoci di guarire e sostituire molte parti non più funzionanti sono diventati una nuova frontiera sperimentale affascinante e sempre più ardita. E le storie delle persone che li hanno scoperti, messi a punto, sperimentati - quelle che Devis Bellucci raccoglie nel suo libro "Materiali per la vita" (Bollati Boringhieri) - sono storie piene di colpi di scena, di fortune e sfortune, e sempre però condite da tanta passione e desiderio di restituire, a una persona malata, la possibilità di un’esistenza più sana e serena.
Modera Elisabetta Tola
Dall’alba dei tempi gli uomini hanno sempre cercato di riparare le parti del corpo umano che non funzionavano più: conchiglie al posto dei tempi, sostegni in legno per gli arti menomati. Nel corso del '900 però la scienza dei materiali ha fatto un immenso salto in avanti, mettendo a punto impianti di ogni sorta che utilizzano componenti sempre più sofisticate: cristallini artificiali, stent, impianti odontoiatrici sofisticati, protesi in silicone, in collagene, e molto altro. I biomateriali, quelli che entrano nei nostri corpi e con essi convivono permettendoci di guarire e sostituire molte parti non più funzionanti sono diventati una nuova frontiera sperimentale affascinante e sempre più ardita. E le storie delle persone che li hanno scoperti, messi a punto, sperimentati - quelle che Devis Bellucci raccoglie nel suo libro "Materiali per la vita" (Bollati Boringhieri) - sono storie piene di colpi di scena, di fortune e sfortune, e sempre però condite da tanta passione e desiderio di restituire, a una persona malata, la possibilità di un’esistenza più sana e serena.
Con Marco Ferrazzoli
Modera Lorenzo Montali
La comparsa di un nuovo virus su scala globale ha amplificato le fragilità delle nostre comunità e ha catalizzato mutamenti sociali, culturali ed economici radicali. Allo stesso tempo, ha generato una circolazione rapida, massiccia e incontrollata di informazioni che ha messo in discussione il ruolo della scienza e la sua capacità di comunicare: un’infodemia di cui le fake news sono solo la forma più distruttiva. I toni della narrazione che leggiamo sui media richiamano spesso quelli di una guerra; sono diventate di uso comune parole nuove o dimenticate, come paziente zero, quarantena, spillover, coprifuoco, droplet, green pass, morbilità; i numeri della pandemia (contagi, decessi, guarigioni) polarizzano la nostra attenzione, disorientati come siamo da voci contrastanti e non sempre autorevoli. Ripercorrere le tappe della prima pandemia al tempo dei social e imparare dall’esperienza, come raccontano Marco Ferrazzoli e Giovanni Maga nel libro "Pandemia e infodemia" (Zanichelli) - può spronarci a ripensare il rapporto tra chi fa ricerca e chi lavora nella comunicazione, per affrontare in modo più consapevole le emergenze future.
Modera Lorenzo Montali
La comparsa di un nuovo virus su scala globale ha amplificato le fragilità delle nostre comunità e ha catalizzato mutamenti sociali, culturali ed economici radicali. Allo stesso tempo, ha generato una circolazione rapida, massiccia e incontrollata di informazioni che ha messo in discussione il ruolo della scienza e la sua capacità di comunicare: un’infodemia di cui le fake news sono solo la forma più distruttiva. I toni della narrazione che leggiamo sui media richiamano spesso quelli di una guerra; sono diventate di uso comune parole nuove o dimenticate, come paziente zero, quarantena, spillover, coprifuoco, droplet, green pass, morbilità; i numeri della pandemia (contagi, decessi, guarigioni) polarizzano la nostra attenzione, disorientati come siamo da voci contrastanti e non sempre autorevoli. Ripercorrere le tappe della prima pandemia al tempo dei social e imparare dall’esperienza, come raccontano Marco Ferrazzoli e Giovanni Maga nel libro "Pandemia e infodemia" (Zanichelli) - può spronarci a ripensare il rapporto tra chi fa ricerca e chi lavora nella comunicazione, per affrontare in modo più consapevole le emergenze future.
Con Nicola Nurra
Modera Stefano Bertacchi
Pensate a un acquario domestico ricco di decine di specie che avete curato per mesi. Poi un giorno iniziate a introdurre nell’acquario specie nuove, che si alimentano di quelle presenti e non hanno nessuno che le predi. In più manomettete la pompa dell’acqua, facendo calare il livello di ossigeno e modificando il pH. Infine decidete di riempire quell’acquario di sporcizie, buste e imballaggi, fino a quando dei pesci presenti all’inizio non saranno sopravvissuti che due o tre. Ecco, per quanto folle possa sembrare, questo è ciò che abbiamo fatto alla flora e alla fauna marina e terrestre nell’arco di poco più di un secolo. Eppure non è troppo tardi per rimediare. Nicola Nurra ci conduce nel Plasticene: la nostra epoca. Un momento storico senza precedenti, in cui un prodotto inesistente fino alla sua introduzione da parte dell'uomo – la plastica –, si è imposto in pochissimo tempo come una tra le più pericolose minacce per la sopravvivenza di specie animali, piante ed ecosistemi. A partire dalla sua esperienza di biologo marino e dagli incontri fatti con scienziati che indagano lo scioglimento dei ghiacci polari e la diminuzione della corrente del Golfo, le isole di plastica galleggianti e lo sbiancamento delle barriere coralline, Nurra, autore di "Plasticene" (il Saggiatore), ci introduce ai preoccupanti scenari climatici di domani; a ciò che irrimediabilmente succederà se non interveniamo subito. Ma il suo è anche il racconto di chi a questo «irrimediabile» si oppone: di chi da anni fa informazione sul tema; di chi progetta sistemi di analisi della biosfera sempre più precisi; di chi lotta politicamente per intervenire sulle emissioni inquinanti. Plasticene è una narrazione scientifica allo stesso tempo inquietante e affascinante. Un campanello d’allarme cui però possiamo ancora dare risposta, riuscendo a salvare, insieme al pianeta, anche quella bizzarraspecie di mammiferi bipedi e onnivori che lo abita da qualche centinaio di migliaia di anni.
Modera Stefano Bertacchi
Pensate a un acquario domestico ricco di decine di specie che avete curato per mesi. Poi un giorno iniziate a introdurre nell’acquario specie nuove, che si alimentano di quelle presenti e non hanno nessuno che le predi. In più manomettete la pompa dell’acqua, facendo calare il livello di ossigeno e modificando il pH. Infine decidete di riempire quell’acquario di sporcizie, buste e imballaggi, fino a quando dei pesci presenti all’inizio non saranno sopravvissuti che due o tre. Ecco, per quanto folle possa sembrare, questo è ciò che abbiamo fatto alla flora e alla fauna marina e terrestre nell’arco di poco più di un secolo. Eppure non è troppo tardi per rimediare. Nicola Nurra ci conduce nel Plasticene: la nostra epoca. Un momento storico senza precedenti, in cui un prodotto inesistente fino alla sua introduzione da parte dell'uomo – la plastica –, si è imposto in pochissimo tempo come una tra le più pericolose minacce per la sopravvivenza di specie animali, piante ed ecosistemi. A partire dalla sua esperienza di biologo marino e dagli incontri fatti con scienziati che indagano lo scioglimento dei ghiacci polari e la diminuzione della corrente del Golfo, le isole di plastica galleggianti e lo sbiancamento delle barriere coralline, Nurra, autore di "Plasticene" (il Saggiatore), ci introduce ai preoccupanti scenari climatici di domani; a ciò che irrimediabilmente succederà se non interveniamo subito. Ma il suo è anche il racconto di chi a questo «irrimediabile» si oppone: di chi da anni fa informazione sul tema; di chi progetta sistemi di analisi della biosfera sempre più precisi; di chi lotta politicamente per intervenire sulle emissioni inquinanti. Plasticene è una narrazione scientifica allo stesso tempo inquietante e affascinante. Un campanello d’allarme cui però possiamo ancora dare risposta, riuscendo a salvare, insieme al pianeta, anche quella bizzarraspecie di mammiferi bipedi e onnivori che lo abita da qualche centinaio di migliaia di anni.
Con Matteo Serra
Modera Stefano Marcellini
La ricerca in fisica corre sempre più veloce, dallo studio di nuove particelle e di teorie in grado di descrivere ancora meglio l’universo, fino allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e alla descrizione accurata di fenomeni di forte attualità, come il cambiamento climatico e le pandemie. Il giornalista scientifico Matteo Serra racconta nel suo libro "Dove va la fisica?" (Codice Edizioni) le molteplici direzioni in cui sta andando la fisica contemporanea, affidandosi a undici brillanti ricercatrici e ricercatori, ai loro studi e alle loro esperienze personali. Un racconto corale da cui emerge anche una interessante riflessione sul significato di essere ricercatori in fisica oggi.
Modera Stefano Marcellini
La ricerca in fisica corre sempre più veloce, dallo studio di nuove particelle e di teorie in grado di descrivere ancora meglio l’universo, fino allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e alla descrizione accurata di fenomeni di forte attualità, come il cambiamento climatico e le pandemie. Il giornalista scientifico Matteo Serra racconta nel suo libro "Dove va la fisica?" (Codice Edizioni) le molteplici direzioni in cui sta andando la fisica contemporanea, affidandosi a undici brillanti ricercatrici e ricercatori, ai loro studi e alle loro esperienze personali. Un racconto corale da cui emerge anche una interessante riflessione sul significato di essere ricercatori in fisica oggi.
Con Vito Tartamella
Modera Fabio Pagan
La NASA che annuncia d’aver trovato l’inferno su Mercurio. La rivista «Nature» che pubblica uno studio sui draghi. Il fondatore di Virgin, Richard Branson, che atterra nelle campagne di Londra a bordo di un finto UFO. E poi studi firmati da cani, gatti, criceti... e dal professor Stronzo Bestiale. Negli ultimi 150 anni riviste scientifiche, enti di ricerca e scienziati (compresi premi Nobel) di tutto il mondo hanno escogitato scherzi clamorosi. Nel suo libro "Il pollo di Marconi" (Edizioni Dedalo), Vito Tartamella li racconta per la prima volta: ironici e provocatori, spesso sono un modo per smascherare pregiudizi e stereotipi, portando a galla verità scientifiche (e umane) inaspettate.
Modera Fabio Pagan
La NASA che annuncia d’aver trovato l’inferno su Mercurio. La rivista «Nature» che pubblica uno studio sui draghi. Il fondatore di Virgin, Richard Branson, che atterra nelle campagne di Londra a bordo di un finto UFO. E poi studi firmati da cani, gatti, criceti... e dal professor Stronzo Bestiale. Negli ultimi 150 anni riviste scientifiche, enti di ricerca e scienziati (compresi premi Nobel) di tutto il mondo hanno escogitato scherzi clamorosi. Nel suo libro "Il pollo di Marconi" (Edizioni Dedalo), Vito Tartamella li racconta per la prima volta: ironici e provocatori, spesso sono un modo per smascherare pregiudizi e stereotipi, portando a galla verità scientifiche (e umane) inaspettate.
Con Daniele Mont D’Arpizio, Valentina Berengo e la redazione de Il Bo Live
Modera Elisabetta Tola
Pietro Greco è stato caporedattore a Il Bo Live dal 2018 a fine 2020. In poco meno di tre anni ha scritto centinaia di articoli, contribuendo spesso ad aprire riflessioni che anche oggi, a quasi due anni dalla sua scomparsa, sono capaci di illuminare la realtà che stiamo vivendo, quella della crisi ambientale e quella della crisi geopolitica, della necessità di lavorare per la pace e di costruire un futuro in cui la scienza sia componente centrale della conoscenza e guida per le scelte future. La redazione de Il Bo Live ha selezionato 50 articoli di Pietro Greco e li ha riorganizzati in un volume che presenta oggi per condividere con i lettori e le lettrici il pensiero, i punti di vista, le visioni e lo sguardo al futuro di quello che è stato, senza alcun dubbio, uno dei più illuminati e colti comunicatori e giornalisti scientifici degli ultimi decenni.
Modera Elisabetta Tola
Pietro Greco è stato caporedattore a Il Bo Live dal 2018 a fine 2020. In poco meno di tre anni ha scritto centinaia di articoli, contribuendo spesso ad aprire riflessioni che anche oggi, a quasi due anni dalla sua scomparsa, sono capaci di illuminare la realtà che stiamo vivendo, quella della crisi ambientale e quella della crisi geopolitica, della necessità di lavorare per la pace e di costruire un futuro in cui la scienza sia componente centrale della conoscenza e guida per le scelte future. La redazione de Il Bo Live ha selezionato 50 articoli di Pietro Greco e li ha riorganizzati in un volume che presenta oggi per condividere con i lettori e le lettrici il pensiero, i punti di vista, le visioni e lo sguardo al futuro di quello che è stato, senza alcun dubbio, uno dei più illuminati e colti comunicatori e giornalisti scientifici degli ultimi decenni.
Con Giorgio Manzi
Modera Silvano Fuso
Una volta si diceva che un Neanderthal, confuso tra la gente nel vagone di una metropolitana, non sarebbe stato riconosciuto. Giorgio Manzi, professore di Antropologia alla Sapienza-Università di Roma, smentisce categoricamente questa idea: "I Neanderthal erano esseri umani, nostri parenti stretti dal punto di vista anche dell’evoluzione, ma al tempo stesso erano diversi da noi". Lo dimostrano le innumerevoli prove scientifiche, molte delle quali ritrovate in Italia, che compongono la paleoantropologia, di cui Manzi è uno dei maggiori esperti al mondo e uno dei più grandi appassionati, come dimostra con il suo libro "L'ultimo Neanderthal racconta" (Il Mulino). "Sono un po’ Sherlock Holmes e un po’ viaggiatore del tempo", dice il professore. "E dopo avere analizzato dati ed elaborato immagini, provo a raccontare storie antichissime: storie che potrebbero assomigliare a un racconto delle nostre origini".
Modera Silvano Fuso
Una volta si diceva che un Neanderthal, confuso tra la gente nel vagone di una metropolitana, non sarebbe stato riconosciuto. Giorgio Manzi, professore di Antropologia alla Sapienza-Università di Roma, smentisce categoricamente questa idea: "I Neanderthal erano esseri umani, nostri parenti stretti dal punto di vista anche dell’evoluzione, ma al tempo stesso erano diversi da noi". Lo dimostrano le innumerevoli prove scientifiche, molte delle quali ritrovate in Italia, che compongono la paleoantropologia, di cui Manzi è uno dei maggiori esperti al mondo e uno dei più grandi appassionati, come dimostra con il suo libro "L'ultimo Neanderthal racconta" (Il Mulino). "Sono un po’ Sherlock Holmes e un po’ viaggiatore del tempo", dice il professore. "E dopo avere analizzato dati ed elaborato immagini, provo a raccontare storie antichissime: storie che potrebbero assomigliare a un racconto delle nostre origini".
Con Rosita Gabbianelli
Modera Elisabetta Bernardi
Nel corso della nostra vita, alcuni geni possono essere messi a tacere o possono esprimersi. Esiste una sorta di interruttore, come quello della luce, che accende o spegne un gene, una caratteristica. E ad accendere o spegnere gli interruttori possono essere gli stili di vita, l’ambiente dove viviamo, l’inquinamento, l’esercizio fisico, ma anche ciò che mangiamo. Questi fattori riescono a variare la concentrazione di alcune piccole molecole all’interno della cellula che facilitano o ostacolano l’espressione di un gene. I geni quindi non sono sempre un destino, perché grazie a questo meccanismo, chiamato epigenetica, si riesce a cambiare il nostro destino, soprattutto quello delle generazioni future.
Modera Elisabetta Bernardi
Nel corso della nostra vita, alcuni geni possono essere messi a tacere o possono esprimersi. Esiste una sorta di interruttore, come quello della luce, che accende o spegne un gene, una caratteristica. E ad accendere o spegnere gli interruttori possono essere gli stili di vita, l’ambiente dove viviamo, l’inquinamento, l’esercizio fisico, ma anche ciò che mangiamo. Questi fattori riescono a variare la concentrazione di alcune piccole molecole all’interno della cellula che facilitano o ostacolano l’espressione di un gene. I geni quindi non sono sempre un destino, perché grazie a questo meccanismo, chiamato epigenetica, si riesce a cambiare il nostro destino, soprattutto quello delle generazioni future.
Con Luca Savarino
Modera Michele Bellone
Nell'epoca del Covid-19 e della crisi ambientale un epidemiologo e un filosofo si ritrovano al capezzale del mondo malato. Dal loro dialogo nasce questo libro che propone, con un'unica voce, un nuovo approccio per affrontare le sfide del ventunesimo secolo. Le domande spaziano dai dubbi del cittadino comune ai dilemmi del medico che lavora in terapia intensiva o del filosofo che si interroga sulle origini del male: Quali sono le cause della pandemia? Cosa può fare la politica a favore dell'ambiente? Qual è il migliore criterio per distribuire i vaccini? Chi curare prioritariamente? Come prendere decisioni che coniughino competenza scientifica e partecipazione democratica? Nel loro libro, "La salute del mondo" (Feltrinelli), Vineis e Savarino delineano, capitolo dopo capitolo, un'"agenda globale" che rimette in discussione molte delle nostre più radicate convinzioni. Il pianeta si presenta sempre più come un'entità globale in cui i viventi sono strettamente interconnessi. Il benessere della Terra e dell'ambiente sono beni comuni, e come tali vanno preservati. Per ottenere questo obiettivo è necessario imparare a pensare diversamente. Bisogna andare oltre la distinzione tra natura e cultura, riconoscendo relazioni e reti al posto di oggetti e soggetti, umani e non umani. Bisogna lasciarsi alle spalle una concezione dell'etica fondata su criteri antropocentrici e una visione della politica ridotta a pura tecnica. Bisogna, soprattutto, sostituire all'idea di una lotta contro qualcosa o qualcuno l'idea di una mobilitazione per un bene da salvaguardare: la salute del mondo. La salute degli uomini e quella del pianeta oggi sono più intrecciate che mai. Il clima, la crisi ambientale, le regole della politica e i dilemmi dell'etica sono nomi diversi per lo stesso problema. E a un problema globale deve corrispondere una risposta globale.
Modera Michele Bellone
Nell'epoca del Covid-19 e della crisi ambientale un epidemiologo e un filosofo si ritrovano al capezzale del mondo malato. Dal loro dialogo nasce questo libro che propone, con un'unica voce, un nuovo approccio per affrontare le sfide del ventunesimo secolo. Le domande spaziano dai dubbi del cittadino comune ai dilemmi del medico che lavora in terapia intensiva o del filosofo che si interroga sulle origini del male: Quali sono le cause della pandemia? Cosa può fare la politica a favore dell'ambiente? Qual è il migliore criterio per distribuire i vaccini? Chi curare prioritariamente? Come prendere decisioni che coniughino competenza scientifica e partecipazione democratica? Nel loro libro, "La salute del mondo" (Feltrinelli), Vineis e Savarino delineano, capitolo dopo capitolo, un'"agenda globale" che rimette in discussione molte delle nostre più radicate convinzioni. Il pianeta si presenta sempre più come un'entità globale in cui i viventi sono strettamente interconnessi. Il benessere della Terra e dell'ambiente sono beni comuni, e come tali vanno preservati. Per ottenere questo obiettivo è necessario imparare a pensare diversamente. Bisogna andare oltre la distinzione tra natura e cultura, riconoscendo relazioni e reti al posto di oggetti e soggetti, umani e non umani. Bisogna lasciarsi alle spalle una concezione dell'etica fondata su criteri antropocentrici e una visione della politica ridotta a pura tecnica. Bisogna, soprattutto, sostituire all'idea di una lotta contro qualcosa o qualcuno l'idea di una mobilitazione per un bene da salvaguardare: la salute del mondo. La salute degli uomini e quella del pianeta oggi sono più intrecciate che mai. Il clima, la crisi ambientale, le regole della politica e i dilemmi dell'etica sono nomi diversi per lo stesso problema. E a un problema globale deve corrispondere una risposta globale.
Con Piero Bianucci
Modera Massimo Polidoro
La creatività è tra le doti più misteriose del cervello. Sfugge alle misure degli psicologi, non sempre è in rapporto con l’intelligenza, assume aspetti molto diversi nell’arte e nella scienza. C’è la creatività “forte” di Picasso o di Einstein, mossa da un pensiero divergente, capace di rovesciare il punto di vista su un pro- blema, o per dirla con Kuhn, di cambiare un paradigma. Le immense fortune messe insieme da Bill Gates, Jeff Bezos e Elon Musk sono invece frutto di una creatività di tipo diverso, che assembla in modo nuovo l’esistente, capace di intravedere scenari futuri. Si nasce creativi o lo si diventa? È questo l'interrogativo intorno a cui si muove il libro di Piero Bianucci, "Creativi si nasce o si diventa?" (Edizioni Dedalo). Pur senza negare la componente genetica, la plasticità del cervello messa in evidenza dalle ricerche più recenti suggerisce che in parte la creatività si possa imparare. Un ambiente stimolante formato da altre persone creative, la libertà di muoversi nelle direzioni più varie ab- bassando il proprio livello di inibizione (che trasforma la cultura dominante in un freno alla creatività forte) e di lasciarsi guidare, nella ricerca scientifica o estetica, dalla curiosità e dal divertimento: tutti questi elementi sono potenti motori di creatività. E non dimentichiamo che Einstein, con il suo caratteristico understatement, diceva: «Creatività è saper nascondere le proprie fonti».
Modera Massimo Polidoro
La creatività è tra le doti più misteriose del cervello. Sfugge alle misure degli psicologi, non sempre è in rapporto con l’intelligenza, assume aspetti molto diversi nell’arte e nella scienza. C’è la creatività “forte” di Picasso o di Einstein, mossa da un pensiero divergente, capace di rovesciare il punto di vista su un pro- blema, o per dirla con Kuhn, di cambiare un paradigma. Le immense fortune messe insieme da Bill Gates, Jeff Bezos e Elon Musk sono invece frutto di una creatività di tipo diverso, che assembla in modo nuovo l’esistente, capace di intravedere scenari futuri. Si nasce creativi o lo si diventa? È questo l'interrogativo intorno a cui si muove il libro di Piero Bianucci, "Creativi si nasce o si diventa?" (Edizioni Dedalo). Pur senza negare la componente genetica, la plasticità del cervello messa in evidenza dalle ricerche più recenti suggerisce che in parte la creatività si possa imparare. Un ambiente stimolante formato da altre persone creative, la libertà di muoversi nelle direzioni più varie ab- bassando il proprio livello di inibizione (che trasforma la cultura dominante in un freno alla creatività forte) e di lasciarsi guidare, nella ricerca scientifica o estetica, dalla curiosità e dal divertimento: tutti questi elementi sono potenti motori di creatività. E non dimentichiamo che Einstein, con il suo caratteristico understatement, diceva: «Creatività è saper nascondere le proprie fonti».
Con Luigi Ferrajoli
Modera Elisabetta Tola
La modifica dell’Articolo 9 della Costituzione italiana ha introdotto un cambiamento molto significativo nella nostra legislazione, inserendo per la prima volta il concetto di tutela della biodiversità e degli ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni”. È un passo avanti molto importante che avrà conseguenze concrete in tanti progetti di sviluppo e di ricerca. C’è però una proposta ancora più ambiziosa che arriva dalla Scuola “Costituente Terra” e che propone di lavorare alla costruzione di una vera e propria Costituzione della Terra che istituisca un “demanio planetario a tutela dei beni vitali della natura” per assicurare la pace e, prima ancora, la vivibilità del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità”. Un’utopia? Forse, ma la vera utopia, scrive il filosofo Ferrajoli, è l’idea che la realtà possa rimanere così com’è e che si possa continuare a a fondare le nostre democrazie sullo sviluppo ecologicamente insostenibile delle nostre economie.
Modera Elisabetta Tola
La modifica dell’Articolo 9 della Costituzione italiana ha introdotto un cambiamento molto significativo nella nostra legislazione, inserendo per la prima volta il concetto di tutela della biodiversità e degli ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni”. È un passo avanti molto importante che avrà conseguenze concrete in tanti progetti di sviluppo e di ricerca. C’è però una proposta ancora più ambiziosa che arriva dalla Scuola “Costituente Terra” e che propone di lavorare alla costruzione di una vera e propria Costituzione della Terra che istituisca un “demanio planetario a tutela dei beni vitali della natura” per assicurare la pace e, prima ancora, la vivibilità del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità”. Un’utopia? Forse, ma la vera utopia, scrive il filosofo Ferrajoli, è l’idea che la realtà possa rimanere così com’è e che si possa continuare a a fondare le nostre democrazie sullo sviluppo ecologicamente insostenibile delle nostre economie.
Con Carlo Barbante
Modera Elisa Palazzi
Nel libro di Carlo Barbante, "Scritto nel ghiaccio" (Il Mulino), partiamo per l’Antartide, un viaggio a più di tremila metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri di costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Il nostro bagaglio sarà costituito da tende, casse per il cibo, tonnellate di carburante per fornire energia elettrica al campo, strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio, contenitori per i campioni. Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire un archivio eccezionale in cui sono registrati i fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta - gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili; il ghiaccio diviene così una formidabile macchina del tempo per farci comprendere meglio i fenomeni in atto e forse prevedere quelli del futuro.
Modera Elisa Palazzi
Nel libro di Carlo Barbante, "Scritto nel ghiaccio" (Il Mulino), partiamo per l’Antartide, un viaggio a più di tremila metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri di costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Il nostro bagaglio sarà costituito da tende, casse per il cibo, tonnellate di carburante per fornire energia elettrica al campo, strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio, contenitori per i campioni. Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire un archivio eccezionale in cui sono registrati i fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta - gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili; il ghiaccio diviene così una formidabile macchina del tempo per farci comprendere meglio i fenomeni in atto e forse prevedere quelli del futuro.
Con Valeria Barbi
Modera Rudi Bressa
La risposta alla domanda “Che cosa è la biodiversità” è, in apparenza, semplice. È tutto ciò che vive, dai batteri e dai funghi fino alle balenottere azzurre e alle sequoie. È un arazzo che avvolge il pianeta che ci ospita, composto da un numero incalcolabile di fili, di cui anche noi siamo parte e da cui dipendiamo per il cibo che mangiamo, l’aria e l’acqua. Da qualche secolo, però, abbiamo iniziato a strappare questa tela, prima con timidezza e adesso con un accanimento crescente, e ci siamo avvicinati a quelli che potrebbero essere punti di non ritorno, oltre i quali potrebbero aprirsi scenari molto pericolosi. Nel suo libro, "Che cos'è la biodiversità" (Edizioni Ambiente), Valeria Barbi spazia tra l’approfondimento scientifico e il racconto dei suoi viaggi nei cinque continenti per spiegare che cosa è la biodiversità e chiarirne l’importanza per le nostre economie e il benessere delle nostre società. E lasciarci un messaggio di ottimismo: siamo stati il problema, ma abbiamo gli strumenti per diventare la soluzione, e rigenerare la ricchezza della natura che abbiamo sciupato.
Modera Rudi Bressa
La risposta alla domanda “Che cosa è la biodiversità” è, in apparenza, semplice. È tutto ciò che vive, dai batteri e dai funghi fino alle balenottere azzurre e alle sequoie. È un arazzo che avvolge il pianeta che ci ospita, composto da un numero incalcolabile di fili, di cui anche noi siamo parte e da cui dipendiamo per il cibo che mangiamo, l’aria e l’acqua. Da qualche secolo, però, abbiamo iniziato a strappare questa tela, prima con timidezza e adesso con un accanimento crescente, e ci siamo avvicinati a quelli che potrebbero essere punti di non ritorno, oltre i quali potrebbero aprirsi scenari molto pericolosi. Nel suo libro, "Che cos'è la biodiversità" (Edizioni Ambiente), Valeria Barbi spazia tra l’approfondimento scientifico e il racconto dei suoi viaggi nei cinque continenti per spiegare che cosa è la biodiversità e chiarirne l’importanza per le nostre economie e il benessere delle nostre società. E lasciarci un messaggio di ottimismo: siamo stati il problema, ma abbiamo gli strumenti per diventare la soluzione, e rigenerare la ricchezza della natura che abbiamo sciupato.
Con Maria Cristina Villani
Modera Barbara Paknazar
Come sarebbe la nostra vita senza il pomodoro, la patata, il cacao o il mais? Senza i colori del girasole, il profumo del frangipani, la dolcezza dell’ananas? O senza gli abeti di Paneveggio, con i quali Stradivari ha costruito i suoi violini? La bellezza delle piante ha ispirato scrittori, pittori e poeti fin dall’antichità, così come gli scienziati sono rimasti affascinati dalla loro complessa evoluzione e dalle relazioni che hanno creato con gli animali, collaudate e affinate nel corso dei millenni. Con il suo libro "Ci vuole un fiore" (Codice Edizioni), Maria Cristina Villani esplora questi intrecci, fra ironia e stupore, svelando dettagli del regno vegetale che spesso non sono conosciuti, anche se li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.
Modera Barbara Paknazar
Come sarebbe la nostra vita senza il pomodoro, la patata, il cacao o il mais? Senza i colori del girasole, il profumo del frangipani, la dolcezza dell’ananas? O senza gli abeti di Paneveggio, con i quali Stradivari ha costruito i suoi violini? La bellezza delle piante ha ispirato scrittori, pittori e poeti fin dall’antichità, così come gli scienziati sono rimasti affascinati dalla loro complessa evoluzione e dalle relazioni che hanno creato con gli animali, collaudate e affinate nel corso dei millenni. Con il suo libro "Ci vuole un fiore" (Codice Edizioni), Maria Cristina Villani esplora questi intrecci, fra ironia e stupore, svelando dettagli del regno vegetale che spesso non sono conosciuti, anche se li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.
Con Armando Massarenti e Antonietta Mira
Modera Agnese Collino
La pandemia da coronavirus è accompagnata da una pandemia da coronadati da cui pure è necessario vaccinarsi al più presto. Come ogni pandemia, anche la pandemia dei dati è terribilmente infettiva, forse letale. Ha inondato le nostre vite in occasione dell’emergenza Covid-19 con ogni genere di tabelle, grafici, proiezioni statistiche, indicatori, algoritmi. Ma più aumenta il flusso dei dati, più si ha l’impressione che aumenti non la conoscenza, ma soltanto la confusione. Già da tempo però, senza che quasi ce ne accorgessimo, viviamo immersi nei dati. Come riuscire allora a stare a galla? Come salvarsi da questa invasione di numeri? E come ritrovare proprio attraverso i numeri il senso dell’orientamento? Il salvagente arriva dalla scienza dei dati, che gli autori di "La pandemia dei dati" (Mondadori Università) – una grande esperta di big data e un filosofo della scienza - considerano uno degli ambiti decisivi per lo sviluppo umano e la crescita economica delle società contemporanee. Pensare che la sola conoscenza dei numeri possa farci capire la realtà non è altro che un’illusione. “I dati hanno bisogno di essere interpretati – spiega Giorgio Parisi nella presentazione al volume - utilizzando un quadro concettuale opportuno che si basa su due pilastri: la matematica e la probabilità”. Scopo di questo volume è dunque quello di fornire al lettore, nella maniera più chiara possibile, una scatola degli attrezzi che gli permetta di orientarsi nel grande mondo dei dati, somministrando un vaccino sotto forma di anticorpi culturali il cui ingrediente fondamentale è il pensiero critico, inteso come sapere trasversale tra lo scientifico e l’umanistico. Le scienze statistiche e la teoria della probabilità offrono infatti una “palestra naturale” per il pensiero critico, oggi indispensabile all’individuo per aumentare la propria comprensione del mondo.
Modera Agnese Collino
La pandemia da coronavirus è accompagnata da una pandemia da coronadati da cui pure è necessario vaccinarsi al più presto. Come ogni pandemia, anche la pandemia dei dati è terribilmente infettiva, forse letale. Ha inondato le nostre vite in occasione dell’emergenza Covid-19 con ogni genere di tabelle, grafici, proiezioni statistiche, indicatori, algoritmi. Ma più aumenta il flusso dei dati, più si ha l’impressione che aumenti non la conoscenza, ma soltanto la confusione. Già da tempo però, senza che quasi ce ne accorgessimo, viviamo immersi nei dati. Come riuscire allora a stare a galla? Come salvarsi da questa invasione di numeri? E come ritrovare proprio attraverso i numeri il senso dell’orientamento? Il salvagente arriva dalla scienza dei dati, che gli autori di "La pandemia dei dati" (Mondadori Università) – una grande esperta di big data e un filosofo della scienza - considerano uno degli ambiti decisivi per lo sviluppo umano e la crescita economica delle società contemporanee. Pensare che la sola conoscenza dei numeri possa farci capire la realtà non è altro che un’illusione. “I dati hanno bisogno di essere interpretati – spiega Giorgio Parisi nella presentazione al volume - utilizzando un quadro concettuale opportuno che si basa su due pilastri: la matematica e la probabilità”. Scopo di questo volume è dunque quello di fornire al lettore, nella maniera più chiara possibile, una scatola degli attrezzi che gli permetta di orientarsi nel grande mondo dei dati, somministrando un vaccino sotto forma di anticorpi culturali il cui ingrediente fondamentale è il pensiero critico, inteso come sapere trasversale tra lo scientifico e l’umanistico. Le scienze statistiche e la teoria della probabilità offrono infatti una “palestra naturale” per il pensiero critico, oggi indispensabile all’individuo per aumentare la propria comprensione del mondo.
Con Giuseppe Stilo
Modera Francesco Grassi
Gli Ufo e ciò che gira loro intorno costituiscono uno dei grandi miti della cultura di massa contemporanea. Le credenze e le correnti cui ha dato vita l’ufologia presentano caratteristiche uniche e interessanti, che soltanto in tempi recenti hanno cominciato ad essere indagate da diverse discipline. Come sono sorti i miti degli Ufo e degli extraterrestri? A quali movimenti collettivi hanno dato origine queste convinzioni? E gli “avvistamenti” dei presunti Ufo sono sempre spiegabili con facilità, oppure c’è ancora spazio per una legittima controversia scientifica sulle cause di alcuni fenomeni? Giuseppe Stilo ha scritto un nuovo volume per il CICAP, intitolato per l'appunto "Alieni ma non troppo. Guida scettica all'ufologia", in cui presenta una rassegna di vasta portata che mette a fuoco gli elementi centrali dell’ufologia, rispettando la realtà dei fatti e il convincimento di chi continua a credere negli Ufo, nonostante la mancanza di una chiara evidenza.
Modera Francesco Grassi
Gli Ufo e ciò che gira loro intorno costituiscono uno dei grandi miti della cultura di massa contemporanea. Le credenze e le correnti cui ha dato vita l’ufologia presentano caratteristiche uniche e interessanti, che soltanto in tempi recenti hanno cominciato ad essere indagate da diverse discipline. Come sono sorti i miti degli Ufo e degli extraterrestri? A quali movimenti collettivi hanno dato origine queste convinzioni? E gli “avvistamenti” dei presunti Ufo sono sempre spiegabili con facilità, oppure c’è ancora spazio per una legittima controversia scientifica sulle cause di alcuni fenomeni? Giuseppe Stilo ha scritto un nuovo volume per il CICAP, intitolato per l'appunto "Alieni ma non troppo. Guida scettica all'ufologia", in cui presenta una rassegna di vasta portata che mette a fuoco gli elementi centrali dell’ufologia, rispettando la realtà dei fatti e il convincimento di chi continua a credere negli Ufo, nonostante la mancanza di una chiara evidenza.
Con Margherita Fronte e Gian Mattia Bazzoli
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare il sabato del CICAP Fest.
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare il sabato del CICAP Fest.
Con Nicolò Bagnasco e Mattia Barbarossa
Modera Paolo Attivissimo
Nel corso della storia, governi, istituzioni e team di scienziati si sono adoperati per sviluppare progetti ambiziosi e visionari, nel tentativo di mettere lo spazio al servizio dell'umanità. A volte, però, le visioni rischiano di superare le possibilità offerte dalla tecnica... Un viaggio nella storia di tutti quei progetti, in ambito fisico e aerospaziale, che sono stati avviati e condotti, dalla guerra fredda a oggi, ma alla fine scartati perché irrealizzabili o decisamente troppo fantascientifici.
Modera Paolo Attivissimo
Nel corso della storia, governi, istituzioni e team di scienziati si sono adoperati per sviluppare progetti ambiziosi e visionari, nel tentativo di mettere lo spazio al servizio dell'umanità. A volte, però, le visioni rischiano di superare le possibilità offerte dalla tecnica... Un viaggio nella storia di tutti quei progetti, in ambito fisico e aerospaziale, che sono stati avviati e condotti, dalla guerra fredda a oggi, ma alla fine scartati perché irrealizzabili o decisamente troppo fantascientifici.
Con Donato Giovannelli, JacopoPasotti, Elisa Palazzi
Modera Rudi Bressa
Dall'Artico all'Antartide i ghiacci del pianeta sono in crisi, mostrando risposte ai cambiamenti climatici diverse, e spesso estreme, che in altri luoghi del pianeta. Studiarli e monitorarli sarà fondamentale per avere una finestra aperta sul domani. Dal permafrost ai batteri estremofili, dalla fusione dei ghiacciai nelle Alpi e alle catene più elevate del pianeta, i ricercatori riescono a ricostruire il clima del passato per prevedere quello del futuro. Donato Giovannelli, ricercatore presso l'Università di Napoli "Federico II", e specializzato nello studio della vita in ambienti estremi, mostrerà come questi siano alla base dell'astrobiologia e della ricerca per nuove soluzioni biotecnologiche per un'economia più verde. Con Elisa Palazzi, climatologa e professoressa associata presso l’Università degli studi di Torino dove insegna Fisica del Clima, capiremo qual è lo stato di salute dei ghiacciai alpini e come la ricerca stia tentando di tradurne i segnali fisici e biologici. JacopoPasotti, giornalista e comunicatore scientifico ci darà infine una panoramica dei ghiacci del pianeta, dall’Artico all’Antartide, passando per l’Himalaya, per svelarne segreti e dinamiche nascoste.
Modera Rudi Bressa
Dall'Artico all'Antartide i ghiacci del pianeta sono in crisi, mostrando risposte ai cambiamenti climatici diverse, e spesso estreme, che in altri luoghi del pianeta. Studiarli e monitorarli sarà fondamentale per avere una finestra aperta sul domani. Dal permafrost ai batteri estremofili, dalla fusione dei ghiacciai nelle Alpi e alle catene più elevate del pianeta, i ricercatori riescono a ricostruire il clima del passato per prevedere quello del futuro. Donato Giovannelli, ricercatore presso l'Università di Napoli "Federico II", e specializzato nello studio della vita in ambienti estremi, mostrerà come questi siano alla base dell'astrobiologia e della ricerca per nuove soluzioni biotecnologiche per un'economia più verde. Con Elisa Palazzi, climatologa e professoressa associata presso l’Università degli studi di Torino dove insegna Fisica del Clima, capiremo qual è lo stato di salute dei ghiacciai alpini e come la ricerca stia tentando di tradurne i segnali fisici e biologici. JacopoPasotti, giornalista e comunicatore scientifico ci darà infine una panoramica dei ghiacci del pianeta, dall’Artico all’Antartide, passando per l’Himalaya, per svelarne segreti e dinamiche nascoste.
Con Matteo Liuzzi e Niccolò Martin
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
E se un mattino d’estate il cielo cambiasse colore e l’aria diventasse improvvisamente irrespirabile? Non è l’inizio di un film di fantascienza ma è il principio di uno degli episodi più misteriosi e tragici della storia del nostro Paese. “Seveso. La Chernobyl d’Italia” è il nuovo podcast Audible Original di Matteo Liuzzi e Niccolò Martin con la voce di Massimo Polidoro che ricostruisce la storia della tragedia consumatasi tra le mura della fabbrica chimica ICMESA, che dalla mattina del 10 luglio del 1976 è balzata sotto l’occhio vigile dei media come la diretta responsabile della nube di diossina che ha causato la morte di animali e piante, gettando gli abitanti di Seveso nel panico e nel terrore.
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
E se un mattino d’estate il cielo cambiasse colore e l’aria diventasse improvvisamente irrespirabile? Non è l’inizio di un film di fantascienza ma è il principio di uno degli episodi più misteriosi e tragici della storia del nostro Paese. “Seveso. La Chernobyl d’Italia” è il nuovo podcast Audible Original di Matteo Liuzzi e Niccolò Martin con la voce di Massimo Polidoro che ricostruisce la storia della tragedia consumatasi tra le mura della fabbrica chimica ICMESA, che dalla mattina del 10 luglio del 1976 è balzata sotto l’occhio vigile dei media come la diretta responsabile della nube di diossina che ha causato la morte di animali e piante, gettando gli abitanti di Seveso nel panico e nel terrore.
Con Giulia Cuter e Giulia Perona
Modera Federica D'Auria
In collaborazione con AUDIBLE
Ci sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l'odio per i maschi. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già, invece: scienziate, donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell'uno o dell'altro modello? Giulia Cuter e Giulia Perona, autrici di "Le ragazze stanno bene" (Audible - Harper Collins), dipingono un mondo e un momento storico, il nostro, in cui le questioni “femministe” sono diventate ormai quotidiane, e non si deve più temere di non esserne all'altezza.
Modera Federica D'Auria
In collaborazione con AUDIBLE
Ci sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l'odio per i maschi. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già, invece: scienziate, donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell'uno o dell'altro modello? Giulia Cuter e Giulia Perona, autrici di "Le ragazze stanno bene" (Audible - Harper Collins), dipingono un mondo e un momento storico, il nostro, in cui le questioni “femministe” sono diventate ormai quotidiane, e non si deve più temere di non esserne all'altezza.
Con Geo il Giocoliere
A cura di Accatagliato
Per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Accesso libero, dagli 8 ai 12 anni
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
A cura di Accatagliato
Per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Accesso libero, dagli 8 ai 12 anni
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
Con Silvia Kuna Ballero e Fabio Deotto
Modera Michele Bellone
Dagli immaginari post-apocalittici di cinema e letteratura alle crisi economiche che imperversano sui giornali, siamo circondati da disastri di ogni tipo, locali e globali. Ma la nostra percezione delle calamità non sempre corrisponde alla realtà; spesso infatti non ne afferriamo la portata, le implicazioni, la durata, le cause. Ma per imparare ad affrontare crisi e catastrofi, dobbiamo prima di tutto imparare a raccontarle. La comunicatrice scientifica Silvia Kuna Ballero e il giornalista Fabio Deotto affronteranno il tema nell’ambito del nucleare e del cambiamento climatico, per poi ampliare il discorso alle rappresentazioni di crisi e apocalissi nella nostra società.
Modera Michele Bellone
Dagli immaginari post-apocalittici di cinema e letteratura alle crisi economiche che imperversano sui giornali, siamo circondati da disastri di ogni tipo, locali e globali. Ma la nostra percezione delle calamità non sempre corrisponde alla realtà; spesso infatti non ne afferriamo la portata, le implicazioni, la durata, le cause. Ma per imparare ad affrontare crisi e catastrofi, dobbiamo prima di tutto imparare a raccontarle. La comunicatrice scientifica Silvia Kuna Ballero e il giornalista Fabio Deotto affronteranno il tema nell’ambito del nucleare e del cambiamento climatico, per poi ampliare il discorso alle rappresentazioni di crisi e apocalissi nella nostra società.
Con Stefano Bigliardi ed Eleonora d'Agostino
Modera: Lorenzo Montali
Non è raro che gli scenari futuri rappresentati nella letteratura pseudoscientifica e fantascientifica mettano in relazione scienza e spiritualità. Un filosofo (Bigliardi) e un’antropologa (D’Agostino) esaminano come determinati autori siano stati influenzati da eventi e fenomeni a loro contemporanei nel proiettare tali relazioni in contesti oscillanti tra cupezza inquietante e slanci luminosi. Questo tipo di invenzioni non ha mai fini solamente artistici, ma ha spesso intenti sociopolitici più o meno scoperti. Da Howard Phillips Lovecraft a Chuck Palahniuk, spiritualità e scienze “immaginate” sono infatti usate per parlare, in chiave satirica o critica, del presente, e le narrazioni di cui fanno parte possono esprimere un moto di rivolta nei confronti della tecnica, della globalizzazione e dell’assetto economico capitalista.
Contributo: Robert Charroux e Peter Kolosimo: il futuro degli “antichi alieni” tra apocalissi e fratellanza cosmica
Gli autori che hanno sostenuto l’esistenza di un contatto tra umani edextraterrestri nella remota antichità, o addirittura la creazione dell’umanità da parte degli alieni, si sono serviti di questa narrazione per esprimere visioni del mondo e del futuro di tipo molto diverso. Stefano metterà a confronto due autori di spicco: il francese Robert Charroux (1909-1978) e l’italiano Peter Kolosimo (1922-1984). Charroux sosteneva che, essendo l’umanità divisa in “razze” la cui differenziazione risaliva all’intervento degli extraterrestri, il futuro non troppo lontano avrebbe riservato quasi inevitabilmente scontri apocalittici. L’autore considerava inoltre con sospetto e paura l’attaccamento dell’umanità alla tecnologia e alla scienza. Secondo Kolosimo, che oscillava tra critica della scienza e entusiasmo nei suoi confronti, alcune imprese tecnologiche e scientifiche, come l’esplorazione spaziale, creavano legami fruttuosi tra culture e popoli diversi. Immaginava inoltre gli extraterrestri con cui presto sarebbe stato possibile entrare in contatto come “fratelli dell’infinito.”
Contributo: 'Immaginari fantastici tra scienza e religione, da Lovercraft al solarpunk'
Eleonora si occuperà degli aspetti socio-politici e culturali degli immaginari fantastici nel momento in cui trattano l’argomento dello spirituale e della scienza, proiettandolo nel futuro. Dalle influenze della Teosofia su Howard Phillips Lovecraft, autore che ha un ruolo anche all'interno degli sviluppi delle narrazioni paleoastronautiche, all’ingerenza delle visioni del mondo ecocentriche, colte anche nella loro connotazione spirituale e/o filosofica, nel panorama delle narrazioni solarpunk. Durante questo intervento si vedrà anche come le opere finiscano per vivere anche al di là delle interpretazioni degli stessi autori, soggette a continue risignificazioni da parte di coloro che di quelle narrazioni si avvalgono all’interno sia del mondo delle conoscenze istituzionalizzate che di quello delle conoscenze stigmatizzate, diventando elementi degli incontri e degli scontri tra scienze, pseudoscienze e panorami spirituali.
Modera: Lorenzo Montali
Non è raro che gli scenari futuri rappresentati nella letteratura pseudoscientifica e fantascientifica mettano in relazione scienza e spiritualità. Un filosofo (Bigliardi) e un’antropologa (D’Agostino) esaminano come determinati autori siano stati influenzati da eventi e fenomeni a loro contemporanei nel proiettare tali relazioni in contesti oscillanti tra cupezza inquietante e slanci luminosi. Questo tipo di invenzioni non ha mai fini solamente artistici, ma ha spesso intenti sociopolitici più o meno scoperti. Da Howard Phillips Lovecraft a Chuck Palahniuk, spiritualità e scienze “immaginate” sono infatti usate per parlare, in chiave satirica o critica, del presente, e le narrazioni di cui fanno parte possono esprimere un moto di rivolta nei confronti della tecnica, della globalizzazione e dell’assetto economico capitalista.
Contributo: Robert Charroux e Peter Kolosimo: il futuro degli “antichi alieni” tra apocalissi e fratellanza cosmica
Gli autori che hanno sostenuto l’esistenza di un contatto tra umani edextraterrestri nella remota antichità, o addirittura la creazione dell’umanità da parte degli alieni, si sono serviti di questa narrazione per esprimere visioni del mondo e del futuro di tipo molto diverso. Stefano metterà a confronto due autori di spicco: il francese Robert Charroux (1909-1978) e l’italiano Peter Kolosimo (1922-1984). Charroux sosteneva che, essendo l’umanità divisa in “razze” la cui differenziazione risaliva all’intervento degli extraterrestri, il futuro non troppo lontano avrebbe riservato quasi inevitabilmente scontri apocalittici. L’autore considerava inoltre con sospetto e paura l’attaccamento dell’umanità alla tecnologia e alla scienza. Secondo Kolosimo, che oscillava tra critica della scienza e entusiasmo nei suoi confronti, alcune imprese tecnologiche e scientifiche, come l’esplorazione spaziale, creavano legami fruttuosi tra culture e popoli diversi. Immaginava inoltre gli extraterrestri con cui presto sarebbe stato possibile entrare in contatto come “fratelli dell’infinito.”
Contributo: 'Immaginari fantastici tra scienza e religione, da Lovercraft al solarpunk'
Eleonora si occuperà degli aspetti socio-politici e culturali degli immaginari fantastici nel momento in cui trattano l’argomento dello spirituale e della scienza, proiettandolo nel futuro. Dalle influenze della Teosofia su Howard Phillips Lovecraft, autore che ha un ruolo anche all'interno degli sviluppi delle narrazioni paleoastronautiche, all’ingerenza delle visioni del mondo ecocentriche, colte anche nella loro connotazione spirituale e/o filosofica, nel panorama delle narrazioni solarpunk. Durante questo intervento si vedrà anche come le opere finiscano per vivere anche al di là delle interpretazioni degli stessi autori, soggette a continue risignificazioni da parte di coloro che di quelle narrazioni si avvalgono all’interno sia del mondo delle conoscenze istituzionalizzate che di quello delle conoscenze stigmatizzate, diventando elementi degli incontri e degli scontri tra scienze, pseudoscienze e panorami spirituali.
Con Adelino Cattani
Modera Daniele Mont D'Arpizio
«Conosciamo le regole del calcio, ma non abbiamo una padronanza nemmeno paragonabile delle regole del discutere, un gioco molto più vitale. E mentre sappiamo giudicare di testa nostra le prestazioni in campo di un calciatore, non sappiamo valutare, con altrettanta autonomia di giudizio, le prestazioni di due che discutono. Una volta tanto, facciamo diventare oggetto di dibattito il dibattito stesso. Riflettiamo sulle sue mosse e le sue regole». A vent'anni dall'uscita di "Botta e risposta" (Dino Audino Editore) torna, in un'edizione aggiornata, il libro di culto che ha reintrodotto l'arte della disputa nel nostro Paese. Adelino Cattani non si limita a definire cosa sia un dibattito regolamentato, ma suggerisce schemi argomentativi tipici, mosse prevalenti (nel duplice senso di più frequenti e più forti) e criteri di valutazione utili per mettere in difficoltà l'interlocutore e difendersi dagli attacchi verbali.
Modera Daniele Mont D'Arpizio
«Conosciamo le regole del calcio, ma non abbiamo una padronanza nemmeno paragonabile delle regole del discutere, un gioco molto più vitale. E mentre sappiamo giudicare di testa nostra le prestazioni in campo di un calciatore, non sappiamo valutare, con altrettanta autonomia di giudizio, le prestazioni di due che discutono. Una volta tanto, facciamo diventare oggetto di dibattito il dibattito stesso. Riflettiamo sulle sue mosse e le sue regole». A vent'anni dall'uscita di "Botta e risposta" (Dino Audino Editore) torna, in un'edizione aggiornata, il libro di culto che ha reintrodotto l'arte della disputa nel nostro Paese. Adelino Cattani non si limita a definire cosa sia un dibattito regolamentato, ma suggerisce schemi argomentativi tipici, mosse prevalenti (nel duplice senso di più frequenti e più forti) e criteri di valutazione utili per mettere in difficoltà l'interlocutore e difendersi dagli attacchi verbali.
Con Chiara Galeazzi
Modera Sergio Della Sala
La scoperta del vaccino anti-Covid non ha determinato la nascita dei no vax, ma è stato in questi ultimi anni che il movimento si è fatto più sentire, a volte in modo violento. Ma anche la maggioranza pro-vax ha alzato i toni verso lo schieramento opposto, rendendo sempre più complesso il dialogo. A partire dall'esperienza di Chiara Galeazzi con gli attacchi dei no vax durante la degenza in ospedale per un ictus, una riflessione con il Professor Sergio Della Sala sulla polarizzazione.
Modera Sergio Della Sala
La scoperta del vaccino anti-Covid non ha determinato la nascita dei no vax, ma è stato in questi ultimi anni che il movimento si è fatto più sentire, a volte in modo violento. Ma anche la maggioranza pro-vax ha alzato i toni verso lo schieramento opposto, rendendo sempre più complesso il dialogo. A partire dall'esperienza di Chiara Galeazzi con gli attacchi dei no vax durante la degenza in ospedale per un ictus, una riflessione con il Professor Sergio Della Sala sulla polarizzazione.
Con Leopoldo Benacchio
Modera: Claudia di Giorgio
Come cambierà l’Astrofisica dunque nei prossimi anni? Scopriremo pianeti nuovi simili alla Terra e capiremo cosa è successo durante e subito dopo il Big Bang? Strapperemo all’energia oscura il suo impenetrabile segreto, o troveremo altri Universi? E ancora: che cosa useremo, nuovi telescopi, nuovi satelliti o la risposta verrà dagli acceleratori di particelle elementari qui sulla Terra? Non si tratta di fantascienza, ma di ipotesi e piani di lavoro cui si sta già lavorando perché ancora una volta, la scienza più antica guarda più avanti di tutti.
Modera: Claudia di Giorgio
Come cambierà l’Astrofisica dunque nei prossimi anni? Scopriremo pianeti nuovi simili alla Terra e capiremo cosa è successo durante e subito dopo il Big Bang? Strapperemo all’energia oscura il suo impenetrabile segreto, o troveremo altri Universi? E ancora: che cosa useremo, nuovi telescopi, nuovi satelliti o la risposta verrà dagli acceleratori di particelle elementari qui sulla Terra? Non si tratta di fantascienza, ma di ipotesi e piani di lavoro cui si sta già lavorando perché ancora una volta, la scienza più antica guarda più avanti di tutti.
Con Daniele Modesto
Modera: Elisabetta Bernardi
La logica dell’agricoltura verticale è semplice: produrre più cibo su meno terra. E in tutta Europa, in particolare in Italia, stanno fiorendo vicino alle città edifici in cui si riesce a produrre ortaggi senza l’utilizzo del suolo, con pochissima acqua e dalle ottime qualità nutrizionali. Le fattorie verticali consentono infatti di risparmiare acqua ed energia, ridurre l’inquinamento, e fornire cibo sano. Perché in un ambiente controllato, le colture sono meno soggette ai capricci del clima, delle infestazioni e possono essere coltivate senza l’uso dei pesticidi. Un ambiente salutare per coltivare cibo vicino o dentro le città, che può ridurre significativamente quindi anche i costi e le emissioni dovute al trasporto. Gli ortaggi vengono impilati su più livelli, migliaia di LED a luce blu e rossa li illuminano dall’alto in modo uniforme e l’acqua con i nutrienti scorre a livello delle radici. Con le luci led si ha a disposizione lo stesso spettro di luci che fornisce il sole, ma si può modulare grazie all’intelligenza artificiale.
Modera: Elisabetta Bernardi
La logica dell’agricoltura verticale è semplice: produrre più cibo su meno terra. E in tutta Europa, in particolare in Italia, stanno fiorendo vicino alle città edifici in cui si riesce a produrre ortaggi senza l’utilizzo del suolo, con pochissima acqua e dalle ottime qualità nutrizionali. Le fattorie verticali consentono infatti di risparmiare acqua ed energia, ridurre l’inquinamento, e fornire cibo sano. Perché in un ambiente controllato, le colture sono meno soggette ai capricci del clima, delle infestazioni e possono essere coltivate senza l’uso dei pesticidi. Un ambiente salutare per coltivare cibo vicino o dentro le città, che può ridurre significativamente quindi anche i costi e le emissioni dovute al trasporto. Gli ortaggi vengono impilati su più livelli, migliaia di LED a luce blu e rossa li illuminano dall’alto in modo uniforme e l’acqua con i nutrienti scorre a livello delle radici. Con le luci led si ha a disposizione lo stesso spettro di luci che fornisce il sole, ma si può modulare grazie all’intelligenza artificiale.
Con Giulia Rispoli (in collegamento)
Modera: Michele Bellone
Il cambiamento climatico si manifesta con dinamiche e modalità complesse, e su tempi più lunghi di quelli su cui siamo abituati a ragionare. Queste caratteristiche lo rendono un fenomeno difficile da raccontare, il che a sua volta ostacola la reale percezione del problema e la ricerca di soluzioni. Come possiamo parlarne in maniera più appropriata ed efficace? Una possibilità è di allargare lo sguardo, come faremo con la storica della scienza Giulia Rispoli, andando ad abbracciare l’intero Antropocene – di cui il cambiamento climatico è una delle tante componenti – e a riconoscerne i segnali biogeochimici, tecnologici e culturali. In cerca di una visione “dall’alto” che ci consenta di mettere meglio a fuoco i problemi causati dall’impatto antropico e le loro possibili soluzioni.
Modera: Michele Bellone
Il cambiamento climatico si manifesta con dinamiche e modalità complesse, e su tempi più lunghi di quelli su cui siamo abituati a ragionare. Queste caratteristiche lo rendono un fenomeno difficile da raccontare, il che a sua volta ostacola la reale percezione del problema e la ricerca di soluzioni. Come possiamo parlarne in maniera più appropriata ed efficace? Una possibilità è di allargare lo sguardo, come faremo con la storica della scienza Giulia Rispoli, andando ad abbracciare l’intero Antropocene – di cui il cambiamento climatico è una delle tante componenti – e a riconoscerne i segnali biogeochimici, tecnologici e culturali. In cerca di una visione “dall’alto” che ci consenta di mettere meglio a fuoco i problemi causati dall’impatto antropico e le loro possibili soluzioni.
Con Piero Martin
Modera Silvano Fuso
Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell’era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti nel libro di Piero Martin "Le 7 misure del mondo" (Editori Laterza) che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica – da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica – e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con un finale a sorpresa.
Modera Silvano Fuso
Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell’era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti nel libro di Piero Martin "Le 7 misure del mondo" (Editori Laterza) che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica – da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica – e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con un finale a sorpresa.
Con Raul Cremona e Alex Rusconi
Il pubblico italiano vede spesso il prestigiatore come una sorta di "animatore per bambini". Ovviamente, non è così. La figura dell'illusionista è qualcosa di molto più complesso, sia storicamente sia ai giorni nostri. Il background che un prestigiatore deve avere comprende conoscenze psicologiche, sociologiche, storiche e scientifiche. Per questo la magia da intrattenimento può a tutti gli effetti essere considerata un'arte. Raul Cremona e Alex Rusconi proporranno al pubblico una chiacchierata su questo tema, sfatando luoghi comuni sul mondo dei prestigiatori e cercando di dimostrare, anche con esperimenti pratici, che l'arte magica ha la stessa dignità delle altre forme di spettacolo e di molte discipline scientifiche.
Il pubblico italiano vede spesso il prestigiatore come una sorta di "animatore per bambini". Ovviamente, non è così. La figura dell'illusionista è qualcosa di molto più complesso, sia storicamente sia ai giorni nostri. Il background che un prestigiatore deve avere comprende conoscenze psicologiche, sociologiche, storiche e scientifiche. Per questo la magia da intrattenimento può a tutti gli effetti essere considerata un'arte. Raul Cremona e Alex Rusconi proporranno al pubblico una chiacchierata su questo tema, sfatando luoghi comuni sul mondo dei prestigiatori e cercando di dimostrare, anche con esperimenti pratici, che l'arte magica ha la stessa dignità delle altre forme di spettacolo e di molte discipline scientifiche.
Con Amedeo Balbi e Marco Ferrari
Modera Paola De Gobbi
Siamo soli nell'Universo? È una delle domande più affascinanti che l’umanità si sia mai posta. Gran parte delle opere di fantascienza si confronta con questo interrogativo, ma è una questione ben più ampia, che in definitiva ha a che fare con il posto che occupiamo nel cosmo. Ma se gli extraterrestri esistono, come potrebbero essere? Ci sono pochi dubbi, infatti, che le leggi della fisica e della chimica siano valide sulla Terra come su altri pianeti, che un corpo cada con una certa accelerazione di gravità e che due elementi chimici possano unirsi con legami particolari anche su corpi celesti che orbitano intorno a una stella aliena. Il fatto è che non abbiamo le stesse certezze per la biologia. Anche se con declinazioni diverse, avremo sempre prede e predatori? Le loro dinamiche saranno le stesse che osserviamo sulla Terra? E la cellula, la base della vita, è proprio così indispensabile per creare corpi di dimensioni sempre maggiori? Tante domande capaci di far viaggiare la fantasia tra le stelle, pur restando con i piedi ben ancorati ai fatti della scienza, da affrontare in compagnia dell'astrofisico Amedeo Balbi (autore di "Inseguendo un raggio di luce", Rizzoli) e del giornalista scientifico Marco Ferrari (autore di "Come costruire un alieno", Codice Edizioni).
Modera Paola De Gobbi
Siamo soli nell'Universo? È una delle domande più affascinanti che l’umanità si sia mai posta. Gran parte delle opere di fantascienza si confronta con questo interrogativo, ma è una questione ben più ampia, che in definitiva ha a che fare con il posto che occupiamo nel cosmo. Ma se gli extraterrestri esistono, come potrebbero essere? Ci sono pochi dubbi, infatti, che le leggi della fisica e della chimica siano valide sulla Terra come su altri pianeti, che un corpo cada con una certa accelerazione di gravità e che due elementi chimici possano unirsi con legami particolari anche su corpi celesti che orbitano intorno a una stella aliena. Il fatto è che non abbiamo le stesse certezze per la biologia. Anche se con declinazioni diverse, avremo sempre prede e predatori? Le loro dinamiche saranno le stesse che osserviamo sulla Terra? E la cellula, la base della vita, è proprio così indispensabile per creare corpi di dimensioni sempre maggiori? Tante domande capaci di far viaggiare la fantasia tra le stelle, pur restando con i piedi ben ancorati ai fatti della scienza, da affrontare in compagnia dell'astrofisico Amedeo Balbi (autore di "Inseguendo un raggio di luce", Rizzoli) e del giornalista scientifico Marco Ferrari (autore di "Come costruire un alieno", Codice Edizioni).
Con Alessandro Vitale
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi
Gestire un’epidemia è un compito tutt’altro che facile! Entra nella stanza dei bottoni, vesti i panni dellƏ presidentƏ della Repubblica di Eutopia e combatti una nuova infezione sconosciuta! E tu, cosa avresti fatto?
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi
Gestire un’epidemia è un compito tutt’altro che facile! Entra nella stanza dei bottoni, vesti i panni dellƏ presidentƏ della Repubblica di Eutopia e combatti una nuova infezione sconosciuta! E tu, cosa avresti fatto?
Con Davide Catenacci e Sergio Badino
Modera Massimo Polidoro
Topolino è una colonna storica del fumetto e, in maniera meritoria, da tempo è impegnato nella divulgazione, anche presso i ragazzi. Dopo avere trasformato Piero Angela in versione Disney, con il suo alter ego Peter Quarky, presentato durante il CICAP Fest 2019, quest'anno ci sarà una nuova sorpresa. Durante il Festival, infatti, sarà in edicola un numero con il primo tempo di “Topolino e il ritorno dell’uomo falena”, una storia in due parti, scritta da Sergio Badino, sul tema dello smascheramento delle fake news, un lungo articolo dedicato proprio al CICAP e un nuovo protagonista misterioso...
Modera Massimo Polidoro
Topolino è una colonna storica del fumetto e, in maniera meritoria, da tempo è impegnato nella divulgazione, anche presso i ragazzi. Dopo avere trasformato Piero Angela in versione Disney, con il suo alter ego Peter Quarky, presentato durante il CICAP Fest 2019, quest'anno ci sarà una nuova sorpresa. Durante il Festival, infatti, sarà in edicola un numero con il primo tempo di “Topolino e il ritorno dell’uomo falena”, una storia in due parti, scritta da Sergio Badino, sul tema dello smascheramento delle fake news, un lungo articolo dedicato proprio al CICAP e un nuovo protagonista misterioso...
Con Saverio Raimondo
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
"Un uomo va dal dottore" è l'inizio di tante barzellette; se poi quell'uomo è un ipocondriaco fa ancora più ridere. Saverio Raimondo è un comico ma soprattutto un ansioso, uno che quando starnutisce pensa subito di avere un cancro; e alle soglie dei 40 anni, dopo una pandemia globale e qualche disavventura, sente l'urgente bisogno di risposte scientifiche alla domanda "come sto?" e realizza un podcast Audible Original che presenterà al pubblico.
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
"Un uomo va dal dottore" è l'inizio di tante barzellette; se poi quell'uomo è un ipocondriaco fa ancora più ridere. Saverio Raimondo è un comico ma soprattutto un ansioso, uno che quando starnutisce pensa subito di avere un cancro; e alle soglie dei 40 anni, dopo una pandemia globale e qualche disavventura, sente l'urgente bisogno di risposte scientifiche alla domanda "come sto?" e realizza un podcast Audible Original che presenterà al pubblico.
Con Paolo Dario e Giuseppe Anerdi
Modera Elisabetta Tola
Da tempo, il sogno di realizzare creature artificiali simili a noi ha arricchito le speculazioni di filosofi, stimolato le sfide degli ingegneri, suscitato le preoccupazioni di sociologi e bioetici, esaltato la creatività di romanzieri e cineasti. Giuseppe Anerdi e Paolo Dario, autori di "Compagni di viaggio" (Codice Edizioni), propongono un viaggio, basato su esperienze e riflessioni del loro percorso di ricerca, alla scoperta di queste entità che stiamo costruendo. Le abbiamo scelte come “compagni di viaggio”, e con esse ci sforziamo di condividere ambizioni e speranze. Alla domanda su quale sarà il loro ruolo in una futura società composita, la risposta non può che essere ambigua: toccherà a noi plasmare e indirizzare i loro talenti, orientarne la formazione sociale e fornirgli un viatico di solidi principi morali.
Modera Elisabetta Tola
Da tempo, il sogno di realizzare creature artificiali simili a noi ha arricchito le speculazioni di filosofi, stimolato le sfide degli ingegneri, suscitato le preoccupazioni di sociologi e bioetici, esaltato la creatività di romanzieri e cineasti. Giuseppe Anerdi e Paolo Dario, autori di "Compagni di viaggio" (Codice Edizioni), propongono un viaggio, basato su esperienze e riflessioni del loro percorso di ricerca, alla scoperta di queste entità che stiamo costruendo. Le abbiamo scelte come “compagni di viaggio”, e con esse ci sforziamo di condividere ambizioni e speranze. Alla domanda su quale sarà il loro ruolo in una futura società composita, la risposta non può che essere ambigua: toccherà a noi plasmare e indirizzare i loro talenti, orientarne la formazione sociale e fornirgli un viatico di solidi principi morali.
Con Sandro Carniel e Marta Musso
Modera Jacopo Pasotti
Gli oceani ricoprono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terretestre. Ma acidificazione, eutrofizzazione e aumento del livello dei mari rischia di cambiarne non solo la biologia ma anche la fisica. Nonostante ciò più del 70 per cento degli oceani rimane inesplorato. Insieme a Sandro Carniel, oceanografo e Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR e del Centro NATO CMRE, e la biologa marina Marta Musso, vincitrice del premio “Donna di Mare 2022”, moderati dal giornalista scientifico Jacopo Pasotti, ci immergeremo nelle ultime scoperte della ricerca scienftica, a partire dai più piccoli microrganismi acquatici, per meglio comprendere le azioni che l'uomo dovrebbe mettere in atto in un mondo che si sta trasformando in modo radicale. Le sfide sono molteplici, le soluzioni pure.
Modera Jacopo Pasotti
Gli oceani ricoprono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terretestre. Ma acidificazione, eutrofizzazione e aumento del livello dei mari rischia di cambiarne non solo la biologia ma anche la fisica. Nonostante ciò più del 70 per cento degli oceani rimane inesplorato. Insieme a Sandro Carniel, oceanografo e Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR e del Centro NATO CMRE, e la biologa marina Marta Musso, vincitrice del premio “Donna di Mare 2022”, moderati dal giornalista scientifico Jacopo Pasotti, ci immergeremo nelle ultime scoperte della ricerca scienftica, a partire dai più piccoli microrganismi acquatici, per meglio comprendere le azioni che l'uomo dovrebbe mettere in atto in un mondo che si sta trasformando in modo radicale. Le sfide sono molteplici, le soluzioni pure.
Con Francesco Guglieri e Viola Nicolucci
Modera Michele Bellone
Siamo sempre più esposti al trauma, sia per esperienza diretta sia per la sua costante presenza nel flusso di notizie in cui ogni giorno siamo immersi. Traumi individuali e traumi collettivi, esperienze drammatiche che lasciano segni nella memoria e influenzano la nostra percezione di fatti ed eventi. Eppure, tanto più il trauma è presente nel nostro quotidiano, tanto più il modo in cui viene raccontato rischia di diventare da un lato semplicistico e riduttivo, dall’altro totalizzante, come se il presente e il futuro fossero sempre definiti dai traumi del passato. Un buon modo per interrogarsi sulla narrazione del trauma è rivolgersi ai mondi del cinema, della letteratura e dei videogiochi, come faremo con lo scrittore ed editor Francesco Guglieri e la psicologa Viola Nicolucci, in cerca di riflessioni, idee e nuove strade da esplorare.
Modera Michele Bellone
Siamo sempre più esposti al trauma, sia per esperienza diretta sia per la sua costante presenza nel flusso di notizie in cui ogni giorno siamo immersi. Traumi individuali e traumi collettivi, esperienze drammatiche che lasciano segni nella memoria e influenzano la nostra percezione di fatti ed eventi. Eppure, tanto più il trauma è presente nel nostro quotidiano, tanto più il modo in cui viene raccontato rischia di diventare da un lato semplicistico e riduttivo, dall’altro totalizzante, come se il presente e il futuro fossero sempre definiti dai traumi del passato. Un buon modo per interrogarsi sulla narrazione del trauma è rivolgersi ai mondi del cinema, della letteratura e dei videogiochi, come faremo con lo scrittore ed editor Francesco Guglieri e la psicologa Viola Nicolucci, in cerca di riflessioni, idee e nuove strade da esplorare.
Con Francesco Visioli
Modera Elisabetta Bernardi
Ogni anno, circa 70 milioni di persone si aggiungono alla popolazione mondiale. Se la crescita continua a questo ritmo, entro il 2050 si prevede che la popolazione raggiungerà i 9 miliardi e per nutrirla, avremo bisogno di produrre quasi il doppio del cibo che produciamo attualmente. Ma non sarà un’impresa da poco: utilizziamo già gran parte delle terre agricole, gli oceani sono sovra sfruttati, l’ambiente è inquinato e i cambiamenti climatici minacciano la produzione agricola. Oggi i prodotti di origine animale sono fonti quasi insostituibili di proteine di ottima qualità, di omega-3 a catena lunga, di ferro, zinco e calcio altamente assimilabili e di vitamina B12. Ma il nostro pianeta superaffollato, ci invita a guardare oltre e a cercare fonti alimentari alternative. È evidente che dobbiamo ridurre gli sprechi alimentari e rendere più efficiente la produzione di cibo. Ma qual è una soluzione possibile?
Modera Elisabetta Bernardi
Ogni anno, circa 70 milioni di persone si aggiungono alla popolazione mondiale. Se la crescita continua a questo ritmo, entro il 2050 si prevede che la popolazione raggiungerà i 9 miliardi e per nutrirla, avremo bisogno di produrre quasi il doppio del cibo che produciamo attualmente. Ma non sarà un’impresa da poco: utilizziamo già gran parte delle terre agricole, gli oceani sono sovra sfruttati, l’ambiente è inquinato e i cambiamenti climatici minacciano la produzione agricola. Oggi i prodotti di origine animale sono fonti quasi insostituibili di proteine di ottima qualità, di omega-3 a catena lunga, di ferro, zinco e calcio altamente assimilabili e di vitamina B12. Ma il nostro pianeta superaffollato, ci invita a guardare oltre e a cercare fonti alimentari alternative. È evidente che dobbiamo ridurre gli sprechi alimentari e rendere più efficiente la produzione di cibo. Ma qual è una soluzione possibile?
Con Alessandro Salvador
Modera Michele Bellone
Immaginare il futuro è, soprattutto, una riflessione sul proprio presente e il proprio passato. In tempi di incertezza e crisi, lo sviluppo tecnologico e scientifico può ispirare scenari positivi o distopici. Nella Germania tra le due guerre, una società in crisi e profondamente polarizzata cercava di razionalizzare il rapido sviluppo scientifico di inizio Novecento. Sul piano letterario, questa immaginazione si concretizza negli Zukunftsromane (i “romanzi del futuro”); il cinema, dal canto suo, produce alcuni pilastri della fantascienza, tra cui il noto Metropolis e il meno noto La donna sulla Luna. Lo storico Alessandro Salvador racconta come, nella società polarizzata di Weimar, l’immaginario si divide tra la fiducia – residuo del positivismo – che lo sviluppo tecnico-scientifico porterà a un futuro prospero, e il pessimismo attorno al razionalismo de-umanizzante della scienza moderna.
Modera Michele Bellone
Immaginare il futuro è, soprattutto, una riflessione sul proprio presente e il proprio passato. In tempi di incertezza e crisi, lo sviluppo tecnologico e scientifico può ispirare scenari positivi o distopici. Nella Germania tra le due guerre, una società in crisi e profondamente polarizzata cercava di razionalizzare il rapido sviluppo scientifico di inizio Novecento. Sul piano letterario, questa immaginazione si concretizza negli Zukunftsromane (i “romanzi del futuro”); il cinema, dal canto suo, produce alcuni pilastri della fantascienza, tra cui il noto Metropolis e il meno noto La donna sulla Luna. Lo storico Alessandro Salvador racconta come, nella società polarizzata di Weimar, l’immaginario si divide tra la fiducia – residuo del positivismo – che lo sviluppo tecnico-scientifico porterà a un futuro prospero, e il pessimismo attorno al razionalismo de-umanizzante della scienza moderna.
Con Roberto Paura
È possibile una scienza in grado di conoscere i fatti del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, a partire dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha da sempre influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali. Roberto Paura, autore tra l'altro di "Occupare il futuro" (Codice Edizioni), racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma fa anche un passo ulteriore: delinea un manifesto che ci invita a usare questi strumenti per immaginare nuovi futuri possibili.
È possibile una scienza in grado di conoscere i fatti del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, a partire dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha da sempre influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali. Roberto Paura, autore tra l'altro di "Occupare il futuro" (Codice Edizioni), racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma fa anche un passo ulteriore: delinea un manifesto che ci invita a usare questi strumenti per immaginare nuovi futuri possibili.
Con Ruggero Rollini
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
L’UOMO SUPERERÀ I LIMITI DEL SUO CERVELLO NEL PRENDERE DECISIONI RAZIONALI?
Risponde Sergio Della Sala
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Sergio Della Sala
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
VISITA GUIDATA
Sabato 4 giugno ore: 10.30 - 11.30 - 14.30 - 16 - 18
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, Altinate
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, Altinate
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
A cura di CICAP, in collaborazione con COOP Alleanza 3.0
Dove: Punto vendita COOP, Viale della Pace, 32, Padova
Percorso Anti-Superstizione con… colpo di fortuna finale
Ci sarà ancora spazio nel futuro per credenze antiquate quali la jella e la superstizione? Chi partecipa al CICAP Fest ha già superato questo tipo di credenze e chi vuole mettersi alla prova, avrà un’occasione speciale allo speciale evento Anti-Superstizione dove è previsto un vero e proprio percorso per diventare anti-superstizioni: si potrà far cadere del sale, passare sotto una scala, rompere uno specchio e altro ancora. Alla fine si riceverà un attestato di Anti-Superstizioso Doc e, colpo di fortuna finale, un buono sconto sulla spesa! Chi l’ha detto che i gatti neri portano male?
Dove: Punto vendita COOP, Viale della Pace, 32, Padova
Percorso Anti-Superstizione con… colpo di fortuna finale
Ci sarà ancora spazio nel futuro per credenze antiquate quali la jella e la superstizione? Chi partecipa al CICAP Fest ha già superato questo tipo di credenze e chi vuole mettersi alla prova, avrà un’occasione speciale allo speciale evento Anti-Superstizione dove è previsto un vero e proprio percorso per diventare anti-superstizioni: si potrà far cadere del sale, passare sotto una scala, rompere uno specchio e altro ancora. Alla fine si riceverà un attestato di Anti-Superstizioso Doc e, colpo di fortuna finale, un buono sconto sulla spesa! Chi l’ha detto che i gatti neri portano male?
INCONTREREMO MAI GLI EXTRATERRESTRI?
Risponde Amedeo Balbi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Amedeo Balbi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato , in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato , in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
ESCAPE ROOM - Vinci contro il fumo!
Con Alessandro Vitale e Valentina Fajner
A cura di Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con MUSME
Dove: MUSME
Escape Smoke - Vinci contro il fumo è una escape room digitale dedicata al tabacco e a nuovi device del fumo. Scopri cosa si nasconde dietro una sigaretta e... scappa!
Per famiglie, ragazze e ragazzi dai 13 ai 16 anni
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Con Alessandro Vitale e Valentina Fajner
A cura di Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con MUSME
Dove: MUSME
Escape Smoke - Vinci contro il fumo è una escape room digitale dedicata al tabacco e a nuovi device del fumo. Scopri cosa si nasconde dietro una sigaretta e... scappa!
Per famiglie, ragazze e ragazzi dai 13 ai 16 anni
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
RIUSCIREMO A CURARE IL CANCRO?
Risponde Alessandro Carrer
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione AIRC
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Alessandro Carrer
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione AIRC
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
FUNZIONA LA FUSIONE NUCLEARE E LA POTREMO USARE?
Risponde Piero Martin
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Piero Martin
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Investigation game
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
COME SARÀ LA VECCHIAIA DEL FUTURO?
Risponde Carlotta Jarach
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Carlotta Jarach
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Investigation game
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dagli 8 anni in su
Postazione ad accesso libero, senza prenotazione
A cura dei prestigiatori del CICAP Fest in collaborazione con "Arcella Bella"
Giochi di prestigio, trucchi a partire da oggetti che abbiamo tutti i giorni, storie di maghi e maghe... questo e molto altro ci faranno conoscere i prestigiatori del CICAP Fest.
Postazione ad accesso libero, senza prenotazione
A cura dei prestigiatori del CICAP Fest in collaborazione con "Arcella Bella"
Giochi di prestigio, trucchi a partire da oggetti che abbiamo tutti i giorni, storie di maghi e maghe... questo e molto altro ci faranno conoscere i prestigiatori del CICAP Fest.
L’UOMO DEL FUTURO SAPRÀ SUPERARE DISCRIMINAZIONI E RAZZISMO?
Risponde Bruno Gabriel Salvador Casara
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Bruno Gabriel Salvador Casara
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI:
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI:
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
POTREMMO MAI POTENZIARE LA NOSTRA CAPACITA' DI MEMORIA?
Risponde Elena Carbone
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Elena Carbone
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Visita guidata per famiglie all'Orto botanico di Padova
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
C’È ANCORA QUALCOSA DA SCOPRIRE NELLA FISICA?
Risponde Stefano Marcellini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Stefano Marcellini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Guido Barbujani
Dove: Palazzo Roncale, Rovigo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Più utile, forse, cercare di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Nel suo intervento, Guido Barbujani ci racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Dove: Palazzo Roncale, Rovigo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Più utile, forse, cercare di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Nel suo intervento, Guido Barbujani ci racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Con Margherita Fronte e Gian Mattia Bazzoli
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare il sabato del CICAP Fest.
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare il sabato del CICAP Fest.
Workshop di design speculativo
Conduce Giuseppe Aceto
Secondo le Nazioni Unite il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, una percentuale destinata ad aumentare fino al 68% entro il 2050. La morfologia dei luoghi in cui viviamo muta sempre più in fretta e con essa il nostro rapporto con infrastrutture, servizi e tecnologie. In questo workshop, guidati dalla metodologia dello speculative design, rifletteremo sulla progettazione delle città future a partire dalle tecnologie presenti, tracciando un percorso per la definizione di aspetti cruciali per mantenere florido il dibattito sulla vita urbana ideale.
Conduce Giuseppe Aceto
Secondo le Nazioni Unite il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, una percentuale destinata ad aumentare fino al 68% entro il 2050. La morfologia dei luoghi in cui viviamo muta sempre più in fretta e con essa il nostro rapporto con infrastrutture, servizi e tecnologie. In questo workshop, guidati dalla metodologia dello speculative design, rifletteremo sulla progettazione delle città future a partire dalle tecnologie presenti, tracciando un percorso per la definizione di aspetti cruciali per mantenere florido il dibattito sulla vita urbana ideale.
Con Silvia Kuna Ballero e Fabio Deotto
Modera Michele Bellone
Dagli immaginari post-apocalittici di cinema e letteratura alle crisi economiche che imperversano sui giornali, siamo circondati da disastri di ogni tipo, locali e globali. Ma la nostra percezione delle calamità non sempre corrisponde alla realtà; spesso infatti non ne afferriamo la portata, le implicazioni, la durata, le cause. Ma per imparare ad affrontare crisi e catastrofi, dobbiamo prima di tutto imparare a raccontarle. La comunicatrice scientifica Silvia Kuna Ballero e il giornalista Fabio Deotto affronteranno il tema nell’ambito del nucleare e del cambiamento climatico, per poi ampliare il discorso alle rappresentazioni di crisi e apocalissi nella nostra società.
Modera Michele Bellone
Dagli immaginari post-apocalittici di cinema e letteratura alle crisi economiche che imperversano sui giornali, siamo circondati da disastri di ogni tipo, locali e globali. Ma la nostra percezione delle calamità non sempre corrisponde alla realtà; spesso infatti non ne afferriamo la portata, le implicazioni, la durata, le cause. Ma per imparare ad affrontare crisi e catastrofi, dobbiamo prima di tutto imparare a raccontarle. La comunicatrice scientifica Silvia Kuna Ballero e il giornalista Fabio Deotto affronteranno il tema nell’ambito del nucleare e del cambiamento climatico, per poi ampliare il discorso alle rappresentazioni di crisi e apocalissi nella nostra società.
con Silvia Sironi, Carlotta Jarach
Modera Elisabetta Tola
Impegnate a tutto campo nel fare scienza e nel raccontarla e comunicarla, Sironi e Jarach rappresentano una nuova generazione di ricercatrici che fondono la passione per il proprio lavoro con l’impegno concreto nel portarlo avanti e nel renderlo sempre più condiviso e inclusivo. Un incontro per persone di ogni genere e per chiunque abbia interesse e passione per il metodo e l’esplorazione scientifica.
Modera Elisabetta Tola
Impegnate a tutto campo nel fare scienza e nel raccontarla e comunicarla, Sironi e Jarach rappresentano una nuova generazione di ricercatrici che fondono la passione per il proprio lavoro con l’impegno concreto nel portarlo avanti e nel renderlo sempre più condiviso e inclusivo. Un incontro per persone di ogni genere e per chiunque abbia interesse e passione per il metodo e l’esplorazione scientifica.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Ruggero Rollini
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Con Piero Martin
Modera Silvano Fuso
Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell’era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti nel libro di Piero Martin "Le 7 misure del mondo" (Editori Laterza) che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica – da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica – e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con un finale a sorpresa.
Modera Silvano Fuso
Da sempre misuriamo il mondo. Per conoscerlo ed esplorarlo, per viverci, per interagire con i nostri simili. L’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro. Ci sono voluti però millenni perché due rivoluzioni, quella scientifica iniziata con Galileo e quella francese, avviassero il percorso per rendere il sistema di misura condiviso e non più basato su deperibili artefatti umani, ma su elementi invariabili e universali della natura. Un cammino poco noto che è però una delle principali conquiste scientifiche e sociali dell’era moderna. Oggi con solo sette unità di misura fondamentali – metro, secondo, chilogrammo, kelvin, ampere, mole e candela – misuriamo e cerchiamo di comprendere la complessità e le meraviglie della natura, dal microcosmo delle particelle elementari ai confini dell’universo. Queste unità fondamentali sono protagoniste di sette affascinanti racconti nel libro di Piero Martin "Le 7 misure del mondo" (Editori Laterza) che, insieme ai grandi della scienza e a tanti inaspettati personaggi, conducono il lettore in un viaggio alla scoperta della fisica – da Galileo a Einstein, dalla meccanica di Newton alla quantistica – e di come la scienza aiuti a costruire un futuro sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con un finale a sorpresa.
Con Tiziana Catarci
Introduce Agnese Sonato
In collaborazione con Assindustria Venetocentro
Le tecnologie digitali hanno la potenzialità di migliorare la vita degli esseri umani, per esempio sollevandoli dai lavori intellettuali più monotoni e ripetitivi, lasciando maggior spazio alla creatività e alla qualità del lavoro e della vita in genere. Possono essere strumenti efficaci per supportare e in qualche misura aumentare le capacità umane, superare i limiti legati alla fisicità e alle abilità individuali, permettendo a chiunque di poter ottenere migliori risultati, in minor tempo, con minor fatica e consumo di risorse. Tuttavia, ci sono rischi importanti legati ad un uso indiscriminato delle tecnologie. A cominciare dal cosiddetto “digital divide”, con le sue sfaccettature economiche, sociali, culturali, di genere, la distanza tra chi subisce la tecnologia e chi la sfrutta al meglio. Per non parlare dei pregiudizi insiti nei dati, che gli algoritmi di apprendimento automatico possono facilmente perpetuare e amplificare, contribuendo così a creare un mondo segnato da pregiudizi e diseguaglianze, dominato da un pensiero comune e in cui la diversità è destinata a scomparire. La diversità è a rischio anche, se non soprattutto, perché la trasformazione digitale è fatta in larga misura da uomini con una visione abbastanza omologata, ed è segnata da una drammatica disparità di genere ed etnia. Per fare un esempio, in USA le donne hanno conseguito il 28,5%, il 25,1% e il 18,1% di tutti i titoli di laurea in informatica di primo livello rispettivamente nel 1995, 2004 e 2014. Quindi la percentuale femminile di laureate in informatica è diminuita di 10 punti percentuali in venti anni, anni che, al contrario, hanno visto la costante crescita e diffusione delle tecnologie digitali. Queste basse percentuali sono confermate dai dati raccolti in tutti i paesi europei. Al contrario, le tecnologie dell’informazione hanno un potere trasformativo e potrebbero fungere da catalizzatore per l'empowerment delle donne. Per questo è necessario far percepire alle ragazze che il digitale non è per pochi nerd che vivono pestando tasti, rintanati in stanze buie, ma è lo strumento per cambiare il mondo.
Introduce Agnese Sonato
In collaborazione con Assindustria Venetocentro
Le tecnologie digitali hanno la potenzialità di migliorare la vita degli esseri umani, per esempio sollevandoli dai lavori intellettuali più monotoni e ripetitivi, lasciando maggior spazio alla creatività e alla qualità del lavoro e della vita in genere. Possono essere strumenti efficaci per supportare e in qualche misura aumentare le capacità umane, superare i limiti legati alla fisicità e alle abilità individuali, permettendo a chiunque di poter ottenere migliori risultati, in minor tempo, con minor fatica e consumo di risorse. Tuttavia, ci sono rischi importanti legati ad un uso indiscriminato delle tecnologie. A cominciare dal cosiddetto “digital divide”, con le sue sfaccettature economiche, sociali, culturali, di genere, la distanza tra chi subisce la tecnologia e chi la sfrutta al meglio. Per non parlare dei pregiudizi insiti nei dati, che gli algoritmi di apprendimento automatico possono facilmente perpetuare e amplificare, contribuendo così a creare un mondo segnato da pregiudizi e diseguaglianze, dominato da un pensiero comune e in cui la diversità è destinata a scomparire. La diversità è a rischio anche, se non soprattutto, perché la trasformazione digitale è fatta in larga misura da uomini con una visione abbastanza omologata, ed è segnata da una drammatica disparità di genere ed etnia. Per fare un esempio, in USA le donne hanno conseguito il 28,5%, il 25,1% e il 18,1% di tutti i titoli di laurea in informatica di primo livello rispettivamente nel 1995, 2004 e 2014. Quindi la percentuale femminile di laureate in informatica è diminuita di 10 punti percentuali in venti anni, anni che, al contrario, hanno visto la costante crescita e diffusione delle tecnologie digitali. Queste basse percentuali sono confermate dai dati raccolti in tutti i paesi europei. Al contrario, le tecnologie dell’informazione hanno un potere trasformativo e potrebbero fungere da catalizzatore per l'empowerment delle donne. Per questo è necessario far percepire alle ragazze che il digitale non è per pochi nerd che vivono pestando tasti, rintanati in stanze buie, ma è lo strumento per cambiare il mondo.
Con Sandro Carniel e Marta Musso
Modera Jacopo Pasotti
Gli oceani ricoprono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terretestre. Ma acidificazione, eutrofizzazione e aumento del livello dei mari rischia di cambiarne non solo la biologia ma anche la fisica. Nonostante ciò più del 70 per cento degli oceani rimane inesplorato. Insieme a Sandro Carniel, oceanografo e Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR e del Centro NATO CMRE, e la biologa marina Marta Musso, vincitrice del premio “Donna di Mare 2022”, moderati dal giornalista scientifico Jacopo Pasotti, ci immergeremo nelle ultime scoperte della ricerca scienftica, a partire dai più piccoli microrganismi acquatici, per meglio comprendere le azioni che l'uomo dovrebbe mettere in atto in un mondo che si sta trasformando in modo radicale. Le sfide sono molteplici, le soluzioni pure.
Modera Jacopo Pasotti
Gli oceani ricoprono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terretestre. Ma acidificazione, eutrofizzazione e aumento del livello dei mari rischia di cambiarne non solo la biologia ma anche la fisica. Nonostante ciò più del 70 per cento degli oceani rimane inesplorato. Insieme a Sandro Carniel, oceanografo e Dirigente di Ricerca presso l’Istituto di Scienze Polari del CNR e del Centro NATO CMRE, e la biologa marina Marta Musso, vincitrice del premio “Donna di Mare 2022”, moderati dal giornalista scientifico Jacopo Pasotti, ci immergeremo nelle ultime scoperte della ricerca scienftica, a partire dai più piccoli microrganismi acquatici, per meglio comprendere le azioni che l'uomo dovrebbe mettere in atto in un mondo che si sta trasformando in modo radicale. Le sfide sono molteplici, le soluzioni pure.
Con Piero Angela (in collegamento)
Modera Massimo Polidoro
«Pensando al futuro» osserva Piero Angela, Fondatore del CICAP e suo Presidente onorario, «non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi spiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».
Modera Massimo Polidoro
«Pensando al futuro» osserva Piero Angela, Fondatore del CICAP e suo Presidente onorario, «non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi spiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Luca Savarino
Modera Michele Bellone
Nell'epoca del Covid-19 e della crisi ambientale un epidemiologo e un filosofo si ritrovano al capezzale del mondo malato. Dal loro dialogo nasce questo libro che propone, con un'unica voce, un nuovo approccio per affrontare le sfide del ventunesimo secolo. Le domande spaziano dai dubbi del cittadino comune ai dilemmi del medico che lavora in terapia intensiva o del filosofo che si interroga sulle origini del male: Quali sono le cause della pandemia? Cosa può fare la politica a favore dell'ambiente? Qual è il migliore criterio per distribuire i vaccini? Chi curare prioritariamente? Come prendere decisioni che coniughino competenza scientifica e partecipazione democratica? Nel loro libro, "La salute del mondo" (Feltrinelli), Vineis e Savarino delineano, capitolo dopo capitolo, un'"agenda globale" che rimette in discussione molte delle nostre più radicate convinzioni. Il pianeta si presenta sempre più come un'entità globale in cui i viventi sono strettamente interconnessi. Il benessere della Terra e dell'ambiente sono beni comuni, e come tali vanno preservati. Per ottenere questo obiettivo è necessario imparare a pensare diversamente. Bisogna andare oltre la distinzione tra natura e cultura, riconoscendo relazioni e reti al posto di oggetti e soggetti, umani e non umani. Bisogna lasciarsi alle spalle una concezione dell'etica fondata su criteri antropocentrici e una visione della politica ridotta a pura tecnica. Bisogna, soprattutto, sostituire all'idea di una lotta contro qualcosa o qualcuno l'idea di una mobilitazione per un bene da salvaguardare: la salute del mondo. La salute degli uomini e quella del pianeta oggi sono più intrecciate che mai. Il clima, la crisi ambientale, le regole della politica e i dilemmi dell'etica sono nomi diversi per lo stesso problema. E a un problema globale deve corrispondere una risposta globale.
Modera Michele Bellone
Nell'epoca del Covid-19 e della crisi ambientale un epidemiologo e un filosofo si ritrovano al capezzale del mondo malato. Dal loro dialogo nasce questo libro che propone, con un'unica voce, un nuovo approccio per affrontare le sfide del ventunesimo secolo. Le domande spaziano dai dubbi del cittadino comune ai dilemmi del medico che lavora in terapia intensiva o del filosofo che si interroga sulle origini del male: Quali sono le cause della pandemia? Cosa può fare la politica a favore dell'ambiente? Qual è il migliore criterio per distribuire i vaccini? Chi curare prioritariamente? Come prendere decisioni che coniughino competenza scientifica e partecipazione democratica? Nel loro libro, "La salute del mondo" (Feltrinelli), Vineis e Savarino delineano, capitolo dopo capitolo, un'"agenda globale" che rimette in discussione molte delle nostre più radicate convinzioni. Il pianeta si presenta sempre più come un'entità globale in cui i viventi sono strettamente interconnessi. Il benessere della Terra e dell'ambiente sono beni comuni, e come tali vanno preservati. Per ottenere questo obiettivo è necessario imparare a pensare diversamente. Bisogna andare oltre la distinzione tra natura e cultura, riconoscendo relazioni e reti al posto di oggetti e soggetti, umani e non umani. Bisogna lasciarsi alle spalle una concezione dell'etica fondata su criteri antropocentrici e una visione della politica ridotta a pura tecnica. Bisogna, soprattutto, sostituire all'idea di una lotta contro qualcosa o qualcuno l'idea di una mobilitazione per un bene da salvaguardare: la salute del mondo. La salute degli uomini e quella del pianeta oggi sono più intrecciate che mai. Il clima, la crisi ambientale, le regole della politica e i dilemmi dell'etica sono nomi diversi per lo stesso problema. E a un problema globale deve corrispondere una risposta globale.
VISITA GUIDATA
Sabato 4 giugno ore: 10.30 - 11.30 - 14.30 - 16 - 18
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, Altinate
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, Altinate
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
A cura di CICAP, in collaborazione con COOP Alleanza 3.0
Dove: Punto vendita COOP, Viale della Pace, 32, Padova
Percorso Anti-Superstizione con… colpo di fortuna finale
Ci sarà ancora spazio nel futuro per credenze antiquate quali la jella e la superstizione? Chi partecipa al CICAP Fest ha già superato questo tipo di credenze e chi vuole mettersi alla prova, avrà un’occasione speciale allo speciale evento Anti-Superstizione dove è previsto un vero e proprio percorso per diventare anti-superstizioni: si potrà far cadere del sale, passare sotto una scala, rompere uno specchio e altro ancora. Alla fine si riceverà un attestato di Anti-Superstizioso Doc e, colpo di fortuna finale, un buono sconto sulla spesa! Chi l’ha detto che i gatti neri portano male?
Dove: Punto vendita COOP, Viale della Pace, 32, Padova
Percorso Anti-Superstizione con… colpo di fortuna finale
Ci sarà ancora spazio nel futuro per credenze antiquate quali la jella e la superstizione? Chi partecipa al CICAP Fest ha già superato questo tipo di credenze e chi vuole mettersi alla prova, avrà un’occasione speciale allo speciale evento Anti-Superstizione dove è previsto un vero e proprio percorso per diventare anti-superstizioni: si potrà far cadere del sale, passare sotto una scala, rompere uno specchio e altro ancora. Alla fine si riceverà un attestato di Anti-Superstizioso Doc e, colpo di fortuna finale, un buono sconto sulla spesa! Chi l’ha detto che i gatti neri portano male?
L’UOMO SUPERERÀ I LIMITI DEL SUO CERVELLO NEL PRENDERE DECISIONI RAZIONALI?
Risponde Sergio Della Sala
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Sergio Della Sala
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Stefano Bigliardi ed Eleonora d'Agostino
Modera: Lorenzo Montali
Non è raro che gli scenari futuri rappresentati nella letteratura pseudoscientifica e fantascientifica mettano in relazione scienza e spiritualità. Un filosofo (Bigliardi) e un’antropologa (D’Agostino) esaminano come determinati autori siano stati influenzati da eventi e fenomeni a loro contemporanei nel proiettare tali relazioni in contesti oscillanti tra cupezza inquietante e slanci luminosi. Questo tipo di invenzioni non ha mai fini solamente artistici, ma ha spesso intenti sociopolitici più o meno scoperti. Da Howard Phillips Lovecraft a Chuck Palahniuk, spiritualità e scienze “immaginate” sono infatti usate per parlare, in chiave satirica o critica, del presente, e le narrazioni di cui fanno parte possono esprimere un moto di rivolta nei confronti della tecnica, della globalizzazione e dell’assetto economico capitalista.
Contributo: Robert Charroux e Peter Kolosimo: il futuro degli “antichi alieni” tra apocalissi e fratellanza cosmica
Gli autori che hanno sostenuto l’esistenza di un contatto tra umani edextraterrestri nella remota antichità, o addirittura la creazione dell’umanità da parte degli alieni, si sono serviti di questa narrazione per esprimere visioni del mondo e del futuro di tipo molto diverso. Stefano metterà a confronto due autori di spicco: il francese Robert Charroux (1909-1978) e l’italiano Peter Kolosimo (1922-1984). Charroux sosteneva che, essendo l’umanità divisa in “razze” la cui differenziazione risaliva all’intervento degli extraterrestri, il futuro non troppo lontano avrebbe riservato quasi inevitabilmente scontri apocalittici. L’autore considerava inoltre con sospetto e paura l’attaccamento dell’umanità alla tecnologia e alla scienza. Secondo Kolosimo, che oscillava tra critica della scienza e entusiasmo nei suoi confronti, alcune imprese tecnologiche e scientifiche, come l’esplorazione spaziale, creavano legami fruttuosi tra culture e popoli diversi. Immaginava inoltre gli extraterrestri con cui presto sarebbe stato possibile entrare in contatto come “fratelli dell’infinito.”
Contributo: 'Immaginari fantastici tra scienza e religione, da Lovercraft al solarpunk'
Eleonora si occuperà degli aspetti socio-politici e culturali degli immaginari fantastici nel momento in cui trattano l’argomento dello spirituale e della scienza, proiettandolo nel futuro. Dalle influenze della Teosofia su Howard Phillips Lovecraft, autore che ha un ruolo anche all'interno degli sviluppi delle narrazioni paleoastronautiche, all’ingerenza delle visioni del mondo ecocentriche, colte anche nella loro connotazione spirituale e/o filosofica, nel panorama delle narrazioni solarpunk. Durante questo intervento si vedrà anche come le opere finiscano per vivere anche al di là delle interpretazioni degli stessi autori, soggette a continue risignificazioni da parte di coloro che di quelle narrazioni si avvalgono all’interno sia del mondo delle conoscenze istituzionalizzate che di quello delle conoscenze stigmatizzate, diventando elementi degli incontri e degli scontri tra scienze, pseudoscienze e panorami spirituali.
Modera: Lorenzo Montali
Non è raro che gli scenari futuri rappresentati nella letteratura pseudoscientifica e fantascientifica mettano in relazione scienza e spiritualità. Un filosofo (Bigliardi) e un’antropologa (D’Agostino) esaminano come determinati autori siano stati influenzati da eventi e fenomeni a loro contemporanei nel proiettare tali relazioni in contesti oscillanti tra cupezza inquietante e slanci luminosi. Questo tipo di invenzioni non ha mai fini solamente artistici, ma ha spesso intenti sociopolitici più o meno scoperti. Da Howard Phillips Lovecraft a Chuck Palahniuk, spiritualità e scienze “immaginate” sono infatti usate per parlare, in chiave satirica o critica, del presente, e le narrazioni di cui fanno parte possono esprimere un moto di rivolta nei confronti della tecnica, della globalizzazione e dell’assetto economico capitalista.
Contributo: Robert Charroux e Peter Kolosimo: il futuro degli “antichi alieni” tra apocalissi e fratellanza cosmica
Gli autori che hanno sostenuto l’esistenza di un contatto tra umani edextraterrestri nella remota antichità, o addirittura la creazione dell’umanità da parte degli alieni, si sono serviti di questa narrazione per esprimere visioni del mondo e del futuro di tipo molto diverso. Stefano metterà a confronto due autori di spicco: il francese Robert Charroux (1909-1978) e l’italiano Peter Kolosimo (1922-1984). Charroux sosteneva che, essendo l’umanità divisa in “razze” la cui differenziazione risaliva all’intervento degli extraterrestri, il futuro non troppo lontano avrebbe riservato quasi inevitabilmente scontri apocalittici. L’autore considerava inoltre con sospetto e paura l’attaccamento dell’umanità alla tecnologia e alla scienza. Secondo Kolosimo, che oscillava tra critica della scienza e entusiasmo nei suoi confronti, alcune imprese tecnologiche e scientifiche, come l’esplorazione spaziale, creavano legami fruttuosi tra culture e popoli diversi. Immaginava inoltre gli extraterrestri con cui presto sarebbe stato possibile entrare in contatto come “fratelli dell’infinito.”
Contributo: 'Immaginari fantastici tra scienza e religione, da Lovercraft al solarpunk'
Eleonora si occuperà degli aspetti socio-politici e culturali degli immaginari fantastici nel momento in cui trattano l’argomento dello spirituale e della scienza, proiettandolo nel futuro. Dalle influenze della Teosofia su Howard Phillips Lovecraft, autore che ha un ruolo anche all'interno degli sviluppi delle narrazioni paleoastronautiche, all’ingerenza delle visioni del mondo ecocentriche, colte anche nella loro connotazione spirituale e/o filosofica, nel panorama delle narrazioni solarpunk. Durante questo intervento si vedrà anche come le opere finiscano per vivere anche al di là delle interpretazioni degli stessi autori, soggette a continue risignificazioni da parte di coloro che di quelle narrazioni si avvalgono all’interno sia del mondo delle conoscenze istituzionalizzate che di quello delle conoscenze stigmatizzate, diventando elementi degli incontri e degli scontri tra scienze, pseudoscienze e panorami spirituali.
Con Nicolò Bagnasco e Mattia Barbarossa
Modera Paolo Attivissimo
Nel corso della storia, governi, istituzioni e team di scienziati si sono adoperati per sviluppare progetti ambiziosi e visionari, nel tentativo di mettere lo spazio al servizio dell'umanità. A volte, però, le visioni rischiano di superare le possibilità offerte dalla tecnica... Un viaggio nella storia di tutti quei progetti, in ambito fisico e aerospaziale, che sono stati avviati e condotti, dalla guerra fredda a oggi, ma alla fine scartati perché irrealizzabili o decisamente troppo fantascientifici.
Modera Paolo Attivissimo
Nel corso della storia, governi, istituzioni e team di scienziati si sono adoperati per sviluppare progetti ambiziosi e visionari, nel tentativo di mettere lo spazio al servizio dell'umanità. A volte, però, le visioni rischiano di superare le possibilità offerte dalla tecnica... Un viaggio nella storia di tutti quei progetti, in ambito fisico e aerospaziale, che sono stati avviati e condotti, dalla guerra fredda a oggi, ma alla fine scartati perché irrealizzabili o decisamente troppo fantascientifici.
Con Devis Bellucci
Modera Elisabetta Tola
Dall’alba dei tempi gli uomini hanno sempre cercato di riparare le parti del corpo umano che non funzionavano più: conchiglie al posto dei tempi, sostegni in legno per gli arti menomati. Nel corso del '900 però la scienza dei materiali ha fatto un immenso salto in avanti, mettendo a punto impianti di ogni sorta che utilizzano componenti sempre più sofisticate: cristallini artificiali, stent, impianti odontoiatrici sofisticati, protesi in silicone, in collagene, e molto altro. I biomateriali, quelli che entrano nei nostri corpi e con essi convivono permettendoci di guarire e sostituire molte parti non più funzionanti sono diventati una nuova frontiera sperimentale affascinante e sempre più ardita. E le storie delle persone che li hanno scoperti, messi a punto, sperimentati - quelle che Devis Bellucci raccoglie nel suo libro "Materiali per la vita" (Bollati Boringhieri) - sono storie piene di colpi di scena, di fortune e sfortune, e sempre però condite da tanta passione e desiderio di restituire, a una persona malata, la possibilità di un’esistenza più sana e serena.
Modera Elisabetta Tola
Dall’alba dei tempi gli uomini hanno sempre cercato di riparare le parti del corpo umano che non funzionavano più: conchiglie al posto dei tempi, sostegni in legno per gli arti menomati. Nel corso del '900 però la scienza dei materiali ha fatto un immenso salto in avanti, mettendo a punto impianti di ogni sorta che utilizzano componenti sempre più sofisticate: cristallini artificiali, stent, impianti odontoiatrici sofisticati, protesi in silicone, in collagene, e molto altro. I biomateriali, quelli che entrano nei nostri corpi e con essi convivono permettendoci di guarire e sostituire molte parti non più funzionanti sono diventati una nuova frontiera sperimentale affascinante e sempre più ardita. E le storie delle persone che li hanno scoperti, messi a punto, sperimentati - quelle che Devis Bellucci raccoglie nel suo libro "Materiali per la vita" (Bollati Boringhieri) - sono storie piene di colpi di scena, di fortune e sfortune, e sempre però condite da tanta passione e desiderio di restituire, a una persona malata, la possibilità di un’esistenza più sana e serena.
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato , in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato , in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
INCONTREREMO MAI GLI EXTRATERRESTRI?
Risponde Amedeo Balbi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Amedeo Balbi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Bruno Gabriel Salvador Casara, Sebastiano Moruzzi e Fabiana Zollo
Modera Daniela Ovadia
La pandemia ha favorito la diffusione di una serie di bislacche ipotesi complottiste riguardo alle origini del virus e ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra favorire nuovamente la nascita di teorie senza dimostrazioni fattuali. C'è chi incolpa di ciò la crisi del giornalismo e la disintermediazione, chi la perdita di fiducia nelle istituzioni e chi ancora l'uso ubiquitario dei social media. Andiamo verso un futuro di complottismo? È un problema del tempo presente o una realtà che è sempre esistita e che ora è semplicemente più visibile? Ne parliamo con uno psicologo sociale, un semiologo e un'esperta di informatica, social media e fake news, nel tentativo di comprendere l'entità del fenomeno e come proteggerci da esso.
Modera Daniela Ovadia
La pandemia ha favorito la diffusione di una serie di bislacche ipotesi complottiste riguardo alle origini del virus e ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra favorire nuovamente la nascita di teorie senza dimostrazioni fattuali. C'è chi incolpa di ciò la crisi del giornalismo e la disintermediazione, chi la perdita di fiducia nelle istituzioni e chi ancora l'uso ubiquitario dei social media. Andiamo verso un futuro di complottismo? È un problema del tempo presente o una realtà che è sempre esistita e che ora è semplicemente più visibile? Ne parliamo con uno psicologo sociale, un semiologo e un'esperta di informatica, social media e fake news, nel tentativo di comprendere l'entità del fenomeno e come proteggerci da esso.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Raul Cremona e Alex Rusconi
Il pubblico italiano vede spesso il prestigiatore come una sorta di "animatore per bambini". Ovviamente, non è così. La figura dell'illusionista è qualcosa di molto più complesso, sia storicamente sia ai giorni nostri. Il background che un prestigiatore deve avere comprende conoscenze psicologiche, sociologiche, storiche e scientifiche. Per questo la magia da intrattenimento può a tutti gli effetti essere considerata un'arte. Raul Cremona e Alex Rusconi proporranno al pubblico una chiacchierata su questo tema, sfatando luoghi comuni sul mondo dei prestigiatori e cercando di dimostrare, anche con esperimenti pratici, che l'arte magica ha la stessa dignità delle altre forme di spettacolo e di molte discipline scientifiche.
Il pubblico italiano vede spesso il prestigiatore come una sorta di "animatore per bambini". Ovviamente, non è così. La figura dell'illusionista è qualcosa di molto più complesso, sia storicamente sia ai giorni nostri. Il background che un prestigiatore deve avere comprende conoscenze psicologiche, sociologiche, storiche e scientifiche. Per questo la magia da intrattenimento può a tutti gli effetti essere considerata un'arte. Raul Cremona e Alex Rusconi proporranno al pubblico una chiacchierata su questo tema, sfatando luoghi comuni sul mondo dei prestigiatori e cercando di dimostrare, anche con esperimenti pratici, che l'arte magica ha la stessa dignità delle altre forme di spettacolo e di molte discipline scientifiche.
Con Francesco Guglieri e Viola Nicolucci
Modera Michele Bellone
Siamo sempre più esposti al trauma, sia per esperienza diretta sia per la sua costante presenza nel flusso di notizie in cui ogni giorno siamo immersi. Traumi individuali e traumi collettivi, esperienze drammatiche che lasciano segni nella memoria e influenzano la nostra percezione di fatti ed eventi. Eppure, tanto più il trauma è presente nel nostro quotidiano, tanto più il modo in cui viene raccontato rischia di diventare da un lato semplicistico e riduttivo, dall’altro totalizzante, come se il presente e il futuro fossero sempre definiti dai traumi del passato. Un buon modo per interrogarsi sulla narrazione del trauma è rivolgersi ai mondi del cinema, della letteratura e dei videogiochi, come faremo con lo scrittore ed editor Francesco Guglieri e la psicologa Viola Nicolucci, in cerca di riflessioni, idee e nuove strade da esplorare.
Modera Michele Bellone
Siamo sempre più esposti al trauma, sia per esperienza diretta sia per la sua costante presenza nel flusso di notizie in cui ogni giorno siamo immersi. Traumi individuali e traumi collettivi, esperienze drammatiche che lasciano segni nella memoria e influenzano la nostra percezione di fatti ed eventi. Eppure, tanto più il trauma è presente nel nostro quotidiano, tanto più il modo in cui viene raccontato rischia di diventare da un lato semplicistico e riduttivo, dall’altro totalizzante, come se il presente e il futuro fossero sempre definiti dai traumi del passato. Un buon modo per interrogarsi sulla narrazione del trauma è rivolgersi ai mondi del cinema, della letteratura e dei videogiochi, come faremo con lo scrittore ed editor Francesco Guglieri e la psicologa Viola Nicolucci, in cerca di riflessioni, idee e nuove strade da esplorare.
ESCAPE ROOM - Vinci contro il fumo!
Con Alessandro Vitale e Valentina Fajner
A cura di Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con MUSME
Dove: MUSME
Escape Smoke - Vinci contro il fumo è una escape room digitale dedicata al tabacco e a nuovi device del fumo. Scopri cosa si nasconde dietro una sigaretta e... scappa!
Per famiglie, ragazze e ragazzi dai 13 ai 16 anni
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Con Alessandro Vitale e Valentina Fajner
A cura di Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con MUSME
Dove: MUSME
Escape Smoke - Vinci contro il fumo è una escape room digitale dedicata al tabacco e a nuovi device del fumo. Scopri cosa si nasconde dietro una sigaretta e... scappa!
Per famiglie, ragazze e ragazzi dai 13 ai 16 anni
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
RIUSCIREMO A CURARE IL CANCRO?
Risponde Alessandro Carrer
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione AIRC
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Alessandro Carrer
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione AIRC
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Piero Bianucci
Modera Massimo Polidoro
La creatività è tra le doti più misteriose del cervello. Sfugge alle misure degli psicologi, non sempre è in rapporto con l’intelligenza, assume aspetti molto diversi nell’arte e nella scienza. C’è la creatività “forte” di Picasso o di Einstein, mossa da un pensiero divergente, capace di rovesciare il punto di vista su un pro- blema, o per dirla con Kuhn, di cambiare un paradigma. Le immense fortune messe insieme da Bill Gates, Jeff Bezos e Elon Musk sono invece frutto di una creatività di tipo diverso, che assembla in modo nuovo l’esistente, capace di intravedere scenari futuri. Si nasce creativi o lo si diventa? È questo l'interrogativo intorno a cui si muove il libro di Piero Bianucci, "Creativi si nasce o si diventa?" (Edizioni Dedalo). Pur senza negare la componente genetica, la plasticità del cervello messa in evidenza dalle ricerche più recenti suggerisce che in parte la creatività si possa imparare. Un ambiente stimolante formato da altre persone creative, la libertà di muoversi nelle direzioni più varie ab- bassando il proprio livello di inibizione (che trasforma la cultura dominante in un freno alla creatività forte) e di lasciarsi guidare, nella ricerca scientifica o estetica, dalla curiosità e dal divertimento: tutti questi elementi sono potenti motori di creatività. E non dimentichiamo che Einstein, con il suo caratteristico understatement, diceva: «Creatività è saper nascondere le proprie fonti».
Modera Massimo Polidoro
La creatività è tra le doti più misteriose del cervello. Sfugge alle misure degli psicologi, non sempre è in rapporto con l’intelligenza, assume aspetti molto diversi nell’arte e nella scienza. C’è la creatività “forte” di Picasso o di Einstein, mossa da un pensiero divergente, capace di rovesciare il punto di vista su un pro- blema, o per dirla con Kuhn, di cambiare un paradigma. Le immense fortune messe insieme da Bill Gates, Jeff Bezos e Elon Musk sono invece frutto di una creatività di tipo diverso, che assembla in modo nuovo l’esistente, capace di intravedere scenari futuri. Si nasce creativi o lo si diventa? È questo l'interrogativo intorno a cui si muove il libro di Piero Bianucci, "Creativi si nasce o si diventa?" (Edizioni Dedalo). Pur senza negare la componente genetica, la plasticità del cervello messa in evidenza dalle ricerche più recenti suggerisce che in parte la creatività si possa imparare. Un ambiente stimolante formato da altre persone creative, la libertà di muoversi nelle direzioni più varie ab- bassando il proprio livello di inibizione (che trasforma la cultura dominante in un freno alla creatività forte) e di lasciarsi guidare, nella ricerca scientifica o estetica, dalla curiosità e dal divertimento: tutti questi elementi sono potenti motori di creatività. E non dimentichiamo che Einstein, con il suo caratteristico understatement, diceva: «Creatività è saper nascondere le proprie fonti».
Con Sir Michael Marmot
introduce: Fabio Turone
(con traduzione simultanea)
Non basta puntare sulla medicina più innovativa e sulla ricerca scientifica avanzata per far vivere meglio e più a lungo le persone. La pandemia ci ha dimostrato quanto essenziale sia l'organizzazione della medicina sul territorio e la visione generale dell'assistenza e della cura. Uno dei più noti epidemiologi ed esperti di salute pubblica ci spiegherà a che cosa somiglierà la medicina di domani e a cosa, invece, dovremmo ambire come cittadini.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
introduce: Fabio Turone
(con traduzione simultanea)
Non basta puntare sulla medicina più innovativa e sulla ricerca scientifica avanzata per far vivere meglio e più a lungo le persone. La pandemia ci ha dimostrato quanto essenziale sia l'organizzazione della medicina sul territorio e la visione generale dell'assistenza e della cura. Uno dei più noti epidemiologi ed esperti di salute pubblica ci spiegherà a che cosa somiglierà la medicina di domani e a cosa, invece, dovremmo ambire come cittadini.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Marco Ferrazzoli
Modera Lorenzo Montali
La comparsa di un nuovo virus su scala globale ha amplificato le fragilità delle nostre comunità e ha catalizzato mutamenti sociali, culturali ed economici radicali. Allo stesso tempo, ha generato una circolazione rapida, massiccia e incontrollata di informazioni che ha messo in discussione il ruolo della scienza e la sua capacità di comunicare: un’infodemia di cui le fake news sono solo la forma più distruttiva. I toni della narrazione che leggiamo sui media richiamano spesso quelli di una guerra; sono diventate di uso comune parole nuove o dimenticate, come paziente zero, quarantena, spillover, coprifuoco, droplet, green pass, morbilità; i numeri della pandemia (contagi, decessi, guarigioni) polarizzano la nostra attenzione, disorientati come siamo da voci contrastanti e non sempre autorevoli. Ripercorrere le tappe della prima pandemia al tempo dei social e imparare dall’esperienza, come raccontano Marco Ferrazzoli e Giovanni Maga nel libro "Pandemia e infodemia" (Zanichelli) - può spronarci a ripensare il rapporto tra chi fa ricerca e chi lavora nella comunicazione, per affrontare in modo più consapevole le emergenze future.
Modera Lorenzo Montali
La comparsa di un nuovo virus su scala globale ha amplificato le fragilità delle nostre comunità e ha catalizzato mutamenti sociali, culturali ed economici radicali. Allo stesso tempo, ha generato una circolazione rapida, massiccia e incontrollata di informazioni che ha messo in discussione il ruolo della scienza e la sua capacità di comunicare: un’infodemia di cui le fake news sono solo la forma più distruttiva. I toni della narrazione che leggiamo sui media richiamano spesso quelli di una guerra; sono diventate di uso comune parole nuove o dimenticate, come paziente zero, quarantena, spillover, coprifuoco, droplet, green pass, morbilità; i numeri della pandemia (contagi, decessi, guarigioni) polarizzano la nostra attenzione, disorientati come siamo da voci contrastanti e non sempre autorevoli. Ripercorrere le tappe della prima pandemia al tempo dei social e imparare dall’esperienza, come raccontano Marco Ferrazzoli e Giovanni Maga nel libro "Pandemia e infodemia" (Zanichelli) - può spronarci a ripensare il rapporto tra chi fa ricerca e chi lavora nella comunicazione, per affrontare in modo più consapevole le emergenze future.
Incontro Streaming
Con Michael Mann
Modera Rudi Bressa
In questo esclusivo dialogo tra Michael Mann climatologolo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, scopriremo come si sta evolvendo la ricerca sui cambiamenti climatici e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ma verrà affrontato un altro aspetto essenziale, che sta ritardando l'azione nei confronti della crisi climatica, ovvero l'inattivismo: cos'è, chi c'è dietro e quali sono le strategie per accelerare e adottare le soluzioni per un mondo carbon neutral. Un'intervento unico nel suo genere che ci aiuterà a guardare al di là di dati e rapporti scientifici.
Con Michael Mann
Modera Rudi Bressa
In questo esclusivo dialogo tra Michael Mann climatologolo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, scopriremo come si sta evolvendo la ricerca sui cambiamenti climatici e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ma verrà affrontato un altro aspetto essenziale, che sta ritardando l'azione nei confronti della crisi climatica, ovvero l'inattivismo: cos'è, chi c'è dietro e quali sono le strategie per accelerare e adottare le soluzioni per un mondo carbon neutral. Un'intervento unico nel suo genere che ci aiuterà a guardare al di là di dati e rapporti scientifici.
Con Donato Giovannelli, JacopoPasotti, Elisa Palazzi
Modera Rudi Bressa
Dall'Artico all'Antartide i ghiacci del pianeta sono in crisi, mostrando risposte ai cambiamenti climatici diverse, e spesso estreme, che in altri luoghi del pianeta. Studiarli e monitorarli sarà fondamentale per avere una finestra aperta sul domani. Dal permafrost ai batteri estremofili, dalla fusione dei ghiacciai nelle Alpi e alle catene più elevate del pianeta, i ricercatori riescono a ricostruire il clima del passato per prevedere quello del futuro. Donato Giovannelli, ricercatore presso l'Università di Napoli "Federico II", e specializzato nello studio della vita in ambienti estremi, mostrerà come questi siano alla base dell'astrobiologia e della ricerca per nuove soluzioni biotecnologiche per un'economia più verde. Con Elisa Palazzi, climatologa e professoressa associata presso l’Università degli studi di Torino dove insegna Fisica del Clima, capiremo qual è lo stato di salute dei ghiacciai alpini e come la ricerca stia tentando di tradurne i segnali fisici e biologici. JacopoPasotti, giornalista e comunicatore scientifico ci darà infine una panoramica dei ghiacci del pianeta, dall’Artico all’Antartide, passando per l’Himalaya, per svelarne segreti e dinamiche nascoste.
Modera Rudi Bressa
Dall'Artico all'Antartide i ghiacci del pianeta sono in crisi, mostrando risposte ai cambiamenti climatici diverse, e spesso estreme, che in altri luoghi del pianeta. Studiarli e monitorarli sarà fondamentale per avere una finestra aperta sul domani. Dal permafrost ai batteri estremofili, dalla fusione dei ghiacciai nelle Alpi e alle catene più elevate del pianeta, i ricercatori riescono a ricostruire il clima del passato per prevedere quello del futuro. Donato Giovannelli, ricercatore presso l'Università di Napoli "Federico II", e specializzato nello studio della vita in ambienti estremi, mostrerà come questi siano alla base dell'astrobiologia e della ricerca per nuove soluzioni biotecnologiche per un'economia più verde. Con Elisa Palazzi, climatologa e professoressa associata presso l’Università degli studi di Torino dove insegna Fisica del Clima, capiremo qual è lo stato di salute dei ghiacciai alpini e come la ricerca stia tentando di tradurne i segnali fisici e biologici. JacopoPasotti, giornalista e comunicatore scientifico ci darà infine una panoramica dei ghiacci del pianeta, dall’Artico all’Antartide, passando per l’Himalaya, per svelarne segreti e dinamiche nascoste.
FUNZIONA LA FUSIONE NUCLEARE E LA POTREMO USARE?
Risponde Piero Martin
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Piero Martin
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Adelino Cattani
Modera Daniele Mont D'Arpizio
«Conosciamo le regole del calcio, ma non abbiamo una padronanza nemmeno paragonabile delle regole del discutere, un gioco molto più vitale. E mentre sappiamo giudicare di testa nostra le prestazioni in campo di un calciatore, non sappiamo valutare, con altrettanta autonomia di giudizio, le prestazioni di due che discutono. Una volta tanto, facciamo diventare oggetto di dibattito il dibattito stesso. Riflettiamo sulle sue mosse e le sue regole». A vent'anni dall'uscita di "Botta e risposta" (Dino Audino Editore) torna, in un'edizione aggiornata, il libro di culto che ha reintrodotto l'arte della disputa nel nostro Paese. Adelino Cattani non si limita a definire cosa sia un dibattito regolamentato, ma suggerisce schemi argomentativi tipici, mosse prevalenti (nel duplice senso di più frequenti e più forti) e criteri di valutazione utili per mettere in difficoltà l'interlocutore e difendersi dagli attacchi verbali.
Modera Daniele Mont D'Arpizio
«Conosciamo le regole del calcio, ma non abbiamo una padronanza nemmeno paragonabile delle regole del discutere, un gioco molto più vitale. E mentre sappiamo giudicare di testa nostra le prestazioni in campo di un calciatore, non sappiamo valutare, con altrettanta autonomia di giudizio, le prestazioni di due che discutono. Una volta tanto, facciamo diventare oggetto di dibattito il dibattito stesso. Riflettiamo sulle sue mosse e le sue regole». A vent'anni dall'uscita di "Botta e risposta" (Dino Audino Editore) torna, in un'edizione aggiornata, il libro di culto che ha reintrodotto l'arte della disputa nel nostro Paese. Adelino Cattani non si limita a definire cosa sia un dibattito regolamentato, ma suggerisce schemi argomentativi tipici, mosse prevalenti (nel duplice senso di più frequenti e più forti) e criteri di valutazione utili per mettere in difficoltà l'interlocutore e difendersi dagli attacchi verbali.
Con Luigi Ferrajoli
Modera Elisabetta Tola
La modifica dell’Articolo 9 della Costituzione italiana ha introdotto un cambiamento molto significativo nella nostra legislazione, inserendo per la prima volta il concetto di tutela della biodiversità e degli ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni”. È un passo avanti molto importante che avrà conseguenze concrete in tanti progetti di sviluppo e di ricerca. C’è però una proposta ancora più ambiziosa che arriva dalla Scuola “Costituente Terra” e che propone di lavorare alla costruzione di una vera e propria Costituzione della Terra che istituisca un “demanio planetario a tutela dei beni vitali della natura” per assicurare la pace e, prima ancora, la vivibilità del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità”. Un’utopia? Forse, ma la vera utopia, scrive il filosofo Ferrajoli, è l’idea che la realtà possa rimanere così com’è e che si possa continuare a a fondare le nostre democrazie sullo sviluppo ecologicamente insostenibile delle nostre economie.
Modera Elisabetta Tola
La modifica dell’Articolo 9 della Costituzione italiana ha introdotto un cambiamento molto significativo nella nostra legislazione, inserendo per la prima volta il concetto di tutela della biodiversità e degli ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni”. È un passo avanti molto importante che avrà conseguenze concrete in tanti progetti di sviluppo e di ricerca. C’è però una proposta ancora più ambiziosa che arriva dalla Scuola “Costituente Terra” e che propone di lavorare alla costruzione di una vera e propria Costituzione della Terra che istituisca un “demanio planetario a tutela dei beni vitali della natura” per assicurare la pace e, prima ancora, la vivibilità del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità”. Un’utopia? Forse, ma la vera utopia, scrive il filosofo Ferrajoli, è l’idea che la realtà possa rimanere così com’è e che si possa continuare a a fondare le nostre democrazie sullo sviluppo ecologicamente insostenibile delle nostre economie.
Con Francesco Visioli
Modera Elisabetta Bernardi
Ogni anno, circa 70 milioni di persone si aggiungono alla popolazione mondiale. Se la crescita continua a questo ritmo, entro il 2050 si prevede che la popolazione raggiungerà i 9 miliardi e per nutrirla, avremo bisogno di produrre quasi il doppio del cibo che produciamo attualmente. Ma non sarà un’impresa da poco: utilizziamo già gran parte delle terre agricole, gli oceani sono sovra sfruttati, l’ambiente è inquinato e i cambiamenti climatici minacciano la produzione agricola. Oggi i prodotti di origine animale sono fonti quasi insostituibili di proteine di ottima qualità, di omega-3 a catena lunga, di ferro, zinco e calcio altamente assimilabili e di vitamina B12. Ma il nostro pianeta superaffollato, ci invita a guardare oltre e a cercare fonti alimentari alternative. È evidente che dobbiamo ridurre gli sprechi alimentari e rendere più efficiente la produzione di cibo. Ma qual è una soluzione possibile?
Modera Elisabetta Bernardi
Ogni anno, circa 70 milioni di persone si aggiungono alla popolazione mondiale. Se la crescita continua a questo ritmo, entro il 2050 si prevede che la popolazione raggiungerà i 9 miliardi e per nutrirla, avremo bisogno di produrre quasi il doppio del cibo che produciamo attualmente. Ma non sarà un’impresa da poco: utilizziamo già gran parte delle terre agricole, gli oceani sono sovra sfruttati, l’ambiente è inquinato e i cambiamenti climatici minacciano la produzione agricola. Oggi i prodotti di origine animale sono fonti quasi insostituibili di proteine di ottima qualità, di omega-3 a catena lunga, di ferro, zinco e calcio altamente assimilabili e di vitamina B12. Ma il nostro pianeta superaffollato, ci invita a guardare oltre e a cercare fonti alimentari alternative. È evidente che dobbiamo ridurre gli sprechi alimentari e rendere più efficiente la produzione di cibo. Ma qual è una soluzione possibile?
Con Amedeo Balbi e Marco Ferrari
Modera Paola De Gobbi
Siamo soli nell'Universo? È una delle domande più affascinanti che l’umanità si sia mai posta. Gran parte delle opere di fantascienza si confronta con questo interrogativo, ma è una questione ben più ampia, che in definitiva ha a che fare con il posto che occupiamo nel cosmo. Ma se gli extraterrestri esistono, come potrebbero essere? Ci sono pochi dubbi, infatti, che le leggi della fisica e della chimica siano valide sulla Terra come su altri pianeti, che un corpo cada con una certa accelerazione di gravità e che due elementi chimici possano unirsi con legami particolari anche su corpi celesti che orbitano intorno a una stella aliena. Il fatto è che non abbiamo le stesse certezze per la biologia. Anche se con declinazioni diverse, avremo sempre prede e predatori? Le loro dinamiche saranno le stesse che osserviamo sulla Terra? E la cellula, la base della vita, è proprio così indispensabile per creare corpi di dimensioni sempre maggiori? Tante domande capaci di far viaggiare la fantasia tra le stelle, pur restando con i piedi ben ancorati ai fatti della scienza, da affrontare in compagnia dell'astrofisico Amedeo Balbi (autore di "Inseguendo un raggio di luce", Rizzoli) e del giornalista scientifico Marco Ferrari (autore di "Come costruire un alieno", Codice Edizioni).
Modera Paola De Gobbi
Siamo soli nell'Universo? È una delle domande più affascinanti che l’umanità si sia mai posta. Gran parte delle opere di fantascienza si confronta con questo interrogativo, ma è una questione ben più ampia, che in definitiva ha a che fare con il posto che occupiamo nel cosmo. Ma se gli extraterrestri esistono, come potrebbero essere? Ci sono pochi dubbi, infatti, che le leggi della fisica e della chimica siano valide sulla Terra come su altri pianeti, che un corpo cada con una certa accelerazione di gravità e che due elementi chimici possano unirsi con legami particolari anche su corpi celesti che orbitano intorno a una stella aliena. Il fatto è che non abbiamo le stesse certezze per la biologia. Anche se con declinazioni diverse, avremo sempre prede e predatori? Le loro dinamiche saranno le stesse che osserviamo sulla Terra? E la cellula, la base della vita, è proprio così indispensabile per creare corpi di dimensioni sempre maggiori? Tante domande capaci di far viaggiare la fantasia tra le stelle, pur restando con i piedi ben ancorati ai fatti della scienza, da affrontare in compagnia dell'astrofisico Amedeo Balbi (autore di "Inseguendo un raggio di luce", Rizzoli) e del giornalista scientifico Marco Ferrari (autore di "Come costruire un alieno", Codice Edizioni).
Con Maria Rescigno
Modera Margherita Fronte
In collaborazione con la Fondazione Pezcoller
Con i suoi studi sul microbiota intestinale e, più in generale, sulla relazione tra microambiente e cellule, Maria Rescigno ha aperto una nuova strada nella cura del cancro. Con lei parleremo delle direzioni che prenderà la ricerca futura in questo settore e del ruolo che potranno giocare, in questa battaglia contro un male che ancora miete troppe vittime, i filoni di ricerca più innovativi come quelli sul ruolo del sistema immunitario e sui farmaci immunoterapici.
Modera Margherita Fronte
In collaborazione con la Fondazione Pezcoller
Con i suoi studi sul microbiota intestinale e, più in generale, sulla relazione tra microambiente e cellule, Maria Rescigno ha aperto una nuova strada nella cura del cancro. Con lei parleremo delle direzioni che prenderà la ricerca futura in questo settore e del ruolo che potranno giocare, in questa battaglia contro un male che ancora miete troppe vittime, i filoni di ricerca più innovativi come quelli sul ruolo del sistema immunitario e sui farmaci immunoterapici.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Nicola Nurra
Modera Stefano Bertacchi
Pensate a un acquario domestico ricco di decine di specie che avete curato per mesi. Poi un giorno iniziate a introdurre nell’acquario specie nuove, che si alimentano di quelle presenti e non hanno nessuno che le predi. In più manomettete la pompa dell’acqua, facendo calare il livello di ossigeno e modificando il pH. Infine decidete di riempire quell’acquario di sporcizie, buste e imballaggi, fino a quando dei pesci presenti all’inizio non saranno sopravvissuti che due o tre. Ecco, per quanto folle possa sembrare, questo è ciò che abbiamo fatto alla flora e alla fauna marina e terrestre nell’arco di poco più di un secolo. Eppure non è troppo tardi per rimediare. Nicola Nurra ci conduce nel Plasticene: la nostra epoca. Un momento storico senza precedenti, in cui un prodotto inesistente fino alla sua introduzione da parte dell'uomo – la plastica –, si è imposto in pochissimo tempo come una tra le più pericolose minacce per la sopravvivenza di specie animali, piante ed ecosistemi. A partire dalla sua esperienza di biologo marino e dagli incontri fatti con scienziati che indagano lo scioglimento dei ghiacci polari e la diminuzione della corrente del Golfo, le isole di plastica galleggianti e lo sbiancamento delle barriere coralline, Nurra, autore di "Plasticene" (il Saggiatore), ci introduce ai preoccupanti scenari climatici di domani; a ciò che irrimediabilmente succederà se non interveniamo subito. Ma il suo è anche il racconto di chi a questo «irrimediabile» si oppone: di chi da anni fa informazione sul tema; di chi progetta sistemi di analisi della biosfera sempre più precisi; di chi lotta politicamente per intervenire sulle emissioni inquinanti. Plasticene è una narrazione scientifica allo stesso tempo inquietante e affascinante. Un campanello d’allarme cui però possiamo ancora dare risposta, riuscendo a salvare, insieme al pianeta, anche quella bizzarraspecie di mammiferi bipedi e onnivori che lo abita da qualche centinaio di migliaia di anni.
Modera Stefano Bertacchi
Pensate a un acquario domestico ricco di decine di specie che avete curato per mesi. Poi un giorno iniziate a introdurre nell’acquario specie nuove, che si alimentano di quelle presenti e non hanno nessuno che le predi. In più manomettete la pompa dell’acqua, facendo calare il livello di ossigeno e modificando il pH. Infine decidete di riempire quell’acquario di sporcizie, buste e imballaggi, fino a quando dei pesci presenti all’inizio non saranno sopravvissuti che due o tre. Ecco, per quanto folle possa sembrare, questo è ciò che abbiamo fatto alla flora e alla fauna marina e terrestre nell’arco di poco più di un secolo. Eppure non è troppo tardi per rimediare. Nicola Nurra ci conduce nel Plasticene: la nostra epoca. Un momento storico senza precedenti, in cui un prodotto inesistente fino alla sua introduzione da parte dell'uomo – la plastica –, si è imposto in pochissimo tempo come una tra le più pericolose minacce per la sopravvivenza di specie animali, piante ed ecosistemi. A partire dalla sua esperienza di biologo marino e dagli incontri fatti con scienziati che indagano lo scioglimento dei ghiacci polari e la diminuzione della corrente del Golfo, le isole di plastica galleggianti e lo sbiancamento delle barriere coralline, Nurra, autore di "Plasticene" (il Saggiatore), ci introduce ai preoccupanti scenari climatici di domani; a ciò che irrimediabilmente succederà se non interveniamo subito. Ma il suo è anche il racconto di chi a questo «irrimediabile» si oppone: di chi da anni fa informazione sul tema; di chi progetta sistemi di analisi della biosfera sempre più precisi; di chi lotta politicamente per intervenire sulle emissioni inquinanti. Plasticene è una narrazione scientifica allo stesso tempo inquietante e affascinante. Un campanello d’allarme cui però possiamo ancora dare risposta, riuscendo a salvare, insieme al pianeta, anche quella bizzarraspecie di mammiferi bipedi e onnivori che lo abita da qualche centinaio di migliaia di anni.
Con Andrea Ligabue e Matteo Bisanti
Un workshop In collaborazione con Play
POSTI DISPONIBILI PER QUESTO EVENTO: 20
Parlare di complessità è molto diverso che trovarsi ad affrontarla. Un gioco da tavolo, specialmente per chi non è un giocatore abituale, mette alla prova la nostra capacità di comprendere e gestire la complessità a partire dall'ascoltare e capire le regole, gli obbiettivi del gioco e pianificare strategie di azione. Nel corso della partita emergono poi ulteriori elementi che richiedono un continuo esame critico e una ripianificazione. In questo laboratorio i partecipanti dovranno apprendere le regole ed accettare la sfida ad un gioco da tavolo di medio-alta complessità.
Un workshop In collaborazione con Play
POSTI DISPONIBILI PER QUESTO EVENTO: 20
Parlare di complessità è molto diverso che trovarsi ad affrontarla. Un gioco da tavolo, specialmente per chi non è un giocatore abituale, mette alla prova la nostra capacità di comprendere e gestire la complessità a partire dall'ascoltare e capire le regole, gli obbiettivi del gioco e pianificare strategie di azione. Nel corso della partita emergono poi ulteriori elementi che richiedono un continuo esame critico e una ripianificazione. In questo laboratorio i partecipanti dovranno apprendere le regole ed accettare la sfida ad un gioco da tavolo di medio-alta complessità.
Con Matteo Serra
Modera Stefano Marcellini
La ricerca in fisica corre sempre più veloce, dallo studio di nuove particelle e di teorie in grado di descrivere ancora meglio l’universo, fino allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e alla descrizione accurata di fenomeni di forte attualità, come il cambiamento climatico e le pandemie. Il giornalista scientifico Matteo Serra racconta nel suo libro "Dove va la fisica?" (Codice Edizioni) le molteplici direzioni in cui sta andando la fisica contemporanea, affidandosi a undici brillanti ricercatrici e ricercatori, ai loro studi e alle loro esperienze personali. Un racconto corale da cui emerge anche una interessante riflessione sul significato di essere ricercatori in fisica oggi.
Modera Stefano Marcellini
La ricerca in fisica corre sempre più veloce, dallo studio di nuove particelle e di teorie in grado di descrivere ancora meglio l’universo, fino allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e alla descrizione accurata di fenomeni di forte attualità, come il cambiamento climatico e le pandemie. Il giornalista scientifico Matteo Serra racconta nel suo libro "Dove va la fisica?" (Codice Edizioni) le molteplici direzioni in cui sta andando la fisica contemporanea, affidandosi a undici brillanti ricercatrici e ricercatori, ai loro studi e alle loro esperienze personali. Un racconto corale da cui emerge anche una interessante riflessione sul significato di essere ricercatori in fisica oggi.
Investigation game
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Con Simonetta Di Pippo
Modera Luca Perri
Come sarà la "nuova frontiera" dell'umanità? In tanti sognano di viaggiare nel cosmo così come si va in vacanza, città spaziali, colonie su altri pianeti, progressi nella propulsione e un allungamento del ciclo di vita. Ma che cosa si aspetta realmente la scienza, relativamente all'esplorazione spaziale del mondo che verrà? E perché l'esplorazione del cosmo e il miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra sono tutt'altro che obiettivi antitetici? Un incontro speciale con l'astrofisica Simonetta Di Pippo, la "Signora italiana dello spazio", già Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico oltre che prima donna Direttore nella storia dell’ESA, oggi Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi, dove studierà anche gli aspetti economici della corsa allo spazio, che diventeranno sempre più importamnti negli anni a venire.
Modera Luca Perri
Come sarà la "nuova frontiera" dell'umanità? In tanti sognano di viaggiare nel cosmo così come si va in vacanza, città spaziali, colonie su altri pianeti, progressi nella propulsione e un allungamento del ciclo di vita. Ma che cosa si aspetta realmente la scienza, relativamente all'esplorazione spaziale del mondo che verrà? E perché l'esplorazione del cosmo e il miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra sono tutt'altro che obiettivi antitetici? Un incontro speciale con l'astrofisica Simonetta Di Pippo, la "Signora italiana dello spazio", già Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico oltre che prima donna Direttore nella storia dell’ESA, oggi Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi, dove studierà anche gli aspetti economici della corsa allo spazio, che diventeranno sempre più importamnti negli anni a venire.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Chiara Galeazzi
Modera Sergio Della Sala
La scoperta del vaccino anti-Covid non ha determinato la nascita dei no vax, ma è stato in questi ultimi anni che il movimento si è fatto più sentire, a volte in modo violento. Ma anche la maggioranza pro-vax ha alzato i toni verso lo schieramento opposto, rendendo sempre più complesso il dialogo. A partire dall'esperienza di Chiara Galeazzi con gli attacchi dei no vax durante la degenza in ospedale per un ictus, una riflessione con il Professor Sergio Della Sala sulla polarizzazione.
Modera Sergio Della Sala
La scoperta del vaccino anti-Covid non ha determinato la nascita dei no vax, ma è stato in questi ultimi anni che il movimento si è fatto più sentire, a volte in modo violento. Ma anche la maggioranza pro-vax ha alzato i toni verso lo schieramento opposto, rendendo sempre più complesso il dialogo. A partire dall'esperienza di Chiara Galeazzi con gli attacchi dei no vax durante la degenza in ospedale per un ictus, una riflessione con il Professor Sergio Della Sala sulla polarizzazione.
Con Alessandro Vitale
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi
Gestire un’epidemia è un compito tutt’altro che facile! Entra nella stanza dei bottoni, vesti i panni dellƏ presidentƏ della Repubblica di Eutopia e combatti una nuova infezione sconosciuta! E tu, cosa avresti fatto?
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi
Gestire un’epidemia è un compito tutt’altro che facile! Entra nella stanza dei bottoni, vesti i panni dellƏ presidentƏ della Repubblica di Eutopia e combatti una nuova infezione sconosciuta! E tu, cosa avresti fatto?
Con Carlo Barbante
Modera Elisa Palazzi
Nel libro di Carlo Barbante, "Scritto nel ghiaccio" (Il Mulino), partiamo per l’Antartide, un viaggio a più di tremila metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri di costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Il nostro bagaglio sarà costituito da tende, casse per il cibo, tonnellate di carburante per fornire energia elettrica al campo, strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio, contenitori per i campioni. Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire un archivio eccezionale in cui sono registrati i fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta - gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili; il ghiaccio diviene così una formidabile macchina del tempo per farci comprendere meglio i fenomeni in atto e forse prevedere quelli del futuro.
Modera Elisa Palazzi
Nel libro di Carlo Barbante, "Scritto nel ghiaccio" (Il Mulino), partiamo per l’Antartide, un viaggio a più di tremila metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri di costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Il nostro bagaglio sarà costituito da tende, casse per il cibo, tonnellate di carburante per fornire energia elettrica al campo, strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio, contenitori per i campioni. Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire un archivio eccezionale in cui sono registrati i fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta - gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili; il ghiaccio diviene così una formidabile macchina del tempo per farci comprendere meglio i fenomeni in atto e forse prevedere quelli del futuro.
Ospiti in via di definizione
Modera Federico Taddia
Nel 2022 Margherita Hack avrebbe compiuto 100 anni, e ne saranno trascorsi quasi 10 anni dalla sua scomparsa (giugno 2013). La sua eredità è ancora forte, il vuoto che ha lasciato nel mondo scientifico, e non solo in quello, grazie alla sua simpatia e al suo lavoro di divulgatrice, è ancora molto sentito. Un'occasione per ricordarla e per festeggiarne la memoria.
Modera Federico Taddia
Nel 2022 Margherita Hack avrebbe compiuto 100 anni, e ne saranno trascorsi quasi 10 anni dalla sua scomparsa (giugno 2013). La sua eredità è ancora forte, il vuoto che ha lasciato nel mondo scientifico, e non solo in quello, grazie alla sua simpatia e al suo lavoro di divulgatrice, è ancora molto sentito. Un'occasione per ricordarla e per festeggiarne la memoria.
Con Matteo Liuzzi e Niccolò Martin
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
E se un mattino d’estate il cielo cambiasse colore e l’aria diventasse improvvisamente irrespirabile? Non è l’inizio di un film di fantascienza ma è il principio di uno degli episodi più misteriosi e tragici della storia del nostro Paese. “Seveso. La Chernobyl d’Italia” è il nuovo podcast Audible Original di Matteo Liuzzi e Niccolò Martin con la voce di Massimo Polidoro che ricostruisce la storia della tragedia consumatasi tra le mura della fabbrica chimica ICMESA, che dalla mattina del 10 luglio del 1976 è balzata sotto l’occhio vigile dei media come la diretta responsabile della nube di diossina che ha causato la morte di animali e piante, gettando gli abitanti di Seveso nel panico e nel terrore.
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
E se un mattino d’estate il cielo cambiasse colore e l’aria diventasse improvvisamente irrespirabile? Non è l’inizio di un film di fantascienza ma è il principio di uno degli episodi più misteriosi e tragici della storia del nostro Paese. “Seveso. La Chernobyl d’Italia” è il nuovo podcast Audible Original di Matteo Liuzzi e Niccolò Martin con la voce di Massimo Polidoro che ricostruisce la storia della tragedia consumatasi tra le mura della fabbrica chimica ICMESA, che dalla mattina del 10 luglio del 1976 è balzata sotto l’occhio vigile dei media come la diretta responsabile della nube di diossina che ha causato la morte di animali e piante, gettando gli abitanti di Seveso nel panico e nel terrore.
Con Vito Tartamella
Modera Fabio Pagan
La NASA che annuncia d’aver trovato l’inferno su Mercurio. La rivista «Nature» che pubblica uno studio sui draghi. Il fondatore di Virgin, Richard Branson, che atterra nelle campagne di Londra a bordo di un finto UFO. E poi studi firmati da cani, gatti, criceti... e dal professor Stronzo Bestiale. Negli ultimi 150 anni riviste scientifiche, enti di ricerca e scienziati (compresi premi Nobel) di tutto il mondo hanno escogitato scherzi clamorosi. Nel suo libro "Il pollo di Marconi" (Edizioni Dedalo), Vito Tartamella li racconta per la prima volta: ironici e provocatori, spesso sono un modo per smascherare pregiudizi e stereotipi, portando a galla verità scientifiche (e umane) inaspettate.
Modera Fabio Pagan
La NASA che annuncia d’aver trovato l’inferno su Mercurio. La rivista «Nature» che pubblica uno studio sui draghi. Il fondatore di Virgin, Richard Branson, che atterra nelle campagne di Londra a bordo di un finto UFO. E poi studi firmati da cani, gatti, criceti... e dal professor Stronzo Bestiale. Negli ultimi 150 anni riviste scientifiche, enti di ricerca e scienziati (compresi premi Nobel) di tutto il mondo hanno escogitato scherzi clamorosi. Nel suo libro "Il pollo di Marconi" (Edizioni Dedalo), Vito Tartamella li racconta per la prima volta: ironici e provocatori, spesso sono un modo per smascherare pregiudizi e stereotipi, portando a galla verità scientifiche (e umane) inaspettate.
Con Valeria Barbi
Modera Rudi Bressa
La risposta alla domanda “Che cosa è la biodiversità” è, in apparenza, semplice. È tutto ciò che vive, dai batteri e dai funghi fino alle balenottere azzurre e alle sequoie. È un arazzo che avvolge il pianeta che ci ospita, composto da un numero incalcolabile di fili, di cui anche noi siamo parte e da cui dipendiamo per il cibo che mangiamo, l’aria e l’acqua. Da qualche secolo, però, abbiamo iniziato a strappare questa tela, prima con timidezza e adesso con un accanimento crescente, e ci siamo avvicinati a quelli che potrebbero essere punti di non ritorno, oltre i quali potrebbero aprirsi scenari molto pericolosi. Nel suo libro, "Che cos'è la biodiversità" (Edizioni Ambiente), Valeria Barbi spazia tra l’approfondimento scientifico e il racconto dei suoi viaggi nei cinque continenti per spiegare che cosa è la biodiversità e chiarirne l’importanza per le nostre economie e il benessere delle nostre società. E lasciarci un messaggio di ottimismo: siamo stati il problema, ma abbiamo gli strumenti per diventare la soluzione, e rigenerare la ricchezza della natura che abbiamo sciupato.
Modera Rudi Bressa
La risposta alla domanda “Che cosa è la biodiversità” è, in apparenza, semplice. È tutto ciò che vive, dai batteri e dai funghi fino alle balenottere azzurre e alle sequoie. È un arazzo che avvolge il pianeta che ci ospita, composto da un numero incalcolabile di fili, di cui anche noi siamo parte e da cui dipendiamo per il cibo che mangiamo, l’aria e l’acqua. Da qualche secolo, però, abbiamo iniziato a strappare questa tela, prima con timidezza e adesso con un accanimento crescente, e ci siamo avvicinati a quelli che potrebbero essere punti di non ritorno, oltre i quali potrebbero aprirsi scenari molto pericolosi. Nel suo libro, "Che cos'è la biodiversità" (Edizioni Ambiente), Valeria Barbi spazia tra l’approfondimento scientifico e il racconto dei suoi viaggi nei cinque continenti per spiegare che cosa è la biodiversità e chiarirne l’importanza per le nostre economie e il benessere delle nostre società. E lasciarci un messaggio di ottimismo: siamo stati il problema, ma abbiamo gli strumenti per diventare la soluzione, e rigenerare la ricchezza della natura che abbiamo sciupato.
Con Francesco Perrone e Giuseppe Costa
Modera Daniela Ovadia
In collaborazione con Fondazione AIRC
Anche nei Paesi in cui esiste un sistema sanitario nazionale pubblico, come l'Italia, vi sono persone che hanno un accesso più semplice alle cure mediche e altre che faticano. A determinare le diseguaglianze in salute contribuiscono altri fattori (sociali, economici e politici) sui quali dobbiamo intervenire per garantire a tutti un futuro migliore. Ne parliamo con Francesco Perrone, che si è occupato a lungo delle diseguaglianze in salute e ne analizziamo i possibili rimedi. .
Modera Daniela Ovadia
In collaborazione con Fondazione AIRC
Anche nei Paesi in cui esiste un sistema sanitario nazionale pubblico, come l'Italia, vi sono persone che hanno un accesso più semplice alle cure mediche e altre che faticano. A determinare le diseguaglianze in salute contribuiscono altri fattori (sociali, economici e politici) sui quali dobbiamo intervenire per garantire a tutti un futuro migliore. Ne parliamo con Francesco Perrone, che si è occupato a lungo delle diseguaglianze in salute e ne analizziamo i possibili rimedi. .
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Leopoldo Benacchio
Modera: Claudia di Giorgio
Come cambierà l’Astrofisica dunque nei prossimi anni? Scopriremo pianeti nuovi simili alla Terra e capiremo cosa è successo durante e subito dopo il Big Bang? Strapperemo all’energia oscura il suo impenetrabile segreto, o troveremo altri Universi? E ancora: che cosa useremo, nuovi telescopi, nuovi satelliti o la risposta verrà dagli acceleratori di particelle elementari qui sulla Terra? Non si tratta di fantascienza, ma di ipotesi e piani di lavoro cui si sta già lavorando perché ancora una volta, la scienza più antica guarda più avanti di tutti.
Modera: Claudia di Giorgio
Come cambierà l’Astrofisica dunque nei prossimi anni? Scopriremo pianeti nuovi simili alla Terra e capiremo cosa è successo durante e subito dopo il Big Bang? Strapperemo all’energia oscura il suo impenetrabile segreto, o troveremo altri Universi? E ancora: che cosa useremo, nuovi telescopi, nuovi satelliti o la risposta verrà dagli acceleratori di particelle elementari qui sulla Terra? Non si tratta di fantascienza, ma di ipotesi e piani di lavoro cui si sta già lavorando perché ancora una volta, la scienza più antica guarda più avanti di tutti.
Con Elisa Palazzi e Federico Taddia
Come sta realmente il Pianeta? Chi, giorno dopo giorno, fa davvero qualcosa per studiarlo, capirlo, aiutarlo? Il divulgatore Federico Taddia e la climatologa Elisa Palazzi hanno realizzato un podcast, “Bello Mondo” (Choramedia), che va alla ricerca di queste risposte, dando voce a chi alla Terra dedica competenza e passione. Un microfono rivolto alle eccellenze scientifiche impegnate nell’analizzare, comprendere e contrastare il global warming. Ricercatrici e ricercatori che tentano di offrire, ognuno del proprio campo, un contributo e un tassello nel segno della sostenibilità.
Come sta realmente il Pianeta? Chi, giorno dopo giorno, fa davvero qualcosa per studiarlo, capirlo, aiutarlo? Il divulgatore Federico Taddia e la climatologa Elisa Palazzi hanno realizzato un podcast, “Bello Mondo” (Choramedia), che va alla ricerca di queste risposte, dando voce a chi alla Terra dedica competenza e passione. Un microfono rivolto alle eccellenze scientifiche impegnate nell’analizzare, comprendere e contrastare il global warming. Ricercatrici e ricercatori che tentano di offrire, ognuno del proprio campo, un contributo e un tassello nel segno della sostenibilità.
Investigation game
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
COME SARÀ LA VECCHIAIA DEL FUTURO?
Risponde Carlotta Jarach
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Carlotta Jarach
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Davide Catenacci e Sergio Badino
Modera Massimo Polidoro
Topolino è una colonna storica del fumetto e, in maniera meritoria, da tempo è impegnato nella divulgazione, anche presso i ragazzi. Dopo avere trasformato Piero Angela in versione Disney, con il suo alter ego Peter Quarky, presentato durante il CICAP Fest 2019, quest'anno ci sarà una nuova sorpresa. Durante il Festival, infatti, sarà in edicola un numero con il primo tempo di “Topolino e il ritorno dell’uomo falena”, una storia in due parti, scritta da Sergio Badino, sul tema dello smascheramento delle fake news, un lungo articolo dedicato proprio al CICAP e un nuovo protagonista misterioso...
Modera Massimo Polidoro
Topolino è una colonna storica del fumetto e, in maniera meritoria, da tempo è impegnato nella divulgazione, anche presso i ragazzi. Dopo avere trasformato Piero Angela in versione Disney, con il suo alter ego Peter Quarky, presentato durante il CICAP Fest 2019, quest'anno ci sarà una nuova sorpresa. Durante il Festival, infatti, sarà in edicola un numero con il primo tempo di “Topolino e il ritorno dell’uomo falena”, una storia in due parti, scritta da Sergio Badino, sul tema dello smascheramento delle fake news, un lungo articolo dedicato proprio al CICAP e un nuovo protagonista misterioso...
Con Giulia Cuter e Giulia Perona
Modera Federica D'Auria
In collaborazione con AUDIBLE
Ci sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l'odio per i maschi. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già, invece: scienziate, donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell'uno o dell'altro modello? Giulia Cuter e Giulia Perona, autrici di "Le ragazze stanno bene" (Audible - Harper Collins), dipingono un mondo e un momento storico, il nostro, in cui le questioni “femministe” sono diventate ormai quotidiane, e non si deve più temere di non esserne all'altezza.
Modera Federica D'Auria
In collaborazione con AUDIBLE
Ci sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l'odio per i maschi. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già, invece: scienziate, donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell'uno o dell'altro modello? Giulia Cuter e Giulia Perona, autrici di "Le ragazze stanno bene" (Audible - Harper Collins), dipingono un mondo e un momento storico, il nostro, in cui le questioni “femministe” sono diventate ormai quotidiane, e non si deve più temere di non esserne all'altezza.
Con Daniele Mont D’Arpizio, Valentina Berengo e la redazione de Il Bo Live
Modera Elisabetta Tola
Pietro Greco è stato caporedattore a Il Bo Live dal 2018 a fine 2020. In poco meno di tre anni ha scritto centinaia di articoli, contribuendo spesso ad aprire riflessioni che anche oggi, a quasi due anni dalla sua scomparsa, sono capaci di illuminare la realtà che stiamo vivendo, quella della crisi ambientale e quella della crisi geopolitica, della necessità di lavorare per la pace e di costruire un futuro in cui la scienza sia componente centrale della conoscenza e guida per le scelte future. La redazione de Il Bo Live ha selezionato 50 articoli di Pietro Greco e li ha riorganizzati in un volume che presenta oggi per condividere con i lettori e le lettrici il pensiero, i punti di vista, le visioni e lo sguardo al futuro di quello che è stato, senza alcun dubbio, uno dei più illuminati e colti comunicatori e giornalisti scientifici degli ultimi decenni.
Modera Elisabetta Tola
Pietro Greco è stato caporedattore a Il Bo Live dal 2018 a fine 2020. In poco meno di tre anni ha scritto centinaia di articoli, contribuendo spesso ad aprire riflessioni che anche oggi, a quasi due anni dalla sua scomparsa, sono capaci di illuminare la realtà che stiamo vivendo, quella della crisi ambientale e quella della crisi geopolitica, della necessità di lavorare per la pace e di costruire un futuro in cui la scienza sia componente centrale della conoscenza e guida per le scelte future. La redazione de Il Bo Live ha selezionato 50 articoli di Pietro Greco e li ha riorganizzati in un volume che presenta oggi per condividere con i lettori e le lettrici il pensiero, i punti di vista, le visioni e lo sguardo al futuro di quello che è stato, senza alcun dubbio, uno dei più illuminati e colti comunicatori e giornalisti scientifici degli ultimi decenni.
Con Alessandro Salvador
Modera Michele Bellone
Immaginare il futuro è, soprattutto, una riflessione sul proprio presente e il proprio passato. In tempi di incertezza e crisi, lo sviluppo tecnologico e scientifico può ispirare scenari positivi o distopici. Nella Germania tra le due guerre, una società in crisi e profondamente polarizzata cercava di razionalizzare il rapido sviluppo scientifico di inizio Novecento. Sul piano letterario, questa immaginazione si concretizza negli Zukunftsromane (i “romanzi del futuro”); il cinema, dal canto suo, produce alcuni pilastri della fantascienza, tra cui il noto Metropolis e il meno noto La donna sulla Luna. Lo storico Alessandro Salvador racconta come, nella società polarizzata di Weimar, l’immaginario si divide tra la fiducia – residuo del positivismo – che lo sviluppo tecnico-scientifico porterà a un futuro prospero, e il pessimismo attorno al razionalismo de-umanizzante della scienza moderna.
Modera Michele Bellone
Immaginare il futuro è, soprattutto, una riflessione sul proprio presente e il proprio passato. In tempi di incertezza e crisi, lo sviluppo tecnologico e scientifico può ispirare scenari positivi o distopici. Nella Germania tra le due guerre, una società in crisi e profondamente polarizzata cercava di razionalizzare il rapido sviluppo scientifico di inizio Novecento. Sul piano letterario, questa immaginazione si concretizza negli Zukunftsromane (i “romanzi del futuro”); il cinema, dal canto suo, produce alcuni pilastri della fantascienza, tra cui il noto Metropolis e il meno noto La donna sulla Luna. Lo storico Alessandro Salvador racconta come, nella società polarizzata di Weimar, l’immaginario si divide tra la fiducia – residuo del positivismo – che lo sviluppo tecnico-scientifico porterà a un futuro prospero, e il pessimismo attorno al razionalismo de-umanizzante della scienza moderna.
Con Mitchell Valdes Sosa
Modera Sergio Della Sala
Che cos’è la misteriosa Havana Syndrome, quella serie di malesseri riscontrata nei diplomatici americani di stanza a Cuba, tra il 2016 e il 2017, ma in seguito anche in altre missioni di politici e diplomatici all'estero? Come è nata? E, soprattutto, esiste per davvero? Mitchell Valdés-Sosa, Direttore del “Cuban Center for Neuroscience”, discuterà con Sergio Della Sala, professore di neuroscienze cognitive all’Università di Edimburgo, le possibili cause di questo insolito fenomeno e gli aspetti scientifici, culturali e politici che lo caratterizzano.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Modera Sergio Della Sala
Che cos’è la misteriosa Havana Syndrome, quella serie di malesseri riscontrata nei diplomatici americani di stanza a Cuba, tra il 2016 e il 2017, ma in seguito anche in altre missioni di politici e diplomatici all'estero? Come è nata? E, soprattutto, esiste per davvero? Mitchell Valdés-Sosa, Direttore del “Cuban Center for Neuroscience”, discuterà con Sergio Della Sala, professore di neuroscienze cognitive all’Università di Edimburgo, le possibili cause di questo insolito fenomeno e gli aspetti scientifici, culturali e politici che lo caratterizzano.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dagli 8 anni in su
Postazione ad accesso libero, senza prenotazione
A cura dei prestigiatori del CICAP Fest in collaborazione con "Arcella Bella"
Giochi di prestigio, trucchi a partire da oggetti che abbiamo tutti i giorni, storie di maghi e maghe... questo e molto altro ci faranno conoscere i prestigiatori del CICAP Fest.
Postazione ad accesso libero, senza prenotazione
A cura dei prestigiatori del CICAP Fest in collaborazione con "Arcella Bella"
Giochi di prestigio, trucchi a partire da oggetti che abbiamo tutti i giorni, storie di maghi e maghe... questo e molto altro ci faranno conoscere i prestigiatori del CICAP Fest.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
L’UOMO DEL FUTURO SAPRÀ SUPERARE DISCRIMINAZIONI E RAZZISMO?
Risponde Bruno Gabriel Salvador Casara
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Bruno Gabriel Salvador Casara
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI:
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI:
Con Maria Cristina Villani
Modera Barbara Paknazar
Come sarebbe la nostra vita senza il pomodoro, la patata, il cacao o il mais? Senza i colori del girasole, il profumo del frangipani, la dolcezza dell’ananas? O senza gli abeti di Paneveggio, con i quali Stradivari ha costruito i suoi violini? La bellezza delle piante ha ispirato scrittori, pittori e poeti fin dall’antichità, così come gli scienziati sono rimasti affascinati dalla loro complessa evoluzione e dalle relazioni che hanno creato con gli animali, collaudate e affinate nel corso dei millenni. Con il suo libro "Ci vuole un fiore" (Codice Edizioni), Maria Cristina Villani esplora questi intrecci, fra ironia e stupore, svelando dettagli del regno vegetale che spesso non sono conosciuti, anche se li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.
Modera Barbara Paknazar
Come sarebbe la nostra vita senza il pomodoro, la patata, il cacao o il mais? Senza i colori del girasole, il profumo del frangipani, la dolcezza dell’ananas? O senza gli abeti di Paneveggio, con i quali Stradivari ha costruito i suoi violini? La bellezza delle piante ha ispirato scrittori, pittori e poeti fin dall’antichità, così come gli scienziati sono rimasti affascinati dalla loro complessa evoluzione e dalle relazioni che hanno creato con gli animali, collaudate e affinate nel corso dei millenni. Con il suo libro "Ci vuole un fiore" (Codice Edizioni), Maria Cristina Villani esplora questi intrecci, fra ironia e stupore, svelando dettagli del regno vegetale che spesso non sono conosciuti, anche se li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.
POTREMMO MAI POTENZIARE LA NOSTRA CAPACITA' DI MEMORIA?
Risponde Elena Carbone
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Elena Carbone
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Visita guidata per famiglie all'Orto botanico di Padova
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Con Daniele Modesto
Modera: Elisabetta Bernardi
La logica dell’agricoltura verticale è semplice: produrre più cibo su meno terra. E in tutta Europa, in particolare in Italia, stanno fiorendo vicino alle città edifici in cui si riesce a produrre ortaggi senza l’utilizzo del suolo, con pochissima acqua e dalle ottime qualità nutrizionali. Le fattorie verticali consentono infatti di risparmiare acqua ed energia, ridurre l’inquinamento, e fornire cibo sano. Perché in un ambiente controllato, le colture sono meno soggette ai capricci del clima, delle infestazioni e possono essere coltivate senza l’uso dei pesticidi. Un ambiente salutare per coltivare cibo vicino o dentro le città, che può ridurre significativamente quindi anche i costi e le emissioni dovute al trasporto. Gli ortaggi vengono impilati su più livelli, migliaia di LED a luce blu e rossa li illuminano dall’alto in modo uniforme e l’acqua con i nutrienti scorre a livello delle radici. Con le luci led si ha a disposizione lo stesso spettro di luci che fornisce il sole, ma si può modulare grazie all’intelligenza artificiale.
Modera: Elisabetta Bernardi
La logica dell’agricoltura verticale è semplice: produrre più cibo su meno terra. E in tutta Europa, in particolare in Italia, stanno fiorendo vicino alle città edifici in cui si riesce a produrre ortaggi senza l’utilizzo del suolo, con pochissima acqua e dalle ottime qualità nutrizionali. Le fattorie verticali consentono infatti di risparmiare acqua ed energia, ridurre l’inquinamento, e fornire cibo sano. Perché in un ambiente controllato, le colture sono meno soggette ai capricci del clima, delle infestazioni e possono essere coltivate senza l’uso dei pesticidi. Un ambiente salutare per coltivare cibo vicino o dentro le città, che può ridurre significativamente quindi anche i costi e le emissioni dovute al trasporto. Gli ortaggi vengono impilati su più livelli, migliaia di LED a luce blu e rossa li illuminano dall’alto in modo uniforme e l’acqua con i nutrienti scorre a livello delle radici. Con le luci led si ha a disposizione lo stesso spettro di luci che fornisce il sole, ma si può modulare grazie all’intelligenza artificiale.
Con Giorgio Manzi
Modera Silvano Fuso
Una volta si diceva che un Neanderthal, confuso tra la gente nel vagone di una metropolitana, non sarebbe stato riconosciuto. Giorgio Manzi, professore di Antropologia alla Sapienza-Università di Roma, smentisce categoricamente questa idea: "I Neanderthal erano esseri umani, nostri parenti stretti dal punto di vista anche dell’evoluzione, ma al tempo stesso erano diversi da noi". Lo dimostrano le innumerevoli prove scientifiche, molte delle quali ritrovate in Italia, che compongono la paleoantropologia, di cui Manzi è uno dei maggiori esperti al mondo e uno dei più grandi appassionati, come dimostra con il suo libro "L'ultimo Neanderthal racconta" (Il Mulino). "Sono un po’ Sherlock Holmes e un po’ viaggiatore del tempo", dice il professore. "E dopo avere analizzato dati ed elaborato immagini, provo a raccontare storie antichissime: storie che potrebbero assomigliare a un racconto delle nostre origini".
Modera Silvano Fuso
Una volta si diceva che un Neanderthal, confuso tra la gente nel vagone di una metropolitana, non sarebbe stato riconosciuto. Giorgio Manzi, professore di Antropologia alla Sapienza-Università di Roma, smentisce categoricamente questa idea: "I Neanderthal erano esseri umani, nostri parenti stretti dal punto di vista anche dell’evoluzione, ma al tempo stesso erano diversi da noi". Lo dimostrano le innumerevoli prove scientifiche, molte delle quali ritrovate in Italia, che compongono la paleoantropologia, di cui Manzi è uno dei maggiori esperti al mondo e uno dei più grandi appassionati, come dimostra con il suo libro "L'ultimo Neanderthal racconta" (Il Mulino). "Sono un po’ Sherlock Holmes e un po’ viaggiatore del tempo", dice il professore. "E dopo avere analizzato dati ed elaborato immagini, provo a raccontare storie antichissime: storie che potrebbero assomigliare a un racconto delle nostre origini".
Con Saverio Raimondo
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
"Un uomo va dal dottore" è l'inizio di tante barzellette; se poi quell'uomo è un ipocondriaco fa ancora più ridere. Saverio Raimondo è un comico ma soprattutto un ansioso, uno che quando starnutisce pensa subito di avere un cancro; e alle soglie dei 40 anni, dopo una pandemia globale e qualche disavventura, sente l'urgente bisogno di risposte scientifiche alla domanda "come sto?" e realizza un podcast Audible Original che presenterà al pubblico.
Modera Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
"Un uomo va dal dottore" è l'inizio di tante barzellette; se poi quell'uomo è un ipocondriaco fa ancora più ridere. Saverio Raimondo è un comico ma soprattutto un ansioso, uno che quando starnutisce pensa subito di avere un cancro; e alle soglie dei 40 anni, dopo una pandemia globale e qualche disavventura, sente l'urgente bisogno di risposte scientifiche alla domanda "come sto?" e realizza un podcast Audible Original che presenterà al pubblico.
Con Enzo Moretto
L'entomofagia è il regime alimentare che prevede gli insetti come alimento. È praticata in numerosi paesi al mondo, soprattutto in certe regioni dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina. Già oggi gli insetti completano i bisogni alimentari di due miliardi di persone e il loro utilizzo risale alla notte dei tempi. Secondo la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, in previsione di una probabile e nemmeno tanto lontana crisi alimentare, anche il mondo occidentale dovrebbe fare capo all’allevamento e al consumo d’insetti per soddisfare il crescente bisogno di proteine animali richiesto dai moderni modelli di alimentazione. Ne parliamo con l’entomologo Enzo Moretto, fondatore e direttore di Esapolis, uno fra gli insettari più importanti d’Europa.
L'entomofagia è il regime alimentare che prevede gli insetti come alimento. È praticata in numerosi paesi al mondo, soprattutto in certe regioni dell’Asia, dell’Africa e dell’America latina. Già oggi gli insetti completano i bisogni alimentari di due miliardi di persone e il loro utilizzo risale alla notte dei tempi. Secondo la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, in previsione di una probabile e nemmeno tanto lontana crisi alimentare, anche il mondo occidentale dovrebbe fare capo all’allevamento e al consumo d’insetti per soddisfare il crescente bisogno di proteine animali richiesto dai moderni modelli di alimentazione. Ne parliamo con l’entomologo Enzo Moretto, fondatore e direttore di Esapolis, uno fra gli insettari più importanti d’Europa.
C’È ANCORA QUALCOSA DA SCOPRIRE NELLA FISICA?
Risponde Stefano Marcellini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Stefano Marcellini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Leo Ortolani
Moderano Francesco Lancia e Luca Perri
Si possono contrastare le bufale e incoraggiare una mentalità scientifica con l'ironia e il fumetto? Sì, come dimostra Leo Ortolani, papà del celebre Rat-Man che quest’anno compie 25 anni, e autore anche di "Misterius", esempio perfetto di come sia possibile smontare bufale e falsi misteri con il sorriso.
Moderano Francesco Lancia e Luca Perri
Si possono contrastare le bufale e incoraggiare una mentalità scientifica con l'ironia e il fumetto? Sì, come dimostra Leo Ortolani, papà del celebre Rat-Man che quest’anno compie 25 anni, e autore anche di "Misterius", esempio perfetto di come sia possibile smontare bufale e falsi misteri con il sorriso.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Roberto Paura
È possibile una scienza in grado di conoscere i fatti del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, a partire dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha da sempre influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali. Roberto Paura, autore tra l'altro di "Occupare il futuro" (Codice Edizioni), racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma fa anche un passo ulteriore: delinea un manifesto che ci invita a usare questi strumenti per immaginare nuovi futuri possibili.
È possibile una scienza in grado di conoscere i fatti del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, a partire dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha da sempre influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali. Roberto Paura, autore tra l'altro di "Occupare il futuro" (Codice Edizioni), racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma fa anche un passo ulteriore: delinea un manifesto che ci invita a usare questi strumenti per immaginare nuovi futuri possibili.
Con Guido Barbujani
Dove: Palazzo Roncale, Rovigo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Più utile, forse, cercare di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Nel suo intervento, Guido Barbujani ci racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Dove: Palazzo Roncale, Rovigo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Più utile, forse, cercare di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Nel suo intervento, Guido Barbujani ci racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Con Armando Massarenti e Antonietta Mira
Modera Agnese Collino
La pandemia da coronavirus è accompagnata da una pandemia da coronadati da cui pure è necessario vaccinarsi al più presto. Come ogni pandemia, anche la pandemia dei dati è terribilmente infettiva, forse letale. Ha inondato le nostre vite in occasione dell’emergenza Covid-19 con ogni genere di tabelle, grafici, proiezioni statistiche, indicatori, algoritmi. Ma più aumenta il flusso dei dati, più si ha l’impressione che aumenti non la conoscenza, ma soltanto la confusione. Già da tempo però, senza che quasi ce ne accorgessimo, viviamo immersi nei dati. Come riuscire allora a stare a galla? Come salvarsi da questa invasione di numeri? E come ritrovare proprio attraverso i numeri il senso dell’orientamento? Il salvagente arriva dalla scienza dei dati, che gli autori di "La pandemia dei dati" (Mondadori Università) – una grande esperta di big data e un filosofo della scienza - considerano uno degli ambiti decisivi per lo sviluppo umano e la crescita economica delle società contemporanee. Pensare che la sola conoscenza dei numeri possa farci capire la realtà non è altro che un’illusione. “I dati hanno bisogno di essere interpretati – spiega Giorgio Parisi nella presentazione al volume - utilizzando un quadro concettuale opportuno che si basa su due pilastri: la matematica e la probabilità”. Scopo di questo volume è dunque quello di fornire al lettore, nella maniera più chiara possibile, una scatola degli attrezzi che gli permetta di orientarsi nel grande mondo dei dati, somministrando un vaccino sotto forma di anticorpi culturali il cui ingrediente fondamentale è il pensiero critico, inteso come sapere trasversale tra lo scientifico e l’umanistico. Le scienze statistiche e la teoria della probabilità offrono infatti una “palestra naturale” per il pensiero critico, oggi indispensabile all’individuo per aumentare la propria comprensione del mondo.
Modera Agnese Collino
La pandemia da coronavirus è accompagnata da una pandemia da coronadati da cui pure è necessario vaccinarsi al più presto. Come ogni pandemia, anche la pandemia dei dati è terribilmente infettiva, forse letale. Ha inondato le nostre vite in occasione dell’emergenza Covid-19 con ogni genere di tabelle, grafici, proiezioni statistiche, indicatori, algoritmi. Ma più aumenta il flusso dei dati, più si ha l’impressione che aumenti non la conoscenza, ma soltanto la confusione. Già da tempo però, senza che quasi ce ne accorgessimo, viviamo immersi nei dati. Come riuscire allora a stare a galla? Come salvarsi da questa invasione di numeri? E come ritrovare proprio attraverso i numeri il senso dell’orientamento? Il salvagente arriva dalla scienza dei dati, che gli autori di "La pandemia dei dati" (Mondadori Università) – una grande esperta di big data e un filosofo della scienza - considerano uno degli ambiti decisivi per lo sviluppo umano e la crescita economica delle società contemporanee. Pensare che la sola conoscenza dei numeri possa farci capire la realtà non è altro che un’illusione. “I dati hanno bisogno di essere interpretati – spiega Giorgio Parisi nella presentazione al volume - utilizzando un quadro concettuale opportuno che si basa su due pilastri: la matematica e la probabilità”. Scopo di questo volume è dunque quello di fornire al lettore, nella maniera più chiara possibile, una scatola degli attrezzi che gli permetta di orientarsi nel grande mondo dei dati, somministrando un vaccino sotto forma di anticorpi culturali il cui ingrediente fondamentale è il pensiero critico, inteso come sapere trasversale tra lo scientifico e l’umanistico. Le scienze statistiche e la teoria della probabilità offrono infatti una “palestra naturale” per il pensiero critico, oggi indispensabile all’individuo per aumentare la propria comprensione del mondo.
Con Geo il Giocoliere
A cura di Accatagliato
Per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Accesso libero, dagli 8 ai 12 anni
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
A cura di Accatagliato
Per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Accesso libero, dagli 8 ai 12 anni
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Con Rosita Gabbianelli
Modera Elisabetta Bernardi
Nel corso della nostra vita, alcuni geni possono essere messi a tacere o possono esprimersi. Esiste una sorta di interruttore, come quello della luce, che accende o spegne un gene, una caratteristica. E ad accendere o spegnere gli interruttori possono essere gli stili di vita, l’ambiente dove viviamo, l’inquinamento, l’esercizio fisico, ma anche ciò che mangiamo. Questi fattori riescono a variare la concentrazione di alcune piccole molecole all’interno della cellula che facilitano o ostacolano l’espressione di un gene. I geni quindi non sono sempre un destino, perché grazie a questo meccanismo, chiamato epigenetica, si riesce a cambiare il nostro destino, soprattutto quello delle generazioni future.
Modera Elisabetta Bernardi
Nel corso della nostra vita, alcuni geni possono essere messi a tacere o possono esprimersi. Esiste una sorta di interruttore, come quello della luce, che accende o spegne un gene, una caratteristica. E ad accendere o spegnere gli interruttori possono essere gli stili di vita, l’ambiente dove viviamo, l’inquinamento, l’esercizio fisico, ma anche ciò che mangiamo. Questi fattori riescono a variare la concentrazione di alcune piccole molecole all’interno della cellula che facilitano o ostacolano l’espressione di un gene. I geni quindi non sono sempre un destino, perché grazie a questo meccanismo, chiamato epigenetica, si riesce a cambiare il nostro destino, soprattutto quello delle generazioni future.
Con Giulia Rispoli (in collegamento)
Modera: Michele Bellone
Il cambiamento climatico si manifesta con dinamiche e modalità complesse, e su tempi più lunghi di quelli su cui siamo abituati a ragionare. Queste caratteristiche lo rendono un fenomeno difficile da raccontare, il che a sua volta ostacola la reale percezione del problema e la ricerca di soluzioni. Come possiamo parlarne in maniera più appropriata ed efficace? Una possibilità è di allargare lo sguardo, come faremo con la storica della scienza Giulia Rispoli, andando ad abbracciare l’intero Antropocene – di cui il cambiamento climatico è una delle tante componenti – e a riconoscerne i segnali biogeochimici, tecnologici e culturali. In cerca di una visione “dall’alto” che ci consenta di mettere meglio a fuoco i problemi causati dall’impatto antropico e le loro possibili soluzioni.
Modera: Michele Bellone
Il cambiamento climatico si manifesta con dinamiche e modalità complesse, e su tempi più lunghi di quelli su cui siamo abituati a ragionare. Queste caratteristiche lo rendono un fenomeno difficile da raccontare, il che a sua volta ostacola la reale percezione del problema e la ricerca di soluzioni. Come possiamo parlarne in maniera più appropriata ed efficace? Una possibilità è di allargare lo sguardo, come faremo con la storica della scienza Giulia Rispoli, andando ad abbracciare l’intero Antropocene – di cui il cambiamento climatico è una delle tante componenti – e a riconoscerne i segnali biogeochimici, tecnologici e culturali. In cerca di una visione “dall’alto” che ci consenta di mettere meglio a fuoco i problemi causati dall’impatto antropico e le loro possibili soluzioni.
Introduce Sergio Della Sala
Andrà a Valentina Petrini l’edizione 2022 del premio “In difesa della ragione”, il riconoscimento assegnato dal CICAP ai giornalisti che si distinguono con il loro lavoro nella promozione del pensiero razionale e scientifico. In genere, chi si spende a difesa delle evidenze scientifiche raramente riceve riconoscimenti. Andare contro la “pancia” del pubblico, dire che certe presunte cure miracolose non funzionano e che invece i vaccini salvano vite umane può essere molto difficile per chi fa comunicazione. Ci si inimica facilmente una parte del pubblico. È più facile assecondare le credenze irrazionali, fingersi paladini dei deboli, alimentando così truffe e pseudoscienza. Con il premio "In difesa della Ragione" il CICAP intende riconoscere il lavoro di chi contrasta la pseudoscienza.
Andrà a Valentina Petrini l’edizione 2022 del premio “In difesa della ragione”, il riconoscimento assegnato dal CICAP ai giornalisti che si distinguono con il loro lavoro nella promozione del pensiero razionale e scientifico. In genere, chi si spende a difesa delle evidenze scientifiche raramente riceve riconoscimenti. Andare contro la “pancia” del pubblico, dire che certe presunte cure miracolose non funzionano e che invece i vaccini salvano vite umane può essere molto difficile per chi fa comunicazione. Ci si inimica facilmente una parte del pubblico. È più facile assecondare le credenze irrazionali, fingersi paladini dei deboli, alimentando così truffe e pseudoscienza. Con il premio "In difesa della Ragione" il CICAP intende riconoscere il lavoro di chi contrasta la pseudoscienza.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Valentina Petrini
"Vado, vedo, racconto… e denuncio" è la filosofia di Valentina Petrini, vincitrice del premio "In difesa della Ragione 2022" conferitole dal CICAP. Il giornalismo è anche presa di posizioni, non esistono verità assolute, ma oggettive si. Tutto deve necessariamente partire dal viaggio. Andare dove le cose accadono, dare voce ai testimoni, incrociare le versioni, fare domande scomode a chi ha responsabilità… "Parleremo anche del grande tema della crisi del giornalismo" dice Petrini "che ha ormai del tutto scelto di cavalcare la polarizzazione, invece di combatterla. Un giornalismo che porta la colpa di aver taciuto su tante notizie fondamentali, a partire dall'ambiente, causando in concorso con i governi i ritardi culturali con cui ci troviamo a convivere oggi".
"Vado, vedo, racconto… e denuncio" è la filosofia di Valentina Petrini, vincitrice del premio "In difesa della Ragione 2022" conferitole dal CICAP. Il giornalismo è anche presa di posizioni, non esistono verità assolute, ma oggettive si. Tutto deve necessariamente partire dal viaggio. Andare dove le cose accadono, dare voce ai testimoni, incrociare le versioni, fare domande scomode a chi ha responsabilità… "Parleremo anche del grande tema della crisi del giornalismo" dice Petrini "che ha ormai del tutto scelto di cavalcare la polarizzazione, invece di combatterla. Un giornalismo che porta la colpa di aver taciuto su tante notizie fondamentali, a partire dall'ambiente, causando in concorso con i governi i ritardi culturali con cui ci troviamo a convivere oggi".
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Paolo Dario e Giuseppe Anerdi
Modera Elisabetta Tola
Da tempo, il sogno di realizzare creature artificiali simili a noi ha arricchito le speculazioni di filosofi, stimolato le sfide degli ingegneri, suscitato le preoccupazioni di sociologi e bioetici, esaltato la creatività di romanzieri e cineasti. Giuseppe Anerdi e Paolo Dario, autori di "Compagni di viaggio" (Codice Edizioni), propongono un viaggio, basato su esperienze e riflessioni del loro percorso di ricerca, alla scoperta di queste entità che stiamo costruendo. Le abbiamo scelte come “compagni di viaggio”, e con esse ci sforziamo di condividere ambizioni e speranze. Alla domanda su quale sarà il loro ruolo in una futura società composita, la risposta non può che essere ambigua: toccherà a noi plasmare e indirizzare i loro talenti, orientarne la formazione sociale e fornirgli un viatico di solidi principi morali.
Modera Elisabetta Tola
Da tempo, il sogno di realizzare creature artificiali simili a noi ha arricchito le speculazioni di filosofi, stimolato le sfide degli ingegneri, suscitato le preoccupazioni di sociologi e bioetici, esaltato la creatività di romanzieri e cineasti. Giuseppe Anerdi e Paolo Dario, autori di "Compagni di viaggio" (Codice Edizioni), propongono un viaggio, basato su esperienze e riflessioni del loro percorso di ricerca, alla scoperta di queste entità che stiamo costruendo. Le abbiamo scelte come “compagni di viaggio”, e con esse ci sforziamo di condividere ambizioni e speranze. Alla domanda su quale sarà il loro ruolo in una futura società composita, la risposta non può che essere ambigua: toccherà a noi plasmare e indirizzare i loro talenti, orientarne la formazione sociale e fornirgli un viatico di solidi principi morali.
Incontro Streaming
Con Lee McIntyre
Modera Massimo Polidoro
Il riscaldamento globale? Fluttuazioni climatiche naturali. I vaccini? Non servono, sono solo un business di big pharma. Il Covid? Non esiste, è una normale influenza… Si potrebbe continuare a lungo a elencare le affermazioni di chi attacca la verità e nega ogni valore al consenso scientifico e gli esempi di questo tipo sono ormai sempre più diffusi. Sui social, in TV, anche nelle nostre cerchie di amici, conoscenti e colleghi di lavoro i negazionisti scientifici sono ovunque. E ragionare con loro sembra inutile, visto che le loro argomentazioni sono del tutto irrazionali. Ma ignorarli sarebbe un errore, come ci spiega Lee McIntyre, Research Fellow al Center for Philosphy and History of Science della Boston University, oltre che autore di numerosi saggi sulla scienza e su chi la scienza la rifiuta.
Con Lee McIntyre
Modera Massimo Polidoro
Il riscaldamento globale? Fluttuazioni climatiche naturali. I vaccini? Non servono, sono solo un business di big pharma. Il Covid? Non esiste, è una normale influenza… Si potrebbe continuare a lungo a elencare le affermazioni di chi attacca la verità e nega ogni valore al consenso scientifico e gli esempi di questo tipo sono ormai sempre più diffusi. Sui social, in TV, anche nelle nostre cerchie di amici, conoscenti e colleghi di lavoro i negazionisti scientifici sono ovunque. E ragionare con loro sembra inutile, visto che le loro argomentazioni sono del tutto irrazionali. Ma ignorarli sarebbe un errore, come ci spiega Lee McIntyre, Research Fellow al Center for Philosphy and History of Science della Boston University, oltre che autore di numerosi saggi sulla scienza e su chi la scienza la rifiuta.
Con Giuseppe Stilo
Modera Francesco Grassi
Gli Ufo e ciò che gira loro intorno costituiscono uno dei grandi miti della cultura di massa contemporanea. Le credenze e le correnti cui ha dato vita l’ufologia presentano caratteristiche uniche e interessanti, che soltanto in tempi recenti hanno cominciato ad essere indagate da diverse discipline. Come sono sorti i miti degli Ufo e degli extraterrestri? A quali movimenti collettivi hanno dato origine queste convinzioni? E gli “avvistamenti” dei presunti Ufo sono sempre spiegabili con facilità, oppure c’è ancora spazio per una legittima controversia scientifica sulle cause di alcuni fenomeni? Giuseppe Stilo ha scritto un nuovo volume per il CICAP, intitolato per l'appunto "Alieni ma non troppo. Guida scettica all'ufologia", in cui presenta una rassegna di vasta portata che mette a fuoco gli elementi centrali dell’ufologia, rispettando la realtà dei fatti e il convincimento di chi continua a credere negli Ufo, nonostante la mancanza di una chiara evidenza.
Modera Francesco Grassi
Gli Ufo e ciò che gira loro intorno costituiscono uno dei grandi miti della cultura di massa contemporanea. Le credenze e le correnti cui ha dato vita l’ufologia presentano caratteristiche uniche e interessanti, che soltanto in tempi recenti hanno cominciato ad essere indagate da diverse discipline. Come sono sorti i miti degli Ufo e degli extraterrestri? A quali movimenti collettivi hanno dato origine queste convinzioni? E gli “avvistamenti” dei presunti Ufo sono sempre spiegabili con facilità, oppure c’è ancora spazio per una legittima controversia scientifica sulle cause di alcuni fenomeni? Giuseppe Stilo ha scritto un nuovo volume per il CICAP, intitolato per l'appunto "Alieni ma non troppo. Guida scettica all'ufologia", in cui presenta una rassegna di vasta portata che mette a fuoco gli elementi centrali dell’ufologia, rispettando la realtà dei fatti e il convincimento di chi continua a credere negli Ufo, nonostante la mancanza di una chiara evidenza.
Con Alexandra Borissova, Fabiana Zollo, Marta Ottaviani
Modera Daniela Ovadia
La disinformazione ha cause comuni, qualsiasi sia la sua origine. Dopo le fake news su Covid e vaccini è quanto accade con le vicende della guerra tra Russia e Ucraina. Ne parleremo con Alexandra Borissova, giornalista scientifica russa che racconterà come si può "disinformare" un intero Paese, con Fabiana Zollo, esperta di flussi informativi sui social media e con Marta Ottaviani, giornalista dell'Avvenire e autrice di "Brigate russe".
Modera Daniela Ovadia
La disinformazione ha cause comuni, qualsiasi sia la sua origine. Dopo le fake news su Covid e vaccini è quanto accade con le vicende della guerra tra Russia e Ucraina. Ne parleremo con Alexandra Borissova, giornalista scientifica russa che racconterà come si può "disinformare" un intero Paese, con Fabiana Zollo, esperta di flussi informativi sui social media e con Marta Ottaviani, giornalista dell'Avvenire e autrice di "Brigate russe".
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
MC: Francesco Lancia
Con Francesco De Carlo, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Daniele Fabbri - Chiara Galeazzi, Michela Giraud, Saverio Raimondo
La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perchè qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
Chi ci sarà? Ci saremo noi:
Francesco Lancia: autore radio televisivo, attore di improvvisazione teatrale, insegnante di scrittura comica e voce di Radio Deejay. Ha scritto il libro "Santi poeti e altri lavoratori autonomi" per Rizzoli.
Francesco De Carlo: autore, attore e stand up comedian di fama internazionale, voce di Radio Due. Ha uno spettacolo su Netflix ed è attualmente in tour in Italia con lo spettacolo "Limbo" e nel resto del mondo con lo spettacolo "Winning hearts and minds"
Chiara Galeazzi: scrittrice, autrice radio televisiva e voce di Radio Deejay. Scrive per molti protagonisti della scena comica Italiana e firma per Il Foglio, D di Repubblica e Domani. Presenta insieme a Filippo Ferrari “Prossimamente”, il primo podcast di Netflix Italia.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: una coppia di attori e comici Italiani. Dai programmi con la Gialappa's Band a Zelig passando per Quelli che il calcio e il cinema, sono anche voci di Radio due dove conducono il programma "Numeri Uni".
Michela Giraud: autrice, attrice, conduttrice tv e stand up comedian. Reduce da numerosi successi televisivi, è da poco uscito il suo primo special su Netflix dal titolo "Tutta la verità, lo giuro".
Saverio Raimondo: scrittore, autore, conduttore e stand up comedian. È stato uno dei primi comici italiani ad avere il suo special su Netflix. Autore di numerosi libri e firma per Repubblica e per Il Foglio, ha da poco rilasciato il suo podcast "Da uno bravo" per Audible.
Daniele Fabbri: attore, autore, standup comedian, fumettista e podcaster. Ha scritto numerosi fumetti di successo per Shockdom e Feltrinelli, e il suo podcast "Contiene Parolacce" è tra i più seguiti del web.
Con Francesco De Carlo, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Daniele Fabbri - Chiara Galeazzi, Michela Giraud, Saverio Raimondo
La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perchè qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
Chi ci sarà? Ci saremo noi:
Francesco Lancia: autore radio televisivo, attore di improvvisazione teatrale, insegnante di scrittura comica e voce di Radio Deejay. Ha scritto il libro "Santi poeti e altri lavoratori autonomi" per Rizzoli.
Francesco De Carlo: autore, attore e stand up comedian di fama internazionale, voce di Radio Due. Ha uno spettacolo su Netflix ed è attualmente in tour in Italia con lo spettacolo "Limbo" e nel resto del mondo con lo spettacolo "Winning hearts and minds"
Chiara Galeazzi: scrittrice, autrice radio televisiva e voce di Radio Deejay. Scrive per molti protagonisti della scena comica Italiana e firma per Il Foglio, D di Repubblica e Domani. Presenta insieme a Filippo Ferrari “Prossimamente”, il primo podcast di Netflix Italia.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase: una coppia di attori e comici Italiani. Dai programmi con la Gialappa's Band a Zelig passando per Quelli che il calcio e il cinema, sono anche voci di Radio due dove conducono il programma "Numeri Uni".
Michela Giraud: autrice, attrice, conduttrice tv e stand up comedian. Reduce da numerosi successi televisivi, è da poco uscito il suo primo special su Netflix dal titolo "Tutta la verità, lo giuro".
Saverio Raimondo: scrittore, autore, conduttore e stand up comedian. È stato uno dei primi comici italiani ad avere il suo special su Netflix. Autore di numerosi libri e firma per Repubblica e per Il Foglio, ha da poco rilasciato il suo podcast "Da uno bravo" per Audible.
Daniele Fabbri: attore, autore, standup comedian, fumettista e podcaster. Ha scritto numerosi fumetti di successo per Shockdom e Feltrinelli, e il suo podcast "Contiene Parolacce" è tra i più seguiti del web.
giugno
Dom. 5
- AULA MAGNA | Palazzo del Bo
- AUDITORIUM | Altinate
- AUDITORIUM | Orto Botanico
- AULA E | Palazzo del Bo
- AULA NIEVO | Palazzo del Bo
- CORTILE NUOVO | Palazzo del Bo
- CORTILE | Palazzo Moroni
- Palazzo Santo Stefano
- Piazza Eremitani
- SALA ANZIANI | Palazzo Moroni
- EXPERIENCE | LABORATORI
- Prog.Cronologico
Con Massimo Temporelli e Mao
Introduce Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
Quali sono le invenzioni che hanno cambiato la nostra specie? Il fisico e divulgatore Massimo Temporelli affronterà il tema in un podcast di Storielibere.fm per Audible di prossima pubblicazione e, tra gli episodi previsti, uno non poteva che riguardare la musica. In particolare, la chitarra, strumento nato già nella preistoria e che ha caratterizzato la vita di miliardi di persone negli ultimi secoli. Scopriremo l’evoluzione tecnica, musicale e sociale di questo straordinario strumento anche con la partecipazione del cantautore e musicista Mao.
Introduce Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
Quali sono le invenzioni che hanno cambiato la nostra specie? Il fisico e divulgatore Massimo Temporelli affronterà il tema in un podcast di Storielibere.fm per Audible di prossima pubblicazione e, tra gli episodi previsti, uno non poteva che riguardare la musica. In particolare, la chitarra, strumento nato già nella preistoria e che ha caratterizzato la vita di miliardi di persone negli ultimi secoli. Scopriremo l’evoluzione tecnica, musicale e sociale di questo straordinario strumento anche con la partecipazione del cantautore e musicista Mao.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Marco Malvaldi
Quando diciamo mare, spesso ci riferiamo alla nostra ultima vacanza. Noi ci siamo sforzati di rimanere concentrati, focalizzandoci su come questa grande fonte di energia possa essere sfruttata per produrre corrente elettrica pulita. L’energia, infatti, la si può trarre dalle onde, dalle correnti, dalle maree e persino dal gradiente di temperatura, ma non è, però, così semplice ricavare e trasformare l’energia di queste fonti. Spesso, infatti, è complesso e dispendioso. Negli ultimi anni, in diversi paesi del mondo, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione. Tra questi anche in Italia...
Quando diciamo mare, spesso ci riferiamo alla nostra ultima vacanza. Noi ci siamo sforzati di rimanere concentrati, focalizzandoci su come questa grande fonte di energia possa essere sfruttata per produrre corrente elettrica pulita. L’energia, infatti, la si può trarre dalle onde, dalle correnti, dalle maree e persino dal gradiente di temperatura, ma non è, però, così semplice ricavare e trasformare l’energia di queste fonti. Spesso, infatti, è complesso e dispendioso. Negli ultimi anni, in diversi paesi del mondo, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione. Tra questi anche in Italia...
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Silvio Garattini
Modera Michele Bellone
L’epidemia da Covid-19 e la discussione che si è sviluppata attorno alle licenze sui vaccini ci hanno drammaticamente mostrato che il nostro sistema economico, e in particolare l’istituto del brevetto e della proprietà intellettuale in campo medico, richiedono un prezzo alto in termini di monopoli e di diseguaglianze. È possibile immaginare un futuro in cui tutti possano godere dei frutti della scienza e della tecnologia eludendo il salato pedaggio che il mercato ci chiede? È possibile ripensare la brevettabilità di ciò che è necessario alla salute? Tra ricette immediatamente attuabili – purché la politica lo consenta – e soluzioni visionarie quasi ai limiti dell’utopia, la riflessione di un grande farmacologo su uno dei temi più urgenti del nostro tempo.
Modera Michele Bellone
L’epidemia da Covid-19 e la discussione che si è sviluppata attorno alle licenze sui vaccini ci hanno drammaticamente mostrato che il nostro sistema economico, e in particolare l’istituto del brevetto e della proprietà intellettuale in campo medico, richiedono un prezzo alto in termini di monopoli e di diseguaglianze. È possibile immaginare un futuro in cui tutti possano godere dei frutti della scienza e della tecnologia eludendo il salato pedaggio che il mercato ci chiede? È possibile ripensare la brevettabilità di ciò che è necessario alla salute? Tra ricette immediatamente attuabili – purché la politica lo consenta – e soluzioni visionarie quasi ai limiti dell’utopia, la riflessione di un grande farmacologo su uno dei temi più urgenti del nostro tempo.
Con Telmo Pievani
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Telmo Pievani, a chiusura del Festival, ci accompagna nell’avvincente storia di un’idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione. E, indubbiamente, ci riserverà ancora tante sorprese per il futuro...
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Telmo Pievani, a chiusura del Festival, ci accompagna nell’avvincente storia di un’idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione. E, indubbiamente, ci riserverà ancora tante sorprese per il futuro...
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Valentina Petrini e Diodato
Modera Massimo Polidoro
È l’unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l’Ilva: fin dalla fondazione un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia? La giornalista Valentina Petrini, autrice di "Il cielo oltre le polveri" (Solferino), e il cantautore Diodato, vincitore del Festival di Sanremo, sono cresciuti a Taranto, una città dove spesso le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Oggi Valentina e Diodato tornano idealmente sui luoghi della loro infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva e spiegare perché quella di Taranto non è una sfida locale, bensì globale. Strettamente connessa con la transizione ecologica che il mondo non può più rimandare
Modera Massimo Polidoro
È l’unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l’Ilva: fin dalla fondazione un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia? La giornalista Valentina Petrini, autrice di "Il cielo oltre le polveri" (Solferino), e il cantautore Diodato, vincitore del Festival di Sanremo, sono cresciuti a Taranto, una città dove spesso le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Oggi Valentina e Diodato tornano idealmente sui luoghi della loro infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva e spiegare perché quella di Taranto non è una sfida locale, bensì globale. Strettamente connessa con la transizione ecologica che il mondo non può più rimandare
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Rosario Rizzuto, Maria Pia Abbracchio, Romano Negrisoli
Modera: Fabio Turone
Con il sostegno di UNICREDIT
I fondi per la ricerca stanziati dal PNRR hanno obiettivi molto concreti: sono indirizzati soprattutto alla cosiddetta ricerca traslazionale, quella che deve portare le scoperte degli scienziati dai banconi dei laboratori e dalle aule delle università fino alle industrie e poi alle case dei cittadini. Inoltre puntano a sostenere i più giovani e a colmare il gap generazionale e geografico che affligge l'Italia. In che modo è strutturato l'intervento del PNRR nella ricerca scientifica? Riuscirà davvero a cambiare le carriere dei giovani ricercatori? Avrà effetto sulla scarsa propensione delle nostre aziende a investire in ricerca e sviluppo a livello nazionale?
Modera: Fabio Turone
Con il sostegno di UNICREDIT
I fondi per la ricerca stanziati dal PNRR hanno obiettivi molto concreti: sono indirizzati soprattutto alla cosiddetta ricerca traslazionale, quella che deve portare le scoperte degli scienziati dai banconi dei laboratori e dalle aule delle università fino alle industrie e poi alle case dei cittadini. Inoltre puntano a sostenere i più giovani e a colmare il gap generazionale e geografico che affligge l'Italia. In che modo è strutturato l'intervento del PNRR nella ricerca scientifica? Riuscirà davvero a cambiare le carriere dei giovani ricercatori? Avrà effetto sulla scarsa propensione delle nostre aziende a investire in ricerca e sviluppo a livello nazionale?
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Daniele Coen, Daniela Ovadia e Roberta Villa
Modera Sergio Della Sala
con il contributo incondizionato di Fondazione MSD
La comunicazione della medicina è tra le attività più complesse nell'ambito della comunicazione della scienza, perché deve fare i conti con aspetti tecnici che hanno un impatto importante a livello emotivo e sui meccanismi decisionali delle persone. Il modo con cui le conoscenze mediche vengono prodotte e poi disseminate ai vari livelli comporta però un certo grado di incertezza, in parte connaturato alla materia e in parte accresciuto dai meccanismi di produzione delle notizie. Questo incontro vuole portare il pubblico attraverso il percorso di generazione della notizia medica fino alla sua fruizione da parte di non specialisti, per mettere in luce i fenomeni distorsivi, presenti a tutti i livelli, e i possibili rimedi che anche il cittadino comune può mettere in atto.
Modera Sergio Della Sala
con il contributo incondizionato di Fondazione MSD
La comunicazione della medicina è tra le attività più complesse nell'ambito della comunicazione della scienza, perché deve fare i conti con aspetti tecnici che hanno un impatto importante a livello emotivo e sui meccanismi decisionali delle persone. Il modo con cui le conoscenze mediche vengono prodotte e poi disseminate ai vari livelli comporta però un certo grado di incertezza, in parte connaturato alla materia e in parte accresciuto dai meccanismi di produzione delle notizie. Questo incontro vuole portare il pubblico attraverso il percorso di generazione della notizia medica fino alla sua fruizione da parte di non specialisti, per mettere in luce i fenomeni distorsivi, presenti a tutti i livelli, e i possibili rimedi che anche il cittadino comune può mettere in atto.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Luciano Floridi
Modera Elisabetta Tola
La trasformazione sociale, economica, industriale che fa leva sull’Intelligenza artificiale non è una prospettiva futura: è il nostro presente, un presente che ci vede utilizzare, più o meno consapevolmente, strumenti di automazione in molti processi di ogni sorta. Armi autonome, robot aziendali, algoritmi che selezionano studenti, ricercatori, personale o che emettono sentenze e che decidono chi ha accesso ad alcune risorse e opportunità e chi rimane fuori. È estremamente importante che l’adozione di questi strumenti vada di pari passo con una riflessione collettiva e una consistente crescita culturale sulle opportunità, sulle possibilità e sui rischi posti da questo cambiamento.
Modera Elisabetta Tola
La trasformazione sociale, economica, industriale che fa leva sull’Intelligenza artificiale non è una prospettiva futura: è il nostro presente, un presente che ci vede utilizzare, più o meno consapevolmente, strumenti di automazione in molti processi di ogni sorta. Armi autonome, robot aziendali, algoritmi che selezionano studenti, ricercatori, personale o che emettono sentenze e che decidono chi ha accesso ad alcune risorse e opportunità e chi rimane fuori. È estremamente importante che l’adozione di questi strumenti vada di pari passo con una riflessione collettiva e una consistente crescita culturale sulle opportunità, sulle possibilità e sui rischi posti da questo cambiamento.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Andrea Berti
Un workshop CICAP per insegnanti (e per semplici curiosi)
Come si indagano i misteri? Nel corso di questo workshop verranno presentate alcune delle indagini svolte dal Comitato su fenomeni apparentemente misteriosi e inspiegabili. I partecipanti avranno quindi modo di immedesimarsi nel ruolo di “detective dell'insolito”, analizzare situazioni in diversi contesti, arricchire la propria “cassetta degli attrezzi” dell’indagatore scientifico e, grazie a spunti operativi pratici, alimentare nei rispettivi studenti - gli adulti di domani - il pensiero critico e razionale.
Un workshop CICAP per insegnanti (e per semplici curiosi)
Come si indagano i misteri? Nel corso di questo workshop verranno presentate alcune delle indagini svolte dal Comitato su fenomeni apparentemente misteriosi e inspiegabili. I partecipanti avranno quindi modo di immedesimarsi nel ruolo di “detective dell'insolito”, analizzare situazioni in diversi contesti, arricchire la propria “cassetta degli attrezzi” dell’indagatore scientifico e, grazie a spunti operativi pratici, alimentare nei rispettivi studenti - gli adulti di domani - il pensiero critico e razionale.
Conduce Alex Rusconi
Con Marco Aimone, Francesco Busani, Davide Calabrese, Raul Cremona, Silvia Lollino, Martin, Gaia Elisa Rossi
Dove: Orto Botanico, Auditorium
Torna l’appuntamento con il workshop di MAGIA (IX edizione), quest’anno intitolato “Lo scrigno dei segreti”. Un vero e proprio tesoro che nove professionisti della prestigiazione metteranno a disposizione degli iscritti, accantonando per un attimo le rigide regole che l’illusionismo impone. Quest’anno il “corpo docenti” del workshop è ancora più ricco, senza intaccare la qualità di questo appuntamento che, per la nona volta, vuole essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati all’arte dei prestigi che vogliono avvicinarsi a veri prestigiatori, attivi sul campo da molti anni e, in alcuni casi, volti televisivi e teatrali di rinomata esperienza.
A condurre l’appuntamento sarà anche quest’anno il direttore di MAGIA, la rivista italiana di cultura magica, Alex Rusconi che introdurrà uno per uno i docenti e trasporterà gli iscritti di magia in magia: confermata la presenza di tre professionisti che già lo scorso anno hanno attirato le simpatie del pubblico. Raul Cremona, attore, comico, presti- giatore e grande istrione, Davide Calabrese, regista, attore e cantante con la passione per l'illusionismo e Martin (al secolo Maurizio Di Martino), illusionista televisivo e re degli spettacoli sulle navi da crociera.
A loro si aggiungono Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino (uno dei club magici più antichi e rinomati dello stivale), Francesco Busani, noto mentalista e scrittore, Silvia Lollino, fresca partecipante al reality “Voglio essere un mago” (visto a settembre su Raidue e ora in replica su Rai Gulp), che si è fatta notare per la sua preparazione pratica e teorica e Gaia Elisa Rossi, giovane pre- stigiatrice talentuosa, già Campionessa italiana di Magia nel 2015. Un cast eterogeneo per un workshop che anche quest’anno si preannuncia ricco di sorprese, emozioni e soprat- tutto... magia. Siete pronti ad aprire lo “scrigno dei segreti”?
Con Marco Aimone, Francesco Busani, Davide Calabrese, Raul Cremona, Silvia Lollino, Martin, Gaia Elisa Rossi
Dove: Orto Botanico, Auditorium
Torna l’appuntamento con il workshop di MAGIA (IX edizione), quest’anno intitolato “Lo scrigno dei segreti”. Un vero e proprio tesoro che nove professionisti della prestigiazione metteranno a disposizione degli iscritti, accantonando per un attimo le rigide regole che l’illusionismo impone. Quest’anno il “corpo docenti” del workshop è ancora più ricco, senza intaccare la qualità di questo appuntamento che, per la nona volta, vuole essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati all’arte dei prestigi che vogliono avvicinarsi a veri prestigiatori, attivi sul campo da molti anni e, in alcuni casi, volti televisivi e teatrali di rinomata esperienza.
A condurre l’appuntamento sarà anche quest’anno il direttore di MAGIA, la rivista italiana di cultura magica, Alex Rusconi che introdurrà uno per uno i docenti e trasporterà gli iscritti di magia in magia: confermata la presenza di tre professionisti che già lo scorso anno hanno attirato le simpatie del pubblico. Raul Cremona, attore, comico, presti- giatore e grande istrione, Davide Calabrese, regista, attore e cantante con la passione per l'illusionismo e Martin (al secolo Maurizio Di Martino), illusionista televisivo e re degli spettacoli sulle navi da crociera.
A loro si aggiungono Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino (uno dei club magici più antichi e rinomati dello stivale), Francesco Busani, noto mentalista e scrittore, Silvia Lollino, fresca partecipante al reality “Voglio essere un mago” (visto a settembre su Raidue e ora in replica su Rai Gulp), che si è fatta notare per la sua preparazione pratica e teorica e Gaia Elisa Rossi, giovane pre- stigiatrice talentuosa, già Campionessa italiana di Magia nel 2015. Un cast eterogeneo per un workshop che anche quest’anno si preannuncia ricco di sorprese, emozioni e soprat- tutto... magia. Siete pronti ad aprire lo “scrigno dei segreti”?
Incontro Streaming
Con Susan Schneider
Modera Daniela Ovadia
La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.
Con Susan Schneider
Modera Daniela Ovadia
La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.
Con Luigi Garlaschelli, Alessandra Carrer e l'Associazione culturale Steampunk Nordest
Introduce Paolo Attivissimo
L'immaginazione della fantascienza ottocentesca - rivisitata modernamente dal movimento Steampunk - e le ricerche di alcuni "scienziati pazzi", veri o immaginari, si sono in seguito trasformate in conquiste della scienza moderna. Da Verne e Wells, passando per trapiantatori di teste e rianimatori di cadaveri, un'insolita carrellata di fatti curiosi, presentata in stile Steampunk da Luigi Garlaschelli (Prof. Alchemist) e Alessandra Carrer (Sky Lady).
Introduce Paolo Attivissimo
L'immaginazione della fantascienza ottocentesca - rivisitata modernamente dal movimento Steampunk - e le ricerche di alcuni "scienziati pazzi", veri o immaginari, si sono in seguito trasformate in conquiste della scienza moderna. Da Verne e Wells, passando per trapiantatori di teste e rianimatori di cadaveri, un'insolita carrellata di fatti curiosi, presentata in stile Steampunk da Luigi Garlaschelli (Prof. Alchemist) e Alessandra Carrer (Sky Lady).
Incontro Streaming
Con Stefan Klein
Modera Massimo Polidoro
Che cos’è un colpo di genio? Quale spinta si nasconde dietro un’invenzione? E quali forze della mente ci hanno fatto diventare ciò che siamo e ci trasformano in ciò che saremo? Stefan Klein, giornalista scientifico e autore di "Come cambiamo il mondo" (Bollati Boringhieri), esplora la storia del pensiero creativo attraverso le rivoluzioni che hanno caratterizzato il percorso della specie umana, dalle innovazioni dell’età della pietra alla scoperta della scrittura, fino ai computer e all’intelligenza artificiale. La creatività umana è diventata oggetto di studio scientifico solo di recente perché per millenni era stata attribuita a forze soprannaturali o a messaggeri divini. Essa non si manifesta, secondo Klein, come una preziosa scintilla concessa a pochi spiriti eletti, ma origina dall’esposizione ai molteplici stimoli che solo le relazioni umane e interculturali riescono a garantire. L’autore spiega come ognuno di noi, al pari di Prometeo, sia in grado di scoprire il fuoco e come l’innovazione faccia leva, più che su talenti individuali, sullo scambio e sul grado di apertura della società. In altre parole, il progresso deriva dall’immaginazione, più che dall’intelligenza. Uno sguardo ottimista sia sulle illimitate possibilità della creatività umana che sulla forza della comunità.
Con Stefan Klein
Modera Massimo Polidoro
Che cos’è un colpo di genio? Quale spinta si nasconde dietro un’invenzione? E quali forze della mente ci hanno fatto diventare ciò che siamo e ci trasformano in ciò che saremo? Stefan Klein, giornalista scientifico e autore di "Come cambiamo il mondo" (Bollati Boringhieri), esplora la storia del pensiero creativo attraverso le rivoluzioni che hanno caratterizzato il percorso della specie umana, dalle innovazioni dell’età della pietra alla scoperta della scrittura, fino ai computer e all’intelligenza artificiale. La creatività umana è diventata oggetto di studio scientifico solo di recente perché per millenni era stata attribuita a forze soprannaturali o a messaggeri divini. Essa non si manifesta, secondo Klein, come una preziosa scintilla concessa a pochi spiriti eletti, ma origina dall’esposizione ai molteplici stimoli che solo le relazioni umane e interculturali riescono a garantire. L’autore spiega come ognuno di noi, al pari di Prometeo, sia in grado di scoprire il fuoco e come l’innovazione faccia leva, più che su talenti individuali, sullo scambio e sul grado di apertura della società. In altre parole, il progresso deriva dall’immaginazione, più che dall’intelligenza. Uno sguardo ottimista sia sulle illimitate possibilità della creatività umana che sulla forza della comunità.
Incontro Streaming
Con Edith Widder
Modera Rudi Bressa
Una straordinaria intervista tra la leggendaria oceanografa e biologa marina Edith Widder e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, che ci porterà nelle profondità oceaniche, per scoprire come comunicano gli organismi viventi delle comunità pelagiche, quali sono i loro segreti ancora inesplorati e cosa rimane ancora da scoprire. Un dialogo unico con una delle maggiori esperte a livello mondiale, che ha fatto dell'esplorazione oceanica la propria ragione di vita. "La storia di Edith Widder è una storia di ottimismo inscalfibile, di esplorazione a mani nude e di ricerca innovativa. Lei ha fatto cose che io ho solo potuto sognare" ha detto di lei il regista James Cameron.
Con Edith Widder
Modera Rudi Bressa
Una straordinaria intervista tra la leggendaria oceanografa e biologa marina Edith Widder e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, che ci porterà nelle profondità oceaniche, per scoprire come comunicano gli organismi viventi delle comunità pelagiche, quali sono i loro segreti ancora inesplorati e cosa rimane ancora da scoprire. Un dialogo unico con una delle maggiori esperte a livello mondiale, che ha fatto dell'esplorazione oceanica la propria ragione di vita. "La storia di Edith Widder è una storia di ottimismo inscalfibile, di esplorazione a mani nude e di ricerca innovativa. Lei ha fatto cose che io ho solo potuto sognare" ha detto di lei il regista James Cameron.
Con Antonio Massariolo, Silvia Kuna Ballero e Daniela Ovadia
Modera Elisabetta Tola
Solo la Finlandia ha fatto una scelta definitiva, costruendo un deposito di raccolta delle proprie scorie nucleari che dovrà resistere per almeno 100mila anni. In Italia è iniziato da anni un processo di selezione del deposito nazionale che dovrà raccogliere tutte le scorie nucleari a bassa e media intensità e solo temporaneamente, in attesa che si costruisca quello unico europeo, anche quelle ad alta intensità. Tra stop and go, adesso stiamo arrivando alla data cruciale. Il Ministero della Transizione ecologica dovrà pronunciarsi, entro fine 2023, sulla scelta del sito definitivo. Ma la strada è ancora tutta in salita, perché nessuna delle comunità locali che rientrano nella lista individuata di siti potenzialmente adatti sembra favorevole ad ospitare il deposito. E dunque, come si è lavorato finora e quali sono i passaggi fondamentali, sia a livello tecno-scientifico che a livello socio-culturale che andrebbero fatti per arrivare a una soluzione concertata e condivisa?
Modera Elisabetta Tola
Solo la Finlandia ha fatto una scelta definitiva, costruendo un deposito di raccolta delle proprie scorie nucleari che dovrà resistere per almeno 100mila anni. In Italia è iniziato da anni un processo di selezione del deposito nazionale che dovrà raccogliere tutte le scorie nucleari a bassa e media intensità e solo temporaneamente, in attesa che si costruisca quello unico europeo, anche quelle ad alta intensità. Tra stop and go, adesso stiamo arrivando alla data cruciale. Il Ministero della Transizione ecologica dovrà pronunciarsi, entro fine 2023, sulla scelta del sito definitivo. Ma la strada è ancora tutta in salita, perché nessuna delle comunità locali che rientrano nella lista individuata di siti potenzialmente adatti sembra favorevole ad ospitare il deposito. E dunque, come si è lavorato finora e quali sono i passaggi fondamentali, sia a livello tecno-scientifico che a livello socio-culturale che andrebbero fatti per arrivare a una soluzione concertata e condivisa?
Con Paolo Jerkic, Elisa Palazzi, Paolo Salandin
Modera Rudi Bressa
In collaborazione con AcegasApsAmga
A causa dei cambiamenti climatici, eventi meteo estremi come forti piogge o prolungati periodi di siccità, hanno effetti sull'intero ciclo idrico in particolare nelle aree urbane. Come garantire la qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti? E come gestire le acque reflue in maniera circolare, recuperando la risorsa idrica, evitando allo stesso tempo l’inquinamento ambientale delle falde? Oggi questo è possibile grazie ai numerosi investimenti e alle ultime tecnologie che permettono di chiudere il ciclo, mantenendo quanto più possibile inalterato l’oro blu, fondamentale non solo negli usi domestici, ma anche in quelli industriali ed irrigui. Insieme alla climatologa Elisa Palazzi, a Paolo Jerkic, Responsabile Impianti Depurazione – Direzione Reti AcegasApsAmga, e Paolo Salandin, Professore Ordinario di Costruzioni Idrauliche presso l'Università di Padova, capiremo come viene gestito l'intero ciclo idrico delle città e di Padova in particolare, per garantire la qualità dell’acqua alle generazioni presenti, ma soprattutto a quelle future. Scopriremo quali sono i rischi da attenuare per il futuro e cosa si nasconde dietro al semplice gesto dell'apertura del rubinetto di casa.
Modera Rudi Bressa
In collaborazione con AcegasApsAmga
A causa dei cambiamenti climatici, eventi meteo estremi come forti piogge o prolungati periodi di siccità, hanno effetti sull'intero ciclo idrico in particolare nelle aree urbane. Come garantire la qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti? E come gestire le acque reflue in maniera circolare, recuperando la risorsa idrica, evitando allo stesso tempo l’inquinamento ambientale delle falde? Oggi questo è possibile grazie ai numerosi investimenti e alle ultime tecnologie che permettono di chiudere il ciclo, mantenendo quanto più possibile inalterato l’oro blu, fondamentale non solo negli usi domestici, ma anche in quelli industriali ed irrigui. Insieme alla climatologa Elisa Palazzi, a Paolo Jerkic, Responsabile Impianti Depurazione – Direzione Reti AcegasApsAmga, e Paolo Salandin, Professore Ordinario di Costruzioni Idrauliche presso l'Università di Padova, capiremo come viene gestito l'intero ciclo idrico delle città e di Padova in particolare, per garantire la qualità dell’acqua alle generazioni presenti, ma soprattutto a quelle future. Scopriremo quali sono i rischi da attenuare per il futuro e cosa si nasconde dietro al semplice gesto dell'apertura del rubinetto di casa.
Con Francesco Sauro
Modera: Federica D'Auria
Una piccola crepa che spacca la roccia. Oltre la fenditura, un passaggio che conduce al cuore della montagna. La flebile luce della fiamma sul casco dello speleologo danza là dove prima c’era il buio assoluto. Il percorso si spinge sempre più in profondità, lungo il solco scavato da un antico torrente. Un cunicolo porta a un lago nero. Lo speleologo poggia il casco, si spoglia, prende fiato e si tuffa, per scoprire che oltre c’è un altro passaggio, un pertugio che invita a continuare il viaggio. Non importa quante volte l’abbia affrontato, perlustrato, sfidato: il continente buio continua a sedurlo. Francesco Sauro ha risposto al richiamo del continente buio fin da ragazzino, quando andava alla ricerca di qualunque fessura che potesse farlo entrare nel cuore della Terra. Oggi nel suo sguardo alla passione giovanile si mescola il desiderio di conoscenza dello scienziato. Nel suo libro "Il continente buio" (il Saggiatore), le storie delle sue avventure si intrecciano con i resoconti scientifici delle spedizioni: a ogni discesa il rilevamento della topografia, delle tracce sonore, della composizione dell’atmosfera, dell’età di morfologie primordiali traccia per chi resta in superficie una mappa in continua evoluzione di un cosmo nascosto che ha i suoi punti di accesso nelle grotte delle Dolomiti quanto nell’Himalaya, tra i Monti Lessini come in Venezuela. Ovunque la terra offra un’apertura, c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Ultima frontiera dell’esplorazione terrestre, il sottosuolo è un universo misterioso, un reticolo di gallerie in cui ci si può imbattere in cascate altissime, creature luminescenti, echi misteriosi, vapori infernali, sculture votive primitive, scheletri abbandonati e il buio: dappertutto, sempre, l’ignoto, il buio. Un universo in cui l’essere umano deve fare continuamente i conti con se stesso, con i limiti del proprio corpo e della propria intelligenza. In cui insieme ai confini della Terra si esplorano quelli dell’umanità.
Modera: Federica D'Auria
Una piccola crepa che spacca la roccia. Oltre la fenditura, un passaggio che conduce al cuore della montagna. La flebile luce della fiamma sul casco dello speleologo danza là dove prima c’era il buio assoluto. Il percorso si spinge sempre più in profondità, lungo il solco scavato da un antico torrente. Un cunicolo porta a un lago nero. Lo speleologo poggia il casco, si spoglia, prende fiato e si tuffa, per scoprire che oltre c’è un altro passaggio, un pertugio che invita a continuare il viaggio. Non importa quante volte l’abbia affrontato, perlustrato, sfidato: il continente buio continua a sedurlo. Francesco Sauro ha risposto al richiamo del continente buio fin da ragazzino, quando andava alla ricerca di qualunque fessura che potesse farlo entrare nel cuore della Terra. Oggi nel suo sguardo alla passione giovanile si mescola il desiderio di conoscenza dello scienziato. Nel suo libro "Il continente buio" (il Saggiatore), le storie delle sue avventure si intrecciano con i resoconti scientifici delle spedizioni: a ogni discesa il rilevamento della topografia, delle tracce sonore, della composizione dell’atmosfera, dell’età di morfologie primordiali traccia per chi resta in superficie una mappa in continua evoluzione di un cosmo nascosto che ha i suoi punti di accesso nelle grotte delle Dolomiti quanto nell’Himalaya, tra i Monti Lessini come in Venezuela. Ovunque la terra offra un’apertura, c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Ultima frontiera dell’esplorazione terrestre, il sottosuolo è un universo misterioso, un reticolo di gallerie in cui ci si può imbattere in cascate altissime, creature luminescenti, echi misteriosi, vapori infernali, sculture votive primitive, scheletri abbandonati e il buio: dappertutto, sempre, l’ignoto, il buio. Un universo in cui l’essere umano deve fare continuamente i conti con se stesso, con i limiti del proprio corpo e della propria intelligenza. In cui insieme ai confini della Terra si esplorano quelli dell’umanità.
Con Piero Bianucci
Modera Fabio Pagan
L’elicottero Ingenuity sorvola il deserto rosso di Marte, il robot Perseverance accantona pietre che nel 2030 un altro robot porterà sulla Terra. Il programma Artemis per la prima volta nel 2025 farà camminare una donna sulla Luna. La prossima Stazione spaziale girerà intorno alla Luna e si progettano alberghi esclusivi in orbite terrestri e lunari. Tre miliardari – Jeff Bezos, Elon Musk, Richard Branson – hanno in lista di attesa centinaia di aspiranti turisti spaziali pronti a imbarcarsi sulle loro astronavi. A mezzo secolo dall’ultimo sbarco sulla Luna (1972), incomincia la seconda era spaziale. Il panorama geopolitico è irriconoscibile: non più due superpotenze in guerra fredda ma tre con la Cina che sta per diventare la prima. Non più il libero mercato americano contrapposto allo statalismo sovietico ma, in Russia e in Cina, un ibrido dei due, mentre negli Stati Uniti l’astronautica a fini scientifici cede il posto a quella commerciale. In un mondo abitato da otto miliardi di persone, l’uno per cento della popolazione possiede metà della ricchezza globale: è lì il serbatoio del turismo extraterrestre. Piero Bianucci, autore di "Pellegrini dell'Universo" (Solferino) racconta la grande avventura dell’uomo nello spazio dall’astronomia degli antichi alle scommesse di un futuro sempre più vicino.
Modera Fabio Pagan
L’elicottero Ingenuity sorvola il deserto rosso di Marte, il robot Perseverance accantona pietre che nel 2030 un altro robot porterà sulla Terra. Il programma Artemis per la prima volta nel 2025 farà camminare una donna sulla Luna. La prossima Stazione spaziale girerà intorno alla Luna e si progettano alberghi esclusivi in orbite terrestri e lunari. Tre miliardari – Jeff Bezos, Elon Musk, Richard Branson – hanno in lista di attesa centinaia di aspiranti turisti spaziali pronti a imbarcarsi sulle loro astronavi. A mezzo secolo dall’ultimo sbarco sulla Luna (1972), incomincia la seconda era spaziale. Il panorama geopolitico è irriconoscibile: non più due superpotenze in guerra fredda ma tre con la Cina che sta per diventare la prima. Non più il libero mercato americano contrapposto allo statalismo sovietico ma, in Russia e in Cina, un ibrido dei due, mentre negli Stati Uniti l’astronautica a fini scientifici cede il posto a quella commerciale. In un mondo abitato da otto miliardi di persone, l’uno per cento della popolazione possiede metà della ricchezza globale: è lì il serbatoio del turismo extraterrestre. Piero Bianucci, autore di "Pellegrini dell'Universo" (Solferino) racconta la grande avventura dell’uomo nello spazio dall’astronomia degli antichi alle scommesse di un futuro sempre più vicino.
Con Julia Galef (in collegamento)
Modera VIncenzo Crupi
Vediamo quello che vogliamo vedere. Dal tribalismo in politica, al pensiero velleitario e alla razionalizzazione nella nostra vita personale, gli esseri umani sono ragionatori motivati nati per natura. Abbiamo quello che Julia Galef, fondatrice del Center for Applied Rationality e autrice di Esploratori e soldati(Codice Edizioni), chiama una mentalità da "soldato": la spinta a difendere le idee in cui vogliamo credere, e abbattere quelle che non vogliamo. Invece, sostiene Galef, se vogliamo ottenere più spesso i risultati attesi, dovremmo allenarci ad avere una mentalità da "esploratori". L'obiettivo di un esploratore non è quello di difendere una parte piuttosto che un'altra. È quello di uscire, sorvegliare il territorio e tornare con una mappa il più precisa possibile. L'esploratore vuole sapere cosa è effettivamente vero. L'intuizione di Galef è che ciò che rende gli esploratori migliori nel fare le cose giuste non è che siano più intelligenti o più informati di tutti gli altri. È una manciata di abilità emotive, abitudini e modi di guardare il mondo - che chiunque può imparare. Con lei parleremo del perché il nostro cervello ci inganna e cosa possiamo fare per cambiare il nostro modo di pensare.
L'incontro sarà in lingua inglese.
Modera VIncenzo Crupi
Vediamo quello che vogliamo vedere. Dal tribalismo in politica, al pensiero velleitario e alla razionalizzazione nella nostra vita personale, gli esseri umani sono ragionatori motivati nati per natura. Abbiamo quello che Julia Galef, fondatrice del Center for Applied Rationality e autrice di Esploratori e soldati(Codice Edizioni), chiama una mentalità da "soldato": la spinta a difendere le idee in cui vogliamo credere, e abbattere quelle che non vogliamo. Invece, sostiene Galef, se vogliamo ottenere più spesso i risultati attesi, dovremmo allenarci ad avere una mentalità da "esploratori". L'obiettivo di un esploratore non è quello di difendere una parte piuttosto che un'altra. È quello di uscire, sorvegliare il territorio e tornare con una mappa il più precisa possibile. L'esploratore vuole sapere cosa è effettivamente vero. L'intuizione di Galef è che ciò che rende gli esploratori migliori nel fare le cose giuste non è che siano più intelligenti o più informati di tutti gli altri. È una manciata di abilità emotive, abitudini e modi di guardare il mondo - che chiunque può imparare. Con lei parleremo del perché il nostro cervello ci inganna e cosa possiamo fare per cambiare il nostro modo di pensare.
L'incontro sarà in lingua inglese.
Con Paolo Pecere
Modera Michele Bellone
Animali, piante, agenti infettivi. Ma anche fenomeni climatici, eventi geologici, dinamiche ecologiche. Sono tutti elementi con i quali interagiamo di continuo e nei quali viviamo immersi, che troppo spesso interpretiamo proiettando su di essi prospettive e comportamenti umani. Col risultato di indebolire non solo la comprensione del mondo naturale, ma anche la nostra capacità di relazionarci con esso. Con lo storico della filosofia Paolo Pecere esploreremo le narrazioni scientifiche, culturali e letterarie dei tanti attori e processi non-umani che ci circondano, dagli animali alle piante, dalle pandemie ai fenomeni climatici, per cercare di capire come cambiare il nostro modo di immaginarli, raccontarli e, quindi, di comprenderli.
Modera Michele Bellone
Animali, piante, agenti infettivi. Ma anche fenomeni climatici, eventi geologici, dinamiche ecologiche. Sono tutti elementi con i quali interagiamo di continuo e nei quali viviamo immersi, che troppo spesso interpretiamo proiettando su di essi prospettive e comportamenti umani. Col risultato di indebolire non solo la comprensione del mondo naturale, ma anche la nostra capacità di relazionarci con esso. Con lo storico della filosofia Paolo Pecere esploreremo le narrazioni scientifiche, culturali e letterarie dei tanti attori e processi non-umani che ci circondano, dagli animali alle piante, dalle pandemie ai fenomeni climatici, per cercare di capire come cambiare il nostro modo di immaginarli, raccontarli e, quindi, di comprenderli.
Con Antonella Viola
Modera Sergio Della Sala
Viviamo in un mondo di maschi e di femmine. Difficile immaginare qualcosa di più naturale. Ma sappiamo davvero in cosa sono diversi? Cos'è il sesso in biologia? E il genere? Come funziona l'orientamento sessuale? Il mondo è davvero binario? La visione che lo separa sulla base dei due sessi è semplice e ovvia quanto l'idea che fosse il Sole a girare intorno a noi, prima della rivoluzione copernicana. Maschio e femmina sono distinti nella sostanza e nei ruoli. Eppure, questa visione non corrisponde alla realtà. Per un tempo troppo lungo abbiamo trovato differenze dove non ce ne sono e le abbiamo trasformate in dogmi. Abbiamo invece ignorato le differenze davvero importanti. La nostra cultura ha strumentalizzato le differenze legate a sesso e genere e le ha esasperate. Al contrario, la scienza le ha ignorate troppo a lungo. Il corpo femminile è stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male. Per secoli la medicina è stata una medicina dei maschi bianchi per i maschi bianchi. Continuare a ignorare questo gravissimo squilibrio significa ridurre la nostra capacità di curare. Perché, per esempio, siamo più abili a trattare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Una rivoluzione nella scienza, nelle nostre abitudini e nelle parole che usiamo è urgente. Può cominciare con la medicina di genere. L'immunologa Antonella Viola, autrice di "Il sesso è (quasi) tutto" (Feltrinelli), ci guida alla scoperta di una medicina giusta, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. "Fare la rivoluzione", dice Viola, "significa avere occhi nuovi per guardare noi stessi e il resto del mondo. Occhi nuovi per riconoscere le differenze che contano. E per dare loro valore". In biologia il sesso è nato come opportunità di adattamento a un ambiente che cambia in fretta. Oggi è diventato la nostra gabbia, perché viviamo in un mondo rigidamente binario. Senza vedere le differenze che contano. Perché esiste il sesso? Che differenza c'è fra sesso e genere? Maschi e femmine sono diversi? E in cosa? Li stiamo curando nel modo giusto?
Modera Sergio Della Sala
Viviamo in un mondo di maschi e di femmine. Difficile immaginare qualcosa di più naturale. Ma sappiamo davvero in cosa sono diversi? Cos'è il sesso in biologia? E il genere? Come funziona l'orientamento sessuale? Il mondo è davvero binario? La visione che lo separa sulla base dei due sessi è semplice e ovvia quanto l'idea che fosse il Sole a girare intorno a noi, prima della rivoluzione copernicana. Maschio e femmina sono distinti nella sostanza e nei ruoli. Eppure, questa visione non corrisponde alla realtà. Per un tempo troppo lungo abbiamo trovato differenze dove non ce ne sono e le abbiamo trasformate in dogmi. Abbiamo invece ignorato le differenze davvero importanti. La nostra cultura ha strumentalizzato le differenze legate a sesso e genere e le ha esasperate. Al contrario, la scienza le ha ignorate troppo a lungo. Il corpo femminile è stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male. Per secoli la medicina è stata una medicina dei maschi bianchi per i maschi bianchi. Continuare a ignorare questo gravissimo squilibrio significa ridurre la nostra capacità di curare. Perché, per esempio, siamo più abili a trattare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Una rivoluzione nella scienza, nelle nostre abitudini e nelle parole che usiamo è urgente. Può cominciare con la medicina di genere. L'immunologa Antonella Viola, autrice di "Il sesso è (quasi) tutto" (Feltrinelli), ci guida alla scoperta di una medicina giusta, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. "Fare la rivoluzione", dice Viola, "significa avere occhi nuovi per guardare noi stessi e il resto del mondo. Occhi nuovi per riconoscere le differenze che contano. E per dare loro valore". In biologia il sesso è nato come opportunità di adattamento a un ambiente che cambia in fretta. Oggi è diventato la nostra gabbia, perché viviamo in un mondo rigidamente binario. Senza vedere le differenze che contano. Perché esiste il sesso? Che differenza c'è fra sesso e genere? Maschi e femmine sono diversi? E in cosa? Li stiamo curando nel modo giusto?
Con Massimo Polidoro
Modera Elisabetta Tola
Come si impara a guardare il mondo non solo con curiosità ma anche con una visione analitica, critica, che cerca di capire come funzionano le cose e non si accontenta dello sguardo superficiale? Massimo Polidoro, con il suo libro "Geniale" (Feltrinelli), ci porta nel mondo di James Randi, suo maestro e mentore oltre che grande illusionista e massimo sostenitore e praticante della lotta contro le pseudoscienze. Tredici lezioni che non solo ci aiutano a capire come si può allenare un pensiero analitico ma che ci fanno anche entrare in un mondo, quello di Randi, dove la fortuna si incontra perché ci si mette molta tenacia, molto studio ma anche un buon pizzico di audacia e di capacità di pensare e vivere fuori da schemi troppo stretti.
Modera Elisabetta Tola
Come si impara a guardare il mondo non solo con curiosità ma anche con una visione analitica, critica, che cerca di capire come funzionano le cose e non si accontenta dello sguardo superficiale? Massimo Polidoro, con il suo libro "Geniale" (Feltrinelli), ci porta nel mondo di James Randi, suo maestro e mentore oltre che grande illusionista e massimo sostenitore e praticante della lotta contro le pseudoscienze. Tredici lezioni che non solo ci aiutano a capire come si può allenare un pensiero analitico ma che ci fanno anche entrare in un mondo, quello di Randi, dove la fortuna si incontra perché ci si mette molta tenacia, molto studio ma anche un buon pizzico di audacia e di capacità di pensare e vivere fuori da schemi troppo stretti.
Con Stefano Bertacchi
Modera Paola De Gobbi
Nonostante siano protagoniste della scienza e della società da diversi decenni, le biotecnologie sono ancora avvolte da una nube di mistero. Termini complessi come transgenesi, biorisanamento, terapia genica, bioeconomia e biomimetica stanno entrando sempre più nel linguaggio dei mass media, senza tuttavia il dovuto approfondimento. Stefano Bertacchi, autore di "50 grandi idee della biotecnologia" (Edizioni Dedalo), ci accompagna in un viaggio nel mondo delle biotecnologie, affrontando temi attuali e scottanti come gli OGM, le bioplastiche, la clonazione, la PCR, l’editing genomico, la biologia sintetica, i farmaci e i vaccini ricombinanti, partendo dalle basi della biologia e dell’ingegneria genetica. Il libro analizza con chiarezza e rigore le biotecnologie legate al settore alimentare, industriale, ambientale e medicale, fondamentali per lo sviluppo delle innovazioni di frontiera del prossimo futuro, che già sono intorno a noi.
Modera Paola De Gobbi
Nonostante siano protagoniste della scienza e della società da diversi decenni, le biotecnologie sono ancora avvolte da una nube di mistero. Termini complessi come transgenesi, biorisanamento, terapia genica, bioeconomia e biomimetica stanno entrando sempre più nel linguaggio dei mass media, senza tuttavia il dovuto approfondimento. Stefano Bertacchi, autore di "50 grandi idee della biotecnologia" (Edizioni Dedalo), ci accompagna in un viaggio nel mondo delle biotecnologie, affrontando temi attuali e scottanti come gli OGM, le bioplastiche, la clonazione, la PCR, l’editing genomico, la biologia sintetica, i farmaci e i vaccini ricombinanti, partendo dalle basi della biologia e dell’ingegneria genetica. Il libro analizza con chiarezza e rigore le biotecnologie legate al settore alimentare, industriale, ambientale e medicale, fondamentali per lo sviluppo delle innovazioni di frontiera del prossimo futuro, che già sono intorno a noi.
Con Davide Sisto
Modera Daniele Mont D'Arpizio
Nel 1851 Arthur Schopenhauer formula una celebre metafora per descrivere la difficoltà di articolare il rapporto tra vicinanza e lontananza nelle relazioni. In una fredda giornata d'inverno, alcuni porcospini si avvicinano per scaldarsi l'un l'altro e non rimanere assiderati. Ben presto però sentono il dolore delle reciproche spine, e sono costretti ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li porta di nuovo a stare insieme, si ripete il primo problema; e così via, sballottati avanti e indietro tra i due malanni. Partendo da questa metafora, Davide Sisto, autore di "Porcospini digitali" (Bollati Boringhieri), spiega che cosa accade oggi allorché, con l'allargarsi degli spazi virtuali (Facebook, Instagram, WhatsApp ecc.) e con le conseguenze della pandemia di COVID-19, vicinanza e lontananza non sono più formulate solo in termini di presenza fisica, ma anche come prossimità digitale e virtuale. Costretti a «congelare» i nostri corpi all'interno delle abitazioni domestiche, durante la pandemia non abbiamo mai smesso di agire fisicamente nel mondo. Alla fragilità dei nostri corpi biologici abbiamo sopperito con la presunta intangibilità dei nostri corpi digitali. Che hanno continuato a comunicare attraverso fotografie, riflessioni e canzoni; a frequentare conferenze, lezioni, riunioni; perfino ad assistere a funerali, ovviamente virtuali. Quella che si è verificata (e continua a verificarsi) è una vera e propria metamorfosi antropologica, che ci costringe a ripensare alcune categorie fondamentali del nostro immaginario: il legame tra corpo e immagine, reale e virtuale, presenza e assenza, tra l'io e le sue molteplici identità virtuali. Da un punto di vista emotivo e psicologico, spiega Sisto, i corpi digitali influenzano direttamente il nostro modo di stare nel mondo. E ci svelano che, per quanto immersi fino alla punta dei capelli nella nuova civiltà digitale, non smettiamo di avere bisogno della vicinanza degli altri. Di essere porcospini digitali, sballottati avanti e indietro tra il bisogno di solitudine e quello del contatto.
Modera Daniele Mont D'Arpizio
Nel 1851 Arthur Schopenhauer formula una celebre metafora per descrivere la difficoltà di articolare il rapporto tra vicinanza e lontananza nelle relazioni. In una fredda giornata d'inverno, alcuni porcospini si avvicinano per scaldarsi l'un l'altro e non rimanere assiderati. Ben presto però sentono il dolore delle reciproche spine, e sono costretti ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li porta di nuovo a stare insieme, si ripete il primo problema; e così via, sballottati avanti e indietro tra i due malanni. Partendo da questa metafora, Davide Sisto, autore di "Porcospini digitali" (Bollati Boringhieri), spiega che cosa accade oggi allorché, con l'allargarsi degli spazi virtuali (Facebook, Instagram, WhatsApp ecc.) e con le conseguenze della pandemia di COVID-19, vicinanza e lontananza non sono più formulate solo in termini di presenza fisica, ma anche come prossimità digitale e virtuale. Costretti a «congelare» i nostri corpi all'interno delle abitazioni domestiche, durante la pandemia non abbiamo mai smesso di agire fisicamente nel mondo. Alla fragilità dei nostri corpi biologici abbiamo sopperito con la presunta intangibilità dei nostri corpi digitali. Che hanno continuato a comunicare attraverso fotografie, riflessioni e canzoni; a frequentare conferenze, lezioni, riunioni; perfino ad assistere a funerali, ovviamente virtuali. Quella che si è verificata (e continua a verificarsi) è una vera e propria metamorfosi antropologica, che ci costringe a ripensare alcune categorie fondamentali del nostro immaginario: il legame tra corpo e immagine, reale e virtuale, presenza e assenza, tra l'io e le sue molteplici identità virtuali. Da un punto di vista emotivo e psicologico, spiega Sisto, i corpi digitali influenzano direttamente il nostro modo di stare nel mondo. E ci svelano che, per quanto immersi fino alla punta dei capelli nella nuova civiltà digitale, non smettiamo di avere bisogno della vicinanza degli altri. Di essere porcospini digitali, sballottati avanti e indietro tra il bisogno di solitudine e quello del contatto.
Con Roberta Villa
Modera Anna Cortelazzo
Roberta Villa, medico e seguitissima divulgatrice sui social, ha scritto "Dottore, ma è vero che?" (Chiarelettere), un libro rivolto ai tanti lettori che hanno dubbi, domande, perplessità sul virus e molto spesso non sanno come comportarsi, che scelte fare, quali decisioni prendere. Undici capitoli in cui ad alternarsi sono i nostri interrogativi più comuni e quotidiani. Si parla ovviamente di sicurezza dei vaccini (anche sui bambini, in gravidanza o durante l’allattamento, in caso di asma, allergie o altre patologie), dei test anti-Covid e della loro affidabilità, di cure e prevenzione (è possibile non prendere Covid-19 o vale la pena prenderlo e così non fare il vaccino?), varianti, immunità di gregge, long Covid, nuovi farmaci e molto altro. Tutto ciò che in questi due anni abbiamo capito e scoperto su Covid-19 è finalmente raccontato a partire dalle evidenze scientifiche frutto di ricerche e studi realizzati nei più importanti laboratori del mondo. Ogni domanda è seguita da una risposta breve, precisa, documentata. Un porto sicuro nel mare in tempesta della disinformazione in ambito sanitario, grazie anche alla partecipazione della principale istituzione che rappresenta il mondo medico in Italia, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), dalla cui iniziativa è nata la pagina web Dottore, ma è vero che...? A partire dai contenuti del sito, in queste pagine Roberta Villa (con Rebecca De Fiore) ha esplorato con accuratezza e competenza gli argomenti più importanti sul virus che ha stravolto le nostre vite. Con l'obiettivo costante di non offrire verità ultime e definitive, ma presentare le migliori risposte disponibili sulla base di studi scientifici accreditati. Perché, mai come oggi, una buona informazione fa bene alla salute.
Modera Anna Cortelazzo
Roberta Villa, medico e seguitissima divulgatrice sui social, ha scritto "Dottore, ma è vero che?" (Chiarelettere), un libro rivolto ai tanti lettori che hanno dubbi, domande, perplessità sul virus e molto spesso non sanno come comportarsi, che scelte fare, quali decisioni prendere. Undici capitoli in cui ad alternarsi sono i nostri interrogativi più comuni e quotidiani. Si parla ovviamente di sicurezza dei vaccini (anche sui bambini, in gravidanza o durante l’allattamento, in caso di asma, allergie o altre patologie), dei test anti-Covid e della loro affidabilità, di cure e prevenzione (è possibile non prendere Covid-19 o vale la pena prenderlo e così non fare il vaccino?), varianti, immunità di gregge, long Covid, nuovi farmaci e molto altro. Tutto ciò che in questi due anni abbiamo capito e scoperto su Covid-19 è finalmente raccontato a partire dalle evidenze scientifiche frutto di ricerche e studi realizzati nei più importanti laboratori del mondo. Ogni domanda è seguita da una risposta breve, precisa, documentata. Un porto sicuro nel mare in tempesta della disinformazione in ambito sanitario, grazie anche alla partecipazione della principale istituzione che rappresenta il mondo medico in Italia, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), dalla cui iniziativa è nata la pagina web Dottore, ma è vero che...? A partire dai contenuti del sito, in queste pagine Roberta Villa (con Rebecca De Fiore) ha esplorato con accuratezza e competenza gli argomenti più importanti sul virus che ha stravolto le nostre vite. Con l'obiettivo costante di non offrire verità ultime e definitive, ma presentare le migliori risposte disponibili sulla base di studi scientifici accreditati. Perché, mai come oggi, una buona informazione fa bene alla salute.
Con Margherita Fronte e Gian Mattia Bazzoli
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la domenica del CICAP Fest.
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la domenica del CICAP Fest.
Con Alex Rusconi, Francesco Mugnai e Cinzia Bevilacqua
Modera Davide Calabrese
Giuseppe Pinetti è un personaggio quasi leggendario. La letteratura magica ci offre di lui un'immagine che è spesso ammantata di mistero, tra aneddoti apocrifi e veri e propri miti che si sono diffusi di volume in volume senza una vera e propria verifica storica. Il libro di Alex Rusconi dedicato a Pinetti, per Florence Art Edizioni, vuole cercare di dicotomizzare i racconti leggendari da quelli fattuali, offrendo al lettore una chiave di lettura il più vicino possibile alla realtà storica, contestualizzando l'opera di Pinetti e restituendo un'immagine quanto più veritiera possibile, con i pregi e i difetti di un artista che era prima di tutto un uomo.
Modera Davide Calabrese
Giuseppe Pinetti è un personaggio quasi leggendario. La letteratura magica ci offre di lui un'immagine che è spesso ammantata di mistero, tra aneddoti apocrifi e veri e propri miti che si sono diffusi di volume in volume senza una vera e propria verifica storica. Il libro di Alex Rusconi dedicato a Pinetti, per Florence Art Edizioni, vuole cercare di dicotomizzare i racconti leggendari da quelli fattuali, offrendo al lettore una chiave di lettura il più vicino possibile alla realtà storica, contestualizzando l'opera di Pinetti e restituendo un'immagine quanto più veritiera possibile, con i pregi e i difetti di un artista che era prima di tutto un uomo.
Con Elena Dogliotti, Fedra Fumagalli e Nicoletta Boldrini
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi e in collaborazione con Treccani Futura
Quale rapporto legherà l’umanità alla produzione e al consumo di cibo nel futuro? Dalla produzione sostenibile al benessere animale, alla possibilità di prevenire le malattie a tavola: la ricerca promette di rispondere con strumenti innovativi al limite della fantascienza, come la carne coltivata in laboratorio o nuovi cibi pensati per ingannare i nostri sensi, in modo da massimizzarne il piacere e ridurne i rischi per la salute e l’impatto sull’ambiente. Prima di arrivare a ciò possiamo comunque iniziare a dare il nostro contributo con scelte più consapevoli e sostenibili su ciò che portiamo a tavola.
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi e in collaborazione con Treccani Futura
Quale rapporto legherà l’umanità alla produzione e al consumo di cibo nel futuro? Dalla produzione sostenibile al benessere animale, alla possibilità di prevenire le malattie a tavola: la ricerca promette di rispondere con strumenti innovativi al limite della fantascienza, come la carne coltivata in laboratorio o nuovi cibi pensati per ingannare i nostri sensi, in modo da massimizzarne il piacere e ridurne i rischi per la salute e l’impatto sull’ambiente. Prima di arrivare a ciò possiamo comunque iniziare a dare il nostro contributo con scelte più consapevoli e sostenibili su ciò che portiamo a tavola.
Con Luca Foresti, Eugenio Santoro, Teresa Scantamburlo
Modera Fabio Turone
In un futuro non troppo lontano, vedremo il medico solo quando sarà davvero necessario che possa toccarci. I medici stessi si incontreranno meno grazie ai congressi virtuali e potranno scambiarsi pareri usando le tecnologie digitali, supportati da sistemi di intelligenza artificiale che li aiuteranno a fare diagnosi e scegliere trattamenti. Dietro lo sviluppo delle tecnologie mediche c'è un progresso ormai inarrestabile, un risparmio di tempo e una ottimizzazione di competenze. Come in ogni rivoluzione, però, ci sono possibili effetti collaterali che sarebbe opportuno prevedere e prevenire. Ne parliano con Luca Foresti, fisico e CEO di uno dei più grandi centri di consulenze mediche private d'Italia che punta molto sulla digitalizzazione, con Eugenio Santoro, che all'Istituto Mario Negri di Milano studia i fenomeni di digitalizzazione della salute e con Teresa Scantaburlo, esperta di etica dell'intelligenza artificiale all'Università Ca' Foscari di Venezia.
Modera Fabio Turone
In un futuro non troppo lontano, vedremo il medico solo quando sarà davvero necessario che possa toccarci. I medici stessi si incontreranno meno grazie ai congressi virtuali e potranno scambiarsi pareri usando le tecnologie digitali, supportati da sistemi di intelligenza artificiale che li aiuteranno a fare diagnosi e scegliere trattamenti. Dietro lo sviluppo delle tecnologie mediche c'è un progresso ormai inarrestabile, un risparmio di tempo e una ottimizzazione di competenze. Come in ogni rivoluzione, però, ci sono possibili effetti collaterali che sarebbe opportuno prevedere e prevenire. Ne parliano con Luca Foresti, fisico e CEO di uno dei più grandi centri di consulenze mediche private d'Italia che punta molto sulla digitalizzazione, con Eugenio Santoro, che all'Istituto Mario Negri di Milano studia i fenomeni di digitalizzazione della salute e con Teresa Scantaburlo, esperta di etica dell'intelligenza artificiale all'Università Ca' Foscari di Venezia.
Con Guido Barbujani, Annalisa Oboe e Uoldelul Chelati Dirar
Modera Daniela Ovadia
L'Africa è il continente del futuro, riserva di biodiversità, centro di nuove riflessioni e narrazioni, luogo di faticosa sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo. Di Africa, della narrazione che fa di sé, e che ne facciamo noi che la guardiamo da lontano, parleremo con scienziati, letterati e sociologi.
Modera Daniela Ovadia
L'Africa è il continente del futuro, riserva di biodiversità, centro di nuove riflessioni e narrazioni, luogo di faticosa sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo. Di Africa, della narrazione che fa di sé, e che ne facciamo noi che la guardiamo da lontano, parleremo con scienziati, letterati e sociologi.
Con Giulia Amato, Gianluca Piovesan, Giorgio Vacchiano
Modera Rudi Bressa
Servizi ecosistemici, protezione della biodiversità, compensanzione delle emissioni di CO2, gestione del ciclo dell'acqua. Sono solo alcuni dei ruoli che alberi e foreste ricoprono, non solo nella aree rurali, ma anche nei grandi centri urbani. Ma come stanno rispondendo le foreste italiane al cambiamento climatico? Potranno essere un valido alleato nella mitigazione e nell'adattamento? Grazie agli interventi di Giulia Amato, forestale e specializzata nella valutazione dei servizi ecosistemici, Giorgio Vacchiano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale dell’Università Statale di Milano e Gianluca Piovesan, professore all’Università della Tuscia, moderati dal giornalista scientifico e ambientale Rudi Bressa, capiremo come le aree forestate sono le migliori alleate in un clima che cambia e quali sono le ultime ricerche in fatto di gestione e protezione forestale.
Modera Rudi Bressa
Servizi ecosistemici, protezione della biodiversità, compensanzione delle emissioni di CO2, gestione del ciclo dell'acqua. Sono solo alcuni dei ruoli che alberi e foreste ricoprono, non solo nella aree rurali, ma anche nei grandi centri urbani. Ma come stanno rispondendo le foreste italiane al cambiamento climatico? Potranno essere un valido alleato nella mitigazione e nell'adattamento? Grazie agli interventi di Giulia Amato, forestale e specializzata nella valutazione dei servizi ecosistemici, Giorgio Vacchiano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale dell’Università Statale di Milano e Gianluca Piovesan, professore all’Università della Tuscia, moderati dal giornalista scientifico e ambientale Rudi Bressa, capiremo come le aree forestate sono le migliori alleate in un clima che cambia e quali sono le ultime ricerche in fatto di gestione e protezione forestale.
Con Massimo Marino
Modera Elisabetta Bernardi
Con il sostegno di COOP Alleanza 3.0
Tipico e di qualità, ipocalorico, salutista, vegano, biologico, a km zero. Com'è il cibo perfetto? Prendendo in analisi le ultime ricerche emerge che c’è una crescente percentuale di consumatori interessata a ridurre l’impatto dei propri consumi sull’ambiente. Il cibo perfetto dovrebbe essere sinonimo di sostenibilità ma per garantirla è necessario conoscere l’intera filiera, dal campo alla tavola. Impresa ardua per un semplice consumatore, che può però contare su una serie di indicatori, metodologie di analisi ed etichette oggi sempre più diffusi e che raccontano la storia di un alimento. Come possiamo districarci nel mondo delle informazioni alimentari per trovare il cibo perfetto?
Modera Elisabetta Bernardi
Con il sostegno di COOP Alleanza 3.0
Tipico e di qualità, ipocalorico, salutista, vegano, biologico, a km zero. Com'è il cibo perfetto? Prendendo in analisi le ultime ricerche emerge che c’è una crescente percentuale di consumatori interessata a ridurre l’impatto dei propri consumi sull’ambiente. Il cibo perfetto dovrebbe essere sinonimo di sostenibilità ma per garantirla è necessario conoscere l’intera filiera, dal campo alla tavola. Impresa ardua per un semplice consumatore, che può però contare su una serie di indicatori, metodologie di analisi ed etichette oggi sempre più diffusi e che raccontano la storia di un alimento. Come possiamo districarci nel mondo delle informazioni alimentari per trovare il cibo perfetto?
Con Andrea Ligabue, Viola Nicolucci
Modera Michele Bellone
Giocare non è soltanto un’attività divertente e ricreativa ma è anche un potente mezzo di comunicazione, relazione e sviluppo di competenze. Videogiochi e giochi da tavolo sono inoltre ottimi esempi di sistemi complessi, che posso quindi essere usati come strumenti educativi per migliorare il nostro approccio alla complessità che ci circonda. Ne discutono Viola Nicolucci, psicologa ed esperta di videogiochi, e Andrea Ligabue, ludologo e direttore artistico di Play - Festival del Gioco.
Modera Michele Bellone
Giocare non è soltanto un’attività divertente e ricreativa ma è anche un potente mezzo di comunicazione, relazione e sviluppo di competenze. Videogiochi e giochi da tavolo sono inoltre ottimi esempi di sistemi complessi, che posso quindi essere usati come strumenti educativi per migliorare il nostro approccio alla complessità che ci circonda. Ne discutono Viola Nicolucci, psicologa ed esperta di videogiochi, e Andrea Ligabue, ludologo e direttore artistico di Play - Festival del Gioco.
Con Roberto Trotta, Diletta Huyskes e Paolo Dario
Modera Elisabetta Tola
L’intelligenza artificiale è ormai una componente quotidianamente presente nelle nostre attività: dai sistemi di classificazione di grandi moli di dati a quelli di riconoscimento facciale, dai software di analisi dei testi e di traduzione automatica a quelli che permettono di valutare immense quantità di immagini e trovare corrispondenze. Non c’è dubbio che questi sistemi possano avere applicazioni di grande valore per la ricerca, per la diagnostica, per i sistemi di sicurezza. Ma pongono anche molte questioni critiche: non sono sempre affidabili, possono compiere degli errori, possono amplificare bias e pregiudizi già esistenti a livello sociale. E soprattutto possono diventare strumento di violazione di diversi diritti. Rischiano di aumentare le disuguaglianze e di rafforzare la smania di controllo sia di paesi autoritari che di aziende senza scrupoli. È necessario lavorare per una regolamentazione ma soprattutto per una crescita culturale che renda l’IA uno strumento utile e non una ulteriore e potente forma di controllo sociale.
Modera Elisabetta Tola
L’intelligenza artificiale è ormai una componente quotidianamente presente nelle nostre attività: dai sistemi di classificazione di grandi moli di dati a quelli di riconoscimento facciale, dai software di analisi dei testi e di traduzione automatica a quelli che permettono di valutare immense quantità di immagini e trovare corrispondenze. Non c’è dubbio che questi sistemi possano avere applicazioni di grande valore per la ricerca, per la diagnostica, per i sistemi di sicurezza. Ma pongono anche molte questioni critiche: non sono sempre affidabili, possono compiere degli errori, possono amplificare bias e pregiudizi già esistenti a livello sociale. E soprattutto possono diventare strumento di violazione di diversi diritti. Rischiano di aumentare le disuguaglianze e di rafforzare la smania di controllo sia di paesi autoritari che di aziende senza scrupoli. È necessario lavorare per una regolamentazione ma soprattutto per una crescita culturale che renda l’IA uno strumento utile e non una ulteriore e potente forma di controllo sociale.
Con Paolo Attivissimo, Paolo Cortesi e Stefano Marcellini
Modera Giuliana Galati
Il viaggio nel tempo è un argomento che stimola la fantasia dell’uomo da almeno 125 anni. H.G. Wells scrisse il suo romanzo rivoluzionario, "La macchina del tempo", nel 1895, e su questo argomento fisici e filosofi si sono espressi per quasi un secolo. In questo incontro ci troveremo non solo a valutare quanto è attendibile e plausibile l'idea dei viaggi nel tempo, ma faremo alcune incursioni nel futuro viste con l'occhio della scienza , delle nuove tecnologie e, naturalmente, dell'immaginazione letteraria.
Modera Giuliana Galati
Il viaggio nel tempo è un argomento che stimola la fantasia dell’uomo da almeno 125 anni. H.G. Wells scrisse il suo romanzo rivoluzionario, "La macchina del tempo", nel 1895, e su questo argomento fisici e filosofi si sono espressi per quasi un secolo. In questo incontro ci troveremo non solo a valutare quanto è attendibile e plausibile l'idea dei viaggi nel tempo, ma faremo alcune incursioni nel futuro viste con l'occhio della scienza , delle nuove tecnologie e, naturalmente, dell'immaginazione letteraria.
Con Marco Aimone, Francesco Busani, Davide Calabrese, Raul Cremona, Silvia Lollino, Martin, Gaia Elisa Rossi
Conduce Alex Rusconi
In un periodo di mutamenti sociali e tecnologici anche la prestigiazione evolve: dall'uso della tecnologia alle nuove frontiere dell'illusione, dalla magia sui social al nuovo ruolo della donna come protagonista e non più come valletta. Un'arte antica che guarda al futuro, cercando di mantenere intatto il fascino della tradizione. Come affrontano i prestigiatori questi cambiamenti? In questo incontro, professionisti dell'illusionismo che rappresentano diverse generazioni, diversi generi e diverse categorie dell'arte si presentano al pubblico con le proprie idee per gestire questo cambiamento, dimostrando (anche con dimostrazioni pratiche) che lo stupore provocato da un gioco di prestigio è lo stesso, oggi, di quello provocato 200 o 1000 anni fa.
Conduce Alex Rusconi
In un periodo di mutamenti sociali e tecnologici anche la prestigiazione evolve: dall'uso della tecnologia alle nuove frontiere dell'illusione, dalla magia sui social al nuovo ruolo della donna come protagonista e non più come valletta. Un'arte antica che guarda al futuro, cercando di mantenere intatto il fascino della tradizione. Come affrontano i prestigiatori questi cambiamenti? In questo incontro, professionisti dell'illusionismo che rappresentano diverse generazioni, diversi generi e diverse categorie dell'arte si presentano al pubblico con le proprie idee per gestire questo cambiamento, dimostrando (anche con dimostrazioni pratiche) che lo stupore provocato da un gioco di prestigio è lo stesso, oggi, di quello provocato 200 o 1000 anni fa.
Con Francesco De Carlo, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Daniele Fabbri, Francesco Lancia, Savero Raimondo
Modera Chiara Galeazzi
È più divertente la verità o la finzione? È meglio elaborare ciò che vediamo o creare cose che non esistono? E se la finzione poi plasma la realtà? In questo panel un gruppo di professionist della scrittura comica cercherà di indagare su come gestire l'ironia e il sarcasmo senza aumentare la disinformazione, in un mondo di meme che fa sempre più fatica a distinguere ciò che è vero, da ciò che è falso.
Modera Chiara Galeazzi
È più divertente la verità o la finzione? È meglio elaborare ciò che vediamo o creare cose che non esistono? E se la finzione poi plasma la realtà? In questo panel un gruppo di professionist della scrittura comica cercherà di indagare su come gestire l'ironia e il sarcasmo senza aumentare la disinformazione, in un mondo di meme che fa sempre più fatica a distinguere ciò che è vero, da ciò che è falso.
Con Alfredo Castelli, Leo Ortolani, Martoz e Matteo Rosati
Modera Sergio Badino
Il mondo dei fumetti ha sempre prestato molta attenzione sia alle tematiche del mistero che a quelle della scienza. Ma se spesso, nel migliore dei casi il risultato sono appassionanti e divertenti viaggi di pura fantascienza, talvolta con il fumetto si può fare autentica divulgazione scientifica, storica e sociale e, lungo la strada, si può contribuire a smontare qualche falso mito e qualche bufala...
Modera Sergio Badino
Il mondo dei fumetti ha sempre prestato molta attenzione sia alle tematiche del mistero che a quelle della scienza. Ma se spesso, nel migliore dei casi il risultato sono appassionanti e divertenti viaggi di pura fantascienza, talvolta con il fumetto si può fare autentica divulgazione scientifica, storica e sociale e, lungo la strada, si può contribuire a smontare qualche falso mito e qualche bufala...
Con Adrian Fartade e Luca Perri
Modera Paola de Gobbi
In collaborazione con AUDIBLE
Si può giocare e scherzare con lo spazio? Sì e divulgatori come Adrian Fartade e Luca Perri ne sono una dimostrazione. Attraverso i loro libri, le conferenze o i podcast realizzati per Audible ci guidano con ironia alla scoperta di fatti e curiosità sulle grandi imprese scientifiche e tecnologiche compiute dall'umanità: dal terreno verso l'alta atmosfera, dall'orbita terrestre a quella lunare, fino a giungere sulla superficie del nostro satellite. Dalle missioni del passato a quelle del presente, Luca e Adrian ci accompagnano in un viaggio che gettando uno sguardo su un presente in continua evoluzione ci permette di anticipare un futuro che promette grosse sorprese. Perché la storia dell'uomo nello spazio potrebbe essere solo all'inizio.
Modera Paola de Gobbi
In collaborazione con AUDIBLE
Si può giocare e scherzare con lo spazio? Sì e divulgatori come Adrian Fartade e Luca Perri ne sono una dimostrazione. Attraverso i loro libri, le conferenze o i podcast realizzati per Audible ci guidano con ironia alla scoperta di fatti e curiosità sulle grandi imprese scientifiche e tecnologiche compiute dall'umanità: dal terreno verso l'alta atmosfera, dall'orbita terrestre a quella lunare, fino a giungere sulla superficie del nostro satellite. Dalle missioni del passato a quelle del presente, Luca e Adrian ci accompagnano in un viaggio che gettando uno sguardo su un presente in continua evoluzione ci permette di anticipare un futuro che promette grosse sorprese. Perché la storia dell'uomo nello spazio potrebbe essere solo all'inizio.
Con FRIDAYS for FUTURE: Arianna Busseti, Tommaso Piacenza , Giorgia Ivan e con Elisa Palazzi
Gli effetti della crisi climatica sono già qui. Elisa Palazzi e Fridays For Future analizzeranno come il futuro sia incerto, ma la partita si possa ancora giocare. Abbiamo la possibilità di agire e di renderlo più vivibile: come? Ce lo dice la comunità scientifica nei report dell’IPCC. Nel dialogo tra la climatologa e Fridays For Future emergerà come la via per il futuro richieda la necessità di mettere in atto soluzioni di adattamento e di mitigazione agli effetti della crisi climatica, senza dimenticare l’urgenza della transizione verso fonti di energia diverse da quelle fossili e il fondamentale ruolo della giustizia climatica e sociale.
Gli effetti della crisi climatica sono già qui. Elisa Palazzi e Fridays For Future analizzeranno come il futuro sia incerto, ma la partita si possa ancora giocare. Abbiamo la possibilità di agire e di renderlo più vivibile: come? Ce lo dice la comunità scientifica nei report dell’IPCC. Nel dialogo tra la climatologa e Fridays For Future emergerà come la via per il futuro richieda la necessità di mettere in atto soluzioni di adattamento e di mitigazione agli effetti della crisi climatica, senza dimenticare l’urgenza della transizione verso fonti di energia diverse da quelle fossili e il fondamentale ruolo della giustizia climatica e sociale.
Incontro Streaming
Con Peter Godfrey-Smith
Presenta Vincenzo Crupi
Autore di uno dei manuali di filosofia della scienza di maggior successo, tradotto recentemente anche in italiano ("Teoria e Realtà", Raffaello Cortina edizioni), Peter Godfrey-Smith è anche uno scienziato che si occupa di intelligenza animale, in particolare nei cefalopodi. In questo colloquio gli abbiamo chiesto di spiegare che ruolo ha la filosofia della scienza nella produzione scientifica alla luce della sua esperienza personale, e la risposta, provocatoria, è stata: nessuno. Ma è davvero così? Si può fare a meno di una riflessione generale sul ruolo e i metodi della scienza nel plasmare la scienza del futuro? Vincenzo Crupi, filosofo della scienza dell'Università di Torino, cercherà di fare chiarezza su questo punto.
Con Peter Godfrey-Smith
Presenta Vincenzo Crupi
Autore di uno dei manuali di filosofia della scienza di maggior successo, tradotto recentemente anche in italiano ("Teoria e Realtà", Raffaello Cortina edizioni), Peter Godfrey-Smith è anche uno scienziato che si occupa di intelligenza animale, in particolare nei cefalopodi. In questo colloquio gli abbiamo chiesto di spiegare che ruolo ha la filosofia della scienza nella produzione scientifica alla luce della sua esperienza personale, e la risposta, provocatoria, è stata: nessuno. Ma è davvero così? Si può fare a meno di una riflessione generale sul ruolo e i metodi della scienza nel plasmare la scienza del futuro? Vincenzo Crupi, filosofo della scienza dell'Università di Torino, cercherà di fare chiarezza su questo punto.
Con Nicola Meda
Modera Elisabetta Bernardi
Stare attenti alla propria alimentazione, seguendo una dieta ricca ed equilibrata, è certamente il primo passo per mantenersi in salute. Ma quando il “mangiare sano” diventa un’ossessione, possono insorgere complicazioni anche gravi. Ortoressia è la parola che indica quel particolare disturbo del comportamento alimentare di cui soffre appunto chi, nell’intento di ottenere una dieta che sia il più possibile sana, con un comportamento di tipo ossessivo finisce invece per ottenere l’effetto opposto. L’ortoressia è un fenomeno in crescita. Le rigide regole possono portare all’isolamento sociale, alla malnutrizione e al disagio mentale.
Modera Elisabetta Bernardi
Stare attenti alla propria alimentazione, seguendo una dieta ricca ed equilibrata, è certamente il primo passo per mantenersi in salute. Ma quando il “mangiare sano” diventa un’ossessione, possono insorgere complicazioni anche gravi. Ortoressia è la parola che indica quel particolare disturbo del comportamento alimentare di cui soffre appunto chi, nell’intento di ottenere una dieta che sia il più possibile sana, con un comportamento di tipo ossessivo finisce invece per ottenere l’effetto opposto. L’ortoressia è un fenomeno in crescita. Le rigide regole possono portare all’isolamento sociale, alla malnutrizione e al disagio mentale.
Con Francesco Grassi
Modera Cecilia Penelope Zambelli
Un personaggio anonimo che si firma con la lettera Q comincia a inviare su internet nell’ottobre del 2017 messaggi apparentemente segreti e indizi che veicolano contenuti di tipo politico. In poco tempo i seguaci di questa teoria non solo diventano sempre di più riconoscendosi nella sigla QAnon ma riescono anche a ricostruire il disegno occulto che Q intende rivelare all'umanità: esisterebbe un complotto universale fra alcuni potenti del mondo, impegnati in rituali satanici che prevedono il sacrificio di milioni di bambini. A contrastare questo abominio nel segreto più assoluto, per fortuna ci sarebbe l'ex presidente americano Donald Trump. Qual è l'origine di questo sistema di credenze ingigantitosi in pochi anni in maniera così preoccupante fino ad arrivare all'assalto di Capitol Hill del gennaio 2021? Diversi elementi convergono nel collocare l'origine di QAnon all'interno del mondo degli ARG (Alternate Reality Game), giochi di realtà alternativa che combinano elementi del mondo digitale e di quello reale come parte di una narrazione o di una storia più ampia. È un gioco sfuggito di mano oppure si tratta di un'operazione pianificata e orchestrata in qualche modo? Ne parliamo con Francesco Grassi che da più di due anni sta seguendo una sorprendente indagine su questo argomento.
Modera Cecilia Penelope Zambelli
Un personaggio anonimo che si firma con la lettera Q comincia a inviare su internet nell’ottobre del 2017 messaggi apparentemente segreti e indizi che veicolano contenuti di tipo politico. In poco tempo i seguaci di questa teoria non solo diventano sempre di più riconoscendosi nella sigla QAnon ma riescono anche a ricostruire il disegno occulto che Q intende rivelare all'umanità: esisterebbe un complotto universale fra alcuni potenti del mondo, impegnati in rituali satanici che prevedono il sacrificio di milioni di bambini. A contrastare questo abominio nel segreto più assoluto, per fortuna ci sarebbe l'ex presidente americano Donald Trump. Qual è l'origine di questo sistema di credenze ingigantitosi in pochi anni in maniera così preoccupante fino ad arrivare all'assalto di Capitol Hill del gennaio 2021? Diversi elementi convergono nel collocare l'origine di QAnon all'interno del mondo degli ARG (Alternate Reality Game), giochi di realtà alternativa che combinano elementi del mondo digitale e di quello reale come parte di una narrazione o di una storia più ampia. È un gioco sfuggito di mano oppure si tratta di un'operazione pianificata e orchestrata in qualche modo? Ne parliamo con Francesco Grassi che da più di due anni sta seguendo una sorprendente indagine su questo argomento.
Con Ruggero Rollini
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
POTREMO AVERE UN FUTURO PIÙ VERDE GRAZIE ALLE BIOMASSE?
Risponde Stefano Bertacchi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Stefano Bertacchi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
VISITA GUIDATA
5 giugno - visita guidata per famiglie al Museo di Storia della Medicina di Padova
Orario: 10.30
Partecipanti: 15 massimo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo della guida viene offerto dal CICAP
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio della Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
PRENOTAZIONI
Orario: 10.30
Partecipanti: 15 massimo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo della guida viene offerto dal CICAP
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio della Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
PRENOTAZIONI
VISITA GUIDATA
Domenica 5 giugno ore: 10.30 - 11.30 - 14.30 - 16
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
RIUSCIREMO A IDENTIFICARE PRECOCEMENTE I TUMORI?
Risponde Elisabetta Grillo
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Elisabetta Grillo
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
RIUSCIREMO A PREVEDERE I CRIMINI PRIMA CHE ACCADANO?
Risponde Daniela Ovadia
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Daniela Ovadia
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
PARITÀ DI GENERE NELLE MATERIE SCIENTIFICHE: QUALE FUTURO?
Risponde Giuliana Galati
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Giuliana Galati
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
FINIRANNO MAI LE TEORIE DEL COMPLOTTO?
Risponde Lorenzo Montali
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Lorenzo Montali
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
QUANDO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DIVENTERÀ IRREVERSIBILE?
Risponde Francesco Suman
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Francesco Suman
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
SUPEREREMO MAI LA PAURA DELLA CHIMICA?
Risponde Ruggero Rollini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Ruggero Rollini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Visita guidata per famiglie all'Orto botanico di Padova
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Con Margherita Fronte e Gian Mattia Bazzoli
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la domenica del CICAP Fest.
A cura di Focus
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la domenica del CICAP Fest.
Con Marco Aimone, Francesco Busani, Davide Calabrese, Raul Cremona, Silvia Lollino, Martin, Gaia Elisa Rossi
Conduce Alex Rusconi
In un periodo di mutamenti sociali e tecnologici anche la prestigiazione evolve: dall'uso della tecnologia alle nuove frontiere dell'illusione, dalla magia sui social al nuovo ruolo della donna come protagonista e non più come valletta. Un'arte antica che guarda al futuro, cercando di mantenere intatto il fascino della tradizione. Come affrontano i prestigiatori questi cambiamenti? In questo incontro, professionisti dell'illusionismo che rappresentano diverse generazioni, diversi generi e diverse categorie dell'arte si presentano al pubblico con le proprie idee per gestire questo cambiamento, dimostrando (anche con dimostrazioni pratiche) che lo stupore provocato da un gioco di prestigio è lo stesso, oggi, di quello provocato 200 o 1000 anni fa.
Conduce Alex Rusconi
In un periodo di mutamenti sociali e tecnologici anche la prestigiazione evolve: dall'uso della tecnologia alle nuove frontiere dell'illusione, dalla magia sui social al nuovo ruolo della donna come protagonista e non più come valletta. Un'arte antica che guarda al futuro, cercando di mantenere intatto il fascino della tradizione. Come affrontano i prestigiatori questi cambiamenti? In questo incontro, professionisti dell'illusionismo che rappresentano diverse generazioni, diversi generi e diverse categorie dell'arte si presentano al pubblico con le proprie idee per gestire questo cambiamento, dimostrando (anche con dimostrazioni pratiche) che lo stupore provocato da un gioco di prestigio è lo stesso, oggi, di quello provocato 200 o 1000 anni fa.
Con Giulia Amato, Gianluca Piovesan, Giorgio Vacchiano
Modera Rudi Bressa
Servizi ecosistemici, protezione della biodiversità, compensanzione delle emissioni di CO2, gestione del ciclo dell'acqua. Sono solo alcuni dei ruoli che alberi e foreste ricoprono, non solo nella aree rurali, ma anche nei grandi centri urbani. Ma come stanno rispondendo le foreste italiane al cambiamento climatico? Potranno essere un valido alleato nella mitigazione e nell'adattamento? Grazie agli interventi di Giulia Amato, forestale e specializzata nella valutazione dei servizi ecosistemici, Giorgio Vacchiano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale dell’Università Statale di Milano e Gianluca Piovesan, professore all’Università della Tuscia, moderati dal giornalista scientifico e ambientale Rudi Bressa, capiremo come le aree forestate sono le migliori alleate in un clima che cambia e quali sono le ultime ricerche in fatto di gestione e protezione forestale.
Modera Rudi Bressa
Servizi ecosistemici, protezione della biodiversità, compensanzione delle emissioni di CO2, gestione del ciclo dell'acqua. Sono solo alcuni dei ruoli che alberi e foreste ricoprono, non solo nella aree rurali, ma anche nei grandi centri urbani. Ma come stanno rispondendo le foreste italiane al cambiamento climatico? Potranno essere un valido alleato nella mitigazione e nell'adattamento? Grazie agli interventi di Giulia Amato, forestale e specializzata nella valutazione dei servizi ecosistemici, Giorgio Vacchiano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale dell’Università Statale di Milano e Gianluca Piovesan, professore all’Università della Tuscia, moderati dal giornalista scientifico e ambientale Rudi Bressa, capiremo come le aree forestate sono le migliori alleate in un clima che cambia e quali sono le ultime ricerche in fatto di gestione e protezione forestale.
Con Paolo Pecere
Modera Michele Bellone
Animali, piante, agenti infettivi. Ma anche fenomeni climatici, eventi geologici, dinamiche ecologiche. Sono tutti elementi con i quali interagiamo di continuo e nei quali viviamo immersi, che troppo spesso interpretiamo proiettando su di essi prospettive e comportamenti umani. Col risultato di indebolire non solo la comprensione del mondo naturale, ma anche la nostra capacità di relazionarci con esso. Con lo storico della filosofia Paolo Pecere esploreremo le narrazioni scientifiche, culturali e letterarie dei tanti attori e processi non-umani che ci circondano, dagli animali alle piante, dalle pandemie ai fenomeni climatici, per cercare di capire come cambiare il nostro modo di immaginarli, raccontarli e, quindi, di comprenderli.
Modera Michele Bellone
Animali, piante, agenti infettivi. Ma anche fenomeni climatici, eventi geologici, dinamiche ecologiche. Sono tutti elementi con i quali interagiamo di continuo e nei quali viviamo immersi, che troppo spesso interpretiamo proiettando su di essi prospettive e comportamenti umani. Col risultato di indebolire non solo la comprensione del mondo naturale, ma anche la nostra capacità di relazionarci con esso. Con lo storico della filosofia Paolo Pecere esploreremo le narrazioni scientifiche, culturali e letterarie dei tanti attori e processi non-umani che ci circondano, dagli animali alle piante, dalle pandemie ai fenomeni climatici, per cercare di capire come cambiare il nostro modo di immaginarli, raccontarli e, quindi, di comprenderli.
Con Valentina Petrini e Diodato
Modera Massimo Polidoro
È l’unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l’Ilva: fin dalla fondazione un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia? La giornalista Valentina Petrini, autrice di "Il cielo oltre le polveri" (Solferino), e il cantautore Diodato, vincitore del Festival di Sanremo, sono cresciuti a Taranto, una città dove spesso le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Oggi Valentina e Diodato tornano idealmente sui luoghi della loro infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva e spiegare perché quella di Taranto non è una sfida locale, bensì globale. Strettamente connessa con la transizione ecologica che il mondo non può più rimandare
Modera Massimo Polidoro
È l’unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l’Ilva: fin dalla fondazione un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia? La giornalista Valentina Petrini, autrice di "Il cielo oltre le polveri" (Solferino), e il cantautore Diodato, vincitore del Festival di Sanremo, sono cresciuti a Taranto, una città dove spesso le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Oggi Valentina e Diodato tornano idealmente sui luoghi della loro infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva e spiegare perché quella di Taranto non è una sfida locale, bensì globale. Strettamente connessa con la transizione ecologica che il mondo non può più rimandare
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Incontro Streaming
Con Susan Schneider
Modera Daniela Ovadia
La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.
Con Susan Schneider
Modera Daniela Ovadia
La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.
Con FRIDAYS for FUTURE: Arianna Busseti, Tommaso Piacenza , Giorgia Ivan e con Elisa Palazzi
Gli effetti della crisi climatica sono già qui. Elisa Palazzi e Fridays For Future analizzeranno come il futuro sia incerto, ma la partita si possa ancora giocare. Abbiamo la possibilità di agire e di renderlo più vivibile: come? Ce lo dice la comunità scientifica nei report dell’IPCC. Nel dialogo tra la climatologa e Fridays For Future emergerà come la via per il futuro richieda la necessità di mettere in atto soluzioni di adattamento e di mitigazione agli effetti della crisi climatica, senza dimenticare l’urgenza della transizione verso fonti di energia diverse da quelle fossili e il fondamentale ruolo della giustizia climatica e sociale.
Gli effetti della crisi climatica sono già qui. Elisa Palazzi e Fridays For Future analizzeranno come il futuro sia incerto, ma la partita si possa ancora giocare. Abbiamo la possibilità di agire e di renderlo più vivibile: come? Ce lo dice la comunità scientifica nei report dell’IPCC. Nel dialogo tra la climatologa e Fridays For Future emergerà come la via per il futuro richieda la necessità di mettere in atto soluzioni di adattamento e di mitigazione agli effetti della crisi climatica, senza dimenticare l’urgenza della transizione verso fonti di energia diverse da quelle fossili e il fondamentale ruolo della giustizia climatica e sociale.
Con Ruggero Rollini
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Con Antonio Massariolo, Silvia Kuna Ballero e Daniela Ovadia
Modera Elisabetta Tola
Solo la Finlandia ha fatto una scelta definitiva, costruendo un deposito di raccolta delle proprie scorie nucleari che dovrà resistere per almeno 100mila anni. In Italia è iniziato da anni un processo di selezione del deposito nazionale che dovrà raccogliere tutte le scorie nucleari a bassa e media intensità e solo temporaneamente, in attesa che si costruisca quello unico europeo, anche quelle ad alta intensità. Tra stop and go, adesso stiamo arrivando alla data cruciale. Il Ministero della Transizione ecologica dovrà pronunciarsi, entro fine 2023, sulla scelta del sito definitivo. Ma la strada è ancora tutta in salita, perché nessuna delle comunità locali che rientrano nella lista individuata di siti potenzialmente adatti sembra favorevole ad ospitare il deposito. E dunque, come si è lavorato finora e quali sono i passaggi fondamentali, sia a livello tecno-scientifico che a livello socio-culturale che andrebbero fatti per arrivare a una soluzione concertata e condivisa?
Modera Elisabetta Tola
Solo la Finlandia ha fatto una scelta definitiva, costruendo un deposito di raccolta delle proprie scorie nucleari che dovrà resistere per almeno 100mila anni. In Italia è iniziato da anni un processo di selezione del deposito nazionale che dovrà raccogliere tutte le scorie nucleari a bassa e media intensità e solo temporaneamente, in attesa che si costruisca quello unico europeo, anche quelle ad alta intensità. Tra stop and go, adesso stiamo arrivando alla data cruciale. Il Ministero della Transizione ecologica dovrà pronunciarsi, entro fine 2023, sulla scelta del sito definitivo. Ma la strada è ancora tutta in salita, perché nessuna delle comunità locali che rientrano nella lista individuata di siti potenzialmente adatti sembra favorevole ad ospitare il deposito. E dunque, come si è lavorato finora e quali sono i passaggi fondamentali, sia a livello tecno-scientifico che a livello socio-culturale che andrebbero fatti per arrivare a una soluzione concertata e condivisa?
Con Alex Rusconi, Francesco Mugnai e Cinzia Bevilacqua
Modera Davide Calabrese
Giuseppe Pinetti è un personaggio quasi leggendario. La letteratura magica ci offre di lui un'immagine che è spesso ammantata di mistero, tra aneddoti apocrifi e veri e propri miti che si sono diffusi di volume in volume senza una vera e propria verifica storica. Il libro di Alex Rusconi dedicato a Pinetti, per Florence Art Edizioni, vuole cercare di dicotomizzare i racconti leggendari da quelli fattuali, offrendo al lettore una chiave di lettura il più vicino possibile alla realtà storica, contestualizzando l'opera di Pinetti e restituendo un'immagine quanto più veritiera possibile, con i pregi e i difetti di un artista che era prima di tutto un uomo.
Modera Davide Calabrese
Giuseppe Pinetti è un personaggio quasi leggendario. La letteratura magica ci offre di lui un'immagine che è spesso ammantata di mistero, tra aneddoti apocrifi e veri e propri miti che si sono diffusi di volume in volume senza una vera e propria verifica storica. Il libro di Alex Rusconi dedicato a Pinetti, per Florence Art Edizioni, vuole cercare di dicotomizzare i racconti leggendari da quelli fattuali, offrendo al lettore una chiave di lettura il più vicino possibile alla realtà storica, contestualizzando l'opera di Pinetti e restituendo un'immagine quanto più veritiera possibile, con i pregi e i difetti di un artista che era prima di tutto un uomo.
POTREMO AVERE UN FUTURO PIÙ VERDE GRAZIE ALLE BIOMASSE?
Risponde Stefano Bertacchi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Stefano Bertacchi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Andrea Berti
Un workshop CICAP per insegnanti (e per semplici curiosi)
Come si indagano i misteri? Nel corso di questo workshop verranno presentate alcune delle indagini svolte dal Comitato su fenomeni apparentemente misteriosi e inspiegabili. I partecipanti avranno quindi modo di immedesimarsi nel ruolo di “detective dell'insolito”, analizzare situazioni in diversi contesti, arricchire la propria “cassetta degli attrezzi” dell’indagatore scientifico e, grazie a spunti operativi pratici, alimentare nei rispettivi studenti - gli adulti di domani - il pensiero critico e razionale.
Un workshop CICAP per insegnanti (e per semplici curiosi)
Come si indagano i misteri? Nel corso di questo workshop verranno presentate alcune delle indagini svolte dal Comitato su fenomeni apparentemente misteriosi e inspiegabili. I partecipanti avranno quindi modo di immedesimarsi nel ruolo di “detective dell'insolito”, analizzare situazioni in diversi contesti, arricchire la propria “cassetta degli attrezzi” dell’indagatore scientifico e, grazie a spunti operativi pratici, alimentare nei rispettivi studenti - gli adulti di domani - il pensiero critico e razionale.
VISITA GUIDATA
Domenica 5 giugno ore: 10.30 - 11.30 - 14.30 - 16
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Con Antonella Viola
Modera Sergio Della Sala
Viviamo in un mondo di maschi e di femmine. Difficile immaginare qualcosa di più naturale. Ma sappiamo davvero in cosa sono diversi? Cos'è il sesso in biologia? E il genere? Come funziona l'orientamento sessuale? Il mondo è davvero binario? La visione che lo separa sulla base dei due sessi è semplice e ovvia quanto l'idea che fosse il Sole a girare intorno a noi, prima della rivoluzione copernicana. Maschio e femmina sono distinti nella sostanza e nei ruoli. Eppure, questa visione non corrisponde alla realtà. Per un tempo troppo lungo abbiamo trovato differenze dove non ce ne sono e le abbiamo trasformate in dogmi. Abbiamo invece ignorato le differenze davvero importanti. La nostra cultura ha strumentalizzato le differenze legate a sesso e genere e le ha esasperate. Al contrario, la scienza le ha ignorate troppo a lungo. Il corpo femminile è stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male. Per secoli la medicina è stata una medicina dei maschi bianchi per i maschi bianchi. Continuare a ignorare questo gravissimo squilibrio significa ridurre la nostra capacità di curare. Perché, per esempio, siamo più abili a trattare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Una rivoluzione nella scienza, nelle nostre abitudini e nelle parole che usiamo è urgente. Può cominciare con la medicina di genere. L'immunologa Antonella Viola, autrice di "Il sesso è (quasi) tutto" (Feltrinelli), ci guida alla scoperta di una medicina giusta, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. "Fare la rivoluzione", dice Viola, "significa avere occhi nuovi per guardare noi stessi e il resto del mondo. Occhi nuovi per riconoscere le differenze che contano. E per dare loro valore". In biologia il sesso è nato come opportunità di adattamento a un ambiente che cambia in fretta. Oggi è diventato la nostra gabbia, perché viviamo in un mondo rigidamente binario. Senza vedere le differenze che contano. Perché esiste il sesso? Che differenza c'è fra sesso e genere? Maschi e femmine sono diversi? E in cosa? Li stiamo curando nel modo giusto?
Modera Sergio Della Sala
Viviamo in un mondo di maschi e di femmine. Difficile immaginare qualcosa di più naturale. Ma sappiamo davvero in cosa sono diversi? Cos'è il sesso in biologia? E il genere? Come funziona l'orientamento sessuale? Il mondo è davvero binario? La visione che lo separa sulla base dei due sessi è semplice e ovvia quanto l'idea che fosse il Sole a girare intorno a noi, prima della rivoluzione copernicana. Maschio e femmina sono distinti nella sostanza e nei ruoli. Eppure, questa visione non corrisponde alla realtà. Per un tempo troppo lungo abbiamo trovato differenze dove non ce ne sono e le abbiamo trasformate in dogmi. Abbiamo invece ignorato le differenze davvero importanti. La nostra cultura ha strumentalizzato le differenze legate a sesso e genere e le ha esasperate. Al contrario, la scienza le ha ignorate troppo a lungo. Il corpo femminile è stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male. Per secoli la medicina è stata una medicina dei maschi bianchi per i maschi bianchi. Continuare a ignorare questo gravissimo squilibrio significa ridurre la nostra capacità di curare. Perché, per esempio, siamo più abili a trattare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Una rivoluzione nella scienza, nelle nostre abitudini e nelle parole che usiamo è urgente. Può cominciare con la medicina di genere. L'immunologa Antonella Viola, autrice di "Il sesso è (quasi) tutto" (Feltrinelli), ci guida alla scoperta di una medicina giusta, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. "Fare la rivoluzione", dice Viola, "significa avere occhi nuovi per guardare noi stessi e il resto del mondo. Occhi nuovi per riconoscere le differenze che contano. E per dare loro valore". In biologia il sesso è nato come opportunità di adattamento a un ambiente che cambia in fretta. Oggi è diventato la nostra gabbia, perché viviamo in un mondo rigidamente binario. Senza vedere le differenze che contano. Perché esiste il sesso? Che differenza c'è fra sesso e genere? Maschi e femmine sono diversi? E in cosa? Li stiamo curando nel modo giusto?
VISITA GUIDATA
5 giugno - visita guidata per famiglie al Museo di Storia della Medicina di Padova
Orario: 10.30
Partecipanti: 15 massimo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo della guida viene offerto dal CICAP
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio della Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
PRENOTAZIONI
Orario: 10.30
Partecipanti: 15 massimo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo della guida viene offerto dal CICAP
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio della Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
PRENOTAZIONI
RIUSCIREMO A IDENTIFICARE PRECOCEMENTE I TUMORI?
Risponde Elisabetta Grillo
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Elisabetta Grillo
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Luigi Garlaschelli, Alessandra Carrer e l'Associazione culturale Steampunk Nordest
Introduce Paolo Attivissimo
L'immaginazione della fantascienza ottocentesca - rivisitata modernamente dal movimento Steampunk - e le ricerche di alcuni "scienziati pazzi", veri o immaginari, si sono in seguito trasformate in conquiste della scienza moderna. Da Verne e Wells, passando per trapiantatori di teste e rianimatori di cadaveri, un'insolita carrellata di fatti curiosi, presentata in stile Steampunk da Luigi Garlaschelli (Prof. Alchemist) e Alessandra Carrer (Sky Lady).
Introduce Paolo Attivissimo
L'immaginazione della fantascienza ottocentesca - rivisitata modernamente dal movimento Steampunk - e le ricerche di alcuni "scienziati pazzi", veri o immaginari, si sono in seguito trasformate in conquiste della scienza moderna. Da Verne e Wells, passando per trapiantatori di teste e rianimatori di cadaveri, un'insolita carrellata di fatti curiosi, presentata in stile Steampunk da Luigi Garlaschelli (Prof. Alchemist) e Alessandra Carrer (Sky Lady).
Incontro Streaming
Con Peter Godfrey-Smith
Presenta Vincenzo Crupi
Autore di uno dei manuali di filosofia della scienza di maggior successo, tradotto recentemente anche in italiano ("Teoria e Realtà", Raffaello Cortina edizioni), Peter Godfrey-Smith è anche uno scienziato che si occupa di intelligenza animale, in particolare nei cefalopodi. In questo colloquio gli abbiamo chiesto di spiegare che ruolo ha la filosofia della scienza nella produzione scientifica alla luce della sua esperienza personale, e la risposta, provocatoria, è stata: nessuno. Ma è davvero così? Si può fare a meno di una riflessione generale sul ruolo e i metodi della scienza nel plasmare la scienza del futuro? Vincenzo Crupi, filosofo della scienza dell'Università di Torino, cercherà di fare chiarezza su questo punto.
Con Peter Godfrey-Smith
Presenta Vincenzo Crupi
Autore di uno dei manuali di filosofia della scienza di maggior successo, tradotto recentemente anche in italiano ("Teoria e Realtà", Raffaello Cortina edizioni), Peter Godfrey-Smith è anche uno scienziato che si occupa di intelligenza animale, in particolare nei cefalopodi. In questo colloquio gli abbiamo chiesto di spiegare che ruolo ha la filosofia della scienza nella produzione scientifica alla luce della sua esperienza personale, e la risposta, provocatoria, è stata: nessuno. Ma è davvero così? Si può fare a meno di una riflessione generale sul ruolo e i metodi della scienza nel plasmare la scienza del futuro? Vincenzo Crupi, filosofo della scienza dell'Università di Torino, cercherà di fare chiarezza su questo punto.
Con Massimo Temporelli e Mao
Introduce Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
Quali sono le invenzioni che hanno cambiato la nostra specie? Il fisico e divulgatore Massimo Temporelli affronterà il tema in un podcast di Storielibere.fm per Audible di prossima pubblicazione e, tra gli episodi previsti, uno non poteva che riguardare la musica. In particolare, la chitarra, strumento nato già nella preistoria e che ha caratterizzato la vita di miliardi di persone negli ultimi secoli. Scopriremo l’evoluzione tecnica, musicale e sociale di questo straordinario strumento anche con la partecipazione del cantautore e musicista Mao.
Introduce Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
Quali sono le invenzioni che hanno cambiato la nostra specie? Il fisico e divulgatore Massimo Temporelli affronterà il tema in un podcast di Storielibere.fm per Audible di prossima pubblicazione e, tra gli episodi previsti, uno non poteva che riguardare la musica. In particolare, la chitarra, strumento nato già nella preistoria e che ha caratterizzato la vita di miliardi di persone negli ultimi secoli. Scopriremo l’evoluzione tecnica, musicale e sociale di questo straordinario strumento anche con la partecipazione del cantautore e musicista Mao.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Francesco De Carlo, Maria Di Biase e Corrado Nuzzo, Daniele Fabbri, Francesco Lancia, Savero Raimondo
Modera Chiara Galeazzi
È più divertente la verità o la finzione? È meglio elaborare ciò che vediamo o creare cose che non esistono? E se la finzione poi plasma la realtà? In questo panel un gruppo di professionist della scrittura comica cercherà di indagare su come gestire l'ironia e il sarcasmo senza aumentare la disinformazione, in un mondo di meme che fa sempre più fatica a distinguere ciò che è vero, da ciò che è falso.
Modera Chiara Galeazzi
È più divertente la verità o la finzione? È meglio elaborare ciò che vediamo o creare cose che non esistono? E se la finzione poi plasma la realtà? In questo panel un gruppo di professionist della scrittura comica cercherà di indagare su come gestire l'ironia e il sarcasmo senza aumentare la disinformazione, in un mondo di meme che fa sempre più fatica a distinguere ciò che è vero, da ciò che è falso.
Con Massimo Marino
Modera Elisabetta Bernardi
Con il sostegno di COOP Alleanza 3.0
Tipico e di qualità, ipocalorico, salutista, vegano, biologico, a km zero. Com'è il cibo perfetto? Prendendo in analisi le ultime ricerche emerge che c’è una crescente percentuale di consumatori interessata a ridurre l’impatto dei propri consumi sull’ambiente. Il cibo perfetto dovrebbe essere sinonimo di sostenibilità ma per garantirla è necessario conoscere l’intera filiera, dal campo alla tavola. Impresa ardua per un semplice consumatore, che può però contare su una serie di indicatori, metodologie di analisi ed etichette oggi sempre più diffusi e che raccontano la storia di un alimento. Come possiamo districarci nel mondo delle informazioni alimentari per trovare il cibo perfetto?
Modera Elisabetta Bernardi
Con il sostegno di COOP Alleanza 3.0
Tipico e di qualità, ipocalorico, salutista, vegano, biologico, a km zero. Com'è il cibo perfetto? Prendendo in analisi le ultime ricerche emerge che c’è una crescente percentuale di consumatori interessata a ridurre l’impatto dei propri consumi sull’ambiente. Il cibo perfetto dovrebbe essere sinonimo di sostenibilità ma per garantirla è necessario conoscere l’intera filiera, dal campo alla tavola. Impresa ardua per un semplice consumatore, che può però contare su una serie di indicatori, metodologie di analisi ed etichette oggi sempre più diffusi e che raccontano la storia di un alimento. Come possiamo districarci nel mondo delle informazioni alimentari per trovare il cibo perfetto?
Con Paolo Jerkic, Elisa Palazzi, Paolo Salandin
Modera Rudi Bressa
In collaborazione con AcegasApsAmga
A causa dei cambiamenti climatici, eventi meteo estremi come forti piogge o prolungati periodi di siccità, hanno effetti sull'intero ciclo idrico in particolare nelle aree urbane. Come garantire la qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti? E come gestire le acque reflue in maniera circolare, recuperando la risorsa idrica, evitando allo stesso tempo l’inquinamento ambientale delle falde? Oggi questo è possibile grazie ai numerosi investimenti e alle ultime tecnologie che permettono di chiudere il ciclo, mantenendo quanto più possibile inalterato l’oro blu, fondamentale non solo negli usi domestici, ma anche in quelli industriali ed irrigui. Insieme alla climatologa Elisa Palazzi, a Paolo Jerkic, Responsabile Impianti Depurazione – Direzione Reti AcegasApsAmga, e Paolo Salandin, Professore Ordinario di Costruzioni Idrauliche presso l'Università di Padova, capiremo come viene gestito l'intero ciclo idrico delle città e di Padova in particolare, per garantire la qualità dell’acqua alle generazioni presenti, ma soprattutto a quelle future. Scopriremo quali sono i rischi da attenuare per il futuro e cosa si nasconde dietro al semplice gesto dell'apertura del rubinetto di casa.
Modera Rudi Bressa
In collaborazione con AcegasApsAmga
A causa dei cambiamenti climatici, eventi meteo estremi come forti piogge o prolungati periodi di siccità, hanno effetti sull'intero ciclo idrico in particolare nelle aree urbane. Come garantire la qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti? E come gestire le acque reflue in maniera circolare, recuperando la risorsa idrica, evitando allo stesso tempo l’inquinamento ambientale delle falde? Oggi questo è possibile grazie ai numerosi investimenti e alle ultime tecnologie che permettono di chiudere il ciclo, mantenendo quanto più possibile inalterato l’oro blu, fondamentale non solo negli usi domestici, ma anche in quelli industriali ed irrigui. Insieme alla climatologa Elisa Palazzi, a Paolo Jerkic, Responsabile Impianti Depurazione – Direzione Reti AcegasApsAmga, e Paolo Salandin, Professore Ordinario di Costruzioni Idrauliche presso l'Università di Padova, capiremo come viene gestito l'intero ciclo idrico delle città e di Padova in particolare, per garantire la qualità dell’acqua alle generazioni presenti, ma soprattutto a quelle future. Scopriremo quali sono i rischi da attenuare per il futuro e cosa si nasconde dietro al semplice gesto dell'apertura del rubinetto di casa.
RIUSCIREMO A PREVEDERE I CRIMINI PRIMA CHE ACCADANO?
Risponde Daniela Ovadia
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Daniela Ovadia
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Elena Dogliotti, Fedra Fumagalli e Nicoletta Boldrini
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi e in collaborazione con Treccani Futura
Quale rapporto legherà l’umanità alla produzione e al consumo di cibo nel futuro? Dalla produzione sostenibile al benessere animale, alla possibilità di prevenire le malattie a tavola: la ricerca promette di rispondere con strumenti innovativi al limite della fantascienza, come la carne coltivata in laboratorio o nuovi cibi pensati per ingannare i nostri sensi, in modo da massimizzarne il piacere e ridurne i rischi per la salute e l’impatto sull’ambiente. Prima di arrivare a ciò possiamo comunque iniziare a dare il nostro contributo con scelte più consapevoli e sostenibili su ciò che portiamo a tavola.
Workshop a cura di Fondazione Umberto Veronesi e in collaborazione con Treccani Futura
Quale rapporto legherà l’umanità alla produzione e al consumo di cibo nel futuro? Dalla produzione sostenibile al benessere animale, alla possibilità di prevenire le malattie a tavola: la ricerca promette di rispondere con strumenti innovativi al limite della fantascienza, come la carne coltivata in laboratorio o nuovi cibi pensati per ingannare i nostri sensi, in modo da massimizzarne il piacere e ridurne i rischi per la salute e l’impatto sull’ambiente. Prima di arrivare a ciò possiamo comunque iniziare a dare il nostro contributo con scelte più consapevoli e sostenibili su ciò che portiamo a tavola.
Con Rosario Rizzuto, Maria Pia Abbracchio, Romano Negrisoli
Modera: Fabio Turone
Con il sostegno di UNICREDIT
I fondi per la ricerca stanziati dal PNRR hanno obiettivi molto concreti: sono indirizzati soprattutto alla cosiddetta ricerca traslazionale, quella che deve portare le scoperte degli scienziati dai banconi dei laboratori e dalle aule delle università fino alle industrie e poi alle case dei cittadini. Inoltre puntano a sostenere i più giovani e a colmare il gap generazionale e geografico che affligge l'Italia. In che modo è strutturato l'intervento del PNRR nella ricerca scientifica? Riuscirà davvero a cambiare le carriere dei giovani ricercatori? Avrà effetto sulla scarsa propensione delle nostre aziende a investire in ricerca e sviluppo a livello nazionale?
Modera: Fabio Turone
Con il sostegno di UNICREDIT
I fondi per la ricerca stanziati dal PNRR hanno obiettivi molto concreti: sono indirizzati soprattutto alla cosiddetta ricerca traslazionale, quella che deve portare le scoperte degli scienziati dai banconi dei laboratori e dalle aule delle università fino alle industrie e poi alle case dei cittadini. Inoltre puntano a sostenere i più giovani e a colmare il gap generazionale e geografico che affligge l'Italia. In che modo è strutturato l'intervento del PNRR nella ricerca scientifica? Riuscirà davvero a cambiare le carriere dei giovani ricercatori? Avrà effetto sulla scarsa propensione delle nostre aziende a investire in ricerca e sviluppo a livello nazionale?
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Massimo Polidoro
Modera Elisabetta Tola
Come si impara a guardare il mondo non solo con curiosità ma anche con una visione analitica, critica, che cerca di capire come funzionano le cose e non si accontenta dello sguardo superficiale? Massimo Polidoro, con il suo libro "Geniale" (Feltrinelli), ci porta nel mondo di James Randi, suo maestro e mentore oltre che grande illusionista e massimo sostenitore e praticante della lotta contro le pseudoscienze. Tredici lezioni che non solo ci aiutano a capire come si può allenare un pensiero analitico ma che ci fanno anche entrare in un mondo, quello di Randi, dove la fortuna si incontra perché ci si mette molta tenacia, molto studio ma anche un buon pizzico di audacia e di capacità di pensare e vivere fuori da schemi troppo stretti.
Modera Elisabetta Tola
Come si impara a guardare il mondo non solo con curiosità ma anche con una visione analitica, critica, che cerca di capire come funzionano le cose e non si accontenta dello sguardo superficiale? Massimo Polidoro, con il suo libro "Geniale" (Feltrinelli), ci porta nel mondo di James Randi, suo maestro e mentore oltre che grande illusionista e massimo sostenitore e praticante della lotta contro le pseudoscienze. Tredici lezioni che non solo ci aiutano a capire come si può allenare un pensiero analitico ma che ci fanno anche entrare in un mondo, quello di Randi, dove la fortuna si incontra perché ci si mette molta tenacia, molto studio ma anche un buon pizzico di audacia e di capacità di pensare e vivere fuori da schemi troppo stretti.
PARITÀ DI GENERE NELLE MATERIE SCIENTIFICHE: QUALE FUTURO?
Risponde Giuliana Galati
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Giuliana Galati
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Andrea Ligabue, Viola Nicolucci
Modera Michele Bellone
Giocare non è soltanto un’attività divertente e ricreativa ma è anche un potente mezzo di comunicazione, relazione e sviluppo di competenze. Videogiochi e giochi da tavolo sono inoltre ottimi esempi di sistemi complessi, che posso quindi essere usati come strumenti educativi per migliorare il nostro approccio alla complessità che ci circonda. Ne discutono Viola Nicolucci, psicologa ed esperta di videogiochi, e Andrea Ligabue, ludologo e direttore artistico di Play - Festival del Gioco.
Modera Michele Bellone
Giocare non è soltanto un’attività divertente e ricreativa ma è anche un potente mezzo di comunicazione, relazione e sviluppo di competenze. Videogiochi e giochi da tavolo sono inoltre ottimi esempi di sistemi complessi, che posso quindi essere usati come strumenti educativi per migliorare il nostro approccio alla complessità che ci circonda. Ne discutono Viola Nicolucci, psicologa ed esperta di videogiochi, e Andrea Ligabue, ludologo e direttore artistico di Play - Festival del Gioco.
Con Nicola Meda
Modera Elisabetta Bernardi
Stare attenti alla propria alimentazione, seguendo una dieta ricca ed equilibrata, è certamente il primo passo per mantenersi in salute. Ma quando il “mangiare sano” diventa un’ossessione, possono insorgere complicazioni anche gravi. Ortoressia è la parola che indica quel particolare disturbo del comportamento alimentare di cui soffre appunto chi, nell’intento di ottenere una dieta che sia il più possibile sana, con un comportamento di tipo ossessivo finisce invece per ottenere l’effetto opposto. L’ortoressia è un fenomeno in crescita. Le rigide regole possono portare all’isolamento sociale, alla malnutrizione e al disagio mentale.
Modera Elisabetta Bernardi
Stare attenti alla propria alimentazione, seguendo una dieta ricca ed equilibrata, è certamente il primo passo per mantenersi in salute. Ma quando il “mangiare sano” diventa un’ossessione, possono insorgere complicazioni anche gravi. Ortoressia è la parola che indica quel particolare disturbo del comportamento alimentare di cui soffre appunto chi, nell’intento di ottenere una dieta che sia il più possibile sana, con un comportamento di tipo ossessivo finisce invece per ottenere l’effetto opposto. L’ortoressia è un fenomeno in crescita. Le rigide regole possono portare all’isolamento sociale, alla malnutrizione e al disagio mentale.
Con Marco Malvaldi
Quando diciamo mare, spesso ci riferiamo alla nostra ultima vacanza. Noi ci siamo sforzati di rimanere concentrati, focalizzandoci su come questa grande fonte di energia possa essere sfruttata per produrre corrente elettrica pulita. L’energia, infatti, la si può trarre dalle onde, dalle correnti, dalle maree e persino dal gradiente di temperatura, ma non è, però, così semplice ricavare e trasformare l’energia di queste fonti. Spesso, infatti, è complesso e dispendioso. Negli ultimi anni, in diversi paesi del mondo, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione. Tra questi anche in Italia...
Quando diciamo mare, spesso ci riferiamo alla nostra ultima vacanza. Noi ci siamo sforzati di rimanere concentrati, focalizzandoci su come questa grande fonte di energia possa essere sfruttata per produrre corrente elettrica pulita. L’energia, infatti, la si può trarre dalle onde, dalle correnti, dalle maree e persino dal gradiente di temperatura, ma non è, però, così semplice ricavare e trasformare l’energia di queste fonti. Spesso, infatti, è complesso e dispendioso. Negli ultimi anni, in diversi paesi del mondo, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione. Tra questi anche in Italia...
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Francesco Sauro
Modera: Federica D'Auria
Una piccola crepa che spacca la roccia. Oltre la fenditura, un passaggio che conduce al cuore della montagna. La flebile luce della fiamma sul casco dello speleologo danza là dove prima c’era il buio assoluto. Il percorso si spinge sempre più in profondità, lungo il solco scavato da un antico torrente. Un cunicolo porta a un lago nero. Lo speleologo poggia il casco, si spoglia, prende fiato e si tuffa, per scoprire che oltre c’è un altro passaggio, un pertugio che invita a continuare il viaggio. Non importa quante volte l’abbia affrontato, perlustrato, sfidato: il continente buio continua a sedurlo. Francesco Sauro ha risposto al richiamo del continente buio fin da ragazzino, quando andava alla ricerca di qualunque fessura che potesse farlo entrare nel cuore della Terra. Oggi nel suo sguardo alla passione giovanile si mescola il desiderio di conoscenza dello scienziato. Nel suo libro "Il continente buio" (il Saggiatore), le storie delle sue avventure si intrecciano con i resoconti scientifici delle spedizioni: a ogni discesa il rilevamento della topografia, delle tracce sonore, della composizione dell’atmosfera, dell’età di morfologie primordiali traccia per chi resta in superficie una mappa in continua evoluzione di un cosmo nascosto che ha i suoi punti di accesso nelle grotte delle Dolomiti quanto nell’Himalaya, tra i Monti Lessini come in Venezuela. Ovunque la terra offra un’apertura, c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Ultima frontiera dell’esplorazione terrestre, il sottosuolo è un universo misterioso, un reticolo di gallerie in cui ci si può imbattere in cascate altissime, creature luminescenti, echi misteriosi, vapori infernali, sculture votive primitive, scheletri abbandonati e il buio: dappertutto, sempre, l’ignoto, il buio. Un universo in cui l’essere umano deve fare continuamente i conti con se stesso, con i limiti del proprio corpo e della propria intelligenza. In cui insieme ai confini della Terra si esplorano quelli dell’umanità.
Modera: Federica D'Auria
Una piccola crepa che spacca la roccia. Oltre la fenditura, un passaggio che conduce al cuore della montagna. La flebile luce della fiamma sul casco dello speleologo danza là dove prima c’era il buio assoluto. Il percorso si spinge sempre più in profondità, lungo il solco scavato da un antico torrente. Un cunicolo porta a un lago nero. Lo speleologo poggia il casco, si spoglia, prende fiato e si tuffa, per scoprire che oltre c’è un altro passaggio, un pertugio che invita a continuare il viaggio. Non importa quante volte l’abbia affrontato, perlustrato, sfidato: il continente buio continua a sedurlo. Francesco Sauro ha risposto al richiamo del continente buio fin da ragazzino, quando andava alla ricerca di qualunque fessura che potesse farlo entrare nel cuore della Terra. Oggi nel suo sguardo alla passione giovanile si mescola il desiderio di conoscenza dello scienziato. Nel suo libro "Il continente buio" (il Saggiatore), le storie delle sue avventure si intrecciano con i resoconti scientifici delle spedizioni: a ogni discesa il rilevamento della topografia, delle tracce sonore, della composizione dell’atmosfera, dell’età di morfologie primordiali traccia per chi resta in superficie una mappa in continua evoluzione di un cosmo nascosto che ha i suoi punti di accesso nelle grotte delle Dolomiti quanto nell’Himalaya, tra i Monti Lessini come in Venezuela. Ovunque la terra offra un’apertura, c’è qualcosa di nuovo da scoprire. Ultima frontiera dell’esplorazione terrestre, il sottosuolo è un universo misterioso, un reticolo di gallerie in cui ci si può imbattere in cascate altissime, creature luminescenti, echi misteriosi, vapori infernali, sculture votive primitive, scheletri abbandonati e il buio: dappertutto, sempre, l’ignoto, il buio. Un universo in cui l’essere umano deve fare continuamente i conti con se stesso, con i limiti del proprio corpo e della propria intelligenza. In cui insieme ai confini della Terra si esplorano quelli dell’umanità.
Con Daniele Coen, Daniela Ovadia e Roberta Villa
Modera Sergio Della Sala
con il contributo incondizionato di Fondazione MSD
La comunicazione della medicina è tra le attività più complesse nell'ambito della comunicazione della scienza, perché deve fare i conti con aspetti tecnici che hanno un impatto importante a livello emotivo e sui meccanismi decisionali delle persone. Il modo con cui le conoscenze mediche vengono prodotte e poi disseminate ai vari livelli comporta però un certo grado di incertezza, in parte connaturato alla materia e in parte accresciuto dai meccanismi di produzione delle notizie. Questo incontro vuole portare il pubblico attraverso il percorso di generazione della notizia medica fino alla sua fruizione da parte di non specialisti, per mettere in luce i fenomeni distorsivi, presenti a tutti i livelli, e i possibili rimedi che anche il cittadino comune può mettere in atto.
Modera Sergio Della Sala
con il contributo incondizionato di Fondazione MSD
La comunicazione della medicina è tra le attività più complesse nell'ambito della comunicazione della scienza, perché deve fare i conti con aspetti tecnici che hanno un impatto importante a livello emotivo e sui meccanismi decisionali delle persone. Il modo con cui le conoscenze mediche vengono prodotte e poi disseminate ai vari livelli comporta però un certo grado di incertezza, in parte connaturato alla materia e in parte accresciuto dai meccanismi di produzione delle notizie. Questo incontro vuole portare il pubblico attraverso il percorso di generazione della notizia medica fino alla sua fruizione da parte di non specialisti, per mettere in luce i fenomeni distorsivi, presenti a tutti i livelli, e i possibili rimedi che anche il cittadino comune può mettere in atto.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Conduce Alex Rusconi
Con Marco Aimone, Francesco Busani, Davide Calabrese, Raul Cremona, Silvia Lollino, Martin, Gaia Elisa Rossi
Dove: Orto Botanico, Auditorium
Torna l’appuntamento con il workshop di MAGIA (IX edizione), quest’anno intitolato “Lo scrigno dei segreti”. Un vero e proprio tesoro che nove professionisti della prestigiazione metteranno a disposizione degli iscritti, accantonando per un attimo le rigide regole che l’illusionismo impone. Quest’anno il “corpo docenti” del workshop è ancora più ricco, senza intaccare la qualità di questo appuntamento che, per la nona volta, vuole essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati all’arte dei prestigi che vogliono avvicinarsi a veri prestigiatori, attivi sul campo da molti anni e, in alcuni casi, volti televisivi e teatrali di rinomata esperienza.
A condurre l’appuntamento sarà anche quest’anno il direttore di MAGIA, la rivista italiana di cultura magica, Alex Rusconi che introdurrà uno per uno i docenti e trasporterà gli iscritti di magia in magia: confermata la presenza di tre professionisti che già lo scorso anno hanno attirato le simpatie del pubblico. Raul Cremona, attore, comico, presti- giatore e grande istrione, Davide Calabrese, regista, attore e cantante con la passione per l'illusionismo e Martin (al secolo Maurizio Di Martino), illusionista televisivo e re degli spettacoli sulle navi da crociera.
A loro si aggiungono Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino (uno dei club magici più antichi e rinomati dello stivale), Francesco Busani, noto mentalista e scrittore, Silvia Lollino, fresca partecipante al reality “Voglio essere un mago” (visto a settembre su Raidue e ora in replica su Rai Gulp), che si è fatta notare per la sua preparazione pratica e teorica e Gaia Elisa Rossi, giovane pre- stigiatrice talentuosa, già Campionessa italiana di Magia nel 2015. Un cast eterogeneo per un workshop che anche quest’anno si preannuncia ricco di sorprese, emozioni e soprat- tutto... magia. Siete pronti ad aprire lo “scrigno dei segreti”?
Con Marco Aimone, Francesco Busani, Davide Calabrese, Raul Cremona, Silvia Lollino, Martin, Gaia Elisa Rossi
Dove: Orto Botanico, Auditorium
Torna l’appuntamento con il workshop di MAGIA (IX edizione), quest’anno intitolato “Lo scrigno dei segreti”. Un vero e proprio tesoro che nove professionisti della prestigiazione metteranno a disposizione degli iscritti, accantonando per un attimo le rigide regole che l’illusionismo impone. Quest’anno il “corpo docenti” del workshop è ancora più ricco, senza intaccare la qualità di questo appuntamento che, per la nona volta, vuole essere un punto di riferimento per tutti gli appassionati all’arte dei prestigi che vogliono avvicinarsi a veri prestigiatori, attivi sul campo da molti anni e, in alcuni casi, volti televisivi e teatrali di rinomata esperienza.
A condurre l’appuntamento sarà anche quest’anno il direttore di MAGIA, la rivista italiana di cultura magica, Alex Rusconi che introdurrà uno per uno i docenti e trasporterà gli iscritti di magia in magia: confermata la presenza di tre professionisti che già lo scorso anno hanno attirato le simpatie del pubblico. Raul Cremona, attore, comico, presti- giatore e grande istrione, Davide Calabrese, regista, attore e cantante con la passione per l'illusionismo e Martin (al secolo Maurizio Di Martino), illusionista televisivo e re degli spettacoli sulle navi da crociera.
A loro si aggiungono Marco Aimone, presidente del Circolo Amici della Magia di Torino (uno dei club magici più antichi e rinomati dello stivale), Francesco Busani, noto mentalista e scrittore, Silvia Lollino, fresca partecipante al reality “Voglio essere un mago” (visto a settembre su Raidue e ora in replica su Rai Gulp), che si è fatta notare per la sua preparazione pratica e teorica e Gaia Elisa Rossi, giovane pre- stigiatrice talentuosa, già Campionessa italiana di Magia nel 2015. Un cast eterogeneo per un workshop che anche quest’anno si preannuncia ricco di sorprese, emozioni e soprat- tutto... magia. Siete pronti ad aprire lo “scrigno dei segreti”?
Con Luca Foresti, Eugenio Santoro, Teresa Scantamburlo
Modera Fabio Turone
In un futuro non troppo lontano, vedremo il medico solo quando sarà davvero necessario che possa toccarci. I medici stessi si incontreranno meno grazie ai congressi virtuali e potranno scambiarsi pareri usando le tecnologie digitali, supportati da sistemi di intelligenza artificiale che li aiuteranno a fare diagnosi e scegliere trattamenti. Dietro lo sviluppo delle tecnologie mediche c'è un progresso ormai inarrestabile, un risparmio di tempo e una ottimizzazione di competenze. Come in ogni rivoluzione, però, ci sono possibili effetti collaterali che sarebbe opportuno prevedere e prevenire. Ne parliano con Luca Foresti, fisico e CEO di uno dei più grandi centri di consulenze mediche private d'Italia che punta molto sulla digitalizzazione, con Eugenio Santoro, che all'Istituto Mario Negri di Milano studia i fenomeni di digitalizzazione della salute e con Teresa Scantaburlo, esperta di etica dell'intelligenza artificiale all'Università Ca' Foscari di Venezia.
Modera Fabio Turone
In un futuro non troppo lontano, vedremo il medico solo quando sarà davvero necessario che possa toccarci. I medici stessi si incontreranno meno grazie ai congressi virtuali e potranno scambiarsi pareri usando le tecnologie digitali, supportati da sistemi di intelligenza artificiale che li aiuteranno a fare diagnosi e scegliere trattamenti. Dietro lo sviluppo delle tecnologie mediche c'è un progresso ormai inarrestabile, un risparmio di tempo e una ottimizzazione di competenze. Come in ogni rivoluzione, però, ci sono possibili effetti collaterali che sarebbe opportuno prevedere e prevenire. Ne parliano con Luca Foresti, fisico e CEO di uno dei più grandi centri di consulenze mediche private d'Italia che punta molto sulla digitalizzazione, con Eugenio Santoro, che all'Istituto Mario Negri di Milano studia i fenomeni di digitalizzazione della salute e con Teresa Scantaburlo, esperta di etica dell'intelligenza artificiale all'Università Ca' Foscari di Venezia.
Con Roberto Trotta, Diletta Huyskes e Paolo Dario
Modera Elisabetta Tola
L’intelligenza artificiale è ormai una componente quotidianamente presente nelle nostre attività: dai sistemi di classificazione di grandi moli di dati a quelli di riconoscimento facciale, dai software di analisi dei testi e di traduzione automatica a quelli che permettono di valutare immense quantità di immagini e trovare corrispondenze. Non c’è dubbio che questi sistemi possano avere applicazioni di grande valore per la ricerca, per la diagnostica, per i sistemi di sicurezza. Ma pongono anche molte questioni critiche: non sono sempre affidabili, possono compiere degli errori, possono amplificare bias e pregiudizi già esistenti a livello sociale. E soprattutto possono diventare strumento di violazione di diversi diritti. Rischiano di aumentare le disuguaglianze e di rafforzare la smania di controllo sia di paesi autoritari che di aziende senza scrupoli. È necessario lavorare per una regolamentazione ma soprattutto per una crescita culturale che renda l’IA uno strumento utile e non una ulteriore e potente forma di controllo sociale.
Modera Elisabetta Tola
L’intelligenza artificiale è ormai una componente quotidianamente presente nelle nostre attività: dai sistemi di classificazione di grandi moli di dati a quelli di riconoscimento facciale, dai software di analisi dei testi e di traduzione automatica a quelli che permettono di valutare immense quantità di immagini e trovare corrispondenze. Non c’è dubbio che questi sistemi possano avere applicazioni di grande valore per la ricerca, per la diagnostica, per i sistemi di sicurezza. Ma pongono anche molte questioni critiche: non sono sempre affidabili, possono compiere degli errori, possono amplificare bias e pregiudizi già esistenti a livello sociale. E soprattutto possono diventare strumento di violazione di diversi diritti. Rischiano di aumentare le disuguaglianze e di rafforzare la smania di controllo sia di paesi autoritari che di aziende senza scrupoli. È necessario lavorare per una regolamentazione ma soprattutto per una crescita culturale che renda l’IA uno strumento utile e non una ulteriore e potente forma di controllo sociale.
Con Stefano Bertacchi
Modera Paola De Gobbi
Nonostante siano protagoniste della scienza e della società da diversi decenni, le biotecnologie sono ancora avvolte da una nube di mistero. Termini complessi come transgenesi, biorisanamento, terapia genica, bioeconomia e biomimetica stanno entrando sempre più nel linguaggio dei mass media, senza tuttavia il dovuto approfondimento. Stefano Bertacchi, autore di "50 grandi idee della biotecnologia" (Edizioni Dedalo), ci accompagna in un viaggio nel mondo delle biotecnologie, affrontando temi attuali e scottanti come gli OGM, le bioplastiche, la clonazione, la PCR, l’editing genomico, la biologia sintetica, i farmaci e i vaccini ricombinanti, partendo dalle basi della biologia e dell’ingegneria genetica. Il libro analizza con chiarezza e rigore le biotecnologie legate al settore alimentare, industriale, ambientale e medicale, fondamentali per lo sviluppo delle innovazioni di frontiera del prossimo futuro, che già sono intorno a noi.
Modera Paola De Gobbi
Nonostante siano protagoniste della scienza e della società da diversi decenni, le biotecnologie sono ancora avvolte da una nube di mistero. Termini complessi come transgenesi, biorisanamento, terapia genica, bioeconomia e biomimetica stanno entrando sempre più nel linguaggio dei mass media, senza tuttavia il dovuto approfondimento. Stefano Bertacchi, autore di "50 grandi idee della biotecnologia" (Edizioni Dedalo), ci accompagna in un viaggio nel mondo delle biotecnologie, affrontando temi attuali e scottanti come gli OGM, le bioplastiche, la clonazione, la PCR, l’editing genomico, la biologia sintetica, i farmaci e i vaccini ricombinanti, partendo dalle basi della biologia e dell’ingegneria genetica. Il libro analizza con chiarezza e rigore le biotecnologie legate al settore alimentare, industriale, ambientale e medicale, fondamentali per lo sviluppo delle innovazioni di frontiera del prossimo futuro, che già sono intorno a noi.
Incontro Streaming
Con Stefan Klein
Modera Massimo Polidoro
Che cos’è un colpo di genio? Quale spinta si nasconde dietro un’invenzione? E quali forze della mente ci hanno fatto diventare ciò che siamo e ci trasformano in ciò che saremo? Stefan Klein, giornalista scientifico e autore di "Come cambiamo il mondo" (Bollati Boringhieri), esplora la storia del pensiero creativo attraverso le rivoluzioni che hanno caratterizzato il percorso della specie umana, dalle innovazioni dell’età della pietra alla scoperta della scrittura, fino ai computer e all’intelligenza artificiale. La creatività umana è diventata oggetto di studio scientifico solo di recente perché per millenni era stata attribuita a forze soprannaturali o a messaggeri divini. Essa non si manifesta, secondo Klein, come una preziosa scintilla concessa a pochi spiriti eletti, ma origina dall’esposizione ai molteplici stimoli che solo le relazioni umane e interculturali riescono a garantire. L’autore spiega come ognuno di noi, al pari di Prometeo, sia in grado di scoprire il fuoco e come l’innovazione faccia leva, più che su talenti individuali, sullo scambio e sul grado di apertura della società. In altre parole, il progresso deriva dall’immaginazione, più che dall’intelligenza. Uno sguardo ottimista sia sulle illimitate possibilità della creatività umana che sulla forza della comunità.
Con Stefan Klein
Modera Massimo Polidoro
Che cos’è un colpo di genio? Quale spinta si nasconde dietro un’invenzione? E quali forze della mente ci hanno fatto diventare ciò che siamo e ci trasformano in ciò che saremo? Stefan Klein, giornalista scientifico e autore di "Come cambiamo il mondo" (Bollati Boringhieri), esplora la storia del pensiero creativo attraverso le rivoluzioni che hanno caratterizzato il percorso della specie umana, dalle innovazioni dell’età della pietra alla scoperta della scrittura, fino ai computer e all’intelligenza artificiale. La creatività umana è diventata oggetto di studio scientifico solo di recente perché per millenni era stata attribuita a forze soprannaturali o a messaggeri divini. Essa non si manifesta, secondo Klein, come una preziosa scintilla concessa a pochi spiriti eletti, ma origina dall’esposizione ai molteplici stimoli che solo le relazioni umane e interculturali riescono a garantire. L’autore spiega come ognuno di noi, al pari di Prometeo, sia in grado di scoprire il fuoco e come l’innovazione faccia leva, più che su talenti individuali, sullo scambio e sul grado di apertura della società. In altre parole, il progresso deriva dall’immaginazione, più che dall’intelligenza. Uno sguardo ottimista sia sulle illimitate possibilità della creatività umana che sulla forza della comunità.
Con Silvio Garattini
Modera Michele Bellone
L’epidemia da Covid-19 e la discussione che si è sviluppata attorno alle licenze sui vaccini ci hanno drammaticamente mostrato che il nostro sistema economico, e in particolare l’istituto del brevetto e della proprietà intellettuale in campo medico, richiedono un prezzo alto in termini di monopoli e di diseguaglianze. È possibile immaginare un futuro in cui tutti possano godere dei frutti della scienza e della tecnologia eludendo il salato pedaggio che il mercato ci chiede? È possibile ripensare la brevettabilità di ciò che è necessario alla salute? Tra ricette immediatamente attuabili – purché la politica lo consenta – e soluzioni visionarie quasi ai limiti dell’utopia, la riflessione di un grande farmacologo su uno dei temi più urgenti del nostro tempo.
Modera Michele Bellone
L’epidemia da Covid-19 e la discussione che si è sviluppata attorno alle licenze sui vaccini ci hanno drammaticamente mostrato che il nostro sistema economico, e in particolare l’istituto del brevetto e della proprietà intellettuale in campo medico, richiedono un prezzo alto in termini di monopoli e di diseguaglianze. È possibile immaginare un futuro in cui tutti possano godere dei frutti della scienza e della tecnologia eludendo il salato pedaggio che il mercato ci chiede? È possibile ripensare la brevettabilità di ciò che è necessario alla salute? Tra ricette immediatamente attuabili – purché la politica lo consenta – e soluzioni visionarie quasi ai limiti dell’utopia, la riflessione di un grande farmacologo su uno dei temi più urgenti del nostro tempo.
Con Alfredo Castelli, Leo Ortolani, Martoz e Matteo Rosati
Modera Sergio Badino
Il mondo dei fumetti ha sempre prestato molta attenzione sia alle tematiche del mistero che a quelle della scienza. Ma se spesso, nel migliore dei casi il risultato sono appassionanti e divertenti viaggi di pura fantascienza, talvolta con il fumetto si può fare autentica divulgazione scientifica, storica e sociale e, lungo la strada, si può contribuire a smontare qualche falso mito e qualche bufala...
Modera Sergio Badino
Il mondo dei fumetti ha sempre prestato molta attenzione sia alle tematiche del mistero che a quelle della scienza. Ma se spesso, nel migliore dei casi il risultato sono appassionanti e divertenti viaggi di pura fantascienza, talvolta con il fumetto si può fare autentica divulgazione scientifica, storica e sociale e, lungo la strada, si può contribuire a smontare qualche falso mito e qualche bufala...
Con Piero Bianucci
Modera Fabio Pagan
L’elicottero Ingenuity sorvola il deserto rosso di Marte, il robot Perseverance accantona pietre che nel 2030 un altro robot porterà sulla Terra. Il programma Artemis per la prima volta nel 2025 farà camminare una donna sulla Luna. La prossima Stazione spaziale girerà intorno alla Luna e si progettano alberghi esclusivi in orbite terrestri e lunari. Tre miliardari – Jeff Bezos, Elon Musk, Richard Branson – hanno in lista di attesa centinaia di aspiranti turisti spaziali pronti a imbarcarsi sulle loro astronavi. A mezzo secolo dall’ultimo sbarco sulla Luna (1972), incomincia la seconda era spaziale. Il panorama geopolitico è irriconoscibile: non più due superpotenze in guerra fredda ma tre con la Cina che sta per diventare la prima. Non più il libero mercato americano contrapposto allo statalismo sovietico ma, in Russia e in Cina, un ibrido dei due, mentre negli Stati Uniti l’astronautica a fini scientifici cede il posto a quella commerciale. In un mondo abitato da otto miliardi di persone, l’uno per cento della popolazione possiede metà della ricchezza globale: è lì il serbatoio del turismo extraterrestre. Piero Bianucci, autore di "Pellegrini dell'Universo" (Solferino) racconta la grande avventura dell’uomo nello spazio dall’astronomia degli antichi alle scommesse di un futuro sempre più vicino.
Modera Fabio Pagan
L’elicottero Ingenuity sorvola il deserto rosso di Marte, il robot Perseverance accantona pietre che nel 2030 un altro robot porterà sulla Terra. Il programma Artemis per la prima volta nel 2025 farà camminare una donna sulla Luna. La prossima Stazione spaziale girerà intorno alla Luna e si progettano alberghi esclusivi in orbite terrestri e lunari. Tre miliardari – Jeff Bezos, Elon Musk, Richard Branson – hanno in lista di attesa centinaia di aspiranti turisti spaziali pronti a imbarcarsi sulle loro astronavi. A mezzo secolo dall’ultimo sbarco sulla Luna (1972), incomincia la seconda era spaziale. Il panorama geopolitico è irriconoscibile: non più due superpotenze in guerra fredda ma tre con la Cina che sta per diventare la prima. Non più il libero mercato americano contrapposto allo statalismo sovietico ma, in Russia e in Cina, un ibrido dei due, mentre negli Stati Uniti l’astronautica a fini scientifici cede il posto a quella commerciale. In un mondo abitato da otto miliardi di persone, l’uno per cento della popolazione possiede metà della ricchezza globale: è lì il serbatoio del turismo extraterrestre. Piero Bianucci, autore di "Pellegrini dell'Universo" (Solferino) racconta la grande avventura dell’uomo nello spazio dall’astronomia degli antichi alle scommesse di un futuro sempre più vicino.
Con Davide Sisto
Modera Daniele Mont D'Arpizio
Nel 1851 Arthur Schopenhauer formula una celebre metafora per descrivere la difficoltà di articolare il rapporto tra vicinanza e lontananza nelle relazioni. In una fredda giornata d'inverno, alcuni porcospini si avvicinano per scaldarsi l'un l'altro e non rimanere assiderati. Ben presto però sentono il dolore delle reciproche spine, e sono costretti ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li porta di nuovo a stare insieme, si ripete il primo problema; e così via, sballottati avanti e indietro tra i due malanni. Partendo da questa metafora, Davide Sisto, autore di "Porcospini digitali" (Bollati Boringhieri), spiega che cosa accade oggi allorché, con l'allargarsi degli spazi virtuali (Facebook, Instagram, WhatsApp ecc.) e con le conseguenze della pandemia di COVID-19, vicinanza e lontananza non sono più formulate solo in termini di presenza fisica, ma anche come prossimità digitale e virtuale. Costretti a «congelare» i nostri corpi all'interno delle abitazioni domestiche, durante la pandemia non abbiamo mai smesso di agire fisicamente nel mondo. Alla fragilità dei nostri corpi biologici abbiamo sopperito con la presunta intangibilità dei nostri corpi digitali. Che hanno continuato a comunicare attraverso fotografie, riflessioni e canzoni; a frequentare conferenze, lezioni, riunioni; perfino ad assistere a funerali, ovviamente virtuali. Quella che si è verificata (e continua a verificarsi) è una vera e propria metamorfosi antropologica, che ci costringe a ripensare alcune categorie fondamentali del nostro immaginario: il legame tra corpo e immagine, reale e virtuale, presenza e assenza, tra l'io e le sue molteplici identità virtuali. Da un punto di vista emotivo e psicologico, spiega Sisto, i corpi digitali influenzano direttamente il nostro modo di stare nel mondo. E ci svelano che, per quanto immersi fino alla punta dei capelli nella nuova civiltà digitale, non smettiamo di avere bisogno della vicinanza degli altri. Di essere porcospini digitali, sballottati avanti e indietro tra il bisogno di solitudine e quello del contatto.
Modera Daniele Mont D'Arpizio
Nel 1851 Arthur Schopenhauer formula una celebre metafora per descrivere la difficoltà di articolare il rapporto tra vicinanza e lontananza nelle relazioni. In una fredda giornata d'inverno, alcuni porcospini si avvicinano per scaldarsi l'un l'altro e non rimanere assiderati. Ben presto però sentono il dolore delle reciproche spine, e sono costretti ad allontanarsi. Quando poi il bisogno di scaldarsi li porta di nuovo a stare insieme, si ripete il primo problema; e così via, sballottati avanti e indietro tra i due malanni. Partendo da questa metafora, Davide Sisto, autore di "Porcospini digitali" (Bollati Boringhieri), spiega che cosa accade oggi allorché, con l'allargarsi degli spazi virtuali (Facebook, Instagram, WhatsApp ecc.) e con le conseguenze della pandemia di COVID-19, vicinanza e lontananza non sono più formulate solo in termini di presenza fisica, ma anche come prossimità digitale e virtuale. Costretti a «congelare» i nostri corpi all'interno delle abitazioni domestiche, durante la pandemia non abbiamo mai smesso di agire fisicamente nel mondo. Alla fragilità dei nostri corpi biologici abbiamo sopperito con la presunta intangibilità dei nostri corpi digitali. Che hanno continuato a comunicare attraverso fotografie, riflessioni e canzoni; a frequentare conferenze, lezioni, riunioni; perfino ad assistere a funerali, ovviamente virtuali. Quella che si è verificata (e continua a verificarsi) è una vera e propria metamorfosi antropologica, che ci costringe a ripensare alcune categorie fondamentali del nostro immaginario: il legame tra corpo e immagine, reale e virtuale, presenza e assenza, tra l'io e le sue molteplici identità virtuali. Da un punto di vista emotivo e psicologico, spiega Sisto, i corpi digitali influenzano direttamente il nostro modo di stare nel mondo. E ci svelano che, per quanto immersi fino alla punta dei capelli nella nuova civiltà digitale, non smettiamo di avere bisogno della vicinanza degli altri. Di essere porcospini digitali, sballottati avanti e indietro tra il bisogno di solitudine e quello del contatto.
Con Francesco Grassi
Modera Cecilia Penelope Zambelli
Un personaggio anonimo che si firma con la lettera Q comincia a inviare su internet nell’ottobre del 2017 messaggi apparentemente segreti e indizi che veicolano contenuti di tipo politico. In poco tempo i seguaci di questa teoria non solo diventano sempre di più riconoscendosi nella sigla QAnon ma riescono anche a ricostruire il disegno occulto che Q intende rivelare all'umanità: esisterebbe un complotto universale fra alcuni potenti del mondo, impegnati in rituali satanici che prevedono il sacrificio di milioni di bambini. A contrastare questo abominio nel segreto più assoluto, per fortuna ci sarebbe l'ex presidente americano Donald Trump. Qual è l'origine di questo sistema di credenze ingigantitosi in pochi anni in maniera così preoccupante fino ad arrivare all'assalto di Capitol Hill del gennaio 2021? Diversi elementi convergono nel collocare l'origine di QAnon all'interno del mondo degli ARG (Alternate Reality Game), giochi di realtà alternativa che combinano elementi del mondo digitale e di quello reale come parte di una narrazione o di una storia più ampia. È un gioco sfuggito di mano oppure si tratta di un'operazione pianificata e orchestrata in qualche modo? Ne parliamo con Francesco Grassi che da più di due anni sta seguendo una sorprendente indagine su questo argomento.
Modera Cecilia Penelope Zambelli
Un personaggio anonimo che si firma con la lettera Q comincia a inviare su internet nell’ottobre del 2017 messaggi apparentemente segreti e indizi che veicolano contenuti di tipo politico. In poco tempo i seguaci di questa teoria non solo diventano sempre di più riconoscendosi nella sigla QAnon ma riescono anche a ricostruire il disegno occulto che Q intende rivelare all'umanità: esisterebbe un complotto universale fra alcuni potenti del mondo, impegnati in rituali satanici che prevedono il sacrificio di milioni di bambini. A contrastare questo abominio nel segreto più assoluto, per fortuna ci sarebbe l'ex presidente americano Donald Trump. Qual è l'origine di questo sistema di credenze ingigantitosi in pochi anni in maniera così preoccupante fino ad arrivare all'assalto di Capitol Hill del gennaio 2021? Diversi elementi convergono nel collocare l'origine di QAnon all'interno del mondo degli ARG (Alternate Reality Game), giochi di realtà alternativa che combinano elementi del mondo digitale e di quello reale come parte di una narrazione o di una storia più ampia. È un gioco sfuggito di mano oppure si tratta di un'operazione pianificata e orchestrata in qualche modo? Ne parliamo con Francesco Grassi che da più di due anni sta seguendo una sorprendente indagine su questo argomento.
FINIRANNO MAI LE TEORIE DEL COMPLOTTO?
Risponde Lorenzo Montali
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Lorenzo Montali
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Paolo Attivissimo, Paolo Cortesi e Stefano Marcellini
Modera Giuliana Galati
Il viaggio nel tempo è un argomento che stimola la fantasia dell’uomo da almeno 125 anni. H.G. Wells scrisse il suo romanzo rivoluzionario, "La macchina del tempo", nel 1895, e su questo argomento fisici e filosofi si sono espressi per quasi un secolo. In questo incontro ci troveremo non solo a valutare quanto è attendibile e plausibile l'idea dei viaggi nel tempo, ma faremo alcune incursioni nel futuro viste con l'occhio della scienza , delle nuove tecnologie e, naturalmente, dell'immaginazione letteraria.
Modera Giuliana Galati
Il viaggio nel tempo è un argomento che stimola la fantasia dell’uomo da almeno 125 anni. H.G. Wells scrisse il suo romanzo rivoluzionario, "La macchina del tempo", nel 1895, e su questo argomento fisici e filosofi si sono espressi per quasi un secolo. In questo incontro ci troveremo non solo a valutare quanto è attendibile e plausibile l'idea dei viaggi nel tempo, ma faremo alcune incursioni nel futuro viste con l'occhio della scienza , delle nuove tecnologie e, naturalmente, dell'immaginazione letteraria.
Incontro Streaming
Con Edith Widder
Modera Rudi Bressa
Una straordinaria intervista tra la leggendaria oceanografa e biologa marina Edith Widder e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, che ci porterà nelle profondità oceaniche, per scoprire come comunicano gli organismi viventi delle comunità pelagiche, quali sono i loro segreti ancora inesplorati e cosa rimane ancora da scoprire. Un dialogo unico con una delle maggiori esperte a livello mondiale, che ha fatto dell'esplorazione oceanica la propria ragione di vita. "La storia di Edith Widder è una storia di ottimismo inscalfibile, di esplorazione a mani nude e di ricerca innovativa. Lei ha fatto cose che io ho solo potuto sognare" ha detto di lei il regista James Cameron.
Con Edith Widder
Modera Rudi Bressa
Una straordinaria intervista tra la leggendaria oceanografa e biologa marina Edith Widder e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, che ci porterà nelle profondità oceaniche, per scoprire come comunicano gli organismi viventi delle comunità pelagiche, quali sono i loro segreti ancora inesplorati e cosa rimane ancora da scoprire. Un dialogo unico con una delle maggiori esperte a livello mondiale, che ha fatto dell'esplorazione oceanica la propria ragione di vita. "La storia di Edith Widder è una storia di ottimismo inscalfibile, di esplorazione a mani nude e di ricerca innovativa. Lei ha fatto cose che io ho solo potuto sognare" ha detto di lei il regista James Cameron.
QUANDO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DIVENTERÀ IRREVERSIBILE?
Risponde Francesco Suman
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Francesco Suman
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Guido Barbujani, Annalisa Oboe e Uoldelul Chelati Dirar
Modera Daniela Ovadia
L'Africa è il continente del futuro, riserva di biodiversità, centro di nuove riflessioni e narrazioni, luogo di faticosa sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo. Di Africa, della narrazione che fa di sé, e che ne facciamo noi che la guardiamo da lontano, parleremo con scienziati, letterati e sociologi.
Modera Daniela Ovadia
L'Africa è il continente del futuro, riserva di biodiversità, centro di nuove riflessioni e narrazioni, luogo di faticosa sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo. Di Africa, della narrazione che fa di sé, e che ne facciamo noi che la guardiamo da lontano, parleremo con scienziati, letterati e sociologi.
Con Adrian Fartade e Luca Perri
Modera Paola de Gobbi
In collaborazione con AUDIBLE
Si può giocare e scherzare con lo spazio? Sì e divulgatori come Adrian Fartade e Luca Perri ne sono una dimostrazione. Attraverso i loro libri, le conferenze o i podcast realizzati per Audible ci guidano con ironia alla scoperta di fatti e curiosità sulle grandi imprese scientifiche e tecnologiche compiute dall'umanità: dal terreno verso l'alta atmosfera, dall'orbita terrestre a quella lunare, fino a giungere sulla superficie del nostro satellite. Dalle missioni del passato a quelle del presente, Luca e Adrian ci accompagnano in un viaggio che gettando uno sguardo su un presente in continua evoluzione ci permette di anticipare un futuro che promette grosse sorprese. Perché la storia dell'uomo nello spazio potrebbe essere solo all'inizio.
Modera Paola de Gobbi
In collaborazione con AUDIBLE
Si può giocare e scherzare con lo spazio? Sì e divulgatori come Adrian Fartade e Luca Perri ne sono una dimostrazione. Attraverso i loro libri, le conferenze o i podcast realizzati per Audible ci guidano con ironia alla scoperta di fatti e curiosità sulle grandi imprese scientifiche e tecnologiche compiute dall'umanità: dal terreno verso l'alta atmosfera, dall'orbita terrestre a quella lunare, fino a giungere sulla superficie del nostro satellite. Dalle missioni del passato a quelle del presente, Luca e Adrian ci accompagnano in un viaggio che gettando uno sguardo su un presente in continua evoluzione ci permette di anticipare un futuro che promette grosse sorprese. Perché la storia dell'uomo nello spazio potrebbe essere solo all'inizio.
Con Luciano Floridi
Modera Elisabetta Tola
La trasformazione sociale, economica, industriale che fa leva sull’Intelligenza artificiale non è una prospettiva futura: è il nostro presente, un presente che ci vede utilizzare, più o meno consapevolmente, strumenti di automazione in molti processi di ogni sorta. Armi autonome, robot aziendali, algoritmi che selezionano studenti, ricercatori, personale o che emettono sentenze e che decidono chi ha accesso ad alcune risorse e opportunità e chi rimane fuori. È estremamente importante che l’adozione di questi strumenti vada di pari passo con una riflessione collettiva e una consistente crescita culturale sulle opportunità, sulle possibilità e sui rischi posti da questo cambiamento.
Modera Elisabetta Tola
La trasformazione sociale, economica, industriale che fa leva sull’Intelligenza artificiale non è una prospettiva futura: è il nostro presente, un presente che ci vede utilizzare, più o meno consapevolmente, strumenti di automazione in molti processi di ogni sorta. Armi autonome, robot aziendali, algoritmi che selezionano studenti, ricercatori, personale o che emettono sentenze e che decidono chi ha accesso ad alcune risorse e opportunità e chi rimane fuori. È estremamente importante che l’adozione di questi strumenti vada di pari passo con una riflessione collettiva e una consistente crescita culturale sulle opportunità, sulle possibilità e sui rischi posti da questo cambiamento.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Julia Galef (in collegamento)
Modera VIncenzo Crupi
Vediamo quello che vogliamo vedere. Dal tribalismo in politica, al pensiero velleitario e alla razionalizzazione nella nostra vita personale, gli esseri umani sono ragionatori motivati nati per natura. Abbiamo quello che Julia Galef, fondatrice del Center for Applied Rationality e autrice di Esploratori e soldati(Codice Edizioni), chiama una mentalità da "soldato": la spinta a difendere le idee in cui vogliamo credere, e abbattere quelle che non vogliamo. Invece, sostiene Galef, se vogliamo ottenere più spesso i risultati attesi, dovremmo allenarci ad avere una mentalità da "esploratori". L'obiettivo di un esploratore non è quello di difendere una parte piuttosto che un'altra. È quello di uscire, sorvegliare il territorio e tornare con una mappa il più precisa possibile. L'esploratore vuole sapere cosa è effettivamente vero. L'intuizione di Galef è che ciò che rende gli esploratori migliori nel fare le cose giuste non è che siano più intelligenti o più informati di tutti gli altri. È una manciata di abilità emotive, abitudini e modi di guardare il mondo - che chiunque può imparare. Con lei parleremo del perché il nostro cervello ci inganna e cosa possiamo fare per cambiare il nostro modo di pensare.
L'incontro sarà in lingua inglese.
Modera VIncenzo Crupi
Vediamo quello che vogliamo vedere. Dal tribalismo in politica, al pensiero velleitario e alla razionalizzazione nella nostra vita personale, gli esseri umani sono ragionatori motivati nati per natura. Abbiamo quello che Julia Galef, fondatrice del Center for Applied Rationality e autrice di Esploratori e soldati(Codice Edizioni), chiama una mentalità da "soldato": la spinta a difendere le idee in cui vogliamo credere, e abbattere quelle che non vogliamo. Invece, sostiene Galef, se vogliamo ottenere più spesso i risultati attesi, dovremmo allenarci ad avere una mentalità da "esploratori". L'obiettivo di un esploratore non è quello di difendere una parte piuttosto che un'altra. È quello di uscire, sorvegliare il territorio e tornare con una mappa il più precisa possibile. L'esploratore vuole sapere cosa è effettivamente vero. L'intuizione di Galef è che ciò che rende gli esploratori migliori nel fare le cose giuste non è che siano più intelligenti o più informati di tutti gli altri. È una manciata di abilità emotive, abitudini e modi di guardare il mondo - che chiunque può imparare. Con lei parleremo del perché il nostro cervello ci inganna e cosa possiamo fare per cambiare il nostro modo di pensare.
L'incontro sarà in lingua inglese.
SUPEREREMO MAI LA PAURA DELLA CHIMICA?
Risponde Ruggero Rollini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Ruggero Rollini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Roberta Villa
Modera Anna Cortelazzo
Roberta Villa, medico e seguitissima divulgatrice sui social, ha scritto "Dottore, ma è vero che?" (Chiarelettere), un libro rivolto ai tanti lettori che hanno dubbi, domande, perplessità sul virus e molto spesso non sanno come comportarsi, che scelte fare, quali decisioni prendere. Undici capitoli in cui ad alternarsi sono i nostri interrogativi più comuni e quotidiani. Si parla ovviamente di sicurezza dei vaccini (anche sui bambini, in gravidanza o durante l’allattamento, in caso di asma, allergie o altre patologie), dei test anti-Covid e della loro affidabilità, di cure e prevenzione (è possibile non prendere Covid-19 o vale la pena prenderlo e così non fare il vaccino?), varianti, immunità di gregge, long Covid, nuovi farmaci e molto altro. Tutto ciò che in questi due anni abbiamo capito e scoperto su Covid-19 è finalmente raccontato a partire dalle evidenze scientifiche frutto di ricerche e studi realizzati nei più importanti laboratori del mondo. Ogni domanda è seguita da una risposta breve, precisa, documentata. Un porto sicuro nel mare in tempesta della disinformazione in ambito sanitario, grazie anche alla partecipazione della principale istituzione che rappresenta il mondo medico in Italia, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), dalla cui iniziativa è nata la pagina web Dottore, ma è vero che...? A partire dai contenuti del sito, in queste pagine Roberta Villa (con Rebecca De Fiore) ha esplorato con accuratezza e competenza gli argomenti più importanti sul virus che ha stravolto le nostre vite. Con l'obiettivo costante di non offrire verità ultime e definitive, ma presentare le migliori risposte disponibili sulla base di studi scientifici accreditati. Perché, mai come oggi, una buona informazione fa bene alla salute.
Modera Anna Cortelazzo
Roberta Villa, medico e seguitissima divulgatrice sui social, ha scritto "Dottore, ma è vero che?" (Chiarelettere), un libro rivolto ai tanti lettori che hanno dubbi, domande, perplessità sul virus e molto spesso non sanno come comportarsi, che scelte fare, quali decisioni prendere. Undici capitoli in cui ad alternarsi sono i nostri interrogativi più comuni e quotidiani. Si parla ovviamente di sicurezza dei vaccini (anche sui bambini, in gravidanza o durante l’allattamento, in caso di asma, allergie o altre patologie), dei test anti-Covid e della loro affidabilità, di cure e prevenzione (è possibile non prendere Covid-19 o vale la pena prenderlo e così non fare il vaccino?), varianti, immunità di gregge, long Covid, nuovi farmaci e molto altro. Tutto ciò che in questi due anni abbiamo capito e scoperto su Covid-19 è finalmente raccontato a partire dalle evidenze scientifiche frutto di ricerche e studi realizzati nei più importanti laboratori del mondo. Ogni domanda è seguita da una risposta breve, precisa, documentata. Un porto sicuro nel mare in tempesta della disinformazione in ambito sanitario, grazie anche alla partecipazione della principale istituzione che rappresenta il mondo medico in Italia, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), dalla cui iniziativa è nata la pagina web Dottore, ma è vero che...? A partire dai contenuti del sito, in queste pagine Roberta Villa (con Rebecca De Fiore) ha esplorato con accuratezza e competenza gli argomenti più importanti sul virus che ha stravolto le nostre vite. Con l'obiettivo costante di non offrire verità ultime e definitive, ma presentare le migliori risposte disponibili sulla base di studi scientifici accreditati. Perché, mai come oggi, una buona informazione fa bene alla salute.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Visita guidata per famiglie all'Orto botanico di Padova
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Con Telmo Pievani
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Telmo Pievani, a chiusura del Festival, ci accompagna nell’avvincente storia di un’idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione. E, indubbiamente, ci riserverà ancora tante sorprese per il futuro...
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Telmo Pievani, a chiusura del Festival, ci accompagna nell’avvincente storia di un’idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione. E, indubbiamente, ci riserverà ancora tante sorprese per il futuro...
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
elenco completo di tutti gli
Eventi in Video Streaming
Con Paolo Attivissimo
Introduce Agnese Sonato
Come usare Internet, social network, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili. Per ciascun problema viene proposta la rispettiva soluzione pratica.
Introduce Agnese Sonato
Come usare Internet, social network, smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza esserne usati, impostandoli nel modo corretto: una panoramica ricca di esempi concreti delle principali trappole informatiche, spesso inattese, dalle truffe online al cyberbullismo passando per la condivisione spesso eccessiva e inconsapevole di dati personali abusabili. Per ciascun problema viene proposta la rispettiva soluzione pratica.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Benvenuto di Massimo Polidoro
Saluto delle Autorità
Presentazione delle tematiche del Fest con Daniela Ovadia
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su questa pagina, oppure sulla pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Saluto delle Autorità
Presentazione delle tematiche del Fest con Daniela Ovadia
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in streaming su questa pagina, oppure sulla pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Vicente Vérez Bencomo
Modera Sergio Della Sala
È possibile sviluppare un vaccino indipendente dalle grandi case farmaceutiche? Quali sono i vantaggi e i problemi che questa strategia comporta? Il Professor Vicente Verez Bencomo, direttore dell'Istituto Finley di biotecnologie che ha guidato lo sviluppo a Cuba di Soberana, una serie di vaccini anti-COVID di successo, ne parlerà con Sergio Della Sala, presidente del CICAP.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Modera Sergio Della Sala
È possibile sviluppare un vaccino indipendente dalle grandi case farmaceutiche? Quali sono i vantaggi e i problemi che questa strategia comporta? Il Professor Vicente Verez Bencomo, direttore dell'Istituto Finley di biotecnologie che ha guidato lo sviluppo a Cuba di Soberana, una serie di vaccini anti-COVID di successo, ne parlerà con Sergio Della Sala, presidente del CICAP.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
con Silvia Sironi, Carlotta Jarach
Modera Elisabetta Tola
Impegnate a tutto campo nel fare scienza e nel raccontarla e comunicarla, Sironi e Jarach rappresentano una nuova generazione di ricercatrici che fondono la passione per il proprio lavoro con l’impegno concreto nel portarlo avanti e nel renderlo sempre più condiviso e inclusivo. Un incontro per persone di ogni genere e per chiunque abbia interesse e passione per il metodo e l’esplorazione scientifica.
Modera Elisabetta Tola
Impegnate a tutto campo nel fare scienza e nel raccontarla e comunicarla, Sironi e Jarach rappresentano una nuova generazione di ricercatrici che fondono la passione per il proprio lavoro con l’impegno concreto nel portarlo avanti e nel renderlo sempre più condiviso e inclusivo. Un incontro per persone di ogni genere e per chiunque abbia interesse e passione per il metodo e l’esplorazione scientifica.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Piero Angela (in collegamento)
Modera Massimo Polidoro
«Pensando al futuro» osserva Piero Angela, Fondatore del CICAP e suo Presidente onorario, «non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi spiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».
Modera Massimo Polidoro
«Pensando al futuro» osserva Piero Angela, Fondatore del CICAP e suo Presidente onorario, «non posso non ricordare che il nuovo secolo che stiamo vivendo è dei giovani. Nel 2050, un anno che sembra così lontano, loro saranno dei giovani 40/50enni. Nel 2090, che sembra lontanissimo, avranno meno dell’età che ho io oggi. Sarà un secolo pieno di cambiamenti e sinceramente mi spiace di non poter vedere tutto quello che succederà: grandi problemi, certo, ma anche grandi innovazioni e tante opportunità».
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Bruno Gabriel Salvador Casara, Sebastiano Moruzzi e Fabiana Zollo
Modera Daniela Ovadia
La pandemia ha favorito la diffusione di una serie di bislacche ipotesi complottiste riguardo alle origini del virus e ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra favorire nuovamente la nascita di teorie senza dimostrazioni fattuali. C'è chi incolpa di ciò la crisi del giornalismo e la disintermediazione, chi la perdita di fiducia nelle istituzioni e chi ancora l'uso ubiquitario dei social media. Andiamo verso un futuro di complottismo? È un problema del tempo presente o una realtà che è sempre esistita e che ora è semplicemente più visibile? Ne parliamo con uno psicologo sociale, un semiologo e un'esperta di informatica, social media e fake news, nel tentativo di comprendere l'entità del fenomeno e come proteggerci da esso.
Modera Daniela Ovadia
La pandemia ha favorito la diffusione di una serie di bislacche ipotesi complottiste riguardo alle origini del virus e ora la guerra tra Russia e Ucraina sembra favorire nuovamente la nascita di teorie senza dimostrazioni fattuali. C'è chi incolpa di ciò la crisi del giornalismo e la disintermediazione, chi la perdita di fiducia nelle istituzioni e chi ancora l'uso ubiquitario dei social media. Andiamo verso un futuro di complottismo? È un problema del tempo presente o una realtà che è sempre esistita e che ora è semplicemente più visibile? Ne parliamo con uno psicologo sociale, un semiologo e un'esperta di informatica, social media e fake news, nel tentativo di comprendere l'entità del fenomeno e come proteggerci da esso.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Sir Michael Marmot
introduce: Fabio Turone
(con traduzione simultanea)
Non basta puntare sulla medicina più innovativa e sulla ricerca scientifica avanzata per far vivere meglio e più a lungo le persone. La pandemia ci ha dimostrato quanto essenziale sia l'organizzazione della medicina sul territorio e la visione generale dell'assistenza e della cura. Uno dei più noti epidemiologi ed esperti di salute pubblica ci spiegherà a che cosa somiglierà la medicina di domani e a cosa, invece, dovremmo ambire come cittadini.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
introduce: Fabio Turone
(con traduzione simultanea)
Non basta puntare sulla medicina più innovativa e sulla ricerca scientifica avanzata per far vivere meglio e più a lungo le persone. La pandemia ci ha dimostrato quanto essenziale sia l'organizzazione della medicina sul territorio e la visione generale dell'assistenza e della cura. Uno dei più noti epidemiologi ed esperti di salute pubblica ci spiegherà a che cosa somiglierà la medicina di domani e a cosa, invece, dovremmo ambire come cittadini.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Maria Rescigno
Modera Margherita Fronte
In collaborazione con la Fondazione Pezcoller
Con i suoi studi sul microbiota intestinale e, più in generale, sulla relazione tra microambiente e cellule, Maria Rescigno ha aperto una nuova strada nella cura del cancro. Con lei parleremo delle direzioni che prenderà la ricerca futura in questo settore e del ruolo che potranno giocare, in questa battaglia contro un male che ancora miete troppe vittime, i filoni di ricerca più innovativi come quelli sul ruolo del sistema immunitario e sui farmaci immunoterapici.
Modera Margherita Fronte
In collaborazione con la Fondazione Pezcoller
Con i suoi studi sul microbiota intestinale e, più in generale, sulla relazione tra microambiente e cellule, Maria Rescigno ha aperto una nuova strada nella cura del cancro. Con lei parleremo delle direzioni che prenderà la ricerca futura in questo settore e del ruolo che potranno giocare, in questa battaglia contro un male che ancora miete troppe vittime, i filoni di ricerca più innovativi come quelli sul ruolo del sistema immunitario e sui farmaci immunoterapici.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Simonetta Di Pippo
Modera Luca Perri
Come sarà la "nuova frontiera" dell'umanità? In tanti sognano di viaggiare nel cosmo così come si va in vacanza, città spaziali, colonie su altri pianeti, progressi nella propulsione e un allungamento del ciclo di vita. Ma che cosa si aspetta realmente la scienza, relativamente all'esplorazione spaziale del mondo che verrà? E perché l'esplorazione del cosmo e il miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra sono tutt'altro che obiettivi antitetici? Un incontro speciale con l'astrofisica Simonetta Di Pippo, la "Signora italiana dello spazio", già Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico oltre che prima donna Direttore nella storia dell’ESA, oggi Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi, dove studierà anche gli aspetti economici della corsa allo spazio, che diventeranno sempre più importamnti negli anni a venire.
Modera Luca Perri
Come sarà la "nuova frontiera" dell'umanità? In tanti sognano di viaggiare nel cosmo così come si va in vacanza, città spaziali, colonie su altri pianeti, progressi nella propulsione e un allungamento del ciclo di vita. Ma che cosa si aspetta realmente la scienza, relativamente all'esplorazione spaziale del mondo che verrà? E perché l'esplorazione del cosmo e il miglioramento delle condizioni di vita sulla Terra sono tutt'altro che obiettivi antitetici? Un incontro speciale con l'astrofisica Simonetta Di Pippo, la "Signora italiana dello spazio", già Direttrice dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico oltre che prima donna Direttore nella storia dell’ESA, oggi Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell'Università Bocconi, dove studierà anche gli aspetti economici della corsa allo spazio, che diventeranno sempre più importamnti negli anni a venire.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Francesco Perrone e Giuseppe Costa
Modera Daniela Ovadia
In collaborazione con Fondazione AIRC
Anche nei Paesi in cui esiste un sistema sanitario nazionale pubblico, come l'Italia, vi sono persone che hanno un accesso più semplice alle cure mediche e altre che faticano. A determinare le diseguaglianze in salute contribuiscono altri fattori (sociali, economici e politici) sui quali dobbiamo intervenire per garantire a tutti un futuro migliore. Ne parliamo con Francesco Perrone, che si è occupato a lungo delle diseguaglianze in salute e ne analizziamo i possibili rimedi. .
Modera Daniela Ovadia
In collaborazione con Fondazione AIRC
Anche nei Paesi in cui esiste un sistema sanitario nazionale pubblico, come l'Italia, vi sono persone che hanno un accesso più semplice alle cure mediche e altre che faticano. A determinare le diseguaglianze in salute contribuiscono altri fattori (sociali, economici e politici) sui quali dobbiamo intervenire per garantire a tutti un futuro migliore. Ne parliamo con Francesco Perrone, che si è occupato a lungo delle diseguaglianze in salute e ne analizziamo i possibili rimedi. .
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Mitchell Valdes Sosa
Modera Sergio Della Sala
Che cos’è la misteriosa Havana Syndrome, quella serie di malesseri riscontrata nei diplomatici americani di stanza a Cuba, tra il 2016 e il 2017, ma in seguito anche in altre missioni di politici e diplomatici all'estero? Come è nata? E, soprattutto, esiste per davvero? Mitchell Valdés-Sosa, Direttore del “Cuban Center for Neuroscience”, discuterà con Sergio Della Sala, professore di neuroscienze cognitive all’Università di Edimburgo, le possibili cause di questo insolito fenomeno e gli aspetti scientifici, culturali e politici che lo caratterizzano.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Modera Sergio Della Sala
Che cos’è la misteriosa Havana Syndrome, quella serie di malesseri riscontrata nei diplomatici americani di stanza a Cuba, tra il 2016 e il 2017, ma in seguito anche in altre missioni di politici e diplomatici all'estero? Come è nata? E, soprattutto, esiste per davvero? Mitchell Valdés-Sosa, Direttore del “Cuban Center for Neuroscience”, discuterà con Sergio Della Sala, professore di neuroscienze cognitive all’Università di Edimburgo, le possibili cause di questo insolito fenomeno e gli aspetti scientifici, culturali e politici che lo caratterizzano.
Evento in collaborazione con l'Università di Padova in occasione delle celebrazioni dei suoi 800 anni
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Leo Ortolani
Moderano Francesco Lancia e Luca Perri
Si possono contrastare le bufale e incoraggiare una mentalità scientifica con l'ironia e il fumetto? Sì, come dimostra Leo Ortolani, papà del celebre Rat-Man che quest’anno compie 25 anni, e autore anche di "Misterius", esempio perfetto di come sia possibile smontare bufale e falsi misteri con il sorriso.
Moderano Francesco Lancia e Luca Perri
Si possono contrastare le bufale e incoraggiare una mentalità scientifica con l'ironia e il fumetto? Sì, come dimostra Leo Ortolani, papà del celebre Rat-Man che quest’anno compie 25 anni, e autore anche di "Misterius", esempio perfetto di come sia possibile smontare bufale e falsi misteri con il sorriso.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Introduce Sergio Della Sala
Andrà a Valentina Petrini l’edizione 2022 del premio “In difesa della ragione”, il riconoscimento assegnato dal CICAP ai giornalisti che si distinguono con il loro lavoro nella promozione del pensiero razionale e scientifico. In genere, chi si spende a difesa delle evidenze scientifiche raramente riceve riconoscimenti. Andare contro la “pancia” del pubblico, dire che certe presunte cure miracolose non funzionano e che invece i vaccini salvano vite umane può essere molto difficile per chi fa comunicazione. Ci si inimica facilmente una parte del pubblico. È più facile assecondare le credenze irrazionali, fingersi paladini dei deboli, alimentando così truffe e pseudoscienza. Con il premio "In difesa della Ragione" il CICAP intende riconoscere il lavoro di chi contrasta la pseudoscienza.
Andrà a Valentina Petrini l’edizione 2022 del premio “In difesa della ragione”, il riconoscimento assegnato dal CICAP ai giornalisti che si distinguono con il loro lavoro nella promozione del pensiero razionale e scientifico. In genere, chi si spende a difesa delle evidenze scientifiche raramente riceve riconoscimenti. Andare contro la “pancia” del pubblico, dire che certe presunte cure miracolose non funzionano e che invece i vaccini salvano vite umane può essere molto difficile per chi fa comunicazione. Ci si inimica facilmente una parte del pubblico. È più facile assecondare le credenze irrazionali, fingersi paladini dei deboli, alimentando così truffe e pseudoscienza. Con il premio "In difesa della Ragione" il CICAP intende riconoscere il lavoro di chi contrasta la pseudoscienza.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Valentina Petrini
"Vado, vedo, racconto… e denuncio" è la filosofia di Valentina Petrini, vincitrice del premio "In difesa della Ragione 2022" conferitole dal CICAP. Il giornalismo è anche presa di posizioni, non esistono verità assolute, ma oggettive si. Tutto deve necessariamente partire dal viaggio. Andare dove le cose accadono, dare voce ai testimoni, incrociare le versioni, fare domande scomode a chi ha responsabilità… "Parleremo anche del grande tema della crisi del giornalismo" dice Petrini "che ha ormai del tutto scelto di cavalcare la polarizzazione, invece di combatterla. Un giornalismo che porta la colpa di aver taciuto su tante notizie fondamentali, a partire dall'ambiente, causando in concorso con i governi i ritardi culturali con cui ci troviamo a convivere oggi".
"Vado, vedo, racconto… e denuncio" è la filosofia di Valentina Petrini, vincitrice del premio "In difesa della Ragione 2022" conferitole dal CICAP. Il giornalismo è anche presa di posizioni, non esistono verità assolute, ma oggettive si. Tutto deve necessariamente partire dal viaggio. Andare dove le cose accadono, dare voce ai testimoni, incrociare le versioni, fare domande scomode a chi ha responsabilità… "Parleremo anche del grande tema della crisi del giornalismo" dice Petrini "che ha ormai del tutto scelto di cavalcare la polarizzazione, invece di combatterla. Un giornalismo che porta la colpa di aver taciuto su tante notizie fondamentali, a partire dall'ambiente, causando in concorso con i governi i ritardi culturali con cui ci troviamo a convivere oggi".
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Alexandra Borissova, Fabiana Zollo, Marta Ottaviani
Modera Daniela Ovadia
La disinformazione ha cause comuni, qualsiasi sia la sua origine. Dopo le fake news su Covid e vaccini è quanto accade con le vicende della guerra tra Russia e Ucraina. Ne parleremo con Alexandra Borissova, giornalista scientifica russa che racconterà come si può "disinformare" un intero Paese, con Fabiana Zollo, esperta di flussi informativi sui social media e con Marta Ottaviani, giornalista dell'Avvenire e autrice di "Brigate russe".
Modera Daniela Ovadia
La disinformazione ha cause comuni, qualsiasi sia la sua origine. Dopo le fake news su Covid e vaccini è quanto accade con le vicende della guerra tra Russia e Ucraina. Ne parleremo con Alexandra Borissova, giornalista scientifica russa che racconterà come si può "disinformare" un intero Paese, con Fabiana Zollo, esperta di flussi informativi sui social media e con Marta Ottaviani, giornalista dell'Avvenire e autrice di "Brigate russe".
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Incontro Registrato
Con Michael Mann
Modera Rudi Bressa
In questo esclusivo dialogo tra Michael Mann climatologolo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, scopriremo come si sta evolvendo la ricerca sui cambiamenti climatici e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ma verrà affrontato un altro aspetto essenziale, che sta ritardando l'azione nei confronti della crisi climatica, ovvero l'inattivismo: cos'è, chi c'è dietro e quali sono le strategie per accelerare e adottare le soluzioni per un mondo carbon neutral. Un'intervento unico nel suo genere che ci aiuterà a guardare al di là di dati e rapporti scientifici.
Con Michael Mann
Modera Rudi Bressa
In questo esclusivo dialogo tra Michael Mann climatologolo e geofisico, Direttore dell'Earth System Science Center presso la Pennsylvania State University e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, scopriremo come si sta evolvendo la ricerca sui cambiamenti climatici e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Ma verrà affrontato un altro aspetto essenziale, che sta ritardando l'azione nei confronti della crisi climatica, ovvero l'inattivismo: cos'è, chi c'è dietro e quali sono le strategie per accelerare e adottare le soluzioni per un mondo carbon neutral. Un'intervento unico nel suo genere che ci aiuterà a guardare al di là di dati e rapporti scientifici.
Le repliche saranno SOLO sul canale YouTube del CICAP
Incontro Registrato
Con Lee McIntyre
Modera Massimo Polidoro
Il riscaldamento globale? Fluttuazioni climatiche naturali. I vaccini? Non servono, sono solo un business di big pharma. Il Covid? Non esiste, è una normale influenza… Si potrebbe continuare a lungo a elencare le affermazioni di chi attacca la verità e nega ogni valore al consenso scientifico e gli esempi di questo tipo sono ormai sempre più diffusi. Sui social, in TV, anche nelle nostre cerchie di amici, conoscenti e colleghi di lavoro i negazionisti scientifici sono ovunque. E ragionare con loro sembra inutile, visto che le loro argomentazioni sono del tutto irrazionali. Ma ignorarli sarebbe un errore, come ci spiega Lee McIntyre, Research Fellow al Center for Philosphy and History of Science della Boston University, oltre che autore di numerosi saggi sulla scienza e su chi la scienza la rifiuta.
Con Lee McIntyre
Modera Massimo Polidoro
Il riscaldamento globale? Fluttuazioni climatiche naturali. I vaccini? Non servono, sono solo un business di big pharma. Il Covid? Non esiste, è una normale influenza… Si potrebbe continuare a lungo a elencare le affermazioni di chi attacca la verità e nega ogni valore al consenso scientifico e gli esempi di questo tipo sono ormai sempre più diffusi. Sui social, in TV, anche nelle nostre cerchie di amici, conoscenti e colleghi di lavoro i negazionisti scientifici sono ovunque. E ragionare con loro sembra inutile, visto che le loro argomentazioni sono del tutto irrazionali. Ma ignorarli sarebbe un errore, come ci spiega Lee McIntyre, Research Fellow al Center for Philosphy and History of Science della Boston University, oltre che autore di numerosi saggi sulla scienza e su chi la scienza la rifiuta.
Le repliche saranno SOLO sul canale YouTube del CICAP
Con Valentina Petrini e Diodato
Modera Massimo Polidoro
È l’unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l’Ilva: fin dalla fondazione un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia? La giornalista Valentina Petrini, autrice di "Il cielo oltre le polveri" (Solferino), e il cantautore Diodato, vincitore del Festival di Sanremo, sono cresciuti a Taranto, una città dove spesso le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Oggi Valentina e Diodato tornano idealmente sui luoghi della loro infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva e spiegare perché quella di Taranto non è una sfida locale, bensì globale. Strettamente connessa con la transizione ecologica che il mondo non può più rimandare
Modera Massimo Polidoro
È l’unica prospettiva di lavoro e quindi di vita. È un mostro sorpassato dai tempi. È una grande impresa italiana. È uno scandalo nazionale. È l’Ilva: fin dalla fondazione un’azienda considerata strategica per il nostro Paese, un’industria siderurgica con alle spalle quasi settant’anni di storia. Ma che ha visto tragedie come quella di Francesco Zaccaria, finito in mare con la cabina della sua gru durante una tempesta; e quella di Alessandro Morricella, consumato vivo da una colata incandescente; e molte altre. Periodicamente, singoli eventi emergono nella cronaca: contaminazione ambientale, malattie, vittime sul lavoro. Ma dietro le notizie e le vicissitudini giudiziarie si staglia, più vasta e apparentemente senza fine, la maledizione di un’intera città, Taranto bella, avvelenata e impaurita, Taranto che si chiude in casa nei «Wind Days». A ciascuno il suo dramma, per ciascuno la stessa domanda: come cambiare il corso di questa storia? La giornalista Valentina Petrini, autrice di "Il cielo oltre le polveri" (Solferino), e il cantautore Diodato, vincitore del Festival di Sanremo, sono cresciuti a Taranto, una città dove spesso le polveri si posano sui balconi delle case e sui giochi dei bambini. Oggi Valentina e Diodato tornano idealmente sui luoghi della loro infanzia per fare i conti con il grande racconto nero dell’Ilva e spiegare perché quella di Taranto non è una sfida locale, bensì globale. Strettamente connessa con la transizione ecologica che il mondo non può più rimandare
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Massimo Temporelli e Mao
Introduce Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
Quali sono le invenzioni che hanno cambiato la nostra specie? Il fisico e divulgatore Massimo Temporelli affronterà il tema in un podcast di Storielibere.fm per Audible di prossima pubblicazione e, tra gli episodi previsti, uno non poteva che riguardare la musica. In particolare, la chitarra, strumento nato già nella preistoria e che ha caratterizzato la vita di miliardi di persone negli ultimi secoli. Scopriremo l’evoluzione tecnica, musicale e sociale di questo straordinario strumento anche con la partecipazione del cantautore e musicista Mao.
Introduce Massimo Polidoro
In collaborazione con AUDIBLE
Quali sono le invenzioni che hanno cambiato la nostra specie? Il fisico e divulgatore Massimo Temporelli affronterà il tema in un podcast di Storielibere.fm per Audible di prossima pubblicazione e, tra gli episodi previsti, uno non poteva che riguardare la musica. In particolare, la chitarra, strumento nato già nella preistoria e che ha caratterizzato la vita di miliardi di persone negli ultimi secoli. Scopriremo l’evoluzione tecnica, musicale e sociale di questo straordinario strumento anche con la partecipazione del cantautore e musicista Mao.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Rosario Rizzuto, Maria Pia Abbracchio, Romano Negrisoli
Modera: Fabio Turone
Con il sostegno di UNICREDIT
I fondi per la ricerca stanziati dal PNRR hanno obiettivi molto concreti: sono indirizzati soprattutto alla cosiddetta ricerca traslazionale, quella che deve portare le scoperte degli scienziati dai banconi dei laboratori e dalle aule delle università fino alle industrie e poi alle case dei cittadini. Inoltre puntano a sostenere i più giovani e a colmare il gap generazionale e geografico che affligge l'Italia. In che modo è strutturato l'intervento del PNRR nella ricerca scientifica? Riuscirà davvero a cambiare le carriere dei giovani ricercatori? Avrà effetto sulla scarsa propensione delle nostre aziende a investire in ricerca e sviluppo a livello nazionale?
Modera: Fabio Turone
Con il sostegno di UNICREDIT
I fondi per la ricerca stanziati dal PNRR hanno obiettivi molto concreti: sono indirizzati soprattutto alla cosiddetta ricerca traslazionale, quella che deve portare le scoperte degli scienziati dai banconi dei laboratori e dalle aule delle università fino alle industrie e poi alle case dei cittadini. Inoltre puntano a sostenere i più giovani e a colmare il gap generazionale e geografico che affligge l'Italia. In che modo è strutturato l'intervento del PNRR nella ricerca scientifica? Riuscirà davvero a cambiare le carriere dei giovani ricercatori? Avrà effetto sulla scarsa propensione delle nostre aziende a investire in ricerca e sviluppo a livello nazionale?
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Marco Malvaldi
Quando diciamo mare, spesso ci riferiamo alla nostra ultima vacanza. Noi ci siamo sforzati di rimanere concentrati, focalizzandoci su come questa grande fonte di energia possa essere sfruttata per produrre corrente elettrica pulita. L’energia, infatti, la si può trarre dalle onde, dalle correnti, dalle maree e persino dal gradiente di temperatura, ma non è, però, così semplice ricavare e trasformare l’energia di queste fonti. Spesso, infatti, è complesso e dispendioso. Negli ultimi anni, in diversi paesi del mondo, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione. Tra questi anche in Italia...
Quando diciamo mare, spesso ci riferiamo alla nostra ultima vacanza. Noi ci siamo sforzati di rimanere concentrati, focalizzandoci su come questa grande fonte di energia possa essere sfruttata per produrre corrente elettrica pulita. L’energia, infatti, la si può trarre dalle onde, dalle correnti, dalle maree e persino dal gradiente di temperatura, ma non è, però, così semplice ricavare e trasformare l’energia di queste fonti. Spesso, infatti, è complesso e dispendioso. Negli ultimi anni, in diversi paesi del mondo, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione. Tra questi anche in Italia...
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Daniele Coen, Daniela Ovadia e Roberta Villa
Modera Sergio Della Sala
con il contributo incondizionato di Fondazione MSD
La comunicazione della medicina è tra le attività più complesse nell'ambito della comunicazione della scienza, perché deve fare i conti con aspetti tecnici che hanno un impatto importante a livello emotivo e sui meccanismi decisionali delle persone. Il modo con cui le conoscenze mediche vengono prodotte e poi disseminate ai vari livelli comporta però un certo grado di incertezza, in parte connaturato alla materia e in parte accresciuto dai meccanismi di produzione delle notizie. Questo incontro vuole portare il pubblico attraverso il percorso di generazione della notizia medica fino alla sua fruizione da parte di non specialisti, per mettere in luce i fenomeni distorsivi, presenti a tutti i livelli, e i possibili rimedi che anche il cittadino comune può mettere in atto.
Modera Sergio Della Sala
con il contributo incondizionato di Fondazione MSD
La comunicazione della medicina è tra le attività più complesse nell'ambito della comunicazione della scienza, perché deve fare i conti con aspetti tecnici che hanno un impatto importante a livello emotivo e sui meccanismi decisionali delle persone. Il modo con cui le conoscenze mediche vengono prodotte e poi disseminate ai vari livelli comporta però un certo grado di incertezza, in parte connaturato alla materia e in parte accresciuto dai meccanismi di produzione delle notizie. Questo incontro vuole portare il pubblico attraverso il percorso di generazione della notizia medica fino alla sua fruizione da parte di non specialisti, per mettere in luce i fenomeni distorsivi, presenti a tutti i livelli, e i possibili rimedi che anche il cittadino comune può mettere in atto.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Luciano Floridi
Modera Elisabetta Tola
La trasformazione sociale, economica, industriale che fa leva sull’Intelligenza artificiale non è una prospettiva futura: è il nostro presente, un presente che ci vede utilizzare, più o meno consapevolmente, strumenti di automazione in molti processi di ogni sorta. Armi autonome, robot aziendali, algoritmi che selezionano studenti, ricercatori, personale o che emettono sentenze e che decidono chi ha accesso ad alcune risorse e opportunità e chi rimane fuori. È estremamente importante che l’adozione di questi strumenti vada di pari passo con una riflessione collettiva e una consistente crescita culturale sulle opportunità, sulle possibilità e sui rischi posti da questo cambiamento.
Modera Elisabetta Tola
La trasformazione sociale, economica, industriale che fa leva sull’Intelligenza artificiale non è una prospettiva futura: è il nostro presente, un presente che ci vede utilizzare, più o meno consapevolmente, strumenti di automazione in molti processi di ogni sorta. Armi autonome, robot aziendali, algoritmi che selezionano studenti, ricercatori, personale o che emettono sentenze e che decidono chi ha accesso ad alcune risorse e opportunità e chi rimane fuori. È estremamente importante che l’adozione di questi strumenti vada di pari passo con una riflessione collettiva e una consistente crescita culturale sulle opportunità, sulle possibilità e sui rischi posti da questo cambiamento.
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Con Telmo Pievani
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Telmo Pievani, a chiusura del Festival, ci accompagna nell’avvincente storia di un’idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione. E, indubbiamente, ci riserverà ancora tante sorprese per il futuro...
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt’altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l’inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all’esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Telmo Pievani, a chiusura del Festival, ci accompagna nell’avvincente storia di un’idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione. E, indubbiamente, ci riserverà ancora tante sorprese per il futuro...
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Oltre che in presenza, sarà possibile seguire l’incontro anche in
streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Incontro Streaming
Con Susan Schneider
Modera Daniela Ovadia
La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.
Con Susan Schneider
Modera Daniela Ovadia
La fantascienza ha spesso anticipato alcuni temi scientifici e alcuni sviluppi della ricerca. Ma non sempre ha azzeccato le previsioni in termini di impatto sulla vita dell'uomo. Susan Schneider, filosofa, esperta di fantascienza e intelligenza artificiale, consulente della NASA, spiega perché la fantascienza agisce come una sorta di lente predittiva, che consente all'uomo di esprimere i timori sullo sviluppo della scienza e, in particolare, delle tecnologie. Forse per questo la maggior parte delle narrazioni fantascientifiche hanno uno sguardo distopico sul futuro e ci aiutano a riflettere sul mondo che vogliamo.
Sarà possibile seguire l’incontro SOLO in streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Incontro Streaming
Con Stefan Klein
Modera Massimo Polidoro
Che cos’è un colpo di genio? Quale spinta si nasconde dietro un’invenzione? E quali forze della mente ci hanno fatto diventare ciò che siamo e ci trasformano in ciò che saremo? Stefan Klein, giornalista scientifico e autore di "Come cambiamo il mondo" (Bollati Boringhieri), esplora la storia del pensiero creativo attraverso le rivoluzioni che hanno caratterizzato il percorso della specie umana, dalle innovazioni dell’età della pietra alla scoperta della scrittura, fino ai computer e all’intelligenza artificiale. La creatività umana è diventata oggetto di studio scientifico solo di recente perché per millenni era stata attribuita a forze soprannaturali o a messaggeri divini. Essa non si manifesta, secondo Klein, come una preziosa scintilla concessa a pochi spiriti eletti, ma origina dall’esposizione ai molteplici stimoli che solo le relazioni umane e interculturali riescono a garantire. L’autore spiega come ognuno di noi, al pari di Prometeo, sia in grado di scoprire il fuoco e come l’innovazione faccia leva, più che su talenti individuali, sullo scambio e sul grado di apertura della società. In altre parole, il progresso deriva dall’immaginazione, più che dall’intelligenza. Uno sguardo ottimista sia sulle illimitate possibilità della creatività umana che sulla forza della comunità.
Con Stefan Klein
Modera Massimo Polidoro
Che cos’è un colpo di genio? Quale spinta si nasconde dietro un’invenzione? E quali forze della mente ci hanno fatto diventare ciò che siamo e ci trasformano in ciò che saremo? Stefan Klein, giornalista scientifico e autore di "Come cambiamo il mondo" (Bollati Boringhieri), esplora la storia del pensiero creativo attraverso le rivoluzioni che hanno caratterizzato il percorso della specie umana, dalle innovazioni dell’età della pietra alla scoperta della scrittura, fino ai computer e all’intelligenza artificiale. La creatività umana è diventata oggetto di studio scientifico solo di recente perché per millenni era stata attribuita a forze soprannaturali o a messaggeri divini. Essa non si manifesta, secondo Klein, come una preziosa scintilla concessa a pochi spiriti eletti, ma origina dall’esposizione ai molteplici stimoli che solo le relazioni umane e interculturali riescono a garantire. L’autore spiega come ognuno di noi, al pari di Prometeo, sia in grado di scoprire il fuoco e come l’innovazione faccia leva, più che su talenti individuali, sullo scambio e sul grado di apertura della società. In altre parole, il progresso deriva dall’immaginazione, più che dall’intelligenza. Uno sguardo ottimista sia sulle illimitate possibilità della creatività umana che sulla forza della comunità.
Sarà possibile seguire l’incontro SOLO in streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Incontro Streaming
Con Edith Widder
Modera Rudi Bressa
Una straordinaria intervista tra la leggendaria oceanografa e biologa marina Edith Widder e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, che ci porterà nelle profondità oceaniche, per scoprire come comunicano gli organismi viventi delle comunità pelagiche, quali sono i loro segreti ancora inesplorati e cosa rimane ancora da scoprire. Un dialogo unico con una delle maggiori esperte a livello mondiale, che ha fatto dell'esplorazione oceanica la propria ragione di vita. "La storia di Edith Widder è una storia di ottimismo inscalfibile, di esplorazione a mani nude e di ricerca innovativa. Lei ha fatto cose che io ho solo potuto sognare" ha detto di lei il regista James Cameron.
Con Edith Widder
Modera Rudi Bressa
Una straordinaria intervista tra la leggendaria oceanografa e biologa marina Edith Widder e il giornalista ambientale e scientifico Rudi Bressa, che ci porterà nelle profondità oceaniche, per scoprire come comunicano gli organismi viventi delle comunità pelagiche, quali sono i loro segreti ancora inesplorati e cosa rimane ancora da scoprire. Un dialogo unico con una delle maggiori esperte a livello mondiale, che ha fatto dell'esplorazione oceanica la propria ragione di vita. "La storia di Edith Widder è una storia di ottimismo inscalfibile, di esplorazione a mani nude e di ricerca innovativa. Lei ha fatto cose che io ho solo potuto sognare" ha detto di lei il regista James Cameron.
Sarà possibile seguire l’incontro SOLO in streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Incontro Streaming
Con Peter Godfrey-Smith
Presenta Vincenzo Crupi
Autore di uno dei manuali di filosofia della scienza di maggior successo, tradotto recentemente anche in italiano ("Teoria e Realtà", Raffaello Cortina edizioni), Peter Godfrey-Smith è anche uno scienziato che si occupa di intelligenza animale, in particolare nei cefalopodi. In questo colloquio gli abbiamo chiesto di spiegare che ruolo ha la filosofia della scienza nella produzione scientifica alla luce della sua esperienza personale, e la risposta, provocatoria, è stata: nessuno. Ma è davvero così? Si può fare a meno di una riflessione generale sul ruolo e i metodi della scienza nel plasmare la scienza del futuro? Vincenzo Crupi, filosofo della scienza dell'Università di Torino, cercherà di fare chiarezza su questo punto.
Con Peter Godfrey-Smith
Presenta Vincenzo Crupi
Autore di uno dei manuali di filosofia della scienza di maggior successo, tradotto recentemente anche in italiano ("Teoria e Realtà", Raffaello Cortina edizioni), Peter Godfrey-Smith è anche uno scienziato che si occupa di intelligenza animale, in particolare nei cefalopodi. In questo colloquio gli abbiamo chiesto di spiegare che ruolo ha la filosofia della scienza nella produzione scientifica alla luce della sua esperienza personale, e la risposta, provocatoria, è stata: nessuno. Ma è davvero così? Si può fare a meno di una riflessione generale sul ruolo e i metodi della scienza nel plasmare la scienza del futuro? Vincenzo Crupi, filosofo della scienza dell'Università di Torino, cercherà di fare chiarezza su questo punto.
Sarà possibile seguire l’incontro SOLO in streaming su questa pagina, oppure sulla
pagina Facebook del CICAP Fest o sul canale YouTube del CICAP
Experience
Laboratori
A Palazzo Roncale, Rovigo
con Massimo Polidoro
Il nostro pianeta è pieno di luoghi, costruzioni e artefatti misteriosi di cui si è perso nel tempo significato e funzione. Località teatro di leggende e civiltà ormai dimenticate per sempre. Tutto ciò che ci resta sono spesso monumenti megalitici e costruzioni enigmatiche che da secoli, e in qualche caso millenni, osservano indifferenti lo svolgersi delle vicende umane. Un’autentica terra straniera, insomma. Gli interrogativi sono tantissimi e tentare di trovare risposte è una sfida difficilissima, ma straordinariamente appassionante. A partire dall’emozione generata dalla scoperta stessa di un mistero. Proviamo a immaginare che cosa deve avere provato chi, per primo, ha messo gli occhi su qualcosa che si credeva per sempre perduto o di cui, addirittura, non si conosceva nemmeno l’esistenza. Faremo insieme un viaggio per imparare a farsi domande, mantenendo però i piedi saldamente per terra, alimentando sì il senso di meraviglia e curiosità, ma imparando allo stesso tempo a discernere tra il vero e il falso con spirito critico, per evitare di ritrovarci a credere solo a ciò che ci piacerebbe fosse vero.
L'ingresso è libero
con Massimo Polidoro
Il nostro pianeta è pieno di luoghi, costruzioni e artefatti misteriosi di cui si è perso nel tempo significato e funzione. Località teatro di leggende e civiltà ormai dimenticate per sempre. Tutto ciò che ci resta sono spesso monumenti megalitici e costruzioni enigmatiche che da secoli, e in qualche caso millenni, osservano indifferenti lo svolgersi delle vicende umane. Un’autentica terra straniera, insomma. Gli interrogativi sono tantissimi e tentare di trovare risposte è una sfida difficilissima, ma straordinariamente appassionante. A partire dall’emozione generata dalla scoperta stessa di un mistero. Proviamo a immaginare che cosa deve avere provato chi, per primo, ha messo gli occhi su qualcosa che si credeva per sempre perduto o di cui, addirittura, non si conosceva nemmeno l’esistenza. Faremo insieme un viaggio per imparare a farsi domande, mantenendo però i piedi saldamente per terra, alimentando sì il senso di meraviglia e curiosità, ma imparando allo stesso tempo a discernere tra il vero e il falso con spirito critico, per evitare di ritrovarci a credere solo a ciò che ci piacerebbe fosse vero.
L'ingresso è libero
VISITA GUIDATA
venerdì 3 giugno ore: 11; 12.30; 14.30; 16.30
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Con Ruggero Rollini
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
L’UOMO SUPERERÀ I LIMITI DEL SUO CERVELLO NEL PRENDERE DECISIONI RAZIONALI?
Risponde Sergio Della Sala
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Sergio Della Sala
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
VISITA GUIDATA
Sabato 4 giugno ore: 10.30 - 11.30 - 14.30 - 16 - 18
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, Altinate
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, Altinate
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
A cura di CICAP, in collaborazione con COOP Alleanza 3.0
Dove: Punto vendita COOP, Viale della Pace, 32, Padova
Percorso Anti-Superstizione con… colpo di fortuna finale
Ci sarà ancora spazio nel futuro per credenze antiquate quali la jella e la superstizione? Chi partecipa al CICAP Fest ha già superato questo tipo di credenze e chi vuole mettersi alla prova, avrà un’occasione speciale allo speciale evento Anti-Superstizione dove è previsto un vero e proprio percorso per diventare anti-superstizioni: si potrà far cadere del sale, passare sotto una scala, rompere uno specchio e altro ancora. Alla fine si riceverà un attestato di Anti-Superstizioso Doc e, colpo di fortuna finale, un buono sconto sulla spesa! Chi l’ha detto che i gatti neri portano male?
Dove: Punto vendita COOP, Viale della Pace, 32, Padova
Percorso Anti-Superstizione con… colpo di fortuna finale
Ci sarà ancora spazio nel futuro per credenze antiquate quali la jella e la superstizione? Chi partecipa al CICAP Fest ha già superato questo tipo di credenze e chi vuole mettersi alla prova, avrà un’occasione speciale allo speciale evento Anti-Superstizione dove è previsto un vero e proprio percorso per diventare anti-superstizioni: si potrà far cadere del sale, passare sotto una scala, rompere uno specchio e altro ancora. Alla fine si riceverà un attestato di Anti-Superstizioso Doc e, colpo di fortuna finale, un buono sconto sulla spesa! Chi l’ha detto che i gatti neri portano male?
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato , in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato , in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
INCONTREREMO MAI GLI EXTRATERRESTRI?
Risponde Amedeo Balbi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Amedeo Balbi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
ESCAPE ROOM - Vinci contro il fumo!
Con Alessandro Vitale e Valentina Fajner
A cura di Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con MUSME
Dove: MUSME
Escape Smoke - Vinci contro il fumo è una escape room digitale dedicata al tabacco e a nuovi device del fumo. Scopri cosa si nasconde dietro una sigaretta e... scappa!
Per famiglie, ragazze e ragazzi dai 13 ai 16 anni
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Con Alessandro Vitale e Valentina Fajner
A cura di Fondazione Umberto Veronesi, in collaborazione con MUSME
Dove: MUSME
Escape Smoke - Vinci contro il fumo è una escape room digitale dedicata al tabacco e a nuovi device del fumo. Scopri cosa si nasconde dietro una sigaretta e... scappa!
Per famiglie, ragazze e ragazzi dai 13 ai 16 anni
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
RIUSCIREMO A CURARE IL CANCRO?
Risponde Alessandro Carrer
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione AIRC
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Alessandro Carrer
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione AIRC
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
FUNZIONA LA FUSIONE NUCLEARE E LA POTREMO USARE?
Risponde Piero Martin
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Piero Martin
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Investigation game
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Investigation game
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
Partecipanti: minimo 2 e massimo 6 per gruppo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo dell’attività viene offerto dal CICAP
Dove e a cura di MUSME
Siamo al MUSME durante una degustazione di vini. La sala è piena, i visitatori si godono le sale del museo con un calice in mano, ignari del fatto che nella stanza a fianco si sta consumando un crimine efferato. Il visitatore dovrà aiutarci a scoprire il colpevole di questo brutale omicidio catalogando i reperti, raccogliendo impronte e tracce di DNA, ascoltando gli interrogatori dei sospettati e infine, grazie a un Cadaver lab virtuale, fare una vera autopsia del corpo della vittima per trovare prove e scoprire come è morto.
PRENOTAZIONI: https://www.musme.it/cicap2022/
COME SARÀ LA VECCHIAIA DEL FUTURO?
Risponde Carlotta Jarach
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Carlotta Jarach
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dagli 8 anni in su
Postazione ad accesso libero, senza prenotazione
A cura dei prestigiatori del CICAP Fest in collaborazione con "Arcella Bella"
Giochi di prestigio, trucchi a partire da oggetti che abbiamo tutti i giorni, storie di maghi e maghe... questo e molto altro ci faranno conoscere i prestigiatori del CICAP Fest.
Postazione ad accesso libero, senza prenotazione
A cura dei prestigiatori del CICAP Fest in collaborazione con "Arcella Bella"
Giochi di prestigio, trucchi a partire da oggetti che abbiamo tutti i giorni, storie di maghi e maghe... questo e molto altro ci faranno conoscere i prestigiatori del CICAP Fest.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI:
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI:
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
L’UOMO DEL FUTURO SAPRÀ SUPERARE DISCRIMINAZIONI E RAZZISMO?
Risponde Bruno Gabriel Salvador Casara
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Bruno Gabriel Salvador Casara
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Visita guidata per famiglie all'Orto botanico di Padova
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
POTREMMO MAI POTENZIARE LA NOSTRA CAPACITA' DI MEMORIA?
Risponde Elena Carbone
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Elena Carbone
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Con Guido Barbujani
Dove: Palazzo Roncale, Rovigo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Più utile, forse, cercare di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Nel suo intervento, Guido Barbujani ci racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Dove: Palazzo Roncale, Rovigo
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Più utile, forse, cercare di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. Nel suo intervento, Guido Barbujani ci racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
C’È ANCORA QUALCOSA DA SCOPRIRE NELLA FISICA?
Risponde Stefano Marcellini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Stefano Marcellini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Attività al parco Milcovich per famiglie, bambine e bambini dai 6 anni in su
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Postazione ad accesso continuo, senza prenotazione
A cura di Accatagliato in collaborazione con "Arcella Bella"
Uno stand per esplorare il mondo della scienza tra curiosità ed esperimenti del passato e del futuro tra chimica, fisica, astronomia e biologia. Bambine e bambini potranno esplorare liberamente diverse postazioni con giochi e installazioni scientifiche, con il supporto di educatori ed educatrici esperti/e. Ci sarà anche un tabellone per un “gioco dell’oca” speciale: ci si potrà muovere di casella in casella, camminando sul tabellone, dopo aver tirato un dado gigante. Per procedere nel percorso del tabellone bisognerà però risolvere dei quiz scientifici sul tema del futuro nella scienza e nella tecnologia.
Con Ruggero Rollini
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
Dove: l’appuntamento è sul Liston
Sabato 4 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Domenica 5 giugno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
Torna Ruggero Rollini con il suo divano arancione a rotelle: attraverserà il centro di Padova, inseguendo l'ombra e i relatori del CICAP Fest. Scienziate e scienziati, giornaliste e giornalisti, reltrici e relatori del Festival si troveranno catapultati in un salotto itinerante per una chiacchierata fuori dagli schemi che coinvolgerà anche i passanti.
VISITA GUIDATA
5 giugno - visita guidata per famiglie al Museo di Storia della Medicina di Padova
Orario: 10.30
Partecipanti: 15 massimo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo della guida viene offerto dal CICAP
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio della Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
PRENOTAZIONI
Orario: 10.30
Partecipanti: 15 massimo
Costo: il costo del biglietto di ingresso al Musme (€ 10,00) è a carico dei partecipanti, il costo della guida viene offerto dal CICAP
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio della Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
PRENOTAZIONI
VISITA GUIDATA
Domenica 5 giugno ore: 10.30 - 11.30 - 14.30 - 16
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
Visita guidata gratuita con gruppi di massimo 30 persone
Dove: Spazio 35, San Gaetano
accesso libero
11 anni in su
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Una mostra interattiva che, attraverso installazioni multimediali da fruire sotto la guida esperta di divulgatori scientifici, permetterà la scoperta di storie che vanno dalle prime osservazioni e tentativi di cura dei tumori alle più attuali ricerche condotte da scienziati e scienziate nei laboratori di tutto il mondo. Strade e storie di scoperte e ricerche quasi mai lineari, che si incrociano e si incontrano nei laboratori che svolgono ricerca di base, condurranno i visitatori alla scoperta di alcune delle tappe principali della conoscenza nella lotta ai tumori.
POTREMO AVERE UN FUTURO PIÙ VERDE GRAZIE ALLE BIOMASSE?
Risponde Stefano Bertacchi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Stefano Bertacchi
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
RIUSCIREMO A IDENTIFICARE PRECOCEMENTE I TUMORI?
Risponde Elisabetta Grillo
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Elisabetta Grillo
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
RIUSCIREMO A PREVEDERE I CRIMINI PRIMA CHE ACCADANO?
Risponde Daniela Ovadia
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Daniela Ovadia
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
PARITÀ DI GENERE NELLE MATERIE SCIENTIFICHE: QUALE FUTURO?
Risponde Giuliana Galati
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Giuliana Galati
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
FINIRANNO MAI LE TEORIE DEL COMPLOTTO?
Risponde Lorenzo Montali
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Lorenzo Montali
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
QUANDO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DIVENTERÀ IRREVERSIBILE?
Risponde Francesco Suman
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Francesco Suman
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Vi siete mai chiesti come piante ed animali possano vivere accanto a noi e quanto possano essere influenzati dalle nostre abitudini? Una divertente attività alla scoperta degli adattamenti della Natura alle città del futuro.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Laboratorio all'Orto botanico
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Per bambine/i dai 9 ai 12 anni
Partecipanti: 15 max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
E se le macchine si rifornissero di acqua e dalle piante si ricavasse energia utile alle nostre case? Un laboratorio per piccoli scienziati che con la propria fantasia scopriranno quale sarebbe un futuro alternativo per la nostra energia.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
Visita guidata per famiglie all'Orto botanico di Padova
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
PRENOTAZIONI
Dove e a cura di Orto botanico di Padova
Partecipanti: gruppo di 15 persone max
Accesso gratuito per bambine/i e un accompagnatore a bambino/a*
Una visita guidata all'interno dell'Orto botanico più antico del mondo alla scoperta di come le piante possano essere definite delle vere e proprie opere d'ingegno.
- nel caso ci fossero 2 o più accompagnatori per bambino/a, dal secondo in su l’accesso viene fatto con il biglietto ordinario previsto dall’Orto botanico
PRENOTAZIONI
SUPEREREMO MAI LA PAURA DELLA CHIMICA?
Risponde Ruggero Rollini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.
Risponde Ruggero Rollini
Modera Marco Martinelli
Dove: Plateatico Caffè Pedrocchi
LE GRANDI DOMANDE SUL FUTURO
Uno speciale “speaker’s corner”, previsto sul plateatico dello storico Caffè Pedrocchi, dove ricercatrici e ricercatori rispondono in 15 minuti alle “grandi domande” sulla scienza del futuro: genetica, medicina, spazio, tecnologia, sociologia, neuroscienze… in una serie di appuntamenti moderati dal divulgatore Marco Martinelli.